Utente:Leo Pasini/Sandbox
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Infobox Militare
North American F-86 Sabre versioni caccia diurno (A - E - F) | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | North American |
Data ordine | 20 novembre 1946[1] |
Data primo volo | 20 maggio 1948[1][N 1] |
Utilizzatore principale Utente | USAF |
Esemplari | XP-86= 3 P-86A= 554 F-86E= 336 F-86F= 2 539[2] |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 11,43 m (37 ft 6 in) |
Apertura alare | 11,30 m (37 ft 1 in) |
Altezza | 4,50 m (14 ft 9 in) |
Superficie alare | 26,75 m² (- 287,9 ft²) |
Carico alare | -,- kg/m² (-,- lb/ft²) |
Peso a vuoto | 4 792 kg (10 555 lb) |
Peso carico | - - kg (- - lb) |
Peso max al decollo | 7 421 kg (16 346 lb) (con serbatoi di carburante esterni, sganciabili) |
Passeggeri | - |
Capacità combustibile | 1 647 l (- 435 U.S. gal)[3]; |
Propulsione | |
Motore | un turbogetto General Electric J47-GE-13, compressore a flusso assiale |
Potenza | (- 750 hp, - 560 kW) |
Spinta | 2 361 kgf (23,1 kN, 5 200 lbf) - - kgf (-,- kN, - - lbf) con postbruciatore; |
Prestazioni | |
Velocità max | 1 093 km/h (- 679 mph, - 590 kt), al livello del mare |
Velocità di crociera | - - km/h (- - mph, - - kt) |
Velocità di salita | 36,83 m/s (7 250 ft/min), iniziale |
Autonomia | (- - mi, - - nm) a - km/h (- mph, - kt) - h - min |
Raggio di azione | - 516 km (- 321 mi, - 279 nm) |
Tangenza | 14 387 m (47 200 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 6 Browning M3 da 12,7 mm |
Note | Misure, pesi, prestazioni e armamento sono riferiti alla versione F-86E-5-NA |
I dati sono tratti da "North American F-86 Sabre"[4], tranne dove diversamente indicato. | |
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Ad oggi Utente:Leo Pasini/Sandbox6
Storia del progetto
Tecnica
Cellula
Motore
Armamento/Sistemi d'arma
Passeggeri
Impiego operativo
Stati Uniti d'America
I primi due Sabre ad uscire dalla catena di montaggio furono assegnati all'USAF alla fine di maggio del 1948 anche se, all'atto pratico, rimasero a disposizione della North American, per proseguire lo sviluppo dell'aereo.
Nel mese di settembre l'USAF decise di dare pubblica dimostrazione delle capacità del Sabre ed organizzò, nell'ambito delle National Air Races di Cleveland, un tentativo di battere il record di velocità in volo; all'epoca il primato ufficialmente riconosciuto apparteneva al Douglas D-558-1 Skystreak, che il 25 agosto del 1947 aveva fatto registrare la velocità di 650,796 miglia all'ora (1 047,355 km/h)[5] (in realtà il Bell X-1 aveva già superato il muro del suono il 14 ottobre 1947, ma il dato non era stato divulgato).
Il giorno 5 settembre il pilota Robert L. Johnson[N 2] esibì il prorio Sabre (il quarto esemplare di F-86A-1) di fronte ad una folla di 80 000 spettatori[6]; problemi alla strumentazione di rilevazione della velocità e le interferenze con altri aerei in volo in contemporanea non consentirono al pilota un numero di passaggi sufficiente, secondo la vigente regolamentazione internazionale, a far omologare la velocità di 669,480 miglia all'ora (1 077,424 km/h) ottenuta. L'impresa di battere il record fu però rimandata solamente di una decina di giorni: Johnson ed il Sabre centrarono l'obiettivo il 15 settembre decollando dal Muroc Army Air Field, facendo registrare la velocità di 670,981 miglia all'ora (1 079,839 km/h)[5][N 3].
Benché l'ultimo dei trentare F-86A-1 sia stato consegnato entro la fine di marzo del 1949, nessuno di questi esemplari fu utilizzato in reparti operativi e tutti furono impiegati esclusivamente a scopo sperimentale o valutativo[5].
I primi F-86A a giungere presso un reparto di volo appartenevano al secondo lotto produttivo (designati quindi F-86A-5) e furono assegnati al 1st Fighter Interceptor Wing nel mese di febbraio del 1949, presso il quale sostituirono i Lockheed P-80 Shooting Star utilizzati fino ad allora[5]. In seguito altri quattro Fighter Interceptor Wing furono equipaggiati con gli F-86A, per un totale di quindici Squadron[5].
L'USAF iniziò la sostituzione degli F-86A con i velivoli della versione "E" già a partire dal mese di ottobre del 1951; gli aerei (ricondizionati ed aggiornati agli standard più recenti) furono assegnati a diversi reparti della Air National Guard, a partire dal 198th Squadron di base a Porto Rico[5].
Le consegne dei primi F-86E avevano avuto inizio sei mesi prima, nel febbraio di quello stesso anno, con l'assegnazione al 33rd Fighter Interceptor Wing; in settembre ebbero luogo le prime consegne ai reparti di stanza in Corea. Anche in questo caso furono complessivamente cinque i Fighter Interceptor Wing a ricevere i nuovi Sabre (di cui quattro in sostituzione dei velivoli della precedente versione)[7].
Maggior diffusione nei reparti dell'USAF ebbero i velivoli dell'ultima versione da "caccia diurna": gli F-86F, a partire dal mese di marzo del 1952, furono assegnati complessivamente a diciassette Wing e dal mese di giugno fecero la propria comparsa nei cieli della Corea[8].
Particolare rilievo ebbe la presenza in Europa dei Sabre della versione F-86F-35 che, con la loro capacità di attacco con armi nucleari, fuorno operativi dal 1954, in funzione deterrente nei confronti dell'Unione Sovietica e dei paesi aderenti al Patto di Varsavia[8].
La maggior parte degli F-86F furono dismessi dall'USAF entro la fine del 1955; una parte di questi aerei furono assegnati ai reparti dell'Air National Guard ma la grande maggioranza fu impiegata per fornire uno strumeto efficace alle forze armate dei paesi alleati degli Stati Uniti d'America secondo il protocollo stabilito fin dal 1949[9] con il Military Assistance Program (noto anche come Mutual Defense Assistance Program).
- Guerra di Corea
Quando nei cieli nordcoreani apparvero i MiG-15, all'epoca condotti da piloti sovietici[N 4], fu presto chiaro che l'USAF non aveva nell'area un velivolo in grado di contrastarne le prestazioni[10].
I vertici militari degli Stati Uniti d'America, l'8 novembre del 1950, presero la decisione di trasferire in Corea il 4th Fighter Interceptor Wing i cui tre Squadron (334th,335th e 336th), all'epoca equipaggiati con gli F-86A, raggiunsero il Giappone a metà dicembre (i primi due a bordo di portaerei di scorta, il terzo a bordo di navi da trasporto), per poi trasferirsi in volo verso la base di Kimpo[10].
Gli eventi del mese di dicembre misero in luce la superiorità del Sabre, e dei suoi piloti, sui MiG-15 ma le manovre a terra costrinsero l'USAF ad evacuare l'aeroporto di Kimpo dato che le forze cinesi stavano avanzando entro i confini della Corea del Sud; il 4th Fighter Interceptor Wing fu quindi costretto a rischierarsi in territorio giapponese, con i Sabre impossibilitati a raggiungere il principale teatro di manovra dei MiG-15 che operavano prevalentemente lungo le rive del fiume Yalu provenendo dalle basi in territorio cinese[10].
Da metà gennaio del 1951 una parte dei Sabre del 4th FIW venne trasferita presso la base di Taegu dalla quale gli aerei operarono prevalentemente in funzione di supporto tattico compiendo missioni di attacco al suolo, ma con risultati giudicati non soddisfacenti in relazione all'impossibilità di trasportare sufficiente carico offensivo, se non al costo di una considerevole diminuzione della loro autonomia operativa[10].
Già dal 10 febbraio, a seguito degli effetti della controffensiva di terra, l'aerobase di Kimpo fu nuovamente utilizzabile dalle forze delle Nazioni Unite mentre era stata resa operativa una nuova base nei pressi di Suwon. Ben presto la sponda meridionale del fiume Yalu divenne nota agli equipaggi statunitensi come MiG alley[N 5] perché in questa zona ristretta gli aerei da caccia "nordcoreani"[N 6] pattugliavano il cielo alla ricerca di aerei nemici, in particolare dei bombardieri Boeing B-29 Superfortress, pronti però a rifugiarsi di nuovo entro i confini cinesi per sfuggire agli intercettori nemici cui era inibito l'inseguimento oltre i confini coreani, per scelta dei propri vertici[10].
A partire dal mese di luglio del 1951 gli F-86A furono progressivamente rimpiazzati dagli F-86E mentre nel mese di settembre fecero la propria comparsa i MiG-15 "bis", nei quali il motore Klimov RD-45 (copia non autorizzata del britannico Rolls-Royce Nene) era stato sostituito dalla sua versione successiva denominata VK-1[10]. Un secondo reparto statunitense, il 51st Wing fu equipaggiato con gli F-86E (anche in questo caso sostituendo i P-80 Shooting Star) mentre il 39st Wing fu aggiunto solamente nel mese di giugno del 1952. In quanto a numero di velivoli operativi, sul finire del 1952 le forze in campo vedevano circa 1 000 MiG-15 contrastare 150 esemplari di F-86 (prevalentemente nella versione "E", ma già erano comparsi i primi velivoli della versione "F")[10].
La comparsa degli F-86F, le cui consegne iniziarono nel mese di luglio, ed il loro successivo aggiornamento con l'ala "6-3" si rivelarono fattori determinanti e ben presto il numero delle vittorie ottenute contro i MiG-15 crebbe considerevolmente; tra l'altro, negli ultimi mesi del 1952, furono numerosi i MiG-15 abbattuti senza colpo ferire: diversi caccia sovietici furono osservati precipitare "in vite" nel tentativo di contrastare i Sabre senza che i loro piloti, relativamente poco esperti, fossero in grado di contrastarne gli effetti[10].
Alla fine di gennaio del 1953 anche i primi F-86F-30, variante "caccia-bombardiere" del Sabre, arrivarono sul terriotrio coreano; prima della fine del conflitto questi aerei furono assegnati a due Wings e nel corso delle loro missioni sganciarono complessivamente 3 044 short ton (2 761 t) di bombe sul suolo coreano[10].
L'ultimo abbattimento di un MiG-15 ad opera di un Sabre fu registrato il 22 luglio del 1953 da parte di un pilota del 31st Wing mentre l'ultimo abbattimento effettuato da un Sabre risultò essere quello di un Ilyushin Il-12, realizzato il 27 luglio (ultimo giorno di guerra)[10].
I numeri relativi agli abbattimenti complessivamente registrati sono contrastanti, come spesso capita, a seconda della parte in causa che pubblica il dato; nel caso della guerra di Corea non sono per altro noti dati rilasciati da fonte cinese o nordcoreana ed i dati di provenienza statunitense[N 7], che indicano circa 800 MiG-15 abbattuti a fronte di circa 80 F-86 abbattuti, non trovano alcun tipo di riscontro[10].
Secondo le cifre ufficiali rilasciate dall'USAF, furono 39 i piloti ad assicurarsi la qualifica di "asso dell'aviazione" pilotando un aviogetto nel corso della guerra ed ognuno di essi era al comando di un F-86 Sabre; il pilota a far segnare il maggior numero di successi fu Joseph Christopher McConnell che rivendicò 16 abbattimenti di velivoli nemici[10].
Versioni
Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da ...
- ABC XY-123
Testo
Utilizzatori
Dati tratti da "...".
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Militari
Enti governativi
Civili
Incidenti
Dati tratti da Aviation Safety Network
- (EN) Douglas DC-2, su Aviation Safety Network, http://aviation-safety.net/index.php, 9 febbraio 2014. URL consultato il 19 settembre 2015.
Utilità
- Preso da Canadair Sabre: possibile recuperare nella voce F-86?
A bassa velocità c'era un problema legato alla manovrabilità dell'aereo ad elevati angoli d'attacco dovuto alle ali a freccia con apertura relativamente ridotta. Riducendo la velocità, le estremità alari entravano in stallo e l'aereo cabrava bruscamente arrivando anche a ruotare più volte in maniera incontrollabile. Questo fenomeno è un particolare tipo di stallo tipico degli aerei ad elevata freccia alare noto come "pitch-up" per il suo effetto, noto anche come "Sabre dance" proprio perché osservato inizialmente sull'F-86 Sabre.
- Preso da CAC Sabre:
Ad alta velocità l'aereo era intrinsecamente stabile, cioè lasciando la barra di comando tendeva spontaneamente a stabilizzarsi [11].
A bassa velocità c'era un problema legato alla manovrabilità dell'aereo ad elevati angoli d'attacco dovuto alle ali a freccia con apertura relativamente ridotta. Riducendo la velocità, le estremità alari entravano in stallo e l'aereo cabrava bruscamente arrivando anche a ruotare più volte in maniera incontrollabile. Questo fenomeno è un particolare tipo di stallo tipico degli aerei ad elevata freccia alare noto come “pitch-up” per il suo effetto, è noto anche come “Sabre dance” proprio perché osservato inizialmente sull'F-86 Sabre.
Voci Correlate
- MGM-1 Matador
- ...
Wikilinks
- ...
Internet links
No*(EN) UK Civil Aviation Authority, http://www.caa.co.uk/, http://www.caa.co.uk/docs/HistoricalMaterial/G-ABPI.pdf . URL consultato l'8 settembre 2015.
No*(EN) Characteristics for grade D1 (Д1), su Database of Steel and Alloy (Marochnik), http://www.splav-kharkov.com/en/index.php. URL consultato il 6 dicembre 2014.
No*(EN) GOE 387 AIRFOIL (goe387-il), su Airfoil Tools, http://airfoiltools.com/index. URL consultato il 7 dicembre 2014.
- (EN) Consuta - Technical, su Consuta.org.uk, http://www.consuta.org.uk/workshop/Home.html. URL consultato il 22 ottobre 2015.
- Sistema di designazione nel Regno Unito, dal 1920
- Soviet/Russian Designation Prefixes and Suffixes [1]
Infobox 2
Farman F.180 | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo di linea |
Equipaggio | 2 più assistenti |
Costruttore | Farman |
Data primo volo | novembre 1927 |
Utilizzatore principale Utente | Lignes Farman |
Esemplari | 3 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 18,00 m (- ft - in) |
Apertura alare | 26,00 m (- ft - in) |
Freccia alare | -° |
Altezza | 5,80 m (- ft - in) |
Superficie alare | 172,0 m² (- - ft²) |
Carico alare | -,- kg/m² (-.- lb/ft²) |
Peso a vuoto | 4 500 kg (- - lb) |
Peso carico | - - kg (- - lb) |
Peso max al decollo | 8 000 kg (- - lb) |
Passeggeri | fino a 24 |
Capacità combustibile | - - L (- - gal) |
Propulsione | |
Motore | due Farman 12We, motori 12 cilindri a W a , raffreddati a liquido |
Potenza | - 507 CV (- 500 hp, - 373 kW) ciascuno |
Spinta | |
Prestazioni | |
Velocità max | 190 km/h (- mph, - kt) a - - m di quota (- - ft) |
Velocità di crociera | 170 km/h (- mph, - kt) a - - m di quota (- - ft) |
Velocità di salita | -,- m/s (- - ft/min) |
Corsa di decollo | - m (- - ft) |
Autonomia | fino a 1 000 km (- - mi, - - nm) |
Quota di servizio | 4 000 m (- - ft) |
Tangenza | - - m (- - ft) |
Dati tratti da "Enciclopedia L'Aviazione", tranne dove diversamente indicato. | |
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Note
Annotazioni
- ^ Data relativa al primo F-86A di serie
- ^ Da non confondere con Robert Samuel Johnson, asso dell'aviazione statunitense nel corso della seconda guerra mondiale
- ^ Velocità comunque subsonica, pari a Ma 0,87
- ^ Circostanza allora ignota tra le file dei combattenti facenti capo all'Organizzazione delle Nazioni Unite.
- ^ In lingua inglese: "il viale dei MiG"
- ^ I piloti rimanevano prevalentemente sovietici anche se progressivamente affiancati da aviatori cinesi e nordcoreani nel frattempo addestrati da personale sovietico.
- ^ Anche nel caso della documentazione prodotta dalle autorità statunitensi sono presenti più dati, tra loro contrastanti
Fonti
- ^ a b North American F-86A Sabre, in "www.joebaugher.com"
- ^ North American F-86 Sabre, in "www.uswarplanes.net"
- ^ Davis, 2000, p. 35
- ^ Curtis, 2000, p. 69
- ^ a b c d e f Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ^ Curtis, 2000, p. 17.
- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ^ a b c d e f g h i j k l F-86 in Korea, in "www.joebaugher.com".
- ^ Davis 1992.
Su una colonna
references/
Bibliografia
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Pubblicazioni
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- (EN) Larry Davis, F-86 Sabre, in In Action, n. 33, Carrollton, Texas, USA, Squadron Signal Publications, ottobre 1979, ISBN 978-0-89747-032-2.
- (EN) Larry Davis, F-86 Sabre, in In Action, n. 126, Carrollton, Texas, USA, Squadron Signal Publications, dicembre 1992, ISBN 978-0-89747-282-1.
- (EN) Larry Davis, F-86 Sabre, in Walk Around, n. 21, Carrollton, Texas, USA, Squadron Signal Publications, gennaio 2000, ISBN 978-0-89747-409-2.
No* (EN) The Berlin International Aero Show - Farman, in Flight, Sutton, Surrey - UK, Reed Business Information Ltd., 11 ottobre 1928, p. 863-868. URL consultato il 20 gennaio 2017.
Archivio
Ricorrente
No* Enzo Angelucci e Paolo Matricardi, Fairey Firefly, in Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo, vol. 3, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 86-7, ISBN non esistente.
No* Giorgio Apostolo, Fiat AS.1, in Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981, p. 87, ISBN non esistente.
No* Achille Boroli e Adolfo Boroli, Fairey Firefly, in L'Aviazione, vol. 7, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, p. 136, ISBN non esistente.
No* Chris Chant, Consolidated TBY Sea Wolf, in Aerei della II Guerra Mondiale, Roma, L'Airone, 2008, p. 93, ISBN 978-88-7944-910-6.
No* Michael Sharpe, North American FJ-1 Fury, in Aerei da attacco e intercettori, Roma, L'Airone, 2008, p. 218, ISBN 978-88-7944-923-6.
No* Robert Jackson, Douglas M-2, in Aviazione Civile, Roma, L'Airone, 2008, p. 192, ISBN 978-88-7944-876-5.
No* (EN) Chris Dunning, Regia Aeronautica. The Italian Air Force 1923-1945 – An Operational History, Hersham, UK, Ian Allan Publishing, 2009, ISBN 978-1-906537-02-9.
Periodici
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No*(EN) Richard Koehnen, Chance Vought F6U Pirate, in Naval Fighters, vol. 9, Ginter Books, dicembre 1983, ISBN 978-0-942612-09-7.
No* Emilio Brotzu, Michele Caso, Gherardo Cosolo, Re.2001 Reggiane, in Dimensione Cielo - Aerei italiani nella 2a guerra mondiale, Caccia assalto, n. 2, Roma, Bizzarri, pp. 31-40.
No*(EN) Everett Cassagneres, The Consolidated PBY Catalina, in Aircraft Profile, Number 183, Leatherhead, UK, Profile Publications Ltd., 1967, ISBN non esistente.
No*(EN) W.E. Scarborough, PBY Catalina, in Aircraft In Action, Aircraft Number 62, Carrollton, TX, Squadron/Signal Publications, ottobre 1983, ISBN 978-0-89747-149-7.
No* Nico Sgarlato, "Reggiane" 2001 Ariete I, in I Grandi Aerei Storici, n° 51, Parma, Delta Editrice, aprile 2011.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
No*(EN) Greg Goebel, [1.6] XF-86C / XF-93A penetration fighter, su AirVectors, http://www.airvectors.net, 1º giugno 2015. URL consultato il 3 dicembre 2016.
No*(de en) Palt Karsten, Northrop / Douglas A-17 / Douglas 8A, su das Flugzeuglexicon, http://www.flugzeuginfo.net. URL consultato il 12 settembre 2016. Lingua sconosciuta: de en (aiuto)
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No*(EN) Simon Beck, North American F-86 Sabre - Foreign built - Canada, su US Warplanes.net, http://www.uswarplanes.net/index.html. URL consultato il 3 dicembre 2016.
No*(EN) John Rickard, Northrop A-17, su Military History Encyclopedia on the Web, http://www.historyofwar.org/index.html, 6 ottobre 2008. URL consultato il 12 settembre 2016.
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No*(EN) North American YF-93 - Escort / Penetration Fighter Prototype Aircraft, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 8 aprile 2016. URL consultato il 3 dicembre 2016.
No*(EN) Martin Model 210, su The Glenn L. Martin Maryland Aviation Museum, http://www.marylandaviationmuseum.org. URL consultato il 13 aprile 2009.
No*(EN) Northrop A 17A, su The History of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 12 settembre 2016.
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