Erigone (figlia di Egisto)

personaggio della mitologia greca, figlia di Egisto e di Clitennestra
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Erigone è una figura della mitologia greca, figlia di Egisto e Clitennestra.

Il mito

Nata dalla sventurata unione di Egisto con Clitennestra, Erigone è sorella di Alete e di Elena.[1][2] Sopravvissuta alla furia di Oreste, che le uccise entrambi i genitori ed anche la sorella Elena, lo incolpò di avventato matricidio a fianco del nonno Tindaro di fronte ai membri dell'Areopago e richiese la sua morte.[1] Quando, per intervento di Atena, Oreste venne assolto da ogni accusa, Erigone, disperata, s'impiccò. Secondo un'altra versione, Erigone, che stava per essere uccisa da Oreste similmente al fratello Alete, venne salvata da Artemide che la trasportò ad Atene, dove la rese una sua sacerdotessa.[2]

Un'altra tradizione, accolta da Pausania, riferisce che Erigone si riconciliò con Oreste (suo fratellastro), perdonandogli l'uccisione della madre, divenne sua sposa e gli diede un figlio, Pentilo.[3]

Note

  1. ^ a b Pseudo-Apollodoro, Epitome, VI.
  2. ^ a b Igino, Fabula, 122.
  3. ^ Pausania, libro II, 18, 6.

Bibliografia

  • Apollodoro, Biblioteca, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-55637-4. Traduzione di Marina Cavalli
  • Igino, Miti, Milano, Adelphi Edizioni, 2000, ISBN 88-459-1575-1. Traduzione di Giulio Guidorizzi
  • Robert Graves, I miti greci, Milano, Longanesi, ISBN 88-304-0923-5.
  • Angela Cerinotti, Miti greci e di roma antica, Prato, Giunti, 2005, ISBN 88-09-04194-1.
  • Anna Ferrari, Dizionario di mitologia, Litopres, UTET, 2006, ISBN 88-02-07481-X.
  • Pierre Grimal, Enciclopedia della mitologia 2ª edizione, Brescia, Garzanti, 2005, ISBN 88-11-50482-1. Traduzione di Pier Antonio Borgheggiani
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