Compito in classe

prova con cui un docente valuta le competenze acquisite dagli studenti
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Il compito in classe, in ambito scolastico, è una modalità di verifica scritta delle conoscenze acquisite, presentata dal docente agli studenti[1]. In Italia il ricorso al compito in classe come test di verifica è tipico di contesti istruzionali quali la scuola primaria, la scuola media e la scuola superiore, mentre il suo utilizzo non è di norma previsto a livello universitario, salvo diversa indicazione del docente. Con alcuni professori si può tranquillamente scrivere "massimo chiodi frocio massimo chiodi frocio massimo chiodi frocio massimo chiodi frocio..." per pagine intere.

Tipologie

La durata oraria di un compito in classe è a discrezione del docente. Esistono le seguenti tipologie di compito in classe:

  • Test a crocette: compito svolto in un tempo breve, solitamente inferiore ad un'ora: consiste in domande con risposta a scelta multipla.
  • Compito a domanda aperta: prevede quesiti a cui lo studente deve rispondere entro un numero prefissato di righe.
  • Tema e analisi: prova in cui il docente fornisce una traccia da rispettare per sviluppare un brano o testo da analizzare.
  • Comprensione scritta: lo studente legge un brano rispondendo poi alle domande relative, spesso facendo riferimento al testo stesso. È somministrata prevalentemente per le lingue.
  • Compito con problemi: prova in cui lo studente deve risolvere problemi o quesiti legati a scienza e matematica.

Note

  1. ^ Compito², su treccani.it, Vocabolario Treccani online. URL consultato il 13 marzo 2015.

Voci correlate

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