YInMn Blue

pigmento inorganico blu
Versione del 22 mag 2017 alle 20:20 di Driante70 (discussione | contributi) (Nuova pagina: {{Infobox|name=YInMn Blue|bodystyle=|titlestyle=|abovestyle=background:#cfc;|subheaderstyle=|title=YInMn Blue|above=|subheader=|subheader2=|imagestyle=|captionstyle=|im...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Lo YInMn Blue (nome derivato dagli elementi chimici dell'ittrio, dell'indio e del manganese) è un pigmento inorganico blu che è stato scoperto per caso dallo studente ricercatore Andrew Smith presso l'Università statale dell'Oregon nel 2009.[1][2] Si tratta del primo blu ad essere trovato a distanza di 200 anni ovvero dalla scoperta del blu cobalto nel 1802, per merito del chimico francese Louis Jacques Thénard, e del blu di Prussia nel 1706.[3]

YInMn Blue
Coordinate del colore
HEX#2e5090
sRGB1
(r; g; b)
(45.82; 79.92; 143.51)
CMYK2
(c; m; y; k)
(68.07; 44.31; 0; 43.72)
HSV
(h; s; v)
(219.06°; 68.07%; 56.28%)
1: normalizzato a [0-255] (byte)
2: normalizzato a [0-100] (%)

La scoperta del pigmento è stata fortuita. Andrew Smith, con il fine di ottenere una fibra ad alta conducibilità elettrica e ricercando ha riscaldato a 1.093 °C l'ossido di manganese con gli ossidi di ittrio e indio (YIn0.8Mn0.2O3).[1][4][3] Pur non avendo proprietà elettriche particolari, il suo professore Mas Subramanian, notò che il composto ottenuto era di un colore blu così brillante, denso e vibrante mai visto prima in natura provacato dall'assorbimento quasi completo della luce verde e rossa.[3][5]

Proprietà e preparazione

 
Il pigmento

Lo YInMn Blue è chimicamente stabile e non cambia il suo colore sotto illuminazione. È uno dei pochi pigmenti inorganici blu a non essere tossico a differenza di altri come blu cobalto. Inoltre la sua radiazione infrarossa è così fortemente riflessa da diminuire il riscaldamento di tutti gli oggetti verniciati con questo pigmento (è ottimale per le automobili e per il restauro dei dipinti).[5] Esso può essere preparato mediante riscaldamento degli ossidi di ittrio, indio, e manganese ad una temperatura di circa 1200 °C.[6]

Voci correlate

Note

  1. ^ a b Andrew E. Smith, Mn3+ in Trigonal Bipyramidal Coordination: A New Blue Chromophore, in Journal of the American Chemical Society, vol. 131, n. 47, 2 dicembre 2009, pp. 17084–17086, DOI:10.1021/ja9080666.
  2. ^ A Chemist Accidentally Creates A New Blue. Then What? July 16, 2016 Gabriel Rosenberg http://www.npr.org/2016/07/16/485696248/a-chemist-accidentally-creates-a-new-blue-then-what?
  3. ^ a b c Vittorio Sabadin, Scoperta una nuova tonalità, YInMn. Ora un concorso per darle un nome, su LaStampa.it. URL consultato il 22 maggio 2017.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Smith
  5. ^ a b Francesco Canino, Scoperta una nuova tonalità di blu: si chiama YInMn - Panorama, in Panorama, 16 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2017.
  6. ^ YInMn blue at ColourLex