Pasquale Squitieri
Pasquale Squitieri (Napoli, 27 novembre 1938 – Roma, 18 febbraio 2017) è stato un regista, sceneggiatore e politico italiano.
Pasquale Squitieri | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | XII |
Gruppo parlamentare | AN |
Collegio | Andria-Barletta-Trani |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Alleanza Nazionale |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | regista |
Biografia
Attività cinematografica
Laureato in Giurisprudenza, negli anni sessanta è impiegato al Banco di Napoli. Debutta nel cinema come regista e sceneggiatore con Io e Dio (1969), prodotto da Vittorio De Sica e, sulla falsariga di registi come Sergio Leone si dedicherà brevemente al genere spaghetti western con Django sfida Sartana (1970) e La vendetta è un piatto che si serve freddo (1971), entrambi da lui firmate con lo pseudonimo William Redford.
In seguito, Squitieri abbandona il suo nome d'arte e si occupa di tematiche più attuali e realtà allora poco raccontate della società italiana. Pellicole come L'ambizioso (1975), Il prefetto di ferro (1977) e Corleone (1978) riguardano i contatti tra mafia e politica; Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene (1973) e Atto di dolore (1990) hanno come tema principale la droga; Gli invisibili (1988) il terrorismo; L'avvocato de Gregorio (2003) le cosiddette “morti bianche”; Razza selvaggia (1980) e Il colore dell'odio (1989) l'argomento dell'immigrazione.
Squitieri era noto soprattutto per i suoi film storico-politici, alcuni dei quali valsero non poche critiche. Tra questi sono da citare I guappi (1974), Claretta (1984) e Li chiamarono... briganti! (1999), film sul brigantaggio postunitario che narra la storia del suo maggior rappresentante Carmine Crocco. Quest'ultima è probabilmente la sua opera più discussa, tanto da essere immediatamente ritirata dalle sale cinematografiche in circostanze mai chiarite: secondo alcuni per l'insuccesso al botteghino, per altri perché boicottata e tacciata di revisionismo.[1]
Nel 2001 è stato membro del comitato scientifico che ha organizzato la settima edizione della "Città del libro", rassegna nazionale degli editori, a Campi Salentina (Lecce).
Attività politica
Nel 1971 sottoscrisse la lettera aperta a L'Espresso sul caso Pinelli e nell'ottobre dello stesso l'autodenuncia pubblicata su Lotta Continua in cui esprimeva solidarietà verso alcuni militanti e direttori responsabili del giornale inquisiti per istigazione a delinquere a causa del contenuto violento di alcuni articoli, impegnandosi a «combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato»[2][3]
Negli anni si spostò a destra e fu candidato ed eletto senatore nelle liste di Alleanza Nazionale nel 1994 nel collegio di Andria-Barletta[4]. In quella legislatura fece parte delle commissioni Industria, commercio, turismo, e vigilanza Rai[5].
Nel 1996 si è ricandidato al Senato con il Polo per le Libertà nel collegio di Nola, ma ha ottenuto il 40,2% dei voti ed è risultato sconfitto dal rappresentante de l'Ulivo, Aldo Masullo.
Si è poi iscritto al Partito Radicale Transnazionale, e ha collaborato ad alcune campagne del Partito Radicale stesso.[6][7][8] Nel 2013 si è espresso molto duramente contro l'europarlamentare leghista Mario Borghezio, affermando che "fa schifo, bisogna eliminarlo fisicamente", paragonandolo ai nazisti del processo di Norimberga.[9] Il 9 luglio 2015 gli è stato revocato il vitalizio, insieme ad altri nove ex deputati e otto ex senatori[10].
Vita privata
Squitieri è stato legato sentimentalmente dagli anni Settanta all'attrice Claudia Cardinale, che ha anche recitato in molti suoi film come Il prefetto di ferro, Corleone, Claretta, Li chiamarono... briganti! e I guappi. Dal 2003 è legato sentimentalmente all'attrice e cantante Ottavia Fusco, che ha sposato nel dicembre 2013. In passato è guarito da un tumore, ma ha poi affermato di continuare a fumare accanitamente.[11]
Il 17 gennaio 2014, durante la trasmissione La Zanzara di Radio 24, Squitieri si è dimostrato favorevole ai rapporti sessuali tra adulti e minorenni.[12]
È morto la mattina del 18 febbraio 2017 a Roma presso la clinica "Villa San Pietro" all'età di 78 anni.[13]
Procedimenti giudiziari
Negli anni sessanta fu arrestato e poi assolto per una rissa con un poliziotto che aveva insultato l'attrice Anna Maria Guarnieri. Nel 1981 fu condannato a 1 anno di carcere[14], scontando cinque mesi[15], per il reato di peculato, nella sostanza per aver fatto pagare un assegno poi risultato falso, fatto accaduto nel 1966, quando era impiegato al Banco di Napoli.[16]
Filmografia
- Io e Dio (1969)
- Django sfida Sartana (1970, con lo pseudonimo di William Redford)
- La vendetta è un piatto che si serve freddo (1971, con lo pseudonimo di William Redford)
- Camorra (1972)
- Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene (1973)
- I guappi (1974)
- L'ambizioso (1975)
- Il prefetto di ferro (1977)
- L'arma (1978)
- Corleone (1978)
- Razza selvaggia (1980)
- La segnorina, episodio della serie TV Dieci registi italiani, dieci racconti italiani (1983)
- Claretta (1984)
- Il pentito (1985)
- Naso di cane (miniserie TV in 3 episodi) (1986)
- Russicum - I giorni del diavolo (1988)
- Gli invisibili (1988)
- Il colore dell'odio (1989)
- Atto di dolore (1990)
- Corsica (1991)
- Stupor Mundi (1997)
- Li chiamarono... briganti! (1999)
- Élisabeth - Ils sont tous nos enfants (film TV) (2000)
- L'avvocato de Gregorio (2003)
- Il giorno della Shoah (film TV) (2010)
- Father (2011)
- L'altro Adamo (2014)
Note
- ^ Li chiamarono ... briganti, su piacenzaprimogenita150.it, 19 agosto 2011. URL consultato il 3 ottobre 2016.
- ^ "I falsi profeti del Sessantotto" di Michele Brambilla.
- ^ "Caso Calabresi" di Antonio Socci
- ^ Archivio Corriere della Sera, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ senato.it - Scheda di attività di Pasquale SQUITIERI - XII Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ Radical party.org
- ^ Pasquale Squitieri interviene alla manifestazione radicale al Maschio Angioino per la raccolta di iscrizioni al PR., su radicalparty.org. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ Notizie Radicali - il giornale telematico di Radicali Italiani, su old.radicali.it. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ "Borghezio va eliminato fisicamente!" | Giornalettismo | Giornalettismo, su giornalettismo.com, 4 giugno 2013. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ Tolto il vitalizio a 18 tra ex deputati e senatori: anche Berlusconi e Dell'Utri. Di Maio (M5s): stop solo a sfigati, Corriere della Sera, 9 luglio 2015.
- ^ Pasquale Squitieri: "Mario Borghezio fa schifo. Ci vuole l'eliminazione fisica"
- ^ Minorenni e sesso | Radio24, su radio24.ilsole24ore.com. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ Cinema: è morto a 78 anni il regista Pasquale Squitieri, Corriere della Sera, 17 febbraio 2017. URL consultato il 18 febbraio 2017.
- ^ Archivio Corriere della Sera, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Rassegna stampa Pasquale Squitieri | MYmovies, su www.mymovies.it. URL consultato il 17 settembre 2016.
- ^ la storia e le storie di pasquale squitieri, il cui film più assurdo è quello della sua vita, su dagospia.com. URL consultato il 17 settembre 2016.
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pasquale Squitieri
Collegamenti esterni
- (EN) Pasquale Squitieri, su IMDb, IMDb.com.
- Sito ufficiale, su pasqualesquitieri.it.
- Senato della Repubblica: Pasquale Squitieri, su senato.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 86095506 · ISNI (EN) 0000 0001 1952 1090 · SBN RAVV242029 · LCCN (EN) no2005045926 · GND (DE) 137930887 · BNE (ES) XX1349936 (data) · BNF (FR) cb14138689p (data) · J9U (EN, HE) 987007332684005171 |
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