Arco compound

Versione del 11 apr 2007 alle 00:03 di AttoRenato (discussione | contributi) (disambiguo "arco")

Caratteristiche tecniche

L'arco compound è un tipo di arco moderno. Usa un sistema di carrucole(eccentrici) che permettono di accumulare una maggiore quantità di energia muscolare nel sistema di flettenti e di ridurre di una percentuale che va normalmente dal 40% all' 80% (a seconda del modello e della marca) lo sforzo nel momento in cui si è teso l'arco. L'arco compound permette quindi di trasmettere alla freccia una quantità maggiore di energia (maggiore velocità) rispetto ad un arco di stessa potenza tradizionale (ricurvo o longbow) e di poter esser più accurati nella fase di mira. Questi archi sono molto corti, quindi facilmente trasportabili ed usabili anche in condizioni di caccia nel fitto del bosco. Questo genere di archi "tecnologici" normalmente è usato con una serie di accessori che ne migliorano la precisione: uno sgancio meccanico (la corda non è più direttamente a contatto con le dita ma rilasciata da un sistema meccanico tenuto nella mano dall'arciere), uno stabilizzatore (un'asta di lunghezza variabile che smorza le vibrazioni e mantiene fermo l'arco durante la fase di scocco), mirini e diottra (sistema di mira che permette all'arciere di traguardare dei punti di mira [normalmente da 1 a 5 a seconda delle distanze] attraverso un foro sulla corda (visette). L'uso dello sgancio meccanico è quasi obbligatorio per gli archi compound più corti mentre per quelli di lunghezza superiore ai 40" (101.6 cm) è possibile tendere la corda ancora con le dita (l'angolo che forma la corda ad arco teso non è troppo acuto). I libraggi normalmente sono regolabili di 10-15 libbre permettendo al novizio arciere di poter aumentare la potenza del proprio arco all'aumentare della massa muscolare e dell'esperienza, e variano da 25 a 90 libbre. Per il tiro si utilizzano archi di 30-55 libbre, per la caccia normalmente dalle 50 alle 80.

Le frecce

Le frecce usate dagli archi compound sono principamente di alluminio, di fibra di carbonio o di varie combinazioni d' entrambi i materiali. Ogni arco, a seconda della potenza e dell'allungo dell'arciere, avrà un certo numero di tipi di aste di frecce adatte. La freccia infatti al momento dello scocco subisce una serie di deformazioni elastiche (paradosso dell'arciere) e se l'elasticità non è quella giusta, l'asta urterà l'arco una o più volte deviando dalla traiettoria ideale e producendo un volo non ottimale.