Utente:Marica Massaro/Sandbox
Pagliara dei Marsi frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Castellafiume |
Territorio | |
Abitanti | 45[1] (2011) |
Altre informazioni | |
Prefisso | 0863 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | pagliaresi, pagliaricci |
Patrono | Ss. Salvatore |
Giorno festivo | 17-18 agosto |
Pagliara dei Marsi è una frazione di poche decine di abitanti del comune di Castellafiume, in provincia dell'Aquila. Il centro semidisabitato nei mesi invernali si ripopola in estate con il ritorno degli emigranti e dei villeggianti.
Geografia fisica
sito in luogo protetto fra gli scoscendimenti dell'alto monte di Girifalco[2]»
Il borgo è situato alle pendici del monte Girifalco (o Gerifalco) sul versante orientale della valle di Nerfa, località di passaggio tra la valle Roveto e i centri turistici di Cappadocia e Tagliacozzo. Il borgo situato ad un'altitudine di 1 055 m s.l.m. è dominato dai pochi resti del castello medievale.
Pagliara dista circa 102 chilometri da Roma[3], 70 dall'Aquila[3], 18 da Avezzano[3] e circa quattro chilometri dal capoluogo comunale[3].
Storia


Il borgo denominato nel medioevo Palearia (nome trascritto anche come Pleare, Palearis, o Paleara) è sorto con ogni probabilità intorno al XII secolo intorno al castello. La chiesa del santissimo Salvatore è riportata nella bolla di Papa Clemente III con il nome di Sancti Salvatoris in Parifalco[4], mentre in alcune trascrizioni appare come Sancti Salvatoris in Cirifalco[5].
Il borgo di Pagliara nel 1173 dipese dal barone Roberto di Cortinella, con ogni probabilità signore della contemporanea Corcumello, e venne costruito intorno al castello più antico denominato Girifalco, dal nome dell'omonimo monte. Abbandonata la fortezza il villaggio originario, costituito di poche abitazioni, venne trasferito poco più in basso in un luogo riparato che ospitava ricoveri e stalle. Il posto scelto per edificare il borgo si rivelò un punto ideale per il nucleo urbano vero e proprio che si sviluppò nei decenni successivi[6][7].
Nel Basso Medioevo Pagliara ha seguito le vicende della contea di Albe risultando inclusa tra i feudi della baronia di Tagliacozzo, controllata dagli Orsini fino agli ultimi anni del XV secolo e successivamente dai Colonna.
Il terremoto della Marsica del 1915 colpì gravemente anche Pagliara dei Marsi causando alcune vittime, mentre furono 14 i giovani del paese che persero la vita durante la prima guerra mondiale[8]. Il 1900 è stato caratterizzato anche a Pagliara dei Marsi dal fenomeno dell'emigrazione con il paese che dai 351 abitanti del 1910 è passato a poche decine di residenti nel XXI secolo[9].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa del Ss. Salvatore (organo Vajola, statua Madonna della Neve)
- Chiesa della Madonna della Neve (detta anche di Santa Maria dell'Oriente)
- Cappella della Cona, situata sul valico fra il monte Girifalco e il monte Aurunzo, dedicata alla Madonna della Neve[10]
Architetture militari
- Castello di Girifalco
- Citato per la prima volta con il nome di castellum di Girofalcum nel Catalogus baronum, la fortezza appare in alcuni documenti successivi di Federico II del 1231 e di Carlo I d'Angiò del 1271. Nel XV secolo viene citata con il nome di Castellum Palearie tra i possedimenti delle famiglie Orsini e Colonna nella Marsica. La struttura originaria risalente al XII secolo era composta dalle torre quadrata circondata da una piccola recinzione rettangolare, mentre nel XIII secolo venne edificata la fortezza con l'innalzamento della torre trapezoidale e di quella poligonale e con la realizzazione della cisterna, dei cortili, dei camminamenti e opere di muratura. I ruderi che sono ancora visibili sono collocati sul valico dell'omonimo monte che sovrasta il paese contemporaneo a 1 268 m s.l.m.[11]
Aree naturali
- Monte Aurunzo
- Sito di interesse comunitario insieme al confinante monte Arezzo[12]
- Monte Girifalco
- La montagna che sovrasta il paese raggiunge una quota di 1 268 m s.l.m.. La fauna è caratterizzata dalla presenza di piante tipiche dell'appennino centrale come betulla, biancospino, nocchia e in alcune aree del pino. Tra le erbe sono presenti acetosella, altea, assenzio, belladonna, camomilla, cardo santo, cicuta, elleboro, genziana, genzianella, malva, nardo, tarassaco e timo. Diverse le specie faunistiche che popolano l'area montuosa: civetta, donnola, faina, lepre, merlo, pica, scioattolo, talpa, tasso, upupa, volpe[13].
- Valle di Nerfa, depressione geografica collocata tra la valle Roveto e la piana del Cavaliere.
Società
Religione
La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Avezzano[14].
Tradizioni e folclore
- 17 e 18 agosto: feste del Ss. Salvatore, di Sant'Antonio da Padova, della Madonna della Neve e della Madonna dell'Oriente[15].
Persone legate a Pagliara dei Marsi
Infrastrutture e trasporti
Strade
La Strada provinciale 23 della valle di Nerfa, inaugurata nel 1880, attraversa il territorio di Castellafiume e Pagliara collegando Tagliacozzo a Capistrello[16].
Sport
Le escursioni guidate e l'arrampicata sportiva sono le pratiche sportive più praticate nel territorio della val di Nerfa ricco di falesie montane.
Note
- ^ Frazione di Pagliara, su portaleabruzzo.com. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ Febonio, 1678, lib. III, p. 131.
- ^ a b c d Distanza fornita da Google Maps: Percorso più veloce.
- ^ Di Pietro, 1869, pp. 311-320.
- ^ Chiesa di S. Salvatore di Pagliara, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ Di Marzio, 1970
- ^ AA.VV., 2000
- ^ Di Marzio, 1991, p. 42.
- ^ Di Marzio, 1991, p. 41.
- ^ Grossi, 2002, p. 127.
- ^ Grossi, 2002, pp. 125-128.
- ^ Il Comune di Capistrello riscopre un'area pic nic ai piedi del monte Girifalco, su marsicalive.it, Marsica Live. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ Di Marzio, 1991, pp. 25-26.
- ^ Presbiteri incardinati, su diocesidiavezzano.it, Diocesi di Avezzano. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ Feste, fiere e sagre, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 22 settembre 2016.
- ^ Di Marzio, 1991, p. 10.
Bibliografia
- AA.VV., Pagliara dei Marsi (dai primordi al Medioevo; dalle origini ai tempi attuali), a cura di Ezio Del Grosso, Avezzano, 2000.
- Ezio Del Grosso, Pagliara dei Marsi: inaugurazione dei lavori di restauro dell'organo e del tempio, Pagliara dei Marsi, 1984, SBN IT\ICCU\PBE\0039303 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Dario Di Marzio, Pagliara dei Marsi: storia, tradizioni popolari, Roma, Laziografik, 1970, SBN IT\ICCU\SBL\0617818 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Dario Di Marzio, Alle Pagliara..., Pagliara dei Marsi, Pro Loco, 1991, SBN IT\ICCU\BVE\0602675 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Andrea Di Pietro, Agglomerazioni delle popolazioni attuali della diocesi dei Marsi, Avezzano, Tipografia marsicana, 1869, SBN IT\ICCU\SBL\0110716 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Muzio Febonio, Historiae Marsorum (libri tres), Napoli, Michaelem Monachum, 1678, SBN IT\ICCU\SBLE\003381 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto).
Voci correlate
Altri progetti
- interprogetto|commons=Category:Pagliara dei Marsi}}
Collegamenti esterni
- Pagliara, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 25 settembre 2016.
[[Categoria:Frazioni della provincia dell'Aquila]] [[Categoria:Castellafiume]]
Pagine in programma
- Eccidio di Capistrello
- Torre Febonio
- Museo Civico Archeologico di Collelongo
- Valle di Amplero
- Eremo di Santa Maria della Ritornata