Palazzo Amendolea-Cavatore

Il Palazzo Amendolea-Cavatore è un palazzo storico di Polistena, costruito nel 1793.Tutelato ai sensi del D.L.vo n°42/04-titolo 1,articoli 10,13,14.

portale Amendolea Cavatore

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Storia

Nel 1783 Polistena, insieme a gran parte dei centri della Calabria Meridionale, venne quasi totalmente distrutta dal terremoto del 5 febbraio. Dopo il sisma ci fu il ripristino della nuova città su progetto dell'architetto napoletano pompeo Schiantarelli, realizzando un impianto urbanistico che situò da una parte delle case unifamiliari a schiera, dall'altra l'adozione del tipo di palazzotto con corte interna destinata ad alta borghesia.[2]

Tra questi ricordiamo il palazzo Amendolea-Cavatore già Rodino-Lidonnici.

 
cortile Amendolea Cavatore prima del restauro

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Descrizione

Il palazzo è uno dei primi costruiti dopo il terremoto del 1783. La facciata principale si distingue dalle secondarie per la presenza di un portale centrale in pietra con arco a sistema a doppie paraste con architrave e cornice molto sporgente che fa da base continua al balcone soprastante che da ingresso ai piani superiori a "giorno".[4] Questo portale è l'unico che presenti, incisa nel concio in chiave, la data di costruzione del palazzo(1793);[5][6] il palazzo è di forma regolare, con una corte interna molto curata architettonicamente con doppio ordine di arcate sul corpo scale a "giorno".Dal pianerottolo intermedio delle scale, simmetriche a doppia rampa, si accede ad un grande giardino.[7] La corte centrale, le scale di accesso ai piani superiori "a giorno", gli archi ribassati, le pareti dei corpi che si affacciano sul cortile

 
Corte Amendolea Cavatore dopo il restauro

e che contengono le rampe delle scale mantengono elementi e modi di reminescenza classica e caratteri di un tardo barocco filtrato attraverso esempi siciliani; ciò vale per le cornici mistilinee che in questo palazzo racchiudono le bucature dei piani superiori.[8] La pavimentazione dell'androne,della corte e del pianerottolo è realizzata con ciottoli di fiume allettati su un letto di malta.[9] Il primo piano o nobile, un tempo abitato da un'unica famiglia, oggi è diviso in due abitazioni: famiglia Furci e famiglia Cavatore.[10]

 
Androne Amendolea Cavatore dopo il restauro
 
Androne Amendolea Cavatore prima del restauro
 
cortile Amendolea Cavatore dopo il restauro