Caproni Ca.16

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Il Caproni Ca.16 fu il sedicesimo modello di aeroplano progettato e costruito dal pioniere dell'aviazione trentino Gianni Caproni. Si trattava di un monoplano monomotore caratterizzato da una configurazione moderna, con elica traente e impennaggi in coda. Simile al Caproni Ca.14 e al Caproni Ca.15, da cui era derivato, era anch'esso un biposto.

Caproni Ca.16
Il Caproni Ca.16 di Slavorossov decolla da Taliedo, presso Milano, iniziando il suo raid Milano-Roma, il 26 febbraio 1913.
Descrizione
TipoMonoplano sperimentale
Equipaggio2
ProgettistaItalia (bandiera) Gianni Caproni
Anni di produzione1912
Sviluppato dalCaproni Ca.15
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
StrutturaLegno
Lunghezza7,92 m
Apertura alare11,80 m
RivestimentoTela
Altezza2,85 m
Superficie alare24,00
Peso a vuoto365 kg
Peso carico615 kg
Propulsione
MotoreUn radiale Gnome a 9 cilindri
Potenza80 CV (59 kW)
Prestazioni
Velocità max110 km/h
Record e primati
Record mondiale su circuito chiuso di 5 km[1]
  • 200 km in 1 h 56' 30''
  • 250 km in 2 h 24' 30''

I dati sono tratti da Gli aeroplani Caproni[1]

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L'aereo diede prova di ottime prestazioni. Nel 1913, ai comandi del pilota russo Chariton Nikanorovič Slavorossov, esso batté il record mondiale su circuito chiuso di 5 km, percorrendo 200 km in 1 h 56' 30'' e 250 km in 2 h 24' 30''.[1] Nello stesso anno, sempre con Slavorossov ai comandi, l'aereo effettuò inoltre un raid Milano-Roma; l'impresa, promossa dalla Gazzetta dello Sport, ebbe notevole risonanza mediatica.[2]

Storia del progetto e tecnica

Il Caproni Ca.16 era un monoplano monomotore biposto dalla configurazione moderna, con elica traente e impennaggi in coda. Esso derivava dal Ca.15, a sua volta basato sulla struttura – inizialmente derivata da quella del Blériot XI – che Gianni Caproni aveva introdotto per la prima volta a bordo dei suoi aeroplani a partire dal Ca.8, dopo gli esperimenti svolti con la serie dei biplani da Ca.1 a Ca.6[3] (il Ca.7 venne progettato, ma non realizzato).[4]

Il Ca.16 venne realizzato nel 1912.[1]

Impiego operativo

Il raid Milano-Roma

 
Il Caproni Ca.16 di Slavorossov a Taliedo, presso Milano, in procinto di partire per il raid Milano-Roma, 26 febbraio 1913.
 
Il Caproni Ca.16 di Slavorossov a Santa Marinella, poco prima dell'arrivo a Roma al termine del raid Milano-Roma, fine febbraio-inizio marzo 1913.
 
L'arrivo a destinazione del Caproni Ca.16 di Slavorossov al termine del raid Milano-Roma, 1913.

Note

  1. ^ a b c d Gli aeroplani Caproni – Studi – Progetti – Realizzazioni 1908-1935, Edizione del Museo Caproni, 1937, p. 48, ISBN non esistente.
  2. ^ Giovanni Celoria (a cura di), Tre anni di aviazione nella brughiera di Somma Lombardo (5 aprile 1910 – 5 aprile 1913), Milano, Stab. Tip. Unione Cooperativa, 1913, pp. 103-139, ISBN non esistente. (Ristampato in edizione anastatica a cura di Romano Turrini, Trento, Il Sommolago – Museo dell'Aeronautica G. Caproni – Comune di Arco, 2004).
  3. ^ Rosario Abate, Gregory Alegi e Giorgio Apostolo, Aeroplani Caproni – Gianni Caproni ideatore e costruttore di ali italiane, Museo Caproni, 1992, pp. 10-27, ISBN non esistente.
  4. ^ Gli aeroplani Caproni, p. 45.

Bibliografia

  • Rosario Abate, Gregory Alegi e Giorgio Apostolo, Aeroplani Caproni – Gianni Caproni ideatore e costruttore di ali italiane, Museo Caproni, 1992, ISBN non esistente.
  • T.L. Barbero, I cento aeroplani Caproni 1909-1930, collana Aeronautica – Rivista mensile internazionale, ISBN non esistente.
  • Giovanni Celoria (a cura di), Tre anni di aviazione nella brughiera di Somma Lombardo (5 aprile 1910 – 5 aprile 1913), Milano, Stab. Tip. Unione Cooperativa, 1913, ISBN non esistente. (Ristampato in edizione anastatica a cura di Romano Turrini, Trento, Il Sommolago – Museo dell'Aeronautica G. Caproni – Comune di Arco, 2004).
  • Gli aeroplani Caproni – Studi – Progetti – Realizzazioni 1908-1935, Edizione del Museo Caproni, 1937, ISBN non esistente.

Voci correlate

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