Utente:DavideMon/Sandbox
Pesticida
Il significato del termine pesticida, derivato dall'inglese “pesticide”, non è univoco e le accezioni sono molteplici, spesso sovrapponendosi, più o meno parzialmente, con quelle di prodotto fitosanitario e di biocida. A livello mondiale, l'ONU, più specificatamente la FAO, definisce come pesticida qualsiasi sostanza, singola o miscelata con altre, destinata a distruggere o controllare qualsiasi organismo nocivo, impedirne o prevenirne i danni, inclusi i vettori di malattie umane e animali, le specie indesiderate di piante o animali che causano danni o comunque interferiscono durante la produzione, la lavorazione, la conservazione, il trasporto e la commercializzazione di cibo, di derrate alimentari, di legname e suoi derivati, di alimenti zootecnici, nonché le sostanze che possono essere destinate agli animali per il controllo di insetti, acari o altri organismi nocivi somministrate o applicate ad essi. Sono incluse le sostanze intese per l’utilizzo come regolatori di crescita delle piante, defoglianti, disseccanti, diradanti o anticascola dei frutti. Inoltre quelle applicate alle coltivazioni prima o dopo il raccolto per proteggerlo dal deterioramento durante la conservazione e il trasporto.[1]
Con questa ampia definizione ci si riferisce ad essi non solo relativamente all'agricoltura (coltivazioni, allevamento e forestazione) ma a tutto il mondo vegetale, animale, al settore alimentare e, per i vettori di malattie, anche all'uomo.
I pesticidi non sono solo sostanze chimiche sintetiche ma anche naturali o biologiche, più propriamente agenti biologici, quali virus, batteri, funghi, ecc.., impiegabili contro altrettanti funghi, insetti o altri organismi nocivi. Queste sostanze o agenti sono conosciute anche con il nome di biopesticidi.
Sebbene l'impiego dei pesticidi determini benefici palpabili[2], esistono risvolti negativi legati alla loro potenziale tossicità nei confronti dell'uomo, degli animali, delle piante stesse e dell'ambiente in generale.
Definizioni
L'Unione Europea ha definito i pesticidi nella direttiva sul loro uso sostenible semplicemente suddividendoli nelle 2 categorie:
- prodotti fitosanitari
- biocidi
e demandano i dettagli della loro classicazione, suddivisione e definizione alle rispettive normative.[3]
Usi
I pesticidi sono usati in diversi settori e per risolvere numerosi problemi che attengono alla salute umana, animale e vegetale.
Uno dei principali settori è lagricoltura, per la protezione o lo sviluppo delle colture (comprese quelle non destinate alla produzione di cibo) e del bestiame.
Importante il comparto agroalimentare (industrie di trasformazione, operatori commerciali, ecc..) e agroindustriale (es. industria tessile e del legno).
Per tutelare la saluta umana, degli animali e degli ambienti domestici, nonchè quelli legati alle attività antropiche, si utilizzano i pesticidi, sia contro i vettori di malattie che contro macro e microrganismi (topi, parassiti, muffe, batteri, ecc..) soprattutto in un'ottica di garanzia di igiene e di non deterioramento.
Consumi
Sia nel 2006 che nel 2007, il consumo mondiale di pesticidi è stato approssimativamente di 2.350 milioni di kg (2,35 milioni di tonnellate), con gli erbicidi (e regolatori di crescita) al primo posto (39-40%), seguiti dagli insetticidi (17-18%), fungicidi (10%) mentre gli altri pesticidi (nematicidi, fumiganti, miscele e altri pesticidi come zolfo, oli minerali e acido solforico, quest'ultimo usato anche per la produzione di concimi e sanitizzante) in totale hanno rappresentato il 33% dei consumi.[4]
In italia, nel 2013 sono state distribuite 118mila tonnellate di fitosanitari.[5]
Benefici
È fuor di dubbio che i pesticidi abbiano arrecato all'umanità enormi vantaggi, di cui attualmente non si potrebbe fare a meno[6]. Vi sono benefici primari legati direttamente all'uso, ed altri, secondari, connessi ai vantaggi economici, con effetti di lungo termine.
Ai primari fanno riferimento il controllo delle avversità delle piante, dei parassiti animali e delle specie invasive, infestanti, in un'ottica d'incremento e miglioramento della qualità delle produzioni vegetali e zootecniche.
Il controllo dei vettori di malattie animali e umane e, più in generale, di organismi nocivi con la conseguenza di risparmio di vite umani e animali o, almeno, di minori sofferenze. Importante la lotta alle malattie in molte aree del pianeta, di cui molte popolazioni hanno beneficiato[7]. L'esempio principe è il DDT, il quale ha permesso di eradicare o, ridurre fortemente, da alcune aree del pianeta, la malaria. Dopo i successi in Egitto (1939) e in Brasile (1941) partì il "Sardinian project" dal 1946 al 1951 che eliminò radicalmente la malaria dall'isola[8]. Non va dimentica il ruolo dell'OMS che, negli anni, ha promosso e realizzato ampie campagne in diverse zone del globo per l'utilizzo dei pesticidi.
Inoltre il controllo di organismi nocivi e vegetali infestanti nelle attività extra agricole, ovvero nelle altre attività umane, ivi compresi gli ambienti in cui esse si svolgono. Importante il contenimento delle specie vegetali in prossimità delle aree frequentate dall'uomo, alla luce della prevenzione degli incendi o del mantenimento della fruizione delle vie comunicazione, di accesso o a servizio delle attività umane. Non ultima la protezione delle strutture in legno.[7] Oggigiorno la lotta alla mosca domestica e ad altre specie d'insetti molesti negli ambienti domesti, non necessariamente sempre vettori di malattie, è ancora basata sui pesticidi.
La ragione però più rilevante per comprendere l'importanza dell'uso dei pesticidi è data dall'impiego di questi nella lotta contro la fame. Nei paesi in via di sviluppo le perdite dei raccolti, anche nelle fasi di post-raccolta, provocano la morte di 12-15 milioni di bambini all'anno.[7]
Inoltre, nei paesi a forte sviluppo demografico, la salvaguardia di tutte le possibili fonti alimentari risulta una necessità primaria. Per questo motivo, molte derrate alimentari sono soggette a norme di qualità che prevedono la riduzione estrema di attacchi parassitari, già durante la fase di coltivazione, soprattuto a livello degli scambi internazionali. Queste norme hanno spesso indotto l'impiego sistematico, generalizzato dei pesticidi, anche a scopo preventivo, grazie al quale, si è raggiunto un aumento quantitativo e un miglioramento della qualità del cibo.
Costi
Categorie
Storia
Note
- ^ (EN) FAO - International Code of Conduct on the Distribution and Use of Pesticides - [1]
- ^ (EN) ECPA - What are the health benefits of pesticides? [2]
- ^ (EN) UE - Sustainable use of pesticides - [3] [4]
- ^ EPA - World Pesticide Amount Used [5]
- ^ ISTAT [6]
- ^ Treccani - Enciclopedia del Novecento (1980) - Vantaggi derivanti dall'uso dei pesticidi [7]
- ^ a b c Cooper Jerry, Hans Dobson, The benefits of pesticides to mankind and the environment, in Crop protection, 2007, pp. 2-3.
- ^ Giovanni Fronteddu, Il DDT e la malaria, collana Bollettino di storia e ambiente, Bollettino n° 7, Roma, XL edizioni, 2003, pp. 17-21.