Pravisdomini
Pravisdòmini (Pravisdòmini in veneto e in friulano[4]) è un comune italiano di 3 482 abitanti della provincia di Pordenone in Friuli-Venezia Giulia.
Pravisdomini comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Graziano Campaner (lista civica) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 45°49′N 12°41′E |
Altitudine | 10 m s.l.m. |
Superficie | 16,21 km² |
Abitanti | 3 482[1] (31-12-2014) |
Densità | 214,81 ab./km² |
Frazioni | Barco, Frattina, Panigai |
Comuni confinanti | Annone Veneto (VE), Azzano Decimo, Chions, Meduna di Livenza (TV), Pasiano di Pordenone, Pramaggiore (VE) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33076 |
Prefisso | 0434 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 093035 |
Cod. catastale | H010 |
Targa | PN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 547 GG[3] |
Nome abitanti | pravisdominesi |
Patrono | sant'Antonio abate |
Giorno festivo | 17 gennaio |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Storia
I primi insediamenti nel territorio di Pravisdomini risalgono al neolitico (II millennio a.C.) e a in questo periodo vanno collocate le selci lavorate individuate presso le rive del Sile a Panigai. Si aggiungono poi dei frammenti di ceramica dell'età del bronzo.
Le testimonianze della successiva epoca romana dimostrano come il territorio, parte dell'agro di Concordia, fosse centuriato.
Le prime notizie scritte su Pravisdomini compaiono dopo l'anno Mille, ma solo dal Trecento le informazioni si fanno più chiare: prima di allora, infatti, la sua storia fu strettamente legata a quella del feudo di Frattina, amministrato dalla famiglia omonima. La circoscrizione dipendeva dal vescovado di Concordia, a sua volta sottoposto al Patriarca di Aquileia.
Con la conquista della Serenissima (1420), divenne feudo dei Michiel, mentre nel 1434 divenne parrocchia emancipandosi dalla pieve di Azzano.
Nel 1477 l'abitato fu devastato dalla celebre invasione dei Turchi che interessò tutto il Friuli[5][6].
Caduta Venezia, sotto il Regno d'Italia di Napoleone rappresentò un comune di terza classe incluso nel dipartimento del Tagliamento e nel cantone di San Vito. Passato al regno Lombardo-Veneto, divenne parte della provincia del Friuli[7].
Con un referendum del 18 ottobre 2015 la popolazione ha rifiutato la proposta di fusione con il comune di Azzano Decimo, con l'82,62% dei voti.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio, XV secolo: al suo interno custodisce una pala di Pomponio Amalteo
- Oratorio della Madonna della Salute
- Chiesa parrocchiale di San Martino, in frazione Barco
- Chiesa parrocchiale di San Nicolò, in frazione Frattina
- Chiesa di San Giuliano, in frazione Panigai: l'interno dell'edificio è impreziosito da affreschi quattrocenteschi attributi a Pietro da San Vito o ad Andrea Bellunello
Architetture civili
- Villa Morocutti e Villa Girardi
- Villa Ovio e Villa Panigai (frazione di Panigai)
- Villa Frattina (frazione di Frattina)
Luoghi naturali
- Palù di Barco
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere
Di seguito sono riportati i gruppi di stranieri più consistenti[9]:
Geografia antropica
Infrastrutture e trasporti
Strade
- Strada statale 14 della Venezia Giulia - 10 km da Pravisdomini
- Autostrada A4 - casello di San Stino di Livenza - 12 km da Pravisdomini
- Autostrada A28 - casello di Villotta - 8 km da Pravisdomini
Sport
La squadra di calcio locale è l'Acd Pravisdomini, fondata nel 1971. Nella stagione 2015-2016 milita nel girone A di Promozione. Miglior piazzamento in campionato terzo posto e accesso ai playoff nella stagione 2014-2015. La squadra è seguita da un gruppetto di ultras locali.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2014.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dizionario toponomastico fiul.net, su friul.net. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ a b Pravisdomini, su comune.pravisdomini.pn.it, Comune di Pravisdomini. URL consultato il 23 giugno 2012.
- ^ La Storia, su comune.pravisdomini.pn.it, Comune di Pravisdomini. URL consultato il 23 giugno 2012.
- ^ Comune di Pravidomini, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 23 giugno 2012.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2014 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 3 luglio 2015.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pravisdomini
Template:Provincia di Pordenone
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236561519 |
---|