Rachel Bespaloff
Rachel Bespaloff (Nova Zagora, Bulgaria, 1895 – 1949) è stata una scrittrice statunitense. Morta suicida negli Stati Uniti, paese in cui si era rifugiata, essendo stata costretta ad abbandonare la Francia, è stata una scrittrice e pensatrice.
Appartiene a una famiglia ebraica proveniente dall'Ucraina; il padre, Daniel Pasmanik, è un medico con profondi interessi culturali e sostenitore del sionismo; la madre, Debora Perlmutter, ha una formazione di ambito filosofico. La famiglia si trasferisce a Ginevra,[1] dove Rachel compie studi musicali, diplomandosi in pianoforte e composizione. Nel 1915 si trasferisce a Parigi, dove nel 1922 sposa Shraga Nissim Bespaloff, uomo d'affari socio del padre, da cui ha la figlia Naomi (detta Miette). A partire dal 1925 Rachel inizia a interessarsi di filosofia.
Nel 1938 i coniugi Bespaloff si trasferiscono in provincia, a Saint-Raphaël, ambiente dove Rachel non si trova a proprio agio, rimpiangendo le frequentazioni e la vivacità culturale di Parigi. Iniziano i sintomi del suo "male di vivere": nel 1938 trascorre un periodo in una clinica svizzera, a Montana, per ristabilirsi dai proprio disturbi. Poi, altri due traslochi - prima in una località presso Tolone e successivamente a Hyères. Infine, nell'estate del 1941, la famiglia si trasferisce a New York.
Negli Stati Uniti Rachel non riesce a radicarsi. Insegna letteratura francese al college di Mount Holyoke, ma la rendono infelice la "superficialità" della società americana e penosi dissapori all'interno della sua stessa famiglia.[2]
Amica di Lev Sestov e di Jean Wahl, nel suo lavoro si è occupata di esistenzialismo, nonché del pensiero di Martin Heidegger. Importante è anche un suo saggio su l'Iliade.
Opere
- De l'Iliade, 1943, repris par Ed Allia, ISBN 9782844851611
- Lettres à Jean Wahl - 1937/1947 "Sur le fond le plus déchiqueté de l'histoire", Ed.: Claire Paulhan 2003, ISBN 2-912222-19-2
- Cheminements et Carrefours, Ed.: Librairie Philosophique Vrin; 2004, ISBN 2711617165
- Su Heidegger, a cura di L.Sanò, 2010, Bollati Boringhieri.
Note
- ^ Rachel Bespaloff, su nybooks.com, New York Review Books. URL consultato il 15-6-2013.
- ^ Nadia Fusini, Hannah e le altre, Torino, Einaudi, 2013.