Siena Football Club
La Società Sportiva Robur Siena,[1] meglio conosciuta come Robur Siena o più semplicemente Siena, è una società calcistica italiana con sede nella città di Siena.
S.S. Robur Siena Calcio ![]() | |
---|---|
![]() | |
Robur, Bianconeri | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Lupa senese |
Inno | Su Forza Siena Franco Baldi |
Dati societari | |
Città | Siena |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Lega Pro |
Fondazione | 1904 |
Rifondazione | 2014 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Artemio Franchi (15 373 posti) |
Sito web | www.robursiena.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 campionato di Serie B 1 Scudetto di IV Serie 1 Scudetto di Serie D |
Trofei nazionali | 1 Supercoppa di Serie C |
![]() | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il sodalizio è nato nel 2014[2] sulle ceneri dell'Associazione Calcio Siena, già Società Sportiva Robur e Società Studio e Divertimento, il previgente club fondato nella città toscana nel 1904, del quale la Robur Siena ha ereditato la tradizione sportiva.[3][4] Nella stagione 2015-2016, milita nel campionato di Lega Pro. I colori ufficiali, sono bianco e nero mentre il soprannome della squadra è Robur. Disputa le partite casalinghe allo stadio Artemio Franchi di Siena, inaugurato nel 1923 e capace di 15.373 posti a sedere.
In oltre un secolo di storia il Siena, occupante il 35º posto nella classifica perpetua della Serie A,[5] ha disputato 9 edizioni della massima serie, 13 campionati di Serie B, 1 campionato misto postbellico, e 44 tornei di Serie C più 5 di pari caratura, iscrivendosi in totale a 72 annate professionistiche sulle 86 organizzate dalla FIGC dal 1926. Il miglior piazzamento in Serie A è il 13º posto della stagione d'esordio 2003-2004 e del campionato 2007-2008. Quattro sono i titoli nazionali conseguiti: 1 campionato di Serie B, 1 Supercoppa di Serie C e 2 Scudetti Dilettanti.[6]
Storia
Dalle origini agli anni trenta
L'anno zero del calcio senese è il 1904, quando alcuni affiliati alla Società Sportiva Mens Sana In Corpore Sano si scindono fondandone una nuova, la Società Studio e Divertimento. Adottata una casacca a scacchi fa il suo ingresso nel calcio, pratica sportiva a cui viene dedicato tutto l'interesse societario. Nel 1908 viene istituita la Società Sportiva Robur,[7] la quale gioca le sue prime partite di calcio nella Piazza d'Armi.
Primo campionato dei bianconeri è quello di Promozione 1921-1922, il quale si conclude subito con una vittoria della compagine senese nel girone C toscano. La Robur vince anche il girone finale regionale, venendo quindi promossa in Seconda Divisione, il campionato cadetto dell'epoca. L'esordio non è tra i più felici: la squadra chiude al 6º e al terzultimo posto il girone F (composto da squadre toscane ed emiliane), venendo quindi costretta allo spareggio salvezza contro la vincitrice della Terza Divisione Toscana, la Pistoiese: all'andata la Robur si impone 4-0, ma al ritorno la Pistoiese vince per 4-1, e poiché non contava la differenza reti a parità di punti (2 a testa), è necessaria una partita di spareggio sul campo neutro di Livorno che finisce 1-1; nella ripetizione, sempre a Livorno, tuttavia, i bianconeri riescono ad imporsi 1-0, conquistando una sofferta salvezza.[8] Nella stagione successiva, tuttavia, la Robur non riesce a salvarsi, chiudendo il torneo all'ultimo posto con quattro punti all'attivo, subendo due punti di penalizzazione per due rinunce[8] e retrocedendo in Terza Divisione Toscana, dove rimane per tre stagioni.
Solo nella stagione 1927-28 il Siena torna a disputare il campionato interregionale di Seconda Divisione, che però ormai non costituisce più il secondo livello del calcio italiano, bensì il terzo.[9] Al termine della stagione 1930-1931 viene ammesso d'ufficio in Prima Divisione Interregionale,[10] la Serie C dell'epoca, dove ottiene per due stagioni la salvezza.
Alla vigilia del campionato di Prima Divisione 1933-1934 la società cambia nome in Associazione Calcio Siena e nella stagione successiva i senesi giunsero fino allo spareggio per la Serie B: affrontando nella gara per la promozione, disputata sul campo neutro di Pistoia, la Reggiana superandola per 7-0 e guadagnando uno storico traguardo.[11] Tuttavia, l'anno seguente i bianconeri non riescono a reggere il confronto con le compagini del campionato cadetto, tornando in C.[12] La società decide di ricostruire però un organico competitivo per riconquistare al più presto la B: obiettivo concretizzatosi nella stagione 1937-1938, quando il Siena vince il campionato con 12 punti di vantaggio sul Ravenna.[13]
Gli anni precedenti alla seconda guerra mondiale sono positivi: nella stagione 1938-1939 il Siena vince il derby toscano con la Fiorentina e gioca un buon campionato, mancando la promozione in Serie A per un solo punto.[14]
Dagli anni quaranta ai novanta
Gli anni di successi sono spezzati dalla guerra: in questo periodo la FIGC decide la divisione in tre gironi (nord e sud) della Serie B, ma, avendo deciso che dalla stagione 1948-1949 il campionato cadetto sarebbe tornato al girone unico, annuncia che solo le prime sette di ognuno dei tre gironi di quella precedente sarebbero rimaste in Serie B l'anno successivo. Il Siena giunge ottavo, a 2 punti dal Pescara, e torna in Serie C.[15] Dopo due anni destino analogo: avendo la FIGC deciso che la Serie C a partire dalla stagione 1952-1953 sarebbe stata anch'essa a girone unico, il quarto posto nel girone non bastò alla Robur per conquistare la salvezza automatica; i toscani dovettero affrontare gli spareggi salvezza con le quarte degli altri tre gironi: i bianconeri concludono al quarto posto e conoscono così la prima retrocessione in IV Serie.[16] Il ritorno in categoria superiore non è dei più agevoli: nella stagione 1954-1955 il Siena vince il proprio girone ed è ammesso alle finali promozione, dove perde lo spareggio contro il Colleferro, mancando così la promozione in Serie C.[17]
Un Siena in crisi societaria passa sotto il controllo del presidente Danilo Nannini, ex giocatore della Robur. Nel 1955-1956 il Siena vince lo spareggio con l'Empoli e risale in Serie C; nella stessa stagione vince anche il titolo di Campione d'Italia di IV Serie.[18] Nella stagione 1958-1959 i bianconeri conducono il campionato per quasi tutta la stagione, ma verso la fine viene raggiunto dall'OZO Mantova. Le due squadre, giunte a pari punti, si affrontano in uno spareggio a Genova, ma la vittoria è dei lombardi.[19]
Uscito di scena Nannini, il Siena retrocede in Serie D e sfiora il fallimento. Il club viene salvato solo dall'intervento dell'ex medico sportivo Vittorio Beneforti, che nella stagione 1974-1975 guida i bianconeri al ritorno in Serie C.[20] I problemi economici però continuano e allora il Siena Club Fedelissimi lancia l'idea di una trasformazione della società in una società per azioni, ma il tutto si risolve con un nulla di fatto. Nel 1978 avviene la divisione della terza serie in Serie C1 e Serie C2: solo le prime dodici di ogni girone rimarranno in C1; il Siena giunge 13º, a 2 soli punti dalla salvezza, e deve retrocedere in C2. Torna intanto presidente Danilo Nannini, che rilancia l'idea dell'azionariato popolare. Il 27 marzo 1980 l'A.C. Siena diventa finalmente una società per azioni. Sotto la presidenza di Nannini i senesi riconquistano la C1 nel campionato 1981-1982.[21]
A metà anni ottanta Nannini lascia definitivamente la presidenza e la squadra viene rilevata da un imprenditore romano, l'avvocato Max Paganini. Sotto la sua guida la Robur raggiunge una certa stabilità e, dopo due retrocessioni e altrettante promozioni in Serie C1 e C2, gioca dieci campionati consecutivi nella terza serie, fino alla fine degli anni novanta.[22] Nel campionato 1992-1993 riesce a salvarsi solo grazie ad un ripescaggio conseguente una lunga serie di fallimenti.[23]
La seconda metà del decennio porta notevoli cambi societari, che gettano le basi della promozione in Serie A. Nel 1997 la società passa a Claudio Corradini, che guida i bianconeri ad una difficile salvezza ai play-out. Nel 1999 vi è nuovo cambio societario: stavolta un nutrito gruppo di imprenditori, Pastorello, Ponte, Salvietti, Pianigiani, Mangiavacchi e Verdiani, affida la compagine ad Antonio Sala. Il Siena, guidato dalle colonne Gil Voria, Michele Mignani e Stefano Argilli, vince il girone A della Serie C1 e dopo 55 anni torna in Serie B.
Anni duemila
Dopo la prima stagione tra i cadetti, nel campionato 2001-2002 il Siena, le cui azioni sono state nel frattempo rilevate da Paolo De Luca, viene affidato in un primo tempo a Giuseppe Papadopulo; la zona retrocessione porta al suo esonero. Il cambio di allenatore non sortisce alcun effetto e Papadopulo torna in panchina. Il tecnico pisano conquista la salvezza, battendo nella gara decisiva la Sampdoria.[24]
Nella stagione 2002-2003 viene confermato in panchina Papadopulo e la Robur può annoverare giocatori come il portiere Giuseppe Taglialatela e il suo sostituto Marco Fortin, i difensori Michele Mignani e Davide Mandelli, un centrocampo con Luca Cavallo, Vincenzo Riccio e l'allora sconosciuto brasiliano Rodrigo Taddei, un attacco in cui svettano Simone Tiribocchi, Pinga e il giovane Raffaele Rubino. Il Siena consegue una lunga serie di risultati utili consecutivi, diventando capolista dopo poche giornate. A fine stagione i bianconeri vincono il campionato di Serie B con 68 punti all'attivo e conquistano la prima storica promozione in Serie A.[25] Per effetto del caso Catania i punti furono ridotti da 68 a 67, cosicché il Siena terminò il torneo a pari merito con la Sampdoria; tuttavia il titolo di campione cadetto era già stato assegnato ai bianconeri, per cui la vittoria del campionato non fu condivisa con il club genovese.
Il 31 agosto 2003 il Siena gioca la sua prima partita nella massima serie italiana: l'avversario è il Perugia di Serse Cosmi e, nel capoluogo umbro, la contesa termina 2-2. Il primo goal della storia del Siena in Serie A viene segnato dopo 19 minuti dal centrocampista Andrea Ardito. Quattordici giorni dopo arriva la prima sconfitta in campionato ad opera dell'Inter di Héctor Cúper. Il 21 settembre, terza giornata di campionato, la Robur ottiene la prima vittoria in campionato: nel derby toscano contro l'Empoli vince con un perentorio 4-0. La stagione termina con i bianconeri tredicesimi, con 2 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.[25]
Nel campionato 2004-2005 il Siena si salva per un solo punto, grazie alla vittoria all'ultima giornata per 2-1 sull'Atalanta già retrocessa, con un gol a pochi minuti dal termine di Stefano Argilli, mentre in quella successiva la Robur ottiene la matematica salvezza con due giornate di anticipo.[25]
Nel girone di andata del campionato 2006-2007 il Siena, guidato da Mario Beretta, ottiene buoni risultati (calando però nel finale), trascinata dal cannoniere del Liechtenstein Mario Frick, ex-Ternana. In questa stagione il Siena si salva all'ultima giornata con una vittoria con la Lazio, già matematicamente sicura del terzo posto, per 2-1.[26] Nella stagione successiva la nuova dirigenza affida la panchina ad Andrea Mandorlini. La squadra stenta e, dopo la sconfitta con il Livorno al 12º turno, l'allenatore viene esonerato e richiamato Mario Beretta. Il 4 maggio 2008, con la vittoria per 1-0 contro la Juventus, la Robur conquista la salvezza con due turni di anticipo, assicurandosi così il diritto a disputare il massimo campionato per la sesta volta consecutiva. Nel turno, per la formazione toscana arriva un altro importante risultato, i bianconeri riescono a bloccare sul 2-2 l'Inter rimandando così la festa scudetto dei nerazzurri che proprio l'anno prima avevano vinto il tricolore a Siena. Il 18 maggio 2008 dopo la partita pareggiata con il Palermo la società annuncia che il nuovo allenatore sarebbe stato Marco Giampaolo, il quale ottiene una nuova salvezza, la sesta consecutiva.[26]
Dopo un'altra salvezza,[26] viene esonerato Giampaolo: il suo posto viene preso da Alberto Malesani, il quale esordisce con una sconfitta con il Bari, una vittoria con il Catania per 3-2 e una terza sconfitta, contro l'Inter, per 4-3. Intanto, durante la stagione cambiano gli assetti societari bianconeri: il 15 gennaio 2010 il pacchetto azionario del club viene rilevato dall'imprenditore edile romano Massimo Mezzaroma.[27] Il 2 maggio 2010 la squadra retrocede aritmeticamente in Serie B per la prima volta dopo sette anni in massima serie, dopo la sconfitta interna per 1-2 contro il Palermo.[27]
Anni duemiladieci
Dopo ciò viene ingaggiato come allenatore Antonio Conte.[28] La squadra conduce un buon campionato e il 7 maggio 2011, dopo il pareggio casalingo per 2-2 contro il Torino, ottiene la promozione in Serie A con tre giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato. Per la stagione successiva viene ingaggiato come nuovo allenatore Giuseppe Sannino, proveniente dal Varese. La stagione comincia con 2 punti nelle prime tre giornate di campionato grazie ai pareggi sui campi di Catania e Roma. La prima vittoria arriva alla 5ª giornata quando i bianconeri si impongono per 3-0 sul Lecce. La salvezza giunge matematicamente il 2 maggio 2012 grazie al pareggio per 1-1 all'Olimpico contro la Lazio; al termine della stagione i bianconeri giungono al 14º posto eguagliando il precedente record di 44 punti. Nella stessa stagione il Siena raggiunge per la prima volta nella sua storia il traguardo delle semifinali di Coppa Italia.[29] A fine stagione l'allenatore Giuseppe Sannino e il Direttore sportivo Giorgio Perinetti, lasciano il Siena destinazione Palermo.
Per la stagione 2012-2013 il nuovo allenatore è stato inizialmente il perugino Serse Cosmi, reduce dall'esperienza al Lecce, neo-retrocesso in Serie B. Dopo un pareggio in rimonta per 2-2 contro l'Udinese, il 24 settembre il Siena vince fuori casa contro l'Inter per 2-0 battendo un record: la squadra milanese, reduce da sei vittorie consecutive nei confronti del club bianconero, nella sua storia non aveva mai perso contro i toscani concedendo loro solo 4 punti (tutti pareggi) nei 16 precedenti.[30][31] Il 16 dicembre 2012 il Siena, dopo la pesante sconfitta con la Fiorentina per 4-1, esonera Cosmi, sostituendolo con Beppe Iachini. Il ritorno in serie B arriva sancito dal pareggio del Genoa a Marassi contro l'Inter e che condanna il Siena al ritorno in cadetteria ancor prima del match dei toscani in casa del Napoli.[32]
La stagione 2013-2014 vede il Siena fallire il ritorno diretto in Serie A nonché l'accesso alla zona play-off, anche a causa di una penalizzazione in classifica di 8 punti irrogata per il mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps di alcuni suoi tesserati. Il 15 luglio 2014 l'Associazione Calcio Siena, non avendo provveduto ad onorare gli stipendi arretrati e gli adempimenti fiscali, né a ripianare il monte debiti, né al deposito della fidejussione necessaria, non si iscrive al campionato di serie B 2014-2015[33]. Il 18 luglio successivo la FIGC revoca l'affiliazione alla società[34], per poi disporre, in data 22 luglio, lo svincolo dei giocatori tesserati[35]; l'indomani l'assemblea dei soci delibera la messa in liquidazione dell'A.C. Siena, con presentazione della domanda di concordato fallimentare[36].
Rinascita della Società Sportiva Robur Siena
Il 25 luglio 2014 l'imprenditore italo-svizzero Antonio Ponte (che già era stato azionista del Siena dal 1999 al 2001) firma l'atto notarile di costituzione della Robur Siena Società Sportiva Dilettantistica, che eredita la tradizione sportiva della fallita A.C. Siena[3] e si iscrive alla Serie D[4] (dove il Siena mancava da 44 anni). Come allenatore viene scelto Massimo Morgia, proveniente dalla Pistoiese; il capitano della squadra, Simone Vergassola, decide di continuare a giocare per il nuovo sodalizio[37]. La nuova squadra disputa un campionato di vertice, riuscendo ad issarsi in testa alla classifica del girone E; il 9 maggio 2015, grazie alla vittoria esterna per 0-2 sulla Massese, la Robur Siena conquista la promozione in Lega Pro[38]. L'annata viene infine coronata dalla conquista dello scudetto Serie D, grazie alla vittoria nella finale disputata il 30 maggio allo Stadio Helvia Recina di Macerata, con la Robur che s'impone per 7-5 ai tiri di rigore contro l'Akragas[39].
A stagione conclusa, il 16 giugno, l'allenatore Massimo Morgia e il suo staff concludono il loro rapporto contrattuale con il Siena[40]; il 1º luglio viene annunciato l'accordo col nuovo tecnico Gianluca Atzori[41]. La stagione 2015-2016 è caratterizzata dalla vittoria a Pisa per 2-1[42], successo esterna che nel derby toscano mancava da 57 anni, e dal raggiungimento della semifinale di Coppa Italia Lega Pro[43]. Il 2 dicembre, in seguito alle dimissioni di Atzori[44], Guido Carboni assume la conduzione tecnica della squadra[45]. Il 22 luglio 2016 Ponte cede la società ad Anna Durio, primo presidente donna della storia del Siena. Il giorno successivo viene nominato Giovanni Colella come nuovo allenatore assieme al nuovo DS Giovanni Dolci.
Cronistoria
Cronistoria della Società Sportiva Robur Siena |
---|
|
Colori e simboli
Colori
I colori tradizionali della squadra calcistica senese sono il bianco e il nero, i quali derivano da quelli originari dell'antica Società Studio e Divertimento. La progenitrice a sua volta aveva dettato la combinazione cromatica in omaggio allo stemma, alla bandiera e ai colori cittadini, una balzana bianconera che simboleggia il fumo nero e bianco scaturito dalla pira augurale che i leggendari fondatori della città, Senio e Ascanio, figli di Remo, avrebbero acceso per ringraziare gli dei dopo la fondazione di Siena. Un'altra leggenda riporta che la balzana derivi dai colori dei cavalli, uno bianco ed uno nero, che i due fratelli usarono nella fuga dallo zio Romolo che li voleva uccidere e con i quali giunsero nella città toscana.
La maglia ha subito vari cambiamenti nel disegno, mantenendo intatti solo i colori: la prima divisa era come quella dell'antica società, con disegno a scacchi grandi. Col passare del tempo il Siena ha poi a lungo adottato uno stile più affine alle casacche calcistiche, con strisce verticali comuni a molte altre squadre italiane come Juventus, Ascoli e Udinese.[46]
Con l'approdo del Siena in Serie A la divisa ha visto stravolgimenti continui: da semplici strisce verticali bianconere a una maglia bipartita con bizzarre sfumature, fino al ritorno celebrativo della vecchia, storica, scaccatura;[46] quest'ultima, col fallimento all'AC Siena e la creazione della nuova Robur Siena, è tornata a essere la divisa casalinga del club toscano che inoltre, a seconda dell'occasione, veste pantaloncini e calzettoni bianchi o neri senza una determinata preferenza. Le uniformi da trasferta dei senesi sono variate molto nel tempo, sia nella foggia che nei colori, vedendo comunque una netta predominanza di tinte come il rosso e il nero.
Simboli ufficiali
Stemma
L'emblema storico del calcio senese è la lupa che allatta i gemelli Senio ed Ascanio, mutuata dalla simbologia tradizionale della città toscana.
Lo stemma societario adottato dall'AC Siena (più volte rimaneggiato e ammodernato, da ultimo nel 2010) era costituito un ancile palato bianco-nero, con la denominazione del club inscritta in una fascia bianca a mezza altezza, sovrastante il summenzionato disegno della lupa con i gemelli, la dicitura Robur e l'anno di fondazione.[47]
La nuova Robur Siena ha adottato due diversi stemmi societarii: uno transitorio, usato nella prima parte del campionato 2014-2015, e uno definitivo, realizzato dal grafico Marco Cheli; entrambi hanno mantenuto il simbolo della lupa, così come la forma ovale dello scudo, abbandonando tuttavia la palatura verticale in favore di un motivo a scacchi bianconeri, e dando al contempo maggior rilievo alla storica denominazione Robur.[48]
-
Stemma dell'AC Siena utilizzato fino al 2010
-
L'ultimo stemma dell'AC Siena, utilizzato dal 2010 al fallimento del 2014
-
Stemma transitorio della Robur Siena, in uso nella prima parte del campionato 2014-2015
-
Stemma della Robur Siena, in uso dal 2014
Inno
Strutture
Stadio
All'inizio degli anni venti la Robur giocava le sue prime partite sul campo di Piazza d'Armi;[49] il 7 gennaio 1923 con la partita Siena - CS Firenze 2-0 avviene l'inaugurazione del campetto di San Prospero, più adatto alle esigenze dell'epoca, tuttavia la squadra successivamente tornò a giocare in Piazza d'Armi fino al termine degli anni trenta.[49]
L'Artemio Franchi è l'impianto che ospita gli incontri casalinghi dei senesi.[50] Fu costruito nel 1923, inaugurato l'8 dicembre 1938 in un'amichevole contro l'Empoli;[50] l'impianto fu intitolato a Rino Daus, squadrista fascista ucciso nel giugno del 1921.[50] La struttura iniziale presentava solamente la tribuna centrale coperta, a cui nel 1955 fu aggiunta la tribuna scoperta. Successivamente fu denominato Del Rastrello per poi essere intitolato nel 1987, su richiesta della società, ad Artemio Franchi; dal 2007 al 2013 venne aggiunta un'altra denominazione, Montepaschi Arena, a seguito della sponsorizzazione da parte dell'omonima banca senese che deteneva all'epoca anche quote azionarie del club stesso.[50] La capienza è stata portata da 10 560 agli attuali 17 373 posti.[50]
Centro di allenamento
Società
Organigramma societario
Dal sito web della società.[51]
- Anna Durio - Presidente
- Federico Trani - Vice Presidente
- Giovanni Dolci - Direttore sportivo
- Duccio Rugani - Direttore comunicazione
- Giuseppe Materazzi - Direttore area tecnica
- Ruggero Radice[52] - Responsabile tecnico e coordinatore settore giovanile
- Gigi Rossetti - Addetto stampa
- Emiliano Giustarini - Direttore marketing
- Sandro Maffei - Segretario generale
- Alessandra Pasquini - Segreteria
- Fulvio Muzzi - Responsabile impianti
- Luigi Burzi - Coordinatore sicurezza
- Alberto Pazzaglia - Responsabile sicurezza
- Nermi Hodza - Responsabile magazzino
- Marco Lanti - Responsabile magazzino
- Tomas Meigno - Responsabile campo da gioco
- Pierre Alain Teguosoupgui - Responsabile campo da gioco
- Mario Brandini - Addetto all'arbitro
Sponsor
Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor del Siena.
- 1981-2000 ...
- 2000-2001 Romagest
- 2001-2002 Monte dei Paschi di Siena
- 2002-2003 Montepaschi Vita
- 2003-2013 Monte dei Paschi di Siena
- 2013-2014 non presente
- 2014-2015 Inizialmente non presente - dal mese di ottobre Insieme InSiena (sulle maglie appare semplicemente la dicitura Siena)
- 2015-2016 non presente
- 2016-oggi Piccini
Impegno nel sociale
Il Siena è stato attivo nel campo sociale e umanitario. È stata presente all'edizione 2011 de La Fabbrica del Sorriso, iniziativa di raccolta fondi a supporto di progetti di solidarietà in Italia e nel mondo a favore dei bambini bisognosi di aiuto, partecipando ai quattro progetti sostenuti (Fondazione Banco alimentare onlus, Istituto Oikos onlus, Project for people onlus e Vis: Volontariato internazionale per lo sviluppo).[53] Inoltre, grazie alla sua iniziativa AC Siena per la Maremma, ha aiutato la popolazione di Albinia, colpita dalle alluvioni di novembre 2012, donando materiali tecnici e parte dei ricavati della partita di Serie A Siena-Pescara alle squadre di calcio dei paesi colpiti.[54] Altra somma di denaro è stata invece donata a Agape onlus che si occuperà dell'assistenza alle famiglie rimaste ancora fuori dalle proprie abitazioni.[54] Verranno messe all'asta maglie della squadra bianconera autografate dai calciatori (utilizzate durante la partita precedentemente citata), il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.[54]
Settore giovanile
Il settore giovanile del Siena, al momento del fallimento (2014), era formato da 3 squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera,[55] Allievi Nazionali[56] e Giovanissimi Nazionali[57]), 2 a livello regionale (Giovanissimi Regionali[58] e Giovanissimi Regionali B[59]) e a livello provinciale (Esordienti[60] e Pulcini[61]).
La Robur Siena mantiene tre squadre giovanili, Juniores Nazionali e Allievi Provinciali A e B,[52] nonché una scuola calcio gestita dalla società U.S. Marciano di Marciano della Chiana.[62]
Allenatori e presidenti
Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti.[63]
- 1904-1921 ...
- 1921-1922 Fattorini
- 1922-1924 Pietro Piselli
- 1924-1925 Peter Illich
- 1925-1926 Artur Feldmann
- 1926-1927 Stanislao Klein
- 1927-1929 Giuseppe Giannelli
- 1929-1931 Francesco Mattuteia
- 1931-1932 Sándor Peics
- 1932-1934 Imre Schoffer
- 1934-1935 József Wereb
- 1935-1936 Heinrich Bachmann
- 1936-1939 Vittorio Faroppa
- 1939-1943 Alberto Macchi
- 1945-1946 Cesare Pellegatta
- 1946-1948 Alberto Macchi
- 1948-1951 Ferrero Alberti
- 1951-1952 Teobaldo Depetrini
- 1952-1953 Ferrero Alberti
- 1953-1954 Aldo Dapas
- 1954-1955 Mario Genta
- 1955-1956 Vinicio Viani
- 1956-1957 Renato Bodini (1ª-?ª)
- Renzo Merlin (?ª-?ª)
- Alberto Macchi (?ª-34ª)
- 1957-1958 Vinicio Viani
- 1958-1959 Oronzo Pugliese
- 1959-1960 Ottavio Morgia (1ª-?ª)
- Walter Crociani (?ª-34ª)
- 1960-1961 Oronzo Pugliese
- 1961-1962 Aldo Puccinelli
- 1962-1963 Dino Bovoli
- 1963-1964 Enrico Radio (1ª-?ª)
- Lauro Toneatto (?ª-34ª)
- 1964-1966 Lauro Toneatto
- 1966-1969 Natale Faccenda
- 1969-1970 Volturno Diotallevi (1ª-?ª)
- Renato Piacentini (?ª-?ª)
- Ettore Mannucci (?ª-38ª)
- 1970-1972 Ettore Mannucci
- 1972-1973 Silvano Grassi
- 1973-1974 Silvano Grassi (1ª-?ª)
- Antonio Monguzzi (?ª-34ª)
- 1974-1975 Franco Carradori (1ª-?ª)
- Antonio Monguzzi (?ª-34ª)
- 1975-1977 Ettore Mannucci
- 1977-1978 Ettore Mannucci (1ª-?ª)
- Antonio Monguzzi (?ª-38ª)
- 1978-1979 Mario Mazzoni (1ª-?ª)
- Antonio Monguzzi (?ª-?ª)
- Ottavio Bianchi (?ª-34ª)
- 1979-1980 Idilio Cei
- 1980-1981 Giorgio Bravi (1ª-?ª)
- Costanzo Balleri (?ª-34ª)
- 1981-1983 Guido Mammi
- 1983-1984 Romano Mattè (1ª-?ª)
- Primo Luigi Galasi (?ª-34ª)
- 1984-1986 Ferruccio Mazzola
- 1986-1987 Marcello Lippi (1ª-?ª)
- Giorgio Sereni (?ª-34ª)
- 1987-1988 Adriano Lombardi (1ª-?ª)
- Romano Fogli (?ª-34ª)
- 1988-1989 Ferruccio Mazzola
- 1989-1991 Attilio Perotti
- 1991-1992 Salvatore Esposito (1ª-?ª)
- Romano Fogli (?ª-34ª)
- 1992-1993 Luciano Vescovi (1ª-?ª)
- 1993-1995 Silvio Baldini
- 1995-1996 Luigi De Canio
- 1996-1997 Corrado Orrico (1ª-16ª)
- Claudio Rastelli (17ª)
- Giuseppe Savoldi (18ª-34ª)
- 1997-1998 Enrico Nicolini (1ª-15ª)
- Fausto Silipo (16ª-34ª)
- 1998-1999 Gian Cesare Discepoli (1ª-?ª)
- Giuseppe Di Franco (?ª-?ª)
- Adriano Buffoni (?ª-?ª)
- Stefano Di Chiara (?ª-34ª e play-out)
- 1999-2001 Antonio Sala
- 2001-2002 Giuseppe Papadopulo (1ª-7ª)
- Vincenzo Guerini (8ª)
- Giuseppe Papadopulo (9ª-14ª)
- Vincenzo Guerini (15ª-24ª)
- Giuseppe Papadopulo (25ª-38ª)
- 2002-2004 Giuseppe Papadopulo
- 2004-2005 Luigi Simoni (1ª-18ª)
- Luigi De Canio (19ª-38ª)
- 2005-2006 Luigi De Canio
- 2006-2007 Mario Beretta
- 2007-2008 Andrea Mandorlini (1ª-12ª)
- Mario Beretta (13ª-38ª)
- 2008-2009 Marco Giampaolo
- 2009-2010 Marco Giampaolo (1ª-9ª)
- Marco Baroni (10ª-13ª)
- Alberto Malesani (14ª-38ª)
- 2010-2011 Antonio Conte
- 2011-2012 Giuseppe Sannino
- 2012-2013 Serse Cosmi (1ª-17ª)
- Giuseppe Iachini (18ª-38ª)
- 2013-2014 Mario Beretta
- 2014-2015 Massimo Morgia
- 2015-2016 Gianluca Atzori (1ª-13ª)
- Guido Carboni (14ª-34ª)
- 2016-2017 Giovanni Colella (1ª-18ª)
- Cristiano Scazzola (19ª-)
- 1904-1934 ...
- 1934-1936 Aldo Sampoli
- 1936-1940 Raniero Ricci
- 1940-1943 Arcangelo Magi
- 1945-1946 Corsino Corsini
- 1946-1951 Renato Buccianti
- 1951-1956 Agostino Battignani
- 1956-1966 Danilo Nannini
- 1966-1967 Renato Luchini
- 1967-1969 Bixio Gianfaldoni
- 1969-1970 Danilo Nannini[64]
- 1970-1978 Vittorio Beneforti
- 1978-1979 Corrado Vanni
- 1979-1981 Danilo Nannini
- 1981-1983 Ennio Regoli
- 1983-1986 Danilo Nannini
- 1986-1998 Max Paganini
- 1998-1999 Giancarlo Castagni
- 1999-2001 Leo Salvietti
- 2001-2006 Paolo De Luca
- 2006-2010 Giovanni Lombardi Stronati
- 2010-2014 Massimo Mezzaroma
- 2014-2016 Antonio Ponte
- 2016-oggi Anna Durio
Calciatori
Numeri ritirati
Palmarès
Competizioni nazionali
- 2000
Competizioni interregionali
- 1934-1935 (girone F; girone finale B)
- 1937-1938 (girone D)
- 1999-2000 (girone A)
Altri piazzamenti
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Serie A | 9 | 2003-2004 | 2012-2013 | 9 |
2º | Seconda Divisione | 2 | 1922-1923 | 1923-1924 | 16 |
Serie A-B | 1 | 1945-1946 | |||
Serie B | 13 | 1935-1936 | 2013-2014 | ||
3º | Seconda Divisione | 1 | 1927-1928 | 43 | |
Prima Divisione | 4 | 1931-1932 | 1934-1935 | ||
Serie C | 22 | 1936-1937 | 1977-1978 | ||
Serie C1 | 14 | 1982-1983 | 1999-2000 | ||
Lega Pro | 2 | 2015-2016 | 2016-2017 | ||
4º | Terza Divisione | 1 | 1926-1927 | 23 | |
Seconda Divisione | 3 | 1928-1929 | 1930-1931 | ||
IV Serie | 4 | 1952-1953 | 1955-1956 | ||
Serie D | 7 | 1970-1971 | 2014-2015 | ||
Serie C2 | 8 | 1978-1979 | 1989-1990 |
In 85 stagioni sportive disputate a partire dall'esordio a livello nazionale nella Lega Nord il 12 novembre 1922, compresi 2 campionati di Seconda Divisione e 1 Campionato Misto Bassitalia disputato in qualità di società di Serie B, 1 campionato di terzo livello del Direttorio Divisioni Inferiori Nord (C) e 2 di quarto livello (D), e 8 campionati di Serie C2. Sono escluse le annate dal 1924 al 1926, nelle quali il Siena partecipò ai massimi tornei del Comitato Regionale Toscano, cui afferiva anche antecedentemente il 1922.
Statistiche di squadra
Il Siena esordì in Promozione nella stagione 1921-1922. Quella attuale (2015-16) è pertanto la sua 94ª stagione sportiva; nelle 93 precedenti, ha partecipato a 9 campionati di Serie A, 16 di Serie B o equivalenti storici, e 49 di Serie C o categorie equiparabili. Dall'introduzione della prima legislazione professionistica in Italia nel 1926, la squadra è stata relegata fra i dilettanti per 15 volte.[6] Dalla promozione nel massimo campionato italiano (2003-2004), il Siena ha ottenuto come migliore posizione il 13º posto (2007-2008),[66] e come peggiore il 19° (2009-2010), che ha portato la retrocessione del club in Serie B.[67]
Le vittorie con maggior numero di reti di scarto furono nella stagione 2003-2004 (Siena-Empoli 4-0 e Siena-Modena 4-0) e in quella 2011-2012 (Siena-Lazio 4-0);[68][69] la peggior sconfitta in trasferta, anch'essa nella stagione 2003-2004, fu Roma-Siena 6-0.[68] La partita con più reti è stata giocata nella stagione 2004-2005 in trasferta contro il Livorno (il risultato finale fu 6-3 per i bianconeri).[70]
Statistiche individuali
Di seguito i primatisti di presenze e reti.[71][72]
- 368 Antonio Monguzzi
- 350 Simone Vergassola
- 289 Michele Mignani
- 242 Gerardo Tosolini
- 227 Stefano Argilli
- 208 Andrea Pepi
- 202 Lauro Toneatto
- 201 Danilo Tosoni
- 200 Emilio Ferranti
- 57 Eugenio Pazzaglia
- 54 Emilio Ferranti
- 50 Emanuele Calaiò
- 49 Massimo Maccarone
- 46 Luciano Renoldi
- 40 Guglielmo Coppola
- 34 Enrico Chiesa
- 33 Armando Serlupini
- 30 Santino Nuccio
Tifoseria
Storia
Nella stagione 2014-2015 la tifoseria della Robur stabilisce l'allora record di abbonamenti per la Serie D[73] (successivamente superato dal Parma nella stagione 2015-2016).
Gemellaggi e rivalità
La tifoserie senese è gemellata con le tifoserie di Udinese e Pistoiese.[74][75] Quello con i friulani in particolare, lega le due tifoserie e le due società. Un'amicizia lega il gruppo Vecchi Ultras con quello bolognese Beata Gioventù, per la comune rivalità con la Fiorentina. Altro rapporto d'amicizia lega la tifoseria toscana con quella del Como.[75]
La principale rivalità è quella con la tifoseria della Fiorentina.[74][75] La partita con la viola è infatti chiamata "derby guelfi-ghibellini", dovuta alle due storiche battaglie tra le città; la Battaglia di Montaperti del 1260 (esaltata dai ghibellini senesi) e quella di Colle di Val d'Elsa del 1269 (esaltata dai guelfi fiorentini allora alleati dei colligiani), anche se è doveroso ricordare che Siena e Firenze durante il Medioevo erano entrambe divise internamente tra guelfi e ghibellini.
Con il Livorno esiste una rivalità sentita fin dagli anni cinquanta.[74][75]
I precedenti di Siena-Roma sono tutt'altro che amichevoli, due volte partita sospesa per lancio di fumogeni da parte dei tifosi romanisti, alcuni feriti da arma da taglio e in qualche occasione, nella Curva Sud di Roma, sono comparsi striscioni minatori contro i tifosi del Siena. Il 13 settembre 2009 i sostenitori senesi, in un Siena-Roma finito 1 a 2, intonarono cori da stadio offensivi nei confronti del suocero di Daniele De Rossi, Massimo Pisnoli, ucciso l'anno precedente, e dello stesso giocatore. A questo episodio non corrisposero comunque atti di violenza.[76] Gli attriti tra la tifoseria e il giocatore nacquero nel novembre 2004 quando il calciatore romano causò un grave infortunio ad Andrea Ardito, allora giocatore senese.
Con la tifoseria empolese esiste, da sempre, forte antipatia da entrambe le parti. Molti gli episodi di violenza che hanno portato ad arresti e denunce dopo gli scontri tra le due tifoserie.[74][75] Col Perugia invece, esiste una forte rivalità per entrambe le parti come testimoniano i numerosi episodi di scontri tra le due tifoserie, in quello che viene definito quasi un derby. Le due tifoserie hanno avuto modo di confrontarsi anche in Serie A nel 2003-2004.[74][75]
Importanti rivalità regionali esistono con le tifoserie di Arezzo e Grosseto. La prima è una rivalità storica che ha radici nel Medioevo. Siena, nel 1269 fu sconfitta dai guelfi colligiani e fiorentini nella battaglia di Colle di Val d'Elsa. Questa sconfitta la portò ad abbandonare lo schieramento ghibellino, diventando guelfa e scatenando le ire degli aretini ghibellini, che chiamarono "traditori" i senesi. Un anno dopo aver subito una dolorosa e sanguinosa sconfitta dai ghibellini Aretini il 26 giugno 1288 a Pieve al Toppo, l'11 giugno 1289, nella famosa battaglia di Campaldino, Siena guelfa, alleata di Firenze, sconfisse Arezzo ghibellina. Arezzo che si rifece con tutto lo schieramento Ghibellino, guidato da Uguccione della Faggiola il 29 agosto 1315, sconfiggendo i Guelfi fiorentini e Senesi nella battaglia di Montecatini.[74][75] La seconda si è sviluppata in continuità con la rivalità storica tra la città del Palio e il capoluogo maremmano, già esistente in epoca medievale essendo Grosseto sottomessa a Siena sino alla caduta della Repubblica senese.[75] Altre rivalità degne di nota esistono con le tifoserie di Salernitana,[74][75] Nocerina,[75] Cosenza,[75] Crotone,[75] Carrarese,[75] Lucchese,[75] Frosinone,[75] Montevarchi,[75] Palermo,[75] Prato,[75] Reggina,[75] Sambenedettese[75] e SPAL.[75]
Organico
Rosa
Rosa aggiornata al 31 gennaio 2017.
|
|
Staff tecnico
Dal sito web della società.[77]
- Area tecnica
- Cristiano Scazzola - Allenatore
- Marco Banchini - Vice allenatore
- Marco Coralli - Preparatore atletico
- Giorgio Rocca - Preparatore portieri
- Area sanitaria
- Domenico di Mambro - Responsabile sanitario
- Michele Bisogni - Medico sociale
- Leonardo Cavaliere - Recupero infortunati
- Alessio Gori - Fisioterapista
- Andrea Aldinucci - Fisioterapista
- Ezio Targi - Massaggiatore
- Federico Ferrandi - Dietista
- Cecilia Lucenti - Medico agopuntore
- Altri
Note
- ^ Robur Siena, su lega-pro.com.
- ^ Comunicato ufficiale n. 63 – Stagione sportiva 2014-2015 (PDF), in Lega Nazionale Dilettanti, 11 agosto 2014.
- ^ a b Ai sensi dell'art. 52 comma 10 delle NOIF della Federazione Italiana Giuoco Calcio, cfr. Comunicato ufficiale n.63 Stagione Sportiva 2014/2015, su lnd.it, Lega Nazionale Dilettanti, 11 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
- ^ a b Calcio, il Siena ammesso in serie D, in La Nazione, 22 luglio 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
- ^ Almanacco Panini 2009
- ^ a b Campionato, su siena1904.net, siena1904.net. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Robur è tuttora il nome con cui i tifosi chiamano la squadra di calcio per distinguerla dalla Mens Sana e dalla Virtus, le due squadre senesi di basket.
- ^ a b Fontanelli; Natili, p. 235.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 238.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 242.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 245.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 246.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 248.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 249.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 256.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 260.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 263.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 264.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 267.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 283.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 290.
- ^ Fontanelli; Natili, pp. 291-307.
- ^ Fontanelli; Natili, p. 301.
- ^ La storia della Robur-Finalmente è Serie B, su sienaclubfedelissimi.it, sienaclubfedelissimi.it. URL consultato il 29 gennaio 2013.
- ^ a b c La storia della Robur-Paolo De Luca e il sogno della Serie A, su sienaclubfedelissimi.it, sienaclubfedelissimi.it. URL consultato il 29 gennaio 2013.
- ^ a b c La storia della Robur-L'era Lombardi Stronati: Tra gioie e dolori, su sienaclubfedelissimi.it, sienaclubfedelissimi.it. URL consultato il 29 gennaio 2013.
- ^ a b La storia della Robur-2010 Inizia il Siena di Massimo Mezzaroma, su sienaclubfedelissimi.it, sienaclubfedelissimi.it. URL consultato il 29 gennaio 2013.
- ^ La storia della Robur-Si riparte dalla Serie B, su sienaclubfedelissimi.it, sienaclubfedelissimi.it. URL consultato il 29 gennaio 2013.
- ^ Claudio Lenzi, Storico Siena, è semifinale, Destro affonda il Chievo, in La Gazzetta dello Sport, 25 gennaio 2012.
- ^ Alessandro Lorenzini, Il Siena ci riprova contro l'unica big mai sconfitta, in La Gazzetta dello Sport, 24 settembre 2012, p. 10.
- ^ Luca Calamai, Per i nerazzurri primo scivolone contro i toscani, in La Gazzetta dello Sport, 25 settembre 2012, p. 11.
- ^ Lo sport non abita più a Siena: dopo la Mens Sana fallisce anche la Robur
- ^ Siena, l'iscrizione non arriva. Il club dichiarato fallito. Sparisce anche il Padova - quotidiano.net, 15 lug 2014
- ^ a b (PDF) Siena - no ricorso non ammissione - figc.it, 18 lug 2014
- ^ (PDF) Svincolo calciatori AC SIENA - CALCIO PADOVA - figc.it, 22 lug 2014
- ^ a b A.C. Siena S.p.A. in liquidazione - acsiena.it
- ^ Simone Vergassola torna ad essere un calciatore del Siena
- ^ Siena, l'incubo è finito: promosso in Lega Pro - Corriere dello Sport, 10 maggio 2015
- ^ La Robur Siena batte l'Akragas e conquista lo scudetto di Serie D - sienafree.it, 30 maggio 2015
- ^ COMUNICATO - robursiena.it, 16 giugno 2015
- ^ COMUNICATO - robursiena.it, 1º luglio 2015
- ^ Robur Siena, vittoria nel derby dopo 57 anni, su www.tuttolegapro.com. URL consultato il 29 febbraio 2016.
- ^ Lega Pro Coppa Italia, Siena, manita al Foggia, su www.tuttosport.com. URL consultato il 29 febbraio 2016.
- ^ Robur Siena, Atzori e le dimissioni: "È cambiato il progetto" - TUTTOmercatoWEB.com, su www.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 29 febbraio 2016.
- ^ Lega Pro Siena, Guido Carboni è il nuovo allenatore, su www.tuttosport.com. URL consultato il 29 febbraio 2016.
- ^ a b Le Divise, su siena1904.net, siena1904.net. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ A.C.Siena-Stemma, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 25 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014).
- ^ L'autore del logo Marco Cheli, spiega..., Robur Siena Società Sportiva Dilettantistica, 5 settembre 2014.
- ^ a b Stadio, su siena1904.net, siena1904.net. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ a b c d e Stadio, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
- ^ Società - robursiena.it
- ^ a b Giovanili - robursiena.it
- ^ Iniziative-La Fabbrica del Sorriso, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ a b c Ac Siena per la Maremma, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Primavera, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Allievi Nazionali, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Giovanissimi Nazionali, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Giovanissimi Regionali, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Giovanissimi Regionali B, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Esordienti, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Staff giovanili-Pulcini, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ SCUOLA CALCIO: ACCORDO ROBUR MARCIANO - robursiena.it, 23 giu 2015
- ^ Presidenti e allenatori (PDF), su sienaclubfedelissimi.it, http://www.sienaclubfedelissimi.it/. URL consultato il 4 marzo 2016.
- ^ Commissario straordinario.
- ^ Storia, su acsiena.it, acsiena.it. URL consultato il 29 gennaio 2013.
- ^ Classifica Serie A, Stagione 2007/2008, in Corriere dello Sport. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Risultati e classifiche 2010, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ a b Campionato 2003-2004, siena1904.net. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Campionato 2011-2012, siena1904.net. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Campionato 2004-2005, siena1904.net. URL consultato il 27 gennaio 2013.
- ^ Maggiori presenze (PDF), su sienaclubfedelissimi.it, http://www.sienaclubfedelissimi.it/. URL consultato il 4 marzo 2016.
- ^ Maggiori realizzatori (PDF), su sienaclubfedelissimi.it, http://www.sienaclubfedelissimi.it/. URL consultato il 4 marzo 2016.
- ^ Com'è allegro tifare anche in Serie D, il record del Parma e il bello del calcio, in la Repubblica, 2 agosto 2015.
- ^ a b c d e f g Tifonet
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Tifoserie toscane
- ^ De Rossi, Totti, Giampaolo e Siena: gli insulti non hanno mai un colore, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 14 settembre 2009. URL consultato il 3 agosto 2013.
- ^ Staff - robursiena.it
Bibliografia
- Carlo Fontanelli; Nicola Natili, 100 anni con la Robur, Empoli, GEO Edizioni, 2004.
- Almanacco illustrato del calcio, Modena, Panini, 2009, ISBN 11293381
ISBN
non valido (aiuto).
Voci correlate
Altri progetti
- Wikinotizie contiene l'articolo Campionato italiano di calcio 2006-2007, penalizzate Siena e Pescara, 19 ottobre 2006
- Wikinotizie contiene l'articolo I guai del presidente dell'Associazione Calcio Siena, 22 dicembre 2008
- Wikinotizie contiene l'articolo Calcio: a breve Perinetti e Sannino lasceranno il Siena per il Palermo, 16 maggio 2012
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su robursiena.com.
- (DE, EN, IT) Siena Football Club, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.