Standard Ethics
Standard Ethics è una agenzia di rating indipendente sulla sostenibilità, con sede a Londra, nota per avere introdotto, nel 2001, un approccio "istituzionale" ai rating sulla RSI o CSR, Corporate Social Responsibility. Emette lo Standard Ethics Rating, una valutazione di sostenibilità e governance fondata sulla "compliance" ai principi e alle indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dell’Unione europea.
Standard Ethics | |
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Stato | ![]() |
Fondazione | |
Sede principale | Londra |
Prodotti | Rating di Sostenibilità |
Slogan | «Solicited Sustainability Ratings» |
Sito web | www.standardethics.eu |
La storia
La storia di Standard Ethics risale al 2001, come ufficio studi dell’Agenzia Europea di Investimenti (Aei) Spa, una Holding italiana attiva negli investimenti sostenibili, infatti Standard Ethics, sino all’aprile del 2011, mantenne accanto al proprio nome l’acronimo Aei.
L’Aei Spa fu una esperienza innovativa nel panorama finanziario tra le strutture che si occupavano di CSR.[1][2] Le principali novità erano sia di governance che di gestione: per statuto aveva solo amministratori indipendenti dalla proprietà con il divieto di cumulare incarichi e compensi nei consigli di amministrazione delle controllate e sottoposti ad un ufficio di compliance che presenziava ai C.d.A. L’Aei Spa controllava la Aei Sgr (società di gestione del risparmio), con sede a Milano. Aei Sgr fu la prima Sgr italiana ad amministrare esclusivamente fondi comuni d’investimento etici.[3][4][5] Gestiva i propri fondi secondo rating emessi annualmente dalla casa madre.[6][7] L'Aei - differentemente dagli altri attori della CSR - emetteva rating applicando esclusivamente la definizione, gli obbiettivi ed i temi di CSR proposti dalle Nazioni Unite, dall'OCSE e dalla UE. Impostazione che fu successivamente definita "approccio istituzionale" o "norm-based".[8]
L'Aei Spa, e la Aei Sgr, furono anche le prime società europee attive nella finanza ad avere nel proprio statuto un richiamo formale alla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite.
Dopo oltre dieci anni di attività scientifica e consulenza istituzionale, nel marzo del 2013, da Bruxelles, trasferisce la sede legale a Londra e diviene la prima agenzia di rating europea indipendente sulla sostenibilità (CSR e Corporate Governance) a seguito della decisione di emettere esclusivamente rating su richiesta ("solicited"), con metodologia standard (lo Standard Ethics Rating o SER) e quotare propri indici di sostenibilità[9][10][11] Dal 2012, Standard Ethics utilizza una struttura virtuale quasi interamente organizzata intorno al telelavoro ed a processi telematici (Standard Ethics Virtual Building) presso un server ad Hanover Street, Londra.
Standard Ethics Rating
Lo Standard Ethics Rating (SER) è un Sustainability Solicited Ratings (SSR), appartiene alla categoria dei rating extra finanziari richiesti e sollecitati dall'impresa. Nello specifico, lo Standard Ethics Rating (SER) si concentra nella valutazione degli aspetti di governo societario, ambientali e sociali e misura il livello di compliance alle indicazioni della UE, dell'OCSE e delle Nazioni Unite, quindi offre una misura sulla adesione alle maggiori indicazioni internazionali sulla sostenibilità. Standard Ethics, unitamente al rating, collega anche una valutazione sul rischio reputazionale, dell'impresa.
La metodologia ed il sistema di valutazione sotto forma di un Rating ad 8 livelli, fu introdotto da Standard Ethics, nel 2002[12]: EEE; EEE-; EE+ ; EE; EE-; E+; E; E- ; dove “EEE” rappresenta il modello, “EE” la media, la singola “E” sotto la media. Le nazioni o società quotate che si discostano in modo eccessivo dai valori delle Nazioni Unite non ricevono il Rating e vengono incluse tra gli emittenti “sospesi”. La misurazione è ora adottata anche da altre case e rimane il più lungo studio statistico pubblico sulla CSR delle grandi aziende quotate.[13][14] [15][16][17][18] [19][20][21][22]
Indici
Nel 2013 l’agenzia ha lanciato lo Standard Ethics Italian Banks Index sul sistema bancario italiano e dal 1º gennaio 2014 lo Standard Ethics Italian Index.[23][24][25][26]
Nel 2015, ha lanciato lo Standard Ethics French Index; Standard Ethics Belgium Index; Standard Ethics Swiss Index. Tutti composte dalle maggiori società quotate di quei paesi.
Le maggiori società quotate italiane sono sotto osservazione da Standard Ethics (da oltre dieci anni) sono così valutate secondo l’ultimo SER emesso il 31 luglio 2015 (validità annuale):
Company | Rating | Outlook | Date | |
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Eni | EEE- | Luglio 2015 | ||
Saipem | EE | Negativo | Luglio 2015 | |
Enel | EE+ | Luglio 2015 | ||
Unicredit | EE+ | Luglio 2015 | ||
Azimut | EE | Luglio 2015 | ||
Banca Popolare dell'Emilia Romagna | EE | Sotto Osservazione | Luglio 2015 | |
Banco Popolare | EE | Sotto Osservazione | Luglio 2015 | |
Generali | EE | Luglio 2015 | ||
Enel Green Power | EE | Luglio 2015 | ||
STMicroelectronics | EE | Luglio 2015 | ||
UBI Banca | EE | Luglio 2015 | ||
Campari | EE- | Luglio 2015 | ||
Fiat | E | Luglio 2015 | ||
CNH Industrial | E | Luglio 2015 | ||
A2A | EE- | Luglio 2015 | ||
Banca Monte dei Paschi di Siena | EE- | Ottobre 2015 | ||
Intesa Sanpaolo | EE- | Positivo | Luglio 2015 | |
Luxottica | EE- | Luglio 2015 | ||
Prysmian | EE | Positivo | Luglio 2015 | |
Snam Rete Gas | EE- | Luglio 2015 | ||
Telecom Italia | EE- | Luglio 2015 | ||
Moncler | E | Luglio 2015 | ||
Yoox | EE- | Luglio 2015 | ||
Mediobanca | E+ | Positivo | Luglio 2015 | |
Pirelli & C. | EE | Luglio 2015 | ||
Tenaris | E+ | Luglio 2015 | ||
Tod's | E+ | Luglio 2015 | ||
Buzzi Unicem | E | Positivo | Luglio 2015 | |
Unipol | EE | Settembre 2015 | ||
Atlantia | E | Luglio 2015 | ||
Exor | E | Luglio 2015 | ||
World Duty Free | E+ | Luglio 2015 | ||
Salvatore Ferragamo | E | Luglio 2015 | ||
Terna | E | Luglio 2015 | ||
Mediaset | E- | Luglio 2015 | ||
Mediolanum | E- | Luglio 2015 | ||
UnipolSai | E+ | Positivo | Luglio 2015 | |
Ansaldo STS | E+ | Luglio 2015 | ||
Banca Popolare di Milano | EE- | Luglio 2015 | ||
Finmeccanica | EE- | Positivo | Luglio 2015 |
Rating alle Nazioni
Questa invece la situazione degli Stati nazionali con Rating di Sostenibilità al 21 febbraio 2013. Dal 2013 e per la prima volta è stata retata anche la Città dello Stato Vaticano:
Country | Rating | Outlook | Date | |
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Argentina | E | Febbraio 2013 | ||
Australia | EE+ | Febbraio 2013 | ||
Austria | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Belgio | EE- | Febbraio 2013 | ||
Brasile | EE- | Febbraio 2013 | ||
Bulgaria | EE- | Febbraio 2013 | ||
Canada | EE+ | Febbraio 2013 | ||
Cile | E+ | Febbraio 2013 | ||
Cina | E- | Febbraio 2013 | ||
Rep. Ceca | EE | Febbraio 2013 | ||
Danimarca | EEE | Febbraio 2013 | ||
Egitto | E- | Febbraio 2013 | ||
Estonia | EE- | Febbraio 2013 | ||
Finlandia | EEE | Febbraio 2013 | ||
Francia | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Germania | EE+ | Novembre 2013 | ||
Regno Unito | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Grecia | EE | Febbraio 2013 | ||
Ungheria | E+ | Negativo | Febbraio 2013 | |
Islanda | EEE | Febbraio 2013 | ||
India | E | Sotto osservazione | Gennaio 2014 | |
Irlanda | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Israele | E+ | Febbraio 2013 | ||
Italia | EE+ | Aprile 2014 | ||
Giappone | EE | Febbraio 2013 | ||
Lussemburgo | EE+ | Febbraio 2013 | ||
Messico | EE- | Febbraio 2013 | ||
Paesi Bassi | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Nuova Zelanda | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Norvegia | EEE | Febbraio 2013 | ||
Polonia | EE- | Positivo | Febbraio 2013 | |
Portogallo | EE | Febbraio 2013 | ||
Romania | EE- | Febbraio 2013 | ||
Russia | E | Sotto osservazione | Aprile 2014 | |
Slovenia | EE+ | Febbraio 2013 | ||
Sudafrica | EE- | Febbraio 2013 | ||
Corea del Sud | E+ | Febbraio 2013 | ||
Spagna | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Svezia | EEE | Febbraio 2013 | ||
Svizzera | EE+ | Febbraio 2013 | ||
Turchia | E+ | Febbraio 2013 | ||
Stati Uniti | EEE- | Febbraio 2013 | ||
Città del Vaticano | EE | Ottobre 2013 |
Note
- ^ “E le società quotate faranno i conti con il rating Etico”, Corriere della Sera del 18-05-2002, Articolo di Massimo Sideri.
- ^ CSR Magazines, http://www.csreurope.org/data/files/csr_magazine_october_2002.pdf . URL consultato il 4 luglio 2011.
- ^ “Un fondo bilanciato per l’Agenzia Europea degli Investimenti”. Il Mondo del 2 agosto 2002, Articolo di Daniela Stigliano.
- ^ “È arrivato ETIF, il fondo fatto ad ONU. L’Agenzia Europea degli Investimenti scende in campo con un bilanciato internazionale. E con emissione di rating per i paesi OCSE.” Vita del 15 novembre 2002, Articolo di Francesco Maggio.
- ^ “Fondi etici, perché non sono tutti uguali”. Repubblica, Affari e Finanza del 25 novembre 2002. Articolo di Mariano Mangia.
- ^ “Finanza Etica, Aei assegna i rating-Paese”. Il Sole 24 Ore del 6 giugno 2002, Articolo di Federica Pezzatti.
- ^ “Aei Holding, rating etico alle blue chip italiane. Eni la migliore del Mib 30. Milano Finanza del 4 luglio 2002, Articolo di Vitaliano D’Angerio.
- ^ “Finanza Etica”, la Nazione del 24 luglio 2003, Articolo di Jacopo Schettini Gherardini
- ^ La stessa agenzia comunica che i rating "non sollecitati" verranno mantenuti esclusivamente solo nell'ambito dell'attività scientifica non profit legati ad i propri indici.
- ^ Ansa, 19 MARZO 2013: “Nasce la prima agenzia di rating etico in Europa. Le valutazioni della Standard Ethics saranno emesse solo su richiesta”.
- ^ 20-03-2013. Quotidiano Nazionale, p.11: “Standard Ethics, rating sulla sostenibilità. Ecco la prima Agenzia UE.”.
- ^ Spiegato in una pubblicazione economica di quello stesso anno: Jacopo Schettini Gherardini, "Introduzione" in "Etica, futuro e finanza", Schettini G. J. e Schettini G. L. (a cura di), Il Sole 24Ore, marzo 2002, Milano, Pag.9
- ^ Massimo Pollifroni, "The “S-EPI MODEL”: A Theoretical Model that Links the E-Government Processes to the Instruments of the PSSR", eGovernment Workshop ’05 (eGOV05), September 13, 2005, http://www.iseing.org/egov/eGOV05/Source%20Files/Papers/CameraReady-14-P.pdf . URL consultato il 4 luglio 2011.
- ^ Da notarsi anche in taluni casi, i giudizi furono anticipatori di eventi successivi. Infatti fu l’unica Agenzia di Rating che nel 2002 sospese Parmalat prima del crac (per poi lentamente portarla ai vertici con la gestione Bondi, almeno fino all’OPA Lactalis). Intravide problemi di governo d’impresa della gestione Juventus sin dal 2004, portando poi il Rating della società calcistica ai minimi in prossimità del noto scandalo. Oppure, tra il 2004 ed il 2005 uscì con delle ricerche sul sistema bancario denunciando proprio quei rischi di governo d’impresa e conflitti di interessi che portarono successivamente alla crisi bancaria del 2008.
- ^ “Dalla borsa avvertimento alla Juventus” Corriere dello Sport del 6 maggio 2006.
- ^ “Autogol Bianconeri” Repubblica del 6 maggio 2006, di Ettore Livini.
- ^ “Luciano e Cesarone” Repubblica del 9 maggio 2006, di Giuseppe D’Avanzo.
- ^ “Ma l’Agenzia Europea degli Investimenti abbassa il rating del lingotto.” La Stampa del 22 dicembre 2002, Articolo di Andrea di Turi.
- ^ “Banche e rating etico. Promosse solo le tre PoP per l’Agenzia Europea degli Investimenti” L’Arena del 26 febbraio 2004.
- ^ “I banchieri bocciati in governance. La ricerca Aei sui sistemi di governo degli istituti di credito” Il Mondo, 29 aprile 2005, Articolo di Daniela Stigliano.
- ^ “Aei, patti di sindacato sconosciuti in banca” Il Mondo Economico, aprile 2005, Articolo di Andrea di Turi.
- ^ “Etica, chi vince tra i big”. Sole 24 Plus del 23 ottobre 2004, Articolo di Daniele Lepido.
- ^ Corriere delle Sera. Economia. “Il nuovo rating (etico) sulla governance del credito” di Fausta Chiesa. 6 luglio 2013
- ^ Settimanale Il Mondo, pag. 34 e 35, n.27, 12 luglio 2013
- ^ Standard Ethics Italian Banks Index, Unicredit, Intesa e Bper al top nella corporate governance, in news.search.ch, 5 luglio 2013. URL consultato il 3 dicembre 2013.
- ^ Nel corso del tempo hanno collaborato con Standard Ethics (o Aei), sia nella ricerca e sia nei comitati etici, numerosi esperti o ricercatori, tra essi la menziona Anne Simon Fernande Segretario delle Ong Europee, Cristina Popper, o gli accademici e studioso italiani come Marco Ricceri direttore generale dell'Eurispes, economisti come Pietro Merli Brandini o Aldo Burresi, Jacopo Schettini Gherardini, Luciano Bozzo, Sergio Arzeni direttore dell'OCSE (responsabile del programma LEED per lo sviluppo sostenibile e per le PMI). Tra i ricercatori e dirigenti italiani si leggono le firme di Marco Guerrieri, Flavio Bovo, Beatrice Gerini, Filippo Cecchi, Antonio Parodi che assunse la con-direzione dell’agenzia nel 2006