Termine (diritto)

parola usata nel diritto

Il termine è un evento futuro e ce, allorché fa cessare l'efficacia di un atto;

  • termine perentorio, allorché fa venire meno il potere di emanare un atto (decadenza), sicché l'atto emanato dopo la scadenza è da considerarsi invalido;
  • termine dilatorio, allorché rende possibile l'emanazione di un atto, sicché l'atto emanato prima della scadenza è da considerarsi invalido;
  • termine ordinatorio o acceleratorio, allorché l'ordinamento prevede che un atto debba essere emanato entro la scadenza senza però sanzionare con l'illegittimità l'atto emanato in ritardo (ma prevedendo, di solito, altre conseguenze sanzionatorie, ad esempio a carico della persona che doveva emanare l'atto).

Nei contratti e, in generale, nei negozi giuridici, nonché nei provvedimenti amministrativi, il termine, iniziale o finale, può essere fissato dalla legge (termine legale) o da una clausola inserita nell'atto stesso.

Si denomina proroga la modifica del termine spostando in avanti nel tempo la sua scadenza, nonché l'atto che determina questo effetto giuridico.

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