Gropparello
Gropparello (Gruparél in dialetto piacentino[3]) è un comune italiano di 2 337 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna. È situato a 28 km da Piacenza in direzione sud.
Gropparello comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Claudio Ghittoni (lista civica Insieme) dal 06-06-2016 (2º mandato) |
Territorio | |
Coordinate | 44°50′N 9°44′E |
Altitudine | 355 m s.l.m. |
Superficie | 56,33 km² |
Abitanti | 2 337[1] (30-9-2014) |
Densità | 41,49 ab./km² |
Frazioni | Castellotti, Groppovisdomo, Gusano, La Valle, Lodola, Mandola, Montechino, Obolo, Sariano, Veggiola |
Comuni confinanti | Bettola, Carpaneto Piacentino, Lugagnano Val d'Arda, Morfasso, Ponte dell'Olio, San Giorgio Piacentino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 29025 |
Prefisso | 0523 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 033025 |
Cod. catastale | E196 |
Targa | PC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | gropparellesi |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il territorio comunale fa parte della Comunità Montana valli del Nure e dell'Arda. Parte del territorio comunale è compreso nella Riserva naturale geologica del Piacenziano che contiene un cospicuo patrimonio di reperti fossili del pliocene[4].
Clima
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,7 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +22,8 °C [5].
Storia
I primi insediamenti umani nella zona di Gropparello, nei pressi della frazione Groppovisdomo, risalgono all'Età del ferro. La Val Chero, con la fondazione del municipium di Velleia Romana, situato in comune di Lugagnano ospitò poi insediamenti romani, di cui alcune tracce sono visibili anche in comune di Gropparello, sull'altra sponda del Chero rispetto a Velleia. Nella Tabula alimentaria traianea, ritrovata a Velleia nel 1747 sono contenuti riferimenti alla villa di Satrianus, l'odierna Sariano[6].
Nell'Ottavo secolo la zona, con l'eccezione della località di Sariano, passa sotto il controllo del Monastero di Val Tolla, la storia di Gropparello è strettamente legata a quella del castello che si trova all'entrata del paese e che nel 780 fu donato alla chiesa piacentina da Carlo Magno. Il castello è poi citato in un documento dell'840 come appartenente al vescovo di Piacenza Seufredo II. Nel 1014 l'imperatore del Sacro Romano Impero Enrico II il Santo cedette al monastero di Val Tolla anche la zona di Sariano[6].
Nel 1255 il castello fu distrutto da parte dell'esercito ghibellino agli ordini di Oberto II Pallavicino per essere poi immediatamente ricostruito, nonostante i ripetuti tentativi dello stesso Pallavicino di espugnarlo per una seconda volta. Il castello cambiò proprietà attorno al 1300 quando il vescovo di Piacenza Filippo Fulgosio lo lasciò ai suoi eredi, i quali si ritirarono a Gropparello nel 1335 dopo aver abbandonato la città[6].
Nel 1464 il Duca di Milano Francesco Sforza cedette il castello a Galeazzo Campofregoso, togliendolo quindi dalle disponibilità dei Fulgosio. In seguito i cambi di proprietà furono molteplici: tra i proprietari più importanti si ricorda la famiglia Anguissola che tenne il fortilizio per due secoli.
Nel 1832 il territorio della Val Riglio sulla sponda destra del torrente, fino a quel momento legato prevalentemente alla Val Nure e alla famiglia Nicelli si unì ai territori della Val Vezzeno e della Val Chero dando origine al primo nucleo amministrativo del comune di Gropparello. Nel 1869 il castello passò nelle mani del conte Ludovico Marazzani Visconti che lo fece restaurare completamente[6].
Origini del nome
Originariamente la località era indicata con il nome di origine latina Cagnano con cui ci si riferiva alla rocca e al paese, il nome Gropparello, indicante tutto il territorio comunale, deriva invece dal longobardo (Groppo indica una formazione montuosa di forma tondeggiante). Il toponimo Cagnano cadde infine in disuso prima della fine del Secolo XIX[6].
Monumenti e luoghi d'interesse
Posto all'ingresso del paese su un picco di rocce ofiolitiche sovrasta un orrido sul cui fondo scorre il torrente Vezzeno. Di proprietà della chiesa piacentina a partire dall'840, fu teatro di scontri tra guelfi e ghibellini. Passato molte volte di mano, nel 1869 venne acquistato dal conte Ludovico Marazzani-Visconti che affidò il restauro all'architetto Camillo Guidotti, che con lo stile dell'epoca aggiunse strutture neogotiche ed apertura di finestre nel mastio. Il maniero è di proprietà della famiglia Gibelli, che lo ha trasformato in un'opportunità commerciale con l'apertura a visite guidate e la creazione di ambienti tematici per bambini[7].
Posto sul monte Occhino, posto a picco sul torrente Riglio. Fu costruito come avamposto strategico a difesa della valle. Fu prima di proprietà dei Confalonieri, ai quali nel 1393 Gian Galeazzo Visconti concesse l'investitura feudale delle terre che già tenevano nel piacentino. Nel 1492 i Confalonieri vendettero il castello alla famiglia dei Nicelli, signori per secoli della val Nure. Nel 1944 ospitò il Distaccamento «Ursus» della Divisione partigiana val d'Arda. Nel corso degli ultimi venticinque anni è stato ristrutturato nel rispetto della struttura originaria[8].
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]

Persone legate a Gropparello
- Ernesto Marenghi, agronomo
- Ettore Rosso (1920-1943), medaglia d'oro al valor militare
Economia
L'economia, una volta prevalentemente agricola, oggi si è necessariamente diversificata con la presenza di alcune aziende metalmeccaniche. La maggior parte della forza lavoro attiva è comunque pendolare. Nella frazione di Sariano si trova il cantiere navale Atlantis del gruppo Azimut la cui attività è stata sospesa nel 2013 con significative ripercussioni sull'economia della zona[10].
Da alcuni anni si registrano visite al castello, che ogni week-end primaverile ed estivo ospita moltissime comitive, soprattutto di scolaresche. Durante l'estate il capoluogo vive un periodo quale località di villeggiatura e in questo periodo si tengono alcune manifestazioni che hanno il loro culmine a settembre con la Festa dell'uva che celebra il prodotto agricolo che mantiene economicamente ancora un certo rilievo[11]. In alcune zone del territorio comunale sono stati impiantati oliveti la cui produzione non ha ancora assunto importanza economica di rilievo.
Nella zona del Comune di Gropparello si trovano alcuni pozzi petroliferi, in disuso da circa 50 anni, poiché il petrolio piacentino non poteva essere competitivo economicamente. Nella frazione di Montechino si trovano alcune testimonianze dell'attività estrattiva passata[12].
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2 luglio 1985 | 22 giugno 1990 | Armando Piazza | Democrazia Cristiana | Sindaco | [13] |
1º luglio 1990 | 18 novembre 1991 | Mario Vincenti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [13] |
18 novembre 1991 | 30 giugno 1992 | Lorenzo De Luca | Comm. pref. | [13] | |
4 agosto 1992 | 28 aprile 1997 | Mario Vincenti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [13] |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Mario Vincenti | lista civica | Sindaco | [13] |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Armando Piazza | lista civica | Sindaco | [13] |
29 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Armando Piazza | lista civica | Sindaco | [13] |
16 maggio 2011 | 6 giugno 2016 | Claudio Ghittoni | lista civica Partecipazione e trasparenza | Sindaco | [13] |
6 giugno 2016 | in carica | Claudio Ghittoni | lista civica Insieme | Sindaco | [13] |
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 375.
- ^ Il primo portale di Castell'Arquato - Turismo a Castell'Arquato - Il parco del Piacenziano
- ^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
- ^ a b c d e La storia comune.gropparello.pc.it
- ^ Tutte le domeniche al parco delle fiabe per famiglie e gruppi castellodigropparello.it
- ^ Storia del castello di Montechino Piacenza bocachicaplaya.com
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlantis,interesse ma nessuna vendita, Libertà, 28 agosto 2014, p.18
- ^ Gropparello - 58ma festa dell'uva valnure.info
- ^ Montechino e l'oro di pietra valnure.info
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
- P. Andrea Corna, Castelli e rocche del Piacentino, Unione Tip. Piacentina, Piacenza, 1913
- Carmen Artocchini Castelli piacentini - Edizioni TEP Piacenza 1967
- Daniela Guerrieri Castelli del Ducato di Parma e Piacenza - NLF
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gropparello
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Gropparello
Collegamenti esterni
- Castello di Gropparello, su castellodigropparello.it.