Utente:Betta27/Sandbox
Solta Šolta | |
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![]() | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Mare Adriatico |
Coordinate | 43°23′00″N 16°17′00″E |
Superficie | 58,17[1] km² |
Dimensioni | 18 × 3,5 km |
Sviluppo costiero | 79,45[1] |
Altitudine massima | 237[2] m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Regione | Regione spalatino-dalmata |
Demografia | |
Abitanti | 1700 (2011[3]) |
Cartografia | |
voci di isole della Croazia presenti su Wikipedia |
Solta[4][5][6][7][8] (in croato Šolta) è un'isola della Dalmazia a sud di Spalato, nella regione spalatino-dalmata, in Croazia. Il territorio dell'isola coincide con il comune di Solta.
Geografia
Solta è collocata a sud-est di Zirona Grande (Drvenik Veli), separata da quest'ultima dal canale di Solta[9] (Šoltanski kanal); ad ovest di Brazza (Brač); e a sud di Bua (Čiovo), da cui è separata dal canale di Spalato[10] (Splitski kanal). Lo stretto passaggio fra Solta a Brazza ha diversi nomi: Porta[4] o Porte di Spalato[9], Bocca di Spalato[10] o stretto delle porte di Spalato[11][12] (Splitska Vrata).
Solta è lunga più di 18 km e larga 3,5[4], la sua superficie è di 58,17 km²[1] e lo sviluppo costiero di 79,45 km[1]. È un'isola rocciosa con coste frastagliate e molte insenature e una vegetazione mediterranea florida. Il punto più alto è il monte Superiore[9][4] (Vela Straža o Gornje Selo[4]), 237 m s.l.m.[2], a sud-est. Un altro rilievo è il monte Guardia[9] o Guardia Grande[4] (211 m), a nord-ovest, anch'esso chiamato in croato Vela Straža.
La località più importante è il paese di Grocote[4][9][6] (Grohote), al centro dell'isola, dove vivono i due terzi della popolazione[4], con Porto Carober[4][13][12] (luka Rogač), sulla costa nord-est, dove attraccano i traghetti. Altri insediamenti sono: Porto Sordo[4][14][15][12] (Nečujam), poco più a sud-est sempre sulla costa, nell'omonima insenatura che è la maggiore dell'isola. Segue Stomora[4][14] (Stomorska), in un piccola baia. Nella parte meridionale interna è situata Villa Superiore[4][14][16] (Gornje Selo) detta anche Grossizza Superiore[14] (Gornja Krušica) e, ad ovest di Grocote, Villa Inferiore[4][16] (Donje Selo) e Villa Media[4][16] (Srednje Selo); sulla costa occidentale si trova Porto Oliveto[4][17] (Maslinica).
I porti più importanti sono quelli suddetti della costa nord-est, ma sono molte anche le insenature della costa sud-occidentale: val Luka[12], tra punta Liuca[4][18] (rt Livka) e punta Zappa[19] o Mateca[4] (rt Motica), le due punte sud-est di Solta. Risalendo poi verso nord-ovest, verso punta Marinizza[14] (Marinča rat), ci sono: val Travna[12] o Trauna Grande[4][14] (uvala Vela Travna), Porto Rosso[4][12][16][20] (Stračinska uvala), valle Gradasca[21] o Sensca[16] (Senjska uvala), e valle Tattigna[14], Tatigna[16], Tatignach[22] o Tatignak[12] (uvala Tatinja), alcentro della quale c'è uno scoglio senza nome. Infine, sul lato occidentale, a sud di Porto Oliveto, porto o valle Sessola[22][16][12] (uvala Šešula).
Isole adiacenti
Di fronte a Porto Oliveto si trova il piccolo arcipelago di Maslinica (Maslinički škoji), un gruppo di 7 isolotti, il maggiore dei quali è Santo Stefano (Stipanska). A sud-est, tra Solta e Brazza c'è l'isolotto Smerduglia.
Storia
Solta è stata abitata fin dall'età del bronzo: sono state ritrovate tracce di insediamenti neolitici e fortificazioni e tombe illiriche in varie parti dell'isola[4]. Abitata dai Greci intorno al IV sec. a.C., fu da loro chiamata Olyntha[4] (con questo nome appare nella tavola Peutingeriana), e Solentia dai Romani che la occuparono nel II secolo[4]. Nello statuto della Repubblica di Ragusa del XIII secolo appare con il nome di Solta[4]. Quando nel VII secolo gli Slavi e Avari, con la distruzione di Salona, presero il controllo della regione, migliaia di romani fuggirono verso le isole, tra cui Solta[4][9]. Fu invasa dai Narentani verso il IX secolo[4]. Nel 1420 entrò a far parte della Repubblica di Venezia[4]. Dopo esser stata occupata dagli inglesi nel 1813[4], passò all'Austria nel 1814[4]>.
Note
- ^ a b c d (en hr) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30. URL consultato il 13 gennaio 2017. Lingua sconosciuta: en hr (aiuto)
- ^ a b (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 14 gennaio 2017.
- ^ KONTINGENTI STANOVNIŠTVA PO GRADOVIMA/OPĆINAMA, POPIS 2011, su dzs.hr. URL consultato il 10 novembre 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab Alberi, pp. 1353-1357.
- ^ Touring Club Italiano, Istria, Quarnaro, Dalmazia. Escursioni, sport, divertimenti, enogastronomia, arte e cultura, Touring Editore, Milano 2004, pp. 164-165, ISBN 9788836530441.
- ^ a b Grande atlante d'Europa e d'Italia, Istituto geografico de Agostini, Novara 1994, p. 185.
- ^ Usporedno Talijansko-Hrvatsko nazivlje mjestat ("Tabella comparativa italiano/croato dei toponimi") pubblicata su Fontes (ISSN 1330-6804 , rivista scientifica croata edita dall'Archivio di Stato), giugno 2000.
- ^ Cfr. "Solta" nell'Enciclopedia italiana, 1936.
- ^ a b c d e f Rizzi, pp. 219-221.
- ^ a b Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 561, ISBN 978-88-85339293.
- ^ G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 9, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- ^ a b c d e f g h Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio IX, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 18 marzo 2017.
- ^ Vadori, p. 534.
- ^ a b c d e f g Rizzi, pp. 222-223.
- ^ Vadori, p. 499.
- ^ a b c d e f g G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 8, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- ^ Vadori, p. 489.
- ^ Vadori, p. 542.
- ^ Vadori, p. 543.
- ^ Vadori, p. 566.
- ^ Vadori, p. 555.
- ^ a b Vadori, p. 606.
Bibliografia
- (en hr) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30. URL consultato il 30 gennaio 2017. Lingua sconosciuta: en hr (aiuto)
- Alberto Rizzi, Guida della Dalmazia, vol. II, 2010, Trieste, ed. Italo Svevo.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845.
Cartografia
- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 27 febbraio 2017.
- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, fogli 8 e 9, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio IX, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 18 marzo 2017.
Voci correlate
Altri progetti
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