Merda d'artista
Merda d'artista è il titolo di un'opera dell'artista italiano Piero Manzoni.
Nel maggio 1961 l'autore sigilla le proprie feci in 90 barattoli di conserva, ai quali applica un'etichetta con la scritta «merda d'artista» in inglese, francese, tedesco e italiano. Sulla parte superiore del barattolo è apposto un numero progressivo da 1 a 90 insieme alla firma dell'artista. Manzoni mise in vendita i barattoli di circa 30 grammi ciascuno ad un prezzo pari all'equivalente in oro del loro peso.
L'opera di Manzoni risulta influenzata dai celebri Ready-made di Marcel Duchamp. La metafora della merda d'artista allude con ironia all'origine profonda del lavoro dell'artista, o in senso più vasto dell'uomo che creativamente produce. La creazione non mancò di suscitare interesse, sia a causa della radicale rottura con la tradizione artistica del tempo che per l'evidente segnale di degenerazione e decadenza dell'arte moderna.
Attualmente i barattoli sono conservati in diverse collezioni d'arte in tutto il mondo (ad esempio l'esemplare numero 4 è esposto alla Tate Modern di Londra) ed il valore di ciascuno di loro è stimato intorno ai 30.000 €, assai superiore al prezzo che Manzoni aveva stabilito. Qualcuno di loro è esploso a causa della pressione interna del gas e della corrosione delle pareti metalliche del contenitore.
A Milano, il 23 maggio 2007 nelle sale della casa d'aste Sotheby's un collezionista privato europeo, si è aggiudicato l'esemplare numero 18 a 124.000 euro che rappresentano il record d'asta mondiale per una delle 90 opere.