La visita meravigliosa

romanzo scritto da H. G. Wells

La visita meravigliosa è un romanzo fantastico con elementi satirici del 1895 di H. G. Wells che ha come protagonista un creatura angelica che misteriosamente si ritrova nell'Inghilterra di fine Ottocento.

La visita meravigliosa
Titolo originaleThe Wonderful Visit
AutoreH. G. Wells
1ª ed. originale1895
1ª ed. italiana1908
Genereromanzo
Sottogenerefantastico, satirico
Lingua originaleinglese

Trama

Un angelo viene avvistato nell'Inghilterra del sud, scambiato per un grosso uccello dal piumaggio iridescente e policromo e ferito ad un'ala dal vicario del villaggio che stava andando a caccia.

Il vicario si prenderà poi cura dell'angelo e comprenderà che non si tratta di un angelo dalle fattezze conformi alla credenza religiosa né di un angelo conforme alla credenza popolare ma piuttosto di un "angelo dell'arte italiana" che proviene dalla terra dei sogni e ignora completamente gli usi e i costumi del posto.

L'angelo viene generalmente malvisto dagli abitanti del villaggio sia per il suo abbigliamento iniziale (una tunica color zafferano che desta scalpore) sia per la sua totale ignoranza sul modo di comportarsi "da gentiluomini" sia per i suoi lineamenti eccessivamente femminei; viene anche additato come pazzo e socialista. La gran parte della gente si rifiuta di credere alla sua natura angelica (il medico del villaggio pensa che le sue ali siano delle bizzarre deformità); il vicario però ci crede fermamente perché spesso l'angelo è capace di "elevarlo" (ad esempio quando suona il violino) e ritiene che l'angelo sia una persona quanto mai buona e pura che è stata inserita in un mondo corrotto e cattivo.

Per i comportamenti malvisti dell'angelo, viene intimato al vicario di cacciarlo entro una settimana; poi però, per un incidente, la casa del vicario va a fuoco mentre l'angelo era uscito; la serva, segretamente innamorata dell'angelo, torna nella casa volendo salvare il suo violino e, dopo poco, l'angelo ritorna dalla sua passeggiata e, messo al corrente di quanto accaduto, si precipita dentro la casa in fiamme per salvare la serva. Il racconto si conclude con un tragico epilogo.

Accoglienza

 
William Thomas Stead (1849-1912) alla guida del Pall Mall Gazette negli anni di pubblicazione dei racconti.

Già nel 1893 Wells cominciò a pubblicare circa 30 articoli, principalmente sul Pall Mall Gazette e ben presto molti redattori si proposero al futuro scrittore per offrigli un ampio spazio per la rassegna di libri e per la critica. L'anno seguente, il direttore del Pall Mall Budget Lewis Hind, suggerì a Wells di utilizzare le sue conoscenze scientifiche per scrivere dei racconti, per le quali avrebbe ricevuto un compenso di 5 ghinee per ogni storia pubblicata[1][2][3].

Un'altra grande occasione si presentò allo scrittore quando il direttore del National Observer, Ernest Henley, lo contattò per una serie di articoli e quando lo stesso direttore, passato al New Review, chiese a Wells di revisionare la sua idea sui Viaggi nel tempo, persuadendo William Heineman a pubblicarne la storia su un libro[1][4], quella che nel 1895 sarebbe diventata la prima edizione de La macchia del tempo.

Secondo Ferdinando Ferrara[5] nella prefazione del libro Avventure di fantascienza del 1966, il grande successo letterario delle opere di Wells emerge per il grande pubblico nel 1895 con la pubblicazione di tre volumi:[6]

Fino a prima di quest'anno, che segna la nascita dello scrittore e di alcuni dei suoi romanzi più famosi e importanti, Wells si era limitato a pochi lavori insignificanti di carattere didattico o sperimentale. Questo enorme successo è tangibile anche dalle annotazioni sul registro delle entrate che lo scrittore aggiorna minuziosamente[5].

Nel arco di un solo anno l'ascesa diventa sempre più rapida, i diritti dell'autore entro il 1896 gli frutteranno 50.000 £, fino ad arrivare ad un massimo di 60.000 £ nel 1932 con la pubblicazione del libro The Outline of History del 1919[5].

Wells trova subito nella critica e presso il pubblico una forte accoglienza generata da un forte entusiasmo, ad esempio il direttore del celebre Pall Mall Gazette, William Thomas Stead lo elogia scrivendo di lui: «Wells è un genio»[8][7], anche altri periodici cominciarono a pubblicare articoli sullo scrittore, come il Review of Reviews che nel marzo 1895 scriverà «H. G. Wells is a man of genius.»[7][1]. Altri due maestri del romanzo tardo vittoriano si apprestano a offrire la loro ammirazione e la loro amicizia allo scrittore, Joseph Conrad e James Joyce[6][9].

Note

  1. ^ a b c (EN) James Gunn, Centre for the study of science fiction-The man who invented tomorrow, su sfcenter.ku.edu. URL consultato il 2 luglio 2012.
  2. ^ (EN) Christine Berberich, The scientific romance and Scientifiction: A Genre Forms, in The Bloomsbury Introduction to Popular Fiction, London, Bloomsbury Academic, 18 dicembre 2014, p. 96, ISBN 978-1441172013. URL consultato il 25 febbraio 2015.
  3. ^ Carla Aira, Breve storia della fantascienza (PDF), su ripassiamo.iltrovalibri.eu. URL consultato il 25 febbraio 2015.
    «Sul Pall Mall Budget appaiono racconti come Il Bacillo rubato o L’isola Aepyornis e portano la firma di Herbert George Wells (1866-1946). L'autore inglese in un primo momento scrive storie sull'impatto che le nuove invenzioni hanno sull'uomo. Pubblica, per esempio, La Macchina del Tempo (1895) che appare a puntate su The New Review ed è un grande successo di critica. Nel 1897 Wells scrive L’Uomo Invisibile, L'isola del dottor Moreau, La guerra dei mondi; Tutti a bordo per Ararat; Il paese dei ciechi e L'uomo che potrebbe fare miracoli. I temi principali di Wells sono la preoccupante lotta contro la logica del profitto e le paure interiori dell'uomo. Le sue storie sono basate su immagini realistiche del tempo presente in modo che gli eventi che seguono possono essere facilmente accettate poi si introduce un elemento che riguarda la scienza e mette in evidenza i difetti della società in cui vive.»
  4. ^ Fabio Giovannini, Marco Minicangeli, Storia del romanzo di Fantascienza, guida per conoscere (e amare) l'altra letteratura, I ed, Castelvecchi, 1998, p. 251, ISBN 978-88-8210-062-9. URL consultato il 21 luglio 2013.
  5. ^ a b c d Fernando Ferrara, Presentazione, in Avventure di fantascienza, 4ª ed., Milano, Mursia, 2011 [1966], p. 619.
  6. ^ a b Paolo Morini, Oculus Enoch-Notiziario dell’Associazione Ravennate Astrofili Rheyta-Numero 31 settembre-ottobre 2011 (PDF), su arar.it. URL consultato il 14 febbraio 2013.
  7. ^ a b c (EN) Vincent Brome, success comes swiftly, in Hg Wells, Publisher: House of Stratus, 1º gennaio 2001, p. 67, ISBN 978-1842320310. URL consultato il 1º marzo 2015.
  8. ^ (EN) Josep O.Baylen, W. T. Stead and the Early Career of H. G. Wells, 1895-1911, in Huntington Library Quarterly, vol. 38, University of California Press, novembre 1974, pp. 53-79. URL consultato il 2 luglio 2012.
  9. ^ Oreste del Buono, L'uomo invisibile e altri racconti - Prefazione, su it.scribd.com. URL consultato il 30 gennaio 2013.


Collegamenti esterni