Video meliora proboque, deteriora sequor

locuzione latina
Versione del 19 mar 2016 alle 16:28 di Andromano (discussione | contributi) (Tolto collegamento fuori luogo)

La locuzione latina Video meliora proboque, deteriora sequor, tradotta letteralmente, significa: "vedo il meglio e l’approvo, ma seguo il peggio" (Ovidio, Metamorfosi, Libro VII, vv. 20-21). Nelle Metamorfosi la frase è detta da Medea, la quale, pur conoscendo quali quali obblighi doveva adempiere nei confronti del padre e della patria, decide di trasgredirli per amore di Giasone.[1]

I versi indicano la debolezza dell'essere umano, il quale, pur conoscendo ciò che è giusto, spesso non lo segue.

ça frase di Ovidio è stata succesivamente ripresa e rielaborata dal Petrarca, nel Canzoniere CCLXIV: E veggio 'l meglio et al peggior m'appiglio, da Matteo Maria Boiardo, Orlando innamorato I, 1, 31 Ch'io vedo il meglio ed al peggior m'appiglio e dal Foscolo, Sonetti II, Di se stesso: Conosco il meglio ed al peggior mi appiglio.

Si trova una rielaborazione del verso anche fuori dall'ambito poetico, in San Paolo: "Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio." (Lettera ai Romani, VII, 18-19)

Il verso, inoltre, è anche citato nel Saggio sull'intelletto umano di John Locke, nel celebre capitolo XXI, Sul potere.[2]

Voci correlate

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  1. ^ video meliora proboque, deteriora sequor, su www.treccani.it. URL consultato il 19 marzo 2016.
  2. ^ (EN) John Locke, Libro II - Capitolo XXI. Sul potere, in Saggio sull'intelligenza umana, Editori Laterza, 1988 [1694], p. 274.