1. testo
Park Chung-hee
박정희
朴正熙

Presidente della Corea del Sud
Durata mandato24 marzo 1962 –
26 ottobre 1979
ad interim fino al 17 dicembre 1963
PredecessoreYun Bo-seon
SuccessoreChoe Kyu-hah

Presidente del Consiglio Supremo per la ricostruzione nazionale
Durata mandato3 luglio 1961 –
17 dicembre 1963
vicepresidente fino al 16 maggio 1961
PredecessoreChang Do-yong
Successore-

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico Repubblicano
UniversitàAccademia Imperiale Giapponese dell'Esercito
Accademia Militare Coreana
FirmaFirma di Park Chung-hee 박정희 朴正熙

Park Chung-hee[1] 박정희 (Gumi, 14 novembre 1917Seul, 26 ottobre 1979) è stato un politico e militare sudcoreano. In seguito al colpo di stato del 16 maggio 1961, divenne il terzo presidente della Repubblica della Corea del Sud dal 17 dicembre 1963 al 26 ottobre 1979, giorno in cui venne assassinato. Park guidò il paese per 18 anni e la sua prima figlia Park Geun-hye è l'attuale presidente della Corea del Sud.

Nel 1971, proclamò ufficialmente il Taekwondo, arte marziale coreana, sport nazionale della Corea del Sud. Infatti questo è uno degli sport più seguiti nel paese.

Venne assassinato il 26 ottobre 1979[2] alle 19:41 dal suo amico Kim Jae-gyu, presidente del National Intelligence Service[3] e capo del suo servizio di sicurezza, il quale affermò di aver compiuto un atto di patriottismo in quanto Park era diventato un pericolo per la democrazia.

Infanzia ed educazione

Park nacque il 14 novembre 1917 a Gumi, nel nord del Gyeongsang in Corea, durante l'occupazione giapponese. Figlio di Park Dung-bin e Bek Nam-eui, era il più giovane di cinque fratelli e due sorelle di una povera famiglia di Yangban[4]. Vinse l'ammissione in una scuola di insegnamento a Daegu e dopo essersi diplomato con una abilitazione all'insegnamento lavorò come professore a Mungyeong-eup. In seguito allo scoppio della Seconda guerra sino-giapponese, Park decise di entrare alla Changchun[5] Military Accademy[6] della Manchukuo[7] Imperial Army[8] con l'aiuto del Colonnello Arikawa dell'Imperial Japanese Army[9]. Durante questo periodo adottò il nome giapponese Takagi Masao (高木正雄?). Si diplomò primo delle classe nel 1942 (ricevendo un orologio d'oro da Pu Yi[10] in persona) e venne riconosciuto come Ufficiale di talento dai suoi istruttori giapponesi, i quali gli raccomandarono di proseguire gli studi presso la Imperial Japanese Army Accademy[11].

Carriera

Manchukuo

Dopo essersi diplomato terzo della classe nel 1944, Park divenne Tenente presso la Manchukuo Imperial Army e prestò servizio alla fine della Seconda Guerra Mondiale come aide-de-campa[12] al comando di un reggimento. Inoltre cambiò nuovamente il suo nome in Okamoto Minoru (岡本実?).

 
Park nel Manchukuo

Ritorno in Corea

Park tornò in Corea dopo la guerra e si iscrisse alla Korean Military Accademy[13]. Si diplomò nella seconda classe nel 1946 (uno dei suoi compagni di classe era Kim Jae-gyu, amico e poi assassino) e diventò Ufficiale della Polizia di Stato sotto il Governo militare degli Stati Uniti in Corea del Sud. Il nuovo governo, guidato da Syngman Rhee, fece arrestare Park nel novembre 1948 con l'accusa di guidare una cellula comunista all'interno della polizia coreana. Successivamente Park venne condannato a morte dal tribunale militare, ma la sentenza venne commutata da Rhee, esortato da diversi ufficiali militari coreani di grado elevato. Le accuse riguardanti il suo coinvolgimento in una cellula militare non vennero mai provati, ma nonostante ciò fu costretto a lasciare l'esercito. Mentre lavorava nell'esercito come assistente civile non pagato, entrò in contatto con l'VIII classe della Korean Military Accademy, di cui faceva parte Kim Jong-pil, della quale si servì successivamente come colonna portante per il colpo di Stato del 16 maggio. Dopo l'inizio della Guerra di Corea e con l'aiuto di Paik Sun-Yup, Park ritornò in servizio con la carica di Maggiore nell'esercito sudcoreano, venne promosso a Tenente Colonnello nel settembre 1950 e Colonnello nell'aprile 1951. In quanto Colonnello, Park divenne il vicedirettore del Army Headquarters Intelligence Bureau nel 1952 successivamente divenne Comandante del II e III corpo di artiglieria. Nel 1953 si dimostrò all'altezza e diventò Brigadiere Generale. Dopo la firma del Korean Armistice Agreement[14], Park venne scelto per un addestramento di sei mesi presso la Fort Sill negli USA.[15] Tornato in Corea, Park scalò rapidamente la gerarchia militare. Era a capo della Army's Artillery School e comandava la V e VII divisione dell'esercito sudcoreano prima di essere promosso a Maggiore Generale nel 1958. Park venne poi nominato Capo dello Stato Maggiore delle forze armate e testa del I e VI commando di distretto che gli conferiva la responsabilità della difesa di Seul e nel 1960 diventò Capo di Stato Maggiore delle operazioni dell'esercito della Corea del Sud e il Vice Comandante della Seconda Armata. Era una delle più potenti e influenti figure militari.

Ascesa al potere

Il 25 aprile 1960, Syngman Rhee, l'autoritario primo presidente della Corea del Sud, fu costretto a dimettersi e venne esiliato dal Movimento del 19 aprile[16], guidato da una crescente rivolta studentesca. Un nuovo governo democratico prese il potere il 13 agosto 1960; tuttavia questo periodo di governo parlamentare durò poco tempo: Yun Bo-seon divenne leader di facciata, con il potere reale conferito al Primo Ministro Chang Myon. I problemi si presentarono immediatamente perché nessuno dei due riuscì a guadagnarsi la fiducia della maggioranza del Partito Democratico o a trovare un accordo sulla composizione del governo. Il Primo Ministro Chang tentò di tenere insieme l'esile coalizione riassegnando le posizioni nel governo tre volte in cinque mesi. Il nuovo governo si trovò bloccato tra un'economia sofferente da un decennio di cattiva amministrazione e corruzione sotto la presidenza di Rhee e dalle rivolte studentesche. I manifestanti occupavano le strade regolarmente facendo numerose e varie richieste per una riforma politica ed economica. L'ordine pubblico non poteva essere mantenuto perché la polizia, che era stata a lungo uno strumento del governo di Rhee, era completamente screditata dalla popolazione. La continua disputa delle fazioni causò l'allontanamento del popolo dal governo del Partito Democratico. Contro questo scenario di instabilità e divisione sociale, Park formò il Comitato Militare Rivoluzionario con cui organizzò un colpo di stato militare il 16 maggio 1961, il quale era guidato nominalmente dal Capo dell'Esercito di Stato Maggiore Chang Do-yong dopo aver disertato nel giorno che iniziò. La presa di potere militare rese impotente il governo eletto democraticamente del presidente Yun e mise fine alla Seconda Repubblica. Inizialmente la nuova amministrazione venne formata dagli ufficiali militari che avevano supportato Park. Il riformista Supremo Consiglio militare per la Ricostruzione Nazionale[17] era nominalmente diretto dal Generale Chang. Tuttavia, in seguito all'arresto di Chang nel luglio 1961, Park prese il totale controllo del consiglio. Il colpo di stato fu largamente accolto dalla popolazione esausta del caos politico. Anche se il Primo Ministro Chang e il Generale americano Carter B. Magruder si opposero al colpo di stato, il presidente Yun si mise dalla parte dell'esercito e persuase l'VIII Armata degli Stati Uniti e i comandanti delle unità sudcoreani a non interferire con la nuova amministrazione. Park venne promosso a Tenente Generale poco dopo il colpo di stato. Il 19 giugno 1961, il Consiglio Militare creò la Korean Central Intelligence Agency[18] con l'intenzione di prevenire i colpi di stato e per sopprimere tutti i potenziali nemici, sia stranieri che interni al paese. Il presidente Yun rimase in carica rendendo legittimo il regime militare, ma quando rassegnò le dimissioni il 24 marzo 1962, Park, che rimase presidente del Supremo Consiglio della ricostruzione nazionale, consolidò il suo potere diventando presidente provvisorio e venne promosso Generale. Approvò la restaurazione delle regole civili in seguito alle pressioni dell'amministrazione di Kennedy.

Nel 1963 fu eletto presidente di diritto essendo il candidato del nuovo partito Democratico Repubblicano: riuscì a battere il presidente Yun con sono 156,000 voti, margine di 1,5%, e venne eletto nuovamente presidente nel 1967, battendo Yun con minore difficoltà.

 
Kim Jong-pil

KCIA

La Korean Central Intelligence Agency (KCIA) venne fondata il 13 giugno 1961 da Kim Jong-pil: parente di Park e uno dei pianificatori originali del colpo di stato. Venne largamente utilizzata da Park per sopprimere e bloccare i movimenti antigovernativi o simpatizzanti della Corea del Nord, incluse le proteste studentesche e le attività dei coreani oltreoceano. In aggiunta ai poteri investigativi, la KCIA aveva l'autorità di arrestare e trattenere qualsiasi sospettato di illeciti e poteva estendere il suo potere all'economia e agli affari esteri con il suo primo direttore, il pensionato Brigadiere Generale Kim Jong-pil.[senza fonte]

Leader della Corea del Sud

Politica estera

Nel giugno 1965 Park firmò un trattato per normalizzare le relazioni con il Giappone che includeva il pagamento del risarcimento di guerra, la stipula di prestiti agevolati da parte del Giappone e per incrementare il commercio e gli investimenti tra i due paesi. Nel luglio 1966 la Corea del Sud e gli Stati Uniti firmarono un Accordo sullo Status delle Forze armate che stabiliva una relazione più equa tra le due parti. Con la crescente forza economica e la sicurezza garantita dagli USA, la minaccia di un'invasione convenzionale da parte della Corea del Nord sembrava sempre più lontana. Durante gli anni '60 Park fece discorsi in cui incolpava l'alleanza anglo-giapponese e l'impero Inglese in generale per la presa di potere in Corea da parte del Giappone.[19]

Guerra del Vietnam

Su richiesta degli Stati Uniti e con l'intensificarsi della Guerra del Vietnam, Park inviò approssimativamente 320 000 soldati sudcoreani a combattere a fianco degli USA e dal Vietnam del Sud. Le ragioni iniziali furono quelle di aiutare a mantenere buone relazioni con gli americani, impedire l'ulteriore diffusione del comunismo nell'Asia orientale e migliorare la reputazione internazionale della Repubblica. Nel gennaio 1965 Park annunciò che era "giunta l'ora che la Corea del Sud assumesse un ruolo attivo di responsabilità sui maggiori affari internazionali. Sebbene la prima cosa da fare fosse rafforzare l'alleanza militare con gli Stati Uniti, c'erano anche incentivi finanziari per la partecipazione della Corea alla guerra. Il personale militare sudcoreano veniva pagato dal governo federale degli USA a i salari venivano inviati direttamente al governo sudcoreano. Park era impaziente di inviare le truppe sudcoreane in Vietnam e fece una vigorosa campagna per prolungare la guerra. In cambio dell'impegno di truppe, la Corea ricevette dieci miliardi di dollari in fondi, prestiti, trasferimenti tecnologici e trattamenti di favore di mercato, assegnati dall'amministrazione dei presidenti Lyndon B. Johnson e Richard Nixon.

Corea del Nord

Park supervisionò le transazioni tra le due coree, dal conflitto al consolidamento, iniziate nell'ottobre 1964; la Corea del Nord aumentò lo spionaggio e la propaganda al Sud: più di 30 soldati e almeno 10 civili sudcoreano furono uccisi negli scontri con gli infiltrati nordcoreani. Nell'ottobre 1966, Park ordinò all'esercito di organizzare un attacco di rappresaglia senza cercare l'approvazione del generale Charles Bonesteel. Questa azione, in ritorsione per le continue perdite sudcoreane, causò tensione tra il governo di Park e l'autorità americana, la quale desiderava mantenere gli accordi stabiliti con l'armistizio.

Tra il 1966 e il 1969 si intensificarono gli scontri sulla zona demilitarizzata tra le due coree, a cui a volte ci si riferisce come la Seconda Guerra di Corea, a causa del discorso di Kim Il-sung del 5 ottobre 1966 nel quale dichiarava la mancanza di legittimità dell'armistizio del 1953. Il leader nordcoreano affermava che il conflitto irregolare poteva avere successo in un modo in cui la guerra convenzionale non poteva perché l'esercito sudcoreano era coinvolto in una crescente guerra in Vietnam. Kim credeva anche che il governo di Park avrebbe potuto essere indebolito se le provocazioni della Corea del Nord fossero state dirette contro le truppe americane. Ciò avrebbe spinto l'America a riconsiderare gli impegni globali. Ogni spaccatura avrebbe dato alla Corea del Nord l'opportunità di incitare un'insurrezione al sud.

 
Casa Blu (Cheongwadae)

Il 21 gennaio 1968, l'unità 124 delle forze speciali dell'esercito nordcoreano formato da 31 uomini tentò, senza successo, di assassinare Park. Vennero fermati ad appena 800 metri dalla Casa Blu

[20] da una pattuglia di polizia con cui scoppiò uno scontro a fuoco dove i nordcoreani furono tutti catturati o uccisi, tranne due. In risposta al tentato assassinio, Park organizzò l'unità 684 con l'intento di assassinare Kim Il-sung, ma venne smobilitata nel 1971.

Nonostante l'ostilità, vennero condotte le negoziazioni riguardanti la riunificazione tra nord e sud. Il 4 luglio 1972 entrambi i paesi rilasciarono una dichiarazione specificando che la riunificazione sarebbe stata raggiunta internamente, senza fare affidamento alle forze o interferenze esterne, che il processo sarebbe stato realizzato pacificamente e senza l'intervento militare e che le parti avrebbero promosso l'unità nazionale come un popolo unito al di là delle differenze ideologiche e di sistema politico. Il 15 agosto 1974, Park stava tenendo un discorso al Teatro Nazionale a Seul durante la cerimonia del ventinovesimo anniversario della fine del dominio coloniale, quando un uomo di nome Mun Se-gwang sparò cercando di uccidere il leader sudcoreano.[21] L'aspirante assassino, nato in Giappone e simpatizzante della Corea del Nord, mancò Park, ma un proiettile colpì la moglie Yuk Young-soo, che morì il giorno successivo, e altre persone sul palco. Park continuò il suo discorso mentre la moglie ferita veniva portata via. Mun venne impiccato quattro mesi dopo nella prigione di Seul. Durante il primo anniversario della morte della moglie, Park scrisse sul suo diario "Mi sono sentito come se avessi perso tutto nel mondo. Tutto è diventato opprimenti e ho perso coraggio e volontà. Un anno è passato da allora. E durante quell'anno ho pianto da solo in segreto troppe volte per essere contate".

Politica economica

A Park è attribuito il ruolo centrale del rapido sviluppo dell'economia del paese basato sull'industrializzazione orientata all'esportazione. Quando prese il potere nel 1961, il reddito pro capite in Corea del Sud era solo di 72,00 dollari. Fino alla metà degli anni '60 la Corea del Nord vantava un'economia molto più sviluppata rispetto al sud perché con la divisione del paese ereditò gli stabilimenti industriali, che erano concentrati al nord, in cui si occupavano soprattutto della produzione di energia elettrica e di prodotti chimici. Inoltre riceveva aiuto economico, tecnico e finanziario da parte dei paesi del blocco comunista come Unione Sovietica, Germania dell'est e Cina. L'industria sudcoreana vide notevoli sviluppi sotto la guida di Park. Il governo e le aziende cooperarono per aumentare le esportazioni della Corea del Sud aiutando a portare alla crescita di alcune imprese che oggi sono enormi conglomerati finanziari chiamati chaebol (재벌). Per contrastare il divario tra l’economia urbana e quella rurale, il presidente Park avviò una politica di ammodernamento delle campagne, conosciuta come il movimento del Saemaŭl (새마을운동) che mirava a un miglioramento delle condizioni di vita e dell’ambiente e una crescita degli introiti per lo sviluppo delle campagne.

Park creò anche agenzie per lo sviluppo economico: Consiglio di pianificazione economica (Economic Planning Board) Ministero dell'industria e del commercio (Ministry of Trade and Industry) Ministero delle finanze (Ministry of Finance)[22]

Politica interna

Park aveva promesso che dopo aver ottenuto nuovamente la carica per la seconda volta nel 1967, conformemente alla Costituzione del 1963 che prevedeva il limite di due mandati consecutivi, si sarebbe dimesso nel 1971. Tuttavia la Repubblica Democratica dominata dall'Assemblea Nazionale riuscì con successo attraverso un emendamento a concedere al presidente in carica di concorrere per tre mandati consecutivi. Nel frattempo Park divenne ansioso per il cambiamento della politica americana rivolta al comunismo sotto la dottrina di Guam di Richard Nixon. Il suo intero governo dipendeva dall'anticomunismo e ogni cambiamento di quella politica degli alleati della Corea del Sud, inclusi gli Stati Uniti, minacciava le basi del suo governo. Park iniziò a cercare le opzioni per rafforzare ulteriormente la sua presa sul paese. Nel 1971 Park vinse nuovamente le elezioni contro il rivale Kim Dae-jung. Successivamente dichiarò lo stato di emergenza, dopo essere stato nominato presidente, "basato sulle realtà pericolose della situazione interna". Nell'ottobre 1972 dissolse la legislatura e sospese la Costituzione del 1963 con un colpo di stato e iniziò la stesura di una nuova costituzione. Prese come modello Ferdinand Marcos, Presidente delle Filippine, il quale aveva progettato un colpo di stato simile alcune settimane prima. La cosiddetta costituzione Yushin entrò in vigore il 27 novembre 1972 con un plebiscito truccato pesantemente. Con il significato di “rinnovamento” o “rinnovo”, gli studiosi vedono l'uso del termine come se Park alludesse a se stesso come a un leader altamente autocratico. La nuova costituzione Yushin era un documento duramente autoritario: cambiava il processo di elezioni presidenziali in un collegio elettorale chiamato Conferenza Nazionale per l'Unificazione. Inoltre accentrava il potere nelle mani dell'esecutivo: il Presidente aveva la possibilità di nominare i giudici, incluso il Presidente della Corte Suprema, e un terzo dell'Assemblea Nazionale.[23] Il mandato presidenziale aumentò da quattro a sei anni e senza limiti di rielezione. Per tutti gli intenti e gli obiettivi, la presidenza di Park divenne una dittatura legalizzata. Alle elezioni del 1972 e 1978 venne eletto senza oppositori.

Ultimi anni

Anche se la crescita dell'economia della Corea del Sud era garantita dal supporto della presidenza Park negli anni '60, iniziò a rallentare all'inizio degli anni '70. Molti sudcoreani iniziavano ad essere infelici di questo governo autarchico, dei servizi segreti e a le restrizioni sulle libertà personali. Park legittimò la sua amministrazione attraverso disposizioni stabilite dalle leggi dello stato di emergenza risalenti alla Guerra di Corea, omettendo di emanare le garanzie costituzionali di libertà di parola e di stampa. Inoltre i servizi segreti, la KCIA, mantenevano ampi poteri di arresto e detenzione. Molti oppositori venivano trattenuti senza un processo e spesso torturati. Infine scoppiarono manifestazioni contro il sistema Yushin in tutto il paese e Park iniziò a perdere popolarità. Le manifestazioni giunsero a un momento decisivo il 16 ottobre 1979 quando un gruppo di studenti iniziò a protestare per la fine della dittatura e del sistema Yushin all'università di Pusan[24]. Il movimento, che faceva parte della lotta “Pu-Ma”, chiamata in questo modo per le zone di Pusan e Masan, presto si spostò sulle strade nelle città dove gli studenti e le squadre antisommossa lottarono tutto il giorno. Entro sera più di 50 000 persone si raccolsero davanti al municipio di Pusan. Nel corso dei due giorni successivi diversi uffici pubblici vennero attaccati e oltre 400 protestanti furono arrestati. Il 18 ottobre il governo dichiarò la legge marziale a Pusan e il giorno stesso i protestanti si diffusero per l'università di Kyungnam a Masan. Più di 10 000 persone, soprattutto studenti e lavoratori, si unirono alla rivolta contro il sistema Yushin. La violenza si intensificò rapidamente con attacchi contro le stazioni di polizia e gli uffici del partito in carica.

Assassinio

Il 26 ottobre 1979 Park venne ucciso da Kim Jae-gyu, il direttore dalla KCIA, durante un banchetto nel rifugio a Gungjeong-dong, Jongno-gu a Seul, a causa di un'accesa discussione.[25] Kim uccise anche il capo delle guardie, Cha Ji-chul. Gli altri agenti della KCIA arrivarono da altre parti dell'edificio sparando e uccidendo altre quattro guardie presidenziali. Kim e gli altri vennero poi arrestati dai soldati del Capo dell'esercito della Corea del Sud che li torturarono e poi li condannarono a morte. L'intero episodio era considerato sia un atto di passione spontanea di un individuo che un tentato colpo di stato organizzato dai servizi segreti. Kim affermava che Park era un ostacolo alla democrazia e che le sue azioni erano patriottiche. Il capo delle investigazioni, Chun Doo-hwan, rifiutò la sua dichiarazione concludendo che Kim cercava di preservare il suo stesso potere. Si dice che Park fosse un Buddhista devoto e gli venne offerto il primo funerale di stato interreligioso il 3 novembre a Seul. Venne seppellito con tutti gli onori militari al cimitero nazionale. Kim Jae-gyu venne giustiziato con l'impiccagione il 24 maggio 1980, ma il motivo dell'omicidio di Park rimane incomprensibile.

Vita privata

Park era sposato con Kim Ho-nam, con cui ha avuto una figlia, ma divorziarono. Successivamente sposò Yuk Young-soo, con cui ha avuto due figlie e un figlio. La figlia più anziana, Park Geun-hye, è diventata una politica ed è stata la prima donna presidente della Corea del Sud, eletta alle elezioni presidenziali nel dicembre 2012 contro il candidato liberale Moon Jae-in.

 
Park Guen-hyee

Eredità

Park guidò il “Miracolo sul fiume Han”, un periodo di rapida crescita economica in Corea del Sud fino al 1979. Tuttavia il suo governo autoritario vide numerosi abusi dei diritti umani. Opinioni contrastanti riguardano la sua eredità e si dividono tra chi da credito a Park per le riforme e chi invece condanna la sua leadership autoritaria del paese, specialmente dopo il 1971. Le vecchie generazioni che hanno trascorso l'età adulta durante il governo di Park tendono a dargli credito per aver costruito e dato fondamento all'economia e per aver protetto il paese dalla Corea del Nord. Anche se Park era entrato nella lista dei dieci migliori “asiatici del secolo” della rivista Times nel 1999, la nuova generazione di coreani e quelli che avevano combattuto per la democrazia credono che il suo governo autoritario fosse ingiustificato e che ostacolasse la transizione della Corea del Sud in una democrazia. E' ritenuto responsabile anche per essere la causa del decentramento che oggi in Corea è un serio problema. Park rimane una figura controversa in Corea dei Sud: i diciotto anni di governo sono considerati uno degli argomenti più discussi dall'opinione pubblica, dai politici e dagli studiosi sia in Corea che all'estero. Un gran numero di sudcoreani, specialmente quelli della regione natale di Yeongnam, considerano Park uno dei più grandi leader della storia del paese e continuato a tenere in grande considerazione l'esperienza della crescita industriale ed economica sotto il suo regime. Park è stato accusato di avere tendenze a favore del Giappone da alcuni, comunque è certo che è il responsabile responsabile dell'inizio della normalizzazione dei rapporti con il paese del Sol levante che oggi è uno dei migliori partner commerciali della Corea del Sud, sorpassato solo da Cina e Stati Uniti. Gli viene spesso accreditato di essere uno dei più influenti responsabili per la crescita e lo sviluppo dell'economia il Corea: diverse imprese economiche furono avviate dal regime di Park, incluse la superstrada Gyeongbu[26], POSCO[27], i famosi piani quinquennali e il Movimento della nuova comunità[28]. Park è stato riconosciuto e rispettato da diversi sudcoreani come il leader più efficiente per aver reso la Corea il paese che è oggi, in termini economici. Tuttavia è anche considerato un governante estremamente repressivo[29]. Proprio alla fine le sue azioni misero a rischio le relazioni estere tra USA e Corea. Sciogliendo la costituzione per permettergli un governo privo di opposizione e un terzo mandato, presunto ricatto e tentativi di far giustiziare o arrestare gli oppositori sono violazioni dei diritti umani e del sistema democratico ben documentate. La nuova costituzione che applicò dopo aver dichiarato lo stato di emergenza nel 1971 gli diede il potere di nominare un terzo dei membri dell'Assemblea Nazionale. Il 24 ottobre 2007, secondo un'indagine internazionale, i servizi di intelligence sudcoreani hanno ammesso che i predecessori, la KCIA, avevano intrapreso il rapimento del leader oppositore e futuro presidente Kim Dae-jung, affermando che aveva il tacito supporto di Park.[30]

Nel 2015 la Gallup[31] coreana ha fatto un sondaggio sul miglior presidente nella storia della Corea: Park era in cima alla classifica con l'indice di gradimento del 44%.[32]

Onorificenze

Note

  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Park" è il cognome.
  2. ^ http://news.bbc.co.uk/onthisday/hi/dates/stories/october/26/newsid_2478000/2478353.stm#startcontent
  3. ^ Agenzia di servizi segreti in Corea del Sud.
  4. ^ Classe sociale più importante durante la dinastia Joseon.
  5. ^ Città della regione del Jilin nel nord della Cina.
  6. ^ Accademia militare di Chungchun.
  7. ^ Stato fantoccio dell'Impero giapponese in Cina che si estendeva sui territori che oggi costituiscono la Manciuria e parte della Mongolia Interna.
  8. ^ Esercito imperiale del Manchukuo.
  9. ^ Esercito imperiale giapponese.
  10. ^ E' stato l'ultimo imperatore cinese della dinastia Qing.
  11. ^ Accademia dell'esercito imperiale giapponese.
  12. ^ Aiutante di campo: è un ufficiale assistente.
  13. ^ Accademia militare coreana.
  14. ^ Armistizio con cui si concluse la Guerra di Corea.
  15. ^ https://books.google.it/books?id=0KsyCLwgsd0C&pg=PA143&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false
  16. ^ http://www.419revolution.org/
  17. ^ Comitato Militare Rivoluzionario.
  18. ^ Agenzia centrale dei servizi segreti sudcoreani.
  19. ^ http://www.publications.parliament.uk/pa/cm200708/cmselect/cmfaff/449/449we05.htm
  20. ^ (청와대, Cheongwadae) E' la residenza del Presidente della Repubblica della Corea del Sud.
  21. ^ http://www.dailymotion.com/video/x2xdd9_attempted-assassination-of-presiden
  22. ^ http://www.sjsu.edu/faculty/watkins/park.htm
  23. ^ Cavalieri Renzo, Diritto dell'Asia Orientale
  24. ^ Shin, Gi-Wook & Kyung Moon Hwang (2003). Contentious Kwangju: The May 18 Uprising in Korea's Past and Present. Rowman & Littlefield. ISBN 9780-7-4251-962-6.
  25. ^ Riotto Maurizio, Storia della corea
  26. ^ Collega Seul e Pusan.
  27. ^ E' una multinazionale produttrice di acciaio.
  28. ^ Yi, Pyŏng-chʻŏn (2006). Developmental Dictatorship and the Park Chung Hee Era: The Shaping of Modernity in the Republic of Korea. Homa & Sekey Books. pp. 278–280. ISBN 978-1-9319-0728-6.
  29. ^ http://content.time.com/time/world/article/0,8599,2054405,00.html
  30. ^ http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7059648.stm
  31. ^ E' un sondaggio di opinione pubblica in utilizzato in oltre 140 paesi.
  32. ^ http://news.kmib.co.kr/article/view.asp?arcid=0923192136&code=11121100&cp=nv

Bibliografia

  • Cavalieri, , Renzo. Diritto Dell'Asia Orientale. Venezia: Cafoscarina, 2008.
  • Clifford, , Mark L. *Troubled Tiger: Businessmen, Bureaucrats and Generals in South Korea. Armonk, New York: M. E. Sharpe. 1993.
  • Kim, , Hyung-A. Korea's Development under Park Chung Lee Rapid Industrialization, 1961-79. London New York: RoutledgeCurzon, 2004.
  • Riotto, , Maurizio. *Storia Della Corea Dalle Origini Ai Giorni Nostri. Milano: Bompiani, 2005.
  • Vogel, and Kim. The *Park Chung Hee Era the Transformation of South Korea. Cambridge, Mass: Harvard University Press, 2011.
  • Yi, and Kim. Developmental Dictatorship and the Park Chung-hee Era the Shaping of Modernity in the Republic of Korea. Paramus. N.J: Homa & Sekey Books, 2003.

Voci correlate

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