Paciocchini

linea di giocattoli
Versione del 3 ott 2014 alle 14:38 di 2.235.196.221 (discussione) (Confezioni in cui venivano venduti... bustine con un solo paciocchino o barattoli con più paciocchini... sinceramente non ricordo quanti ce ne fosero nei barattoli pechè i miei non mi hanno mai permesso di acquistarlo.. ne avevo invece due in busta,)

Per paciocchini si intendono dei giocattoli di una serie commercializzata sin dagli anni settanta dalla GIG. Venivano venduti nelle edicole, in bustine singole o in barattolini, in cui ne erano contenuti 2 o 3. Rappresentavano una alternativa per il pubblico femminile degli Exogini che invece erano rivolti ai bambini.[1]

Caratteristiche

Tali modelli costituivano dei pupazzetti di plastica profumata, in voga fin dalla fine degli anni settanta e durante gli anni ottanta. Il colore della pelle poteva essere rosa chiaro, marrone scuro ma anche fucsia, verde o azzurro. Nelle prime edizioni i paciocchini erano rigorosamente nudi, e soltanto successivamente fu introdotto qualche accessorio di abbigliamento. Spesso avevano pannolini, bandane o vestitini di feltro con colori sgargianti, quasi fluorescenti, come nello stile del periodo. Vennero rilanciati anche nel 1990 con i nuovi colori (marroncini e altri colori inverosimili per la carnagione umana come il blu o il verde).

Dagli anni 2000 ne è stata proposta una versione con uno stile più particolareggiato, commercializzata dalla Preziosi Collection. Ogni confezione, oltre ad un Paciocchino, conteneva una "Paciocard". I Paciocchini di questa nuova serie indossano sempre un pannolino rosa, blu, rosso, verde, giallo o bianco.[2]

Nella cultura di massa

I giocattoli dei Paciocchini vengono citati da Luciana Littizzetto nel suo romanzo Ti amo bastardo del 2004. La Littizzetto utilizza il paragone "moscia come un paciocchino!"[3]

Note

Collegamenti esterni