Candy e il suo pazzo mondo

film del 1968 diretto da Christian Marquand
Versione del 25 mar 2017 alle 16:33 di LauBot (discussione | contributi) (Bot: rimuovo Durata ridondante (valore uguale a Wikidata))

Candy e il suo pazzo mondo (Candy) è un film del 1968, diretto da Christian Marquand, basato sul romanzo Candy del 1958 di Terry Southern e Mason Hoffenberg e sceneggiato da Buck Henry. Il film, che vede come protagonista una ingenuamente sensuale Candy interpretata da Ewa Aulin, è una rappresentazione della cultura hippy e psichedelica della fine degli anni sessanta. Nel film appaiono attori e personaggi famosi.

{{{titolo}}}
Marlon Brando e Ewa Aulin
Paese di produzioneFrancia
Durata124 min
Genereavventura
RegiaChristian Marquand
SoggettoMason Hoffenberg, Terry Southern
SceneggiaturaBuck Henry
ProduttoreRobert Haggiag
FotografiaGiuseppe Rotunno
MontaggioGiancarlo Cappelli, Frank Santillo
MusicheDave Grusin
ScenografiaDean Tavoularis
CostumiMia Fonssagrives, Enrico Sabbatini, Vicki Tiel
Interpreti e personaggi

Trama

La liceale Candy, candida e ingenua, deve affrontare una serie di situazioni in cui l'obiettivo delle persone che incontra è quello di fare sesso con lei. Il tutto si svolge come in una favola naif, leggera e ironica, dove poco si vede ma molto si immagina.

A scuola, dove suo padre che è anche il suo insegnante, Candy partecipa ad un recital di poesie, qui l'eccentrico poeta MacPhisto le offre un passaggio a casa nella sua limousine. Una volta a destinazione, MacPhisto, ubriaco, cerca di averla, gettandola invece tra le braccia del suo giardiniere messicano Emanuel.

Trasferita dal padre scandalizzato in una scuola privata, incontrerà un sacco di gente strana: il generale R.A. Smight, il chirurgo Dr. A.B. Krankheit, il regista Jonathan J. John, un ladro, il falso guru Grindl.

Nel finale tutti i personaggi si ritrovano su di un prato, mentre Candy sparisce all'orizzonte.

Produzione

Distribuzione

Riconoscimenti

Critica

Il film non ha avuto un buon successo, con un basso incasso (circa 16.480.000 dollari) e, nonostante un buon voto su Rotten Tomatoes, ha avuto generalmente critiche negative. Il critico Paolo Mereghetti ha detto:

«Tutto viene risolto in chiave parodica e hippy, con grande musica e una piacevole sensazione di epoca perduta, anche se la narrazione è ovviamente frammentaria; millimetrico il gioco di vedo-non vedo sul corpo della Aulin.»

Bibliografia

  • Paolo Mereghetti Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2011, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010, ISBN 978-88-6073-626-0, p. 556
  • Paolo Belluso, Flavio Merkel Rock-Film, Gammalibri, Milano 1984, p. 53

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema