Andrea da Segni

religioso italiano

Andrea da Anagni (Anagni, 1º febbraio 1235 circa – Piglio, 1º febbraio 1302) è stato un religioso italiano, francescano, imparentato con la nobile famiglia dei Conti di Segni, gli è stato attribuito il cognome Conti.

Andrea da Segni

Biografia

Andrea nacque dalla famiglia di papa Alessandro IV: è certo che fosse un nipote di lui, le fonte francescane lo definiscono nepos Domini Alexandri papae (quarti),[1] ma non sappiamo attraverso quale congiunto del pontefice: la tradizione che lo vuole figlio di Stefano, fratello di Alessandro, è molto tardiva e noi sappiamo, oggi, che il papa ebbe due fratelli e nessuno dei due si chiamava Stefano; sappiamo che Andrea era consanguineus di papa Bonifacio VIII,[2] ma non suo zio, come vuole una tradizione che lo vuole fratello di Emilia, madre di Bonifacio, poiché questa gentildonna, appartenente alla famiglia Giffridi di Guarcino, detta altrimenti Patrasso, fosse discendente a sua volta, in linea femminile, dallo stesso ceppo familiare del beato.

Dopo gli studi teologici, entrò nel convento francescano di San Lorenzo a Piglio, ma, attratto dalla vita eremitica, chiese ed ottenne di vivere come in solitudine in una grotta poco distante, sulle pendici del monte Scalambra.

Nel frattempo aveva compiuto gli studi teologici, per cui nella solitudine del suo eremo poté comporre un trattato Sulla maternità della Santa Vergine, andato perduto.

Bonifacio VIII, nipote di Andrea, avrebbe voluto nominarlo cardinale, ma Andrea rifiutò, perché preferiva restare nel romitorio in meditazione e preghiera. Sembra tuttavia che sia stato proprio Andrea ad ispirare al nipote Papa l'indizione del primo grande Giubileo, nel 1300.

Il culto tributatogli sin dalla morte fu approvato da papa Innocenzo XIII, discendente della famiglia dei Conti di Segni, l'11 dicembre 1724: la sua memoria è celebrata a Piglio il 1º febbraio e dai Francescani il 3 febbraio.

Bibliografia

  • Filippo Ciammaricone, Historia del B. Andrea Conti anagnino, dell'ordine de Minori Conventuali di S. Francesco, Onofrio Piccini, Velletri, 1704;
  • Anton Maria Bonucci, Istoria della Vita, Virtù, e Miracoli del B. Andrea Conti Sacerdote professo del Serafico ordine del Patriarca S. Francesco, Girolamo Mainardi, Roma, 1724;
  • (FR) Louis Lipsin, Abregè de la vie du Bienhereux Pere Andrè de Conti, Religeux de l'Ordre des Freres Mineurs, Alexandre Barchon, Liege, 1724;
  • Stefano Pellegrini, Il Beato Andrea Conti, Roma, Famiglie Francescane Italiane, 1973;
  • Ernesto Piacentini, Il Beato Andrea Conti. Spiritualità, culto liturgico e popolare, miracoli, iconografia e iconologia, Roma, Herald Editore, 2002.
  1. ^ Catalogus sanctorum fratrum minorum, a cura di L. LEMMENS, Roma 1903, p. 12; ARNAUD DE SERRANT, Chronica XXIV generalium ministrorum, in Analecta franciscana sive Chronica aliaque varia documenta ad historiam fratrum minorum spectantia, tomo III, Quaracchi (Firenze) 1897, pp. 265 e 418; BARTOLOMEO DA PISA (o PISANO), Liber de conformitate vitae sancti Francisci ad vitam Domini Jesu, in Analecta franciscana, cit., tomo IV, Quaracchi (Firenze) 1906, p. 242
  2. ^ LUCA WADDING, Annales minorum seu trium ordinum a sancto Francisco institutorum, tomo II, Lione 1627, pag. 655 (ad annum 1295)