Tarzan

personaggio immaginario ideato da Edgar Rice Burroughs
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«Era in grado di fare balzi di sei metri nell'aria fino all'altezza vertiginosa delle cime degli alberi e afferrare con la massima precisione e senza alcun urto visibile, i rami che fluttuavano selvaggiamente incontro a un tornado in arrivo»

Così Edgar Rice Burroughs presentò per la prima volta il personaggio di Tarzan: alla sua prima apparizione, nell'ottobre del 1912 su All Story Magazine, Tarzan ebbe subito un successo travolgente. La versione in libro - uscita nel 1914 - ebbe un successo ancor maggiore spingendo l'autore a proseguire - nei successivi anni - nella narrazione delle avventure del popolare personaggio.

Eppure fin da subito apparve chiaro che la storia, nella sua immediatezza, era di una semplicità e linearità assolute: vi si narrano infatti le avventure di un giovane rampollo della vecchia Inghilterra, orfano di padre e madre nelle oscure lande dell'Africa.

Sulle coste d'Africa

Template:Trama Ma procediamo con ordine: la vicenda prende il suo avvio quando John Clayton (Lord Greystoke) viene abbandonato assieme alla moglie Alice, in attesa di un figlio, sulle coste dell'Africa dalla ciurma della nave che li portava in Africa,(la Fuwalda), ormai stanca degli atteggiamenti tirannici del capitano.

Qui la coppia di inglesi si adatta a vivere in una capanna, ma subito dopo la loro sistemazione, vengono assaliti da un gorilla: Alice non si reprenderà mai completamente da quest'episodio, tanto che morirà dopo un anno dalla nascita del piccolo John jr., il futuro Tarzan.

Alcuni mesi dopo questo tragico evento anche Lord Greystoke muore a causa dell'attacco del gorilla Kerchak, ma una componente del suo branco, Kala, adotta il piccolo John per sostituire il suo cucciolo morto: lo chiamerà Tarzan, che vuol dire pelle bianca.

Io Tarzan, tu Jane

Il piccolo Tarzan cresce, quindi, tra le scimmie, imparando il loro linguaggio e, soprattutto, il modo corretto per sopravvivere nella giungla e salvarsi dai pericoli che essa nasconde. Cresce, quindi, forte e sano, senza molte preoccupazioni, fino a quando non incontra Jane, che viene abbandonata, insieme ad un gruppo di suoi amici, nello stesso posto e nelle stesse circostanze in cui furono abbandonati i suoi parenti.

Inizia così una lunga epopea, che porterà l'autore a scrivere ventotto romanzi, influenzando il cinema, la televisione e il fumetto, che realizzeranno sempre più prodotti più o meno direttamente dedicati al personaggio.

La fortuna di Tarzan non risiede solo nelle storie, avventure mozzafiato in terre esotiche e aliene, ma anche nello stile adottato da Burroughs, che fa della semplicità della scrittura il cardine dei suoi romanzi, ottenendo facilmente un forte legame con il lettore ed una più facile identificazione con personaggi che normalmente non fanno parte del vivere quotidiano.

Tarzan e il cinema

Il cinema ha sempre visto di buon occhio i personaggi della letteratura, soprattutto quando questi sono di successo, proprio come Tarzan o il non dissimile Conan di Robert Ervin Howard. Oltre quaranta film sono stati realizzati sull'Uomo Scimmia, talvolta anche in chiave comico-parodistica, come nel caso di Totò Tarzan

Ecco di seguito un elenco non esaustivo:

Tarzan in TV

In televisione, per la verità, la stella di Tarzan ha brillato (e brilla tuttora) di luce riflessa, con i ripetuti e frequenti passaggi dei film realizzati intorno alla sua figura.

Prettamente televisivo è invece un personaggio, quasi un epìgono (anche nel nome evocativo) del popolare re della jungla, che appassionò il pubblico televisivo giovanile degli '50: quel Jim della Jungla interpretato dall'attore-atleta olimpico Johnny Weissmueller che molto ricordava - specie nella plasticità nei tuffi dalle più alte rocce - i tanti Tarzan succedutisi sul grande schermo.

Tarzan e i fumetti

Come per tutti i personaggi di successo, anche su Tarzan vennero realizzati una serie di fumetti di formato differente. Il primo, ovvio, sbocco fu quello delle strisce giornaliere (daily strip), che esordirono nel 1929, a cui nel 1931 si affiancarono le tavole domenicali.

Questi primi fumetti sul Re delle Scimmie si avvalesero della collaborazione di cartoonist del calibro di Hal Foster, Rex Maxon, Ruben Moreiro, William Juhre, Berne Hogarth, Dan Barry, Bob Lubbers, John Celardo e Russ Manning, l'autore che più di tutti legò il suo nome al mitico personaggio di Burroughs.

Attualmente le strisce continuano, pubblicate dall'United Feature Syndacate (gli stessi che hanno, recentemente, portato in USA le strisce di Lupo Alberto), ad opera di Alex Simmons per i testi ed Eric Battle ai disgeni. Le strisce possono anche essere trovate on-line su Tarzan daily strip.

Anche nel formato più ampio del Comic Book vennero prodotte storie importanti, realizzate, tra gli altri, da grandi maestri come Joe Kubert, Franc Reyes, José Garcia-Lopez e il grandissimo John Buscema, autore anche di molte delle storie a fumetti dedicate a Conan.

Fu la Dell Publishing, nel 1939, a sobbarcarsi per prima l'onere e l'onore di realizzare questi albi sull'Uomo Scimmia. Il compito passò, quindi, nel 1962 alla K.K.Publishing, che pubblicò materiale inedito fino al 1972. Contemporaneamente (dal 1964 al 1965) anche la Charlton presentò materiale su Tarzan.

L'eroe di Burroughs passò quindi nelle mani delle major, ovvero le case di produzione più importanti: prima la DC Comics, dal 1972 al 1977, quindi la Marvel Comics fino al 1979. Successivamente si assicurò i diritti, fino al 1992, la Malibu Comics che pubblicò una mini serie con una versione violenta e inedita del personaggio di Burroughs, mentre a tutt'oggi il materiale su Tarzan viene edito dalla Dark Horse.

Tarzan si è anche scontrato con altri personaggi dei fumetti. Con Superman in un elseworld Sons Of The Jungle scritto da Chuck Dixon e disegnato da Carlos Meglia e con Batman in Claws of the Catwomanscritto da Ron Marz e disegnato da Igor Kordey. In "At the Earth's Core" Tarzan viene catturato dall'alieno Predator in una storia edita da Dark Horse e scritta da Walter Simonson e disegnata da Lee Weeks. In una mini serie in quattro parti il figlio della giungla incontra anche Carson of Venus altro personaggio creato da Burroughs.

Il successo in Italia

I fumetti di Tarzan sono giunti anche in Italia fin dal 1933 per merito della Mondadori, che li inserì in appendice alla rivista I romanzi di cappa e spada. Anche altri editori, oltre alla Mondadori, presentarono, nel corso degli anni successivi, le storie dell'eroe: la S.A.E.V. su Audace, Pinocchio e Jumbo; l'A.P.I. su Paperino, la Universo sull'Intrepido e gli Albi dell'Intrepido; la Società Editrice Lombarda su Il giorno dei ragazzi.

Infine, fra il 1968 e il 1980, l'Editoriale Cenisio ha pubblicato in maniera organica tutta la produzione di Foster, Hogarth e Manning, oltre ad un'ampia selezione dell'opera di Celardo, Lubers e Maxon. A questi vanno aggiunte le edizioni italiane dei Comic Book e un certo numero di storie prodotte appositamente per il mercato europeo. Dal 2003 al 2005 le Edizioni IF hanno riproposto, in un omonimo mensile durato dieci numeri, i cicli di Kubert e Buscema.

Bibliografia

Le informazioni sui film sono ricavate dal sito FILM.TV.IT, impostando tarzan come chiave di ricerca, mentre le informazioni sui fumetti sono ricavate dal volume dei Classici del fumetto di Repubblica dedicato a Tarzan.

Documentario

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