Utente:IsabellePines/Sandbox

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Ruolo Politico

Gian giacomo, al di fuori del suo ruolo di Nobile era and molto patriottico e ha combattuto tutta la sua vita per l’unita d’Italia. Questo suo amore per l’Italia e testimoniata dal suo acquisto di un intero comando di artiglieria, con il contributo di altri nobili, per aiutare l’esercito Lombardo e la sovvenzione dell’armata piemontese. Partecipò anche alla ribellione dei Cinque giorno che poi diede inizio alla Prima guerre d’indipendenza Italiana. Durante questo periodo gli fu dato un ruolo ufficiale nel 1848 diventando il Commissario straordinario del governo provvisorio della Lombardia a Venezia e nelle province Venete.

Il fatto che si fosse mostrato tanto ostile all’ controllo dell’Italia dai Austriaci gli costo caro, costringendolo a fuggire in Svizzera dopo la sconfitta dell’Italia nell’Agosto 1848. I fatti il suo nome faceva parte della lista di persone alle quali il maresciallo Josef Radetzky aveva dato una pesante Multa.

Il suo allontanamento in Svizzera lo aiuto a crescere intellettualmente e politicamente. Quando ottenne il passaporto, nel 1849 decise di viaggiare in Europa, passando prima dalla Francia e poi gli altri stati Italiani, risiedendo a lungo in Firenze. Infine fu costretto a rimpatriare e a pagare la multa di 600.000 lire per riprendere il controllo di suoi beni.

Milano fu dominata dalla censura Austriaca per molto tempo e Gian Giacomo si oppose a questo manifestando il suo amore per l’Italia attraverso la creazione di una collezione d’arte antica Italiana raggiungendo i ranghi dei Mecenati e patroni delle arti.

Costruzione della Casa Museo