Utente:TeenAngels1234/Sandbox
Produzione
La genesi dell'opera
Nel 1992 lo studio Gainax cadde in una grave crisi finanziaria, quando, per la realizzazione del progetto Blue Uru (蒼きウル?, Aoki Uru)[2], concepito come sequel del film Le ali di Honneamise, non si riuscirono a trovare fondi sufficienti[3]. A dirigere il lungometraggio sarebbe stato Hideaki Anno, afflitto da una profonda depressione fin dalla fine della produzione di Nadia - Il mistero della pietra azzurra[4]. In seguito all'abbandono del progetto, questi accettò di collaborare con Toshimichi Otsuki della King Records, suo vecchio conoscente, per la produzione di un nuovo anime[5]. Nonostante Otsuki sostenesse di «aver fiducia» in Anno, impose a quest'ultimo due condizioni: di non poter abbandonare la collaborazione per un periodo complessivo di almeno cinque anni, e di non far morire i personaggi minorenni nel corso dell'opera[6]. Il regista accettò le condizioni e sviluppò la nuova serie riprendendo una delle tematiche chiave di Blue Uru, il concetto di «non dover fuggire». In particolare, secondo Yasuhiro Takeda, uno dei membri fondatori della Gainax, Anno ereditò da Aoki Uru «la determinazione a non fuggire dai problemi» ed Evangelion «probabilmente era solo un riflesso di quei sentimenti»[7]. L'intera trama della serie, a parere dello stesso Anno, può essere vista come una metafora della sua vita, in quanto riflette i suoi quattro anni passati in depressione[8][9]. Egli stesso infatti, durante la produzione, dichiarò:
L'intento originariamente prefissato dal regista per la sua opera era quello di aumentare il numero degli otaku[11] e di creare un anime innovativo che fosse capace di cambiare l'industria dell'animazione[1]. Per il character designer Yoshiyuki Sadamoto, Neon Genesis Evangelion sarebbe dovuto essere «l'antitesi» di tutte le serie mecha del tempo[12], mentre Anno, in merito, affermò che «gli anime mecha, nel corso del tempo, hanno finito con l'essersi adatti ad un modello preimpostato, quindi credo di aver voluto rompere questo schema»[13][14]. In un'altra occasione, quest'ultimo riferì di aver creato Evangelion con l'intenzione di «essere felice e rendere felici gli amanti degli anime, nel tentativo di riunire il pubblico più ampio possibile»[15].
Già prima che il titolo della serie fosse deciso, il regista impostò il tema di «una battaglia tra gli dèi e gli esseri umani». Nelle prime fasi progettuali propose una ragazza come protagonista, rendendo così l'opera strutturalmente simile alla precedente serie della Gainax, Punta al Top! GunBuster. L'aspetto dell'eroina sarebbe stato simile a quello di Asuka, ma l'idea fu scartata per evitare il ripetersi di concept apparsi nelle precedenti opere della Gainax, e perché si valutò che un protagonista maschile sarebbe stato più adatto a vestire i panni di pilota di una macchina da combattimento[16].
Come titolo, Anno suggerì Alcion (アルシオン?, Arushion), ma l'idea non trovò spazio nel progetto definitivo, perché non conteneva alcuna consonante sonora e si temeva che non suonasse abbastanza accattivante, preferendo invece Evangelion, che ricordava foneticamente la serie cult di Yoshiyuki Tomino Densetsu kyojin Ideon[16]. Anche il formato finale dell'opera non era esattamente definito e tra le proposte al vaglio c'erano quelle di creare un film, una serie TV o un OAV. Infine, si optò per una serie TV, perché, nonostante con gli OAV si potesse ottenere una qualità migliore, la televisione rimaneva il mezzo di comunicazione di gran lunga più diffuso, soprattutto nella provincia giapponese[16].
- ^ a b (EN) Lawrence Eng, In the Eyes of Hideaki Anno, Writer and Director of Evangelion, in Protoculture Addicts, vol. 43, novembre 1996. URL consultato il 9 novembre 2015.
- ^ Takeda, p. 159
- ^ Takeda, p. 156
- ^ Lamarre, p. 180
- ^ Takeda, p. 164
- ^ Sanenari, 奇形への愛着
- ^ Takeda, p. 165
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- ^ (EN) Carl Gustav Horn, The mask or the face - Neon Genesis Evangelion, in Animerica, vol. 5, n. 2, Viz Media, 1997, p. 70.
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- ^ (EN) Woznicki, Krystian, Towards a cartography of Japanese anime: Hideaki Anno's "Evangelion", in Blimp Film Magazine, n. 36, 1997, pp. 18-26. URL consultato il 9 novembre 2015.
- ^ (EN) Yoshiyuki Sadamoto, My Thoughts at the Moment, in Neon Genesis Evangelion 3-in-1 Edition, vol. 1, Viz Media, 2012, pp. 346-348, ISBN 978-1-4215-5079-4. URL consultato il 30 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2007).
- ^ (EN) エヴァ制作開始インタビュー, in Newtype Magazine, Kadokawa Shoten, aprile 1995, p. 4. URL consultato il 18 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2000).
- ^ (EN) A new direction for robot anime?, in Animerica, vol. 3, n. 6, Viz Media, 1995, p. 17.
- ^ (FR) Pierre Giner, Interview - Hideaki Anno, in AnimeLand, n. 32, maggio 1997, p. 21.
- ^ a b c (JA) Intervista a Yoshiyuki Sadamoto, in Der Mond: Newtype Illustrated Collection - Limited Edition, Kadokawa Shoten, 1999, ISBN 4-04-853048-8.
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