Tagadà

giostra meccanica
Versione del 30 set 2016 alle 18:55 di Malore (discussione | contributi) (aggiunte note)

Il Tagadà è una giostra meccanica diffusa sin dagli anni ottanta e presente ancora oggi nella maggior parte dei Luna Park itineranti d'Italia.

Giostra Tagadà

Struttura

Si compone di una base a forma di disco sul cui perimetro sono disposti una serie di divanetti che guardano verso il centro dell'attrazione.[1][2]

L'intera attrazione gira su se stessa e durante la rotazione, grazie ad alcuni pistoni idraulici o pneumatici (ad aria compressa), viene fatta inclinare in modo ondulatorio e in maniera repentina facendo così sobbalzare i passeggeri.[1]

Dall'impianto sonoro della giostra si ascolta quasi sempre una colonna sonora composta dai più noti brani dance del momento.[3]

Azione meccanica

La giostra è montata su una base inclinata di circa 20° e viene fatta ruotare da un motore che raggiunge una velocità massima di 12 giri al minuto. A seconda della progettazione può essere provvista di 2 o 4 pistoni di spinta che garantiscono un'inclinazione in movimento compresa tra 20° e 45°. L'intera giostra è progettata in modo da poter essere racchiusa su un rimorchio per il trasporto. L'intera struttura pesa circa 20 tonnellate e il montaggio avviene in 8 ore in 2 persone. La gestione del "giro" può essere controllata in automatico o (come più spesso succede) dal macchinista stesso che decide durata, velocità e ondulazioni utilizzando un'apposita pulsantiera presente nella cassa.

Un giro sul Tagadà

Il Tagadà è da considerarsi tra le giostre più note presenti all'interno delle feste popolari in Italia ed Europa. Salendo la scalinata che circonda la giostra vi è una zona di transito prima dell'entrata. Aperti i cancelli, le persone possono liberamente posizionarsi sui seggiolini (spesso accade che le persone scelgano di stare in piedi al centro del cerchio di seggiolini, nonostante sia vietato, per la maggior parte dei casi, dalle regole della giostra).
A carico completo i cancelli vengono chiusi e la giostra comincia a ruotare su se stessa. Raggiunta una certa velocità vengono azionati i pistoni idraulici/pneumatici sottostanti facendo compiere alla piattaforma un movimento ondulatorio che provoca lo sballottamento dei passeggeri. Durante la corsa il Tagadà può anche fermarsi per inclinarsi al massimo per poi ripartire ritornando in posizione di partenza, o anche aumentare la velocità. Alcune persone perlopiù ragazzi si alzano e fanno tutto il giro in piedi guardando un punto fisso e muovendo i piedi nella direzione opposta in cui va la giostra. Infine i cancelli si riaprono e vi sono le scale che guidano il passeggero a terra.

Note

  1. ^ a b Elena Fiore, Normativa, in Fiere, sagre e feste paesane, Maggioli Editore, 2013, p. 224, ISBN 9788838782459. URL consultato il 30 settembre 2016.
    «Giostra azionata a motore, a forma di catino con piattaforma collegata ad un braccio sollevabile idraulicamente e che effettua un movimento girevole e sussultorio. Il pubblico prende posto sui sedili, rivolti all'interno, posti attorno al piatto.»
  2. ^ Loris Righetto et al., Sezione 20, in ABCdiario di lingua e mitologia urbana, Zandegù, 2014, ISBN 9788889831403. URL consultato il 30 settembre 2016.
  3. ^ Mario Desiati, Sezione 8, in Foto di classe: U uagnon se nasciot, Gius. Laterza e figli, 2009, ISBN 9788858102879. URL consultato il 30 settembre 2016.
    «Eccolo lì il Tagadà, un tamburo che gira scortato dalle note della musica discotecara più assordante»

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