Alessandro II Zabina

sovrano dell'Impero seleucide (r. 128-123 a.C.)
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Alessandro II Zabina
Moneta raffigurante Alessandro
Sovrano dell'Impero seleucide
In carica128 - 123 a.C.
PredecessoreDemetrio II Nicatore
SuccessoreAntioco VIII Gripo
Nome completoAléxandros Zabìnas
Mortevicino Antiochia di Siria, 123 a.C.
DinastiaSeleucidi
PadreAntioco VII (presunto)

Alessandro II Zabina (greco: Ἀλέξανδρoς Zαβίνας, Aléxandros Zabìnas; latino: Alexander II Zabinas; ... – Antiochia di Siria, 123 a.C.) è stato un sovrano dell'Impero seleucide dal 128 al 123 a.C..

Biografia

Alessandro, che non apparteneva alla dinastia seleucide, salì al potere durante il periodo di caos che seguì alla perdita della Mesopotamia a causa della guerra con i Parti; Zabina affermava di essere il figlio adottivo di Antioco VII Alessandro era in effetti una pedina nelle mani del sovrano egiziano Tolomeo VIII Trifone, che lo utilizzò contro il legittimo sovrano seleucide Demetrio II che sosteneva le pretese di Cleopatra II, sorella di Tolomeo, riguardo al trono egiziano.

Zabina riuscì a sconfiggere Demetrio e a regnare su alcune parti della Siria (128 - 123 a.C.), ma gli venne a mancare presto il sostegno egiziano e fu quindi sconfitto a sua volta dal figlio di Demetrio, Antioco VIII Gripo. Come ultima spiaggia, Zabina decise di saccheggiare i templi della capitale seleucide, Antiochia di Siria: nell'atto di fondere una statua della dea Vittoria che era stata posta nella mano di una statua di Zeus, affermò che "Zeus mi ha dato la Vittoria". Gli Antiochieni, inferociti dalla sua mancanza di pietà religiosa, espulsero Alessandro, che venne catturato e giustiziato poco dopo.

Il termine "Zabinas" è derogativo, in quanto significa "quello comprato"; non sono note le ragioni, ma Alessandro II fu l'unico sovrano seleucide dell'ultimo periodo che non utilizzò degli epiteti sulla sua monetazione.

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