La Adlerwerke vorm. H. Kleyer AG è stata una casa automobilistica tedesca fondata nel 1886 a Francoforte sul Meno da Heinrich Kleyer come fabbrica di biciclette. La produzione si espanse poi al settore motociclistico (con un triciclo) nel 1899 e a quello automobilistico nel 1900. Proprio quest'ultimo settore sarà il più prolifico per il numero di modelli, 25 prodotti fino al 1939.

Adlerwerke vorm. H. Kleyer AG
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StatoGermania (bandiera) Germania
Fondazione
Fondata daHeinrich Kleyer
Chiusura1992
Sede principaleFrancoforte sul Meno
Prodottibiciclette, motociclette, automobili
Figura sul tappo del radiatore di una Adler Standard 6

Storia

 
Pubblicità Adlerwerke, 1907
 
Targa commemorativa per i lavoratori prigionieri KZ-Außenlagers
 
Edificio Adlerwerke, da Kleyerstraße, 2007
 
Edificio Adlerwerke, da Weilburger Straße, 2007
File:DBP 1985 1245 Jugend Adler-Dreirad.jpg
Triciclo Adler del 1888 su un francobollo del 1985 della Deutschen Bundespost

La Adler-Fahrradwerke, fabbirca biciclette Adler di Francoforte sul Meno in Gutleutstraße 9 (l'edificio non è sopravvisuto) produceva dal 1880 ad opera di Heinrich Kleyer, fondatore della società Heinrich Kleyer GmbH. Nel 1889 presso Frankfurt-Gallus tra Höchster Straße (più tardi Kleyerstraße) e Weilburger Straße su una area di 18.000 mq. viene creata una fabbrica da 600 posti di lavoro. Accanto le biciclette vengono fabbricati anche tricicli e Voiturette-Auto, con motori della francese De Dion. Nel 1895/1896 la società diventa Aktiengesellschaft come Adlerwerke vorm. H. Kleyer AG, con capitale sociale di 2,5 mln di Marchi, che dal 1898 crea un dividendo del 20%. Nel 1898 viene anche avviata la produzione di macchine per scrivere presso la Weilburger Straße.

Dal 1901 vengono prodotte anche motociclette con motorizzazione sempre De-Dion. Nel 1902 lo scrittore Otto Julius Bierbaum con una 8-PS-Adlerwagen intraprende un viaggio in Italia, lo riporta nel libro Eine empfindsame Reise im Automobil. Nel 1903 viene assunto l'ing. Edmund Rumpler presso l'Adler-Konstruktionsbüro e viene sviluppato il primo motore, prodotto dal 1904. Adler fu il primo costruttore di Germania nel 1905 ad avere tutte parti del veicolo autoprodotte. Dal 1907 fino alla seconda guerra mondiale non vennero più prodotte motociclette. Alla Internationale Luft- und Raumfahrtausstellung Berlin del 1909 viene presentato un prototipo di motore aeronautico per dirigibile. Tra il 1910 al 1912 viene eretta la sede architettonicamente monumentale.

Nel 1914 il 20% di automobili in Germania erano Adler. Dopo quattro anni allo scoppio della prima guerra mondiale aprono una seconda fabbrica che occupa 10.000 persone. Nel 1930 gli occupati furono 3.000, e fino alla seconda guerra mondiale 7.000. Negli anni '20 viene aperta una filiale a Berlino in Zimmerstraße/Belle-Allianz-Straße e un autosalone in Straße Unter den Linden e anche in Hardenbergstraße.[1][2]

Adler e le auto

La prima autovettura venne costruita utilizzando un motore monocilindrico De Dion-Bouton, posto anteriormente, da 3,5 CV e trasmissione a cardano anziché a catena. Questa soluzione venne adottata quasi contemporaneamente per alcuni suoi modelli anche dalla Renault.

Tra le innovazioni meccaniche successive si può menzionare l'adozione delle sospensioni indipendenti nel 1903 e quella della produzione del motore in blocco unico con la scatola del cambio. Sempre nei primi anni del XX secolo la Adler si espande all'estero con l'apertura di una officina in Austria e con l'inizio dell'esportazione in Gran Bretagna delle sue produzioni. Sul mercato interno tedesco acquista ulteriore notorietà per l'aver fornito all'imperatore Guglielmo II una versione speciale della "40/50 CV".

Nel decennio che precede la seconda guerra mondiale si avvale della collaborazione del famoso architetto Walter Gropius per il design del modello "Standard 8" risalente al 1931 e si dedica anche alla costruzione di modelli sportivi che ottengono 22 record internazionali e importanti vittorie di categoria al Leister Trophy, a Spa-Francorchamps e alla 24 ore di Le Mans.


Autoveicoli

Automobili

 
Adler 24/28 PS
File:Stamps of Germany (Berlin) 1982, MiNr 662.jpg
Francobollo del 1982
Tipo Periodo Cilindri Cilindrata
cm³
Potenza
kW e (HP)
Velocità massima
km/h
Vis-à-Vis 1900–1903 1 400 Template:Sort (3,5) 30
4,5 PS 1900–1903 1 510 Template:Sort(4,5) 35
8 PS 1901–1903 1 865 Template:Sort (8) 40
24/28 PS 1904–1905 4 serie 4.016 20,6 (28) 65
8/12 (8/14) PS 1904–1906 2 serie 2.008 Template:Sort–10,3 (12–14) 50
4/8 PS 1906–1907 2 V 1.032 Template:Sort (8) 55
5/9 PS 1907–1909 2 serie 1.134 Template:Sort (9) 60
8/15 PS 1907–1910 4 serie 2.011 11 (15) 55
11/18 PS 1907–1910 4 serie 2.799 13,2 (18) 55
23/50 PS 1909–1912 4 serie 5.800 42,6 (58)
19/45 PS 1909–1912 4 serie 4.840 35 (48)
13/30 PS 1909–1912 4 serie 3.180 25,7 (35)
10/28 PS 1909–1912 4 serie 2.612 22 (30)
K 7/15 PS 1910–1913 4 serie 1.768 11 (15) 60
KL 7/17 PS 1910–1913 4 serie 1.768 12 (17) 60
30/70 PS 1911–1914 4 serie 7.853 51 (70) 115
35/80 PS 1911–1914 4 serie 9.081 62,5 (85)
K 5/13 PS 1911–1920 4 serie 1.292 Template:Sort–10,3 (13–14) 55
20/50 PS 1912–1914 4 serie 5.229 40 (55) 105
15/40 PS 1913–1914 4 serie 3.866 33 (45) 90
9/24 PS 1913–1914 4 serie 2.313 17,6 (24) 70
25/55 PS 1913–1914 4 serie 6.457 44 (60)
KL 6/16 PS 1913–1920 4 serie 1.551 11,8 (16) 60
12/30 PS 1914 4 serie 3.115 25,7 (35)
9/24 (9/30) PS 1921–1924 4 serie 2.298 17,6–22 (24–30) 65–75
12/34 (12/40) PS 1921–1924 4 serie 3.115 25–29 (34–40) 85
18/60 PS 1921–1924 4 serie 4.712 44 (60) 100
6/22 PS 1922–1923 4 serie 1.550 16 (22) 75
10/50 PS 1925–1927 6 serie 2.580 37 (50) 90
18/80 PS 1925–1927 6 serie 4.704 59 (80) 100
6/25 PS 1925–1928 4 serie 1.550 18 (25) 80
Standard 6 1927–1928 6 serie 2.540 33 (45) 85–90
Standard 8 1928–1933 8 serie 3.887 51–59 (70–80) 100–105
Standard 6 A/S 1928–1934 6 serie 2.916 37 (50) 85–90
Favorit 1929–1933 4 serie 1.943 25,7 (35 PS) 80
Primus 1,5 A 1932–1934 4 serie 1.504 23,5–24,2 (32–33) 90
Trumpf 1,5 AV 1932–1934 4 serie 1.504 23,5–24,2 (32–33) 95
Favorit 2U 1933–1934 4 serie 1.943 29 (40) 90
Standard 6 3U 1933–1934 6 serie 2.916 44 (60) 100
Achtzylinder 1933–1934 8 serie 3.887 59 (80) 105
Trumpf Sport 1933–1935 4 serie 1.645 34,5 (47) 115
Primus 1,7 A 1933–1936 4 serie 1.645 28 (38) 95
Trumpf 1,7 AV 1933–1936 4 serie 1.645 28 (38) 100
Diplomat 1934–1938 6 serie 2.916 44–48 (60–65) 100–105
Trumpf Junior 1G/E 1934–1941 4 serie 995 18,4 (25) 90
Trumpf Junior Sport 1935–1937 4 serie 995 20,6 (28) 110
Trumpf 1,7 EV 1936–1938 4 serie 1.645 28 (38) 102
Primus 1,7 E 1937–1938 4 serie 1.645 28 (38) 100
2,5 Liter 1937–1940 6 serie 2.494 42,6 (58) 125
2,5 Liter Sport 1938–1939 6 serie 2.494 59 (80) 150
2 Liter 1938–1940 4 serie 1.910 33 (45) 110

Galleria automobili

Veicoli commeciali

  • Lieferwagen[2]
  • Schnell-Lieferwagen con Spezialausstattung[2]


Adler e le motociclette

 
Motociclo Adler MB 250 del 1953

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale l'Adler cessò l'attività nel comparto automobilistico, mai più ripreso, mentre nel 1949 riprende invece la produzione di motociclette che prosegue fino al 1957 con un solo modello fabbricato il MB 200 e 250.

Le caratteristiche tecniche del mezzo, con motore bicilindrico piuttosto avanzato per i tempi, furono oggetto di studio e di ispirazione anche nella progettazione dei primi modelli della Yamaha.

Motociclette

 
Adler MB 250 RS von 1955 im Zweirad-Museum Neckarsulm
Tipo Periodo Motore Cilindrata
cm³
Potenza
HP
Velocità massima
km/h
Modell 1
Modell 2
Modell 4
1902
1903
1904–06
Dion
1 cil.
1 cil.
Template:Sort
2,0
2,5
Modell 8 1905–06 1 cil. Template:Sort
Modell 12 1906–07 1 cil. Template:Sort
Modell 9
Modell 17
1905–06
1907–08
1 cil. Template:Sort
Modell 13 1906 1 cil. Template:Sort
Modell 14 1906–07 2 cil. Template:Sort
Modell 10
Modell 18
1905–06
1907–08
2 cil. Template:Sort
Modell 15 1906 2 cil. Template:Sort
M 60 1947–48 1 cil. 2 tempi 60 Template:Sort
M 100 1949–54
1954–56
1 cil. 2 tempi 98 Template:Sort (5200/min)
4,1
70
70; con Sozius 60
M 125 1952–56 1 cil. 2 tempi 123 Template:Sort / 6,8 (5750/min) 80 / 88
M 150
MB 150
1951–53
1954–56
1 cil. 2 tempi 147 Template:Sort
8,4 (5840/min)

95
M 2011
MB 201
1954–56 1 cil. 2 tempi 199 10,5 (5700/min) 100
M 200
MB 200
1951–53
1954–57
2 cil. 2 tempi 195 Template:Sort
11,4 (5450/min)
95
101
M 250
MB 250
Favorit
1952–53
1954–56
1956–57
2 cil. 2 tempi 247 16 (5590/min) 116,5
M 250S
MB 250S
Sprinter
1952–53
1954–56
1956–57
2 cil. 2 tempi 247 18 (6200/min) >120
  • Adler MB 250 G (Geländemaschine, 18 PS)
  • Adler MB 250 RS (Spezialausführung der MB 250 S, 26 PS, 160 km/h)

Galleria motociclette

Adler e le macchine da ufficio

Fin dal 1898 il gruppo industriale Adler si era dedicato anche al comparto delle macchine da ufficio e questo ramo sarà l'ultimo a rimanere funzionante dopo la cessazione delle attività collegate al mondo dei trasporti. Nel 1957, quando già la società si era fusa con l'azienda fondata dal tedesco Siegfried Bettmann, la Triumph Werke Nürnberg AG, nata come consociata della inglese Triumph sempre fondata da Bettmann a fine '800, diventando così Triumph-Adler AG. La fusione fu ad opera di Max Grundig, fondatore della Grundig AG. Dopo ulteriori passaggi di proprietà per un certo periodo sarà anche dell'italiana Olivetti.

 
KZ-Häftlingsgrabstelle presso il cimitero centrale di Francoforte
 
Dettaglio

Note

  1. ^ Berliner Adressbuch, 1924, 3542, Automobile (Kraftwagen), Teil 2, pagina 24
  2. ^ a b c Berliner Adressbuch, 1931, 8, opera J, Teil 1, prefazione

Bibliografia

  • Dieter Jorzick, Johann Kleine Vennekate: Adler Motorräder. Kleine Vennekate, Lemgo 2000, ISBN 3-9804987-7-8.
  • Joanna Skibińska: Die letzten Zeugen. Gespräche mit Überlebenden des KZ-Außenlagers „Katzbach“ in den Adlerwerken Frankfurt am Main. CoCon-Verlag, Hanau 2005, ISBN 3-937774-11-4.
  • Erwin Tragatsch: Berühmte Motorräder. Motorbuch-Verlag, Stuttgart 2000, ISBN 3-613-02038-6.
  • Hugo Wilson: Das Lexikon vom Motorrad. Motorbuch-Verlag, Stuttgart 2000, ISBN 3-613-01719-9.
  • Michael Kuball, Clärenore Söderström (Hrsg.): Söderströms Photo-Tagebuch 1927–1929. Die erste Autofahrt einer Frau um die Welt. Krüger, Frankfurt am Main 1981, ISBN 3-8105-1708-9.
  • Kurt Grasmann: Die Adler-Werke und die Luftfahrt. In: Helmut Schubert (Red.): Anfänge der Luftfahrt im Raum Darmstadt und Frankfurt (= Blätter zur Geschichte der deutschen Luft- und Raumfahrt. Bd. 14). DGLR, Bonn 2002, ISBN 3-932182-12-X, S. 43–72.
  • Hermann Schneider: Fünfundsiebzig Jahre Adler. 90 Jahre Tradition. Hoppenstedts Wirtschafts-Archiv, Darmstadt etwa 1970 (Herausgegeben anlässlich des 75-jährigen Bestehens der Adler-Werke, Vormals Heinrich Kleyer, Aktiengesellschaft Frankfurt).
  • Adlerhorst. Hausmitteilungen der Adlerwerke vorm. Heinrich Kleyer AG, Frankfurt am Main. Adlerwerke, Frankfurt am Main, von 1953 bis 1967 erschienen, Template:ZDB.
  • Heinrich Schmitt: Adler-Werke, vorm. Heinrich Kleyer A.-G. Frankfurt-M. Abriss der Werks- und Fabrikationsgeschichte 1880–1926 (= Industrie-Bibliothek. Bd. 9, Template:ZDB). M. Schröder, Berlin-Halensee 1926.
  • Alexander Lang: Die Adler Fahrradwerke vorm. Heinrich Kleyer, Frankfurt a. M. 1880–1905. Rückblick in den Ursprung und Werdegang eines industriellen Grossbetriebes. Eckstein, Berlin 1905.
  • G. N. Georgano: The Complete Encyclopedia of Motorcars 1885 to the Present. 3. Auflage. George Rainbird, 1982, ISBN 0-85223-234-9, S. 28/29
  • Ernst Kaiser, Michael Knorn: Wir lebten und schliefen zwischen den Toten. Rüstungsproduktion, Zwangsarbeit und Vernichtung in den Frankfurter Adlerwerken. 3. überarbeitete und erweiterte Auflage. Campus-Verlag, Frankfurt 1998, ISBN 3-593-36163-9.

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