Furto d'identità

condotta criminale perpetrata spacciandosi per un'altra persona e rivolta, in molti casi, a ottenere indebitamente denaro o vantaggi
Versione del 12 mar 2015 alle 12:16 di Marcok (discussione | contributi) (rb: che c'entrano?; corr. frase (non solo a fini di lucro, ma per qualsiasi scopo))
Disambiguazione – Se stai cercando Il romanzo breve di Robert J. Sawyer, vedi Furto di identità (romanzo).

Il furto d'identità è una condotta criminale volta a ottenere indebitamente denaro o vantaggi fingendosi un'altra persona. Il termine è piuttosto recente e non del tutto corretto: infatti non è possibile "rubare" un'identità, bensì la si può soltanto "usare".

Illustrazione dal romanzo Il prigioniero di Zenda (1894), con un "furto d'identità" ai danni del re.

La persona vittima dello scambio può andare incontro a diverse conseguenze in caso venga ritenuta responsabile delle azioni criminose. In diverse nazioni esistono leggi specifiche che rendono illecito l'uso dell'altrui identità.

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