Compsognathus longipes
Compsognathus (il cui nome significa " mascella elegante/raffinata/delicata")[1][2] è un genere estinto di piccolo dinosauro teropode compsognathide vissuto nel Giurassico superiore, circa 150.8 milioni di anni fa (Titoniano), in quella che oggi sono la Germania e la Francia, Europa. Il genere contiene una singola specie, ossia C. longiceps, i cui esemplari potevano raggiungere le dimensioni di un tacchino. I paleontologi hanno trovato due fossili ben conservati, uno in Germania nel 1850, e il secondo in Francia più di un secolo dopo. Oggi la specie C. longipes è l'unica specie riconosciuta, anche se il più grande esemplare scoperto in Francia negli anni '70, si pensava appartenesse ad una seconda specie chiamata C. corallestris, oggi considerato un sinonimo junior della specie tipo.
| Compsognathus | |
|---|---|
|  Scheletro di C. longiceps, al Museum of Ancient Life - Thanksgiving Point | |
| Stato di conservazione | |
| Fossile | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota | 
| Regno | Animalia | 
| Phylum | Chordata | 
| Superordine | Dinosauria | 
| Ordine | Saurischia | 
| Sottordine | Theropoda | 
| Famiglia | † Compsognathidae | 
| Sottofamiglia | † Compsognathinae Cope, 1875 | 
| Genere | † Compsognathus Wagner, 1859 | 
| Nomenclatura binomiale | |
| † Compsognathus longiceps Wagner, 1859 | |
| Sinonimi | |
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Molte descrizione scientifiche descrivono ancora oggi il Compsognathus come un dinosauro delle "dimensioni di un pollo", a causa delle dimensioni dell'esemplare tedesco, ritenuto in realtà un esemplare giovane. Il Compsognathus è una delle poche specie di cui la dieta è conosciuta per certo: difatti in entrambi gli esemplari sono stati ritrovati i resti di piccole lucertole. Inoltre, la scoperta di alcuni denti in Portogallo potrebbero espandere l'areale del genere.
Anche se non riconosciuto come tale al momento della sua scoperta, il Compsognathus è il primo dinosauro teropode noto da uno scheletro fossile ragionevolmente completo. Fino agli anni '90, inoltre, è stato il più piccolo dinosauro non-avialae noto. Originariamente si pensava che questo animale fosse un stretto parente dell' Archaeopteryx.
Il Compsognathus detiene anche la distinzione per essere il primo genere di dinosauro scoperto con tracce di piume, da Thomas Henry Huxley (1876).
Descrizione
Per decenni, il Compsognathus divenne famoso per il primato di più piccolo dinosauro conosciuto, poiché il primo esemplare conosciuto era lungo appena 1 metro (3,2 piedi). Tuttavia, negli anni sono stati ritrovati dinosauri ancora più piccoli di Compsognathus, come Wannanosaurus, Caenagnathasia, Microraptor e Parvicursor. Il più grande esemplare di Compsognathus ha un peso stimato di circa 0,83-3,5 kg (1,8-7,7 libbre).[3][4]
Il Compsognathus era un piccolo dinosauro bipede dotato di lunghi arti posteriori e una lunga coda, che utilizzava per mantenere l'equilibrio durante la locomozione. Gli arti anteriori, invece, erano piuttosto corti e possedevano tre dita dotate di solidi artigli adatti ad afferrare le prede. Il cranio era stretto e lungo, mentre il muso era piuttosto appuntito. Il cranio possedeva cinque paia di fenestrae (aperture del cranio), il più grande dei quali conteneva l'orbita,[5] le cui dimensioni indicano che gli occhi dell'animale erano piuttosto grandi in proporzione al resto del cranio.[5]
La mandibola era snella e non disponeva di alcuna fenestrae mandibolare (un foro sul lato della mandibola comune negli archosauri). I denti erano piccoli ma taglienti, adatti ad una dieta costituita da piccoli vertebrati e, probabilmente, insetti. I denti anteriori, presenti nella premascella, non si serravano a bocca, a differenza dei denti posteriori più piatti e ricurvi.[6] Gli scienziati hanno usato queste caratteristiche dentali per identificare Compsognathus e i suoi parenti più stretti.[7] I paleontologi Reisdorf e Wuttke (2012) hanno descritto il fenomeno tafonomico del campione tedesco di Compsognathus.[8]
Il campione di Compsognathus scoperto in Germania nel XIX secolo presentava solo due dita per mano, portando gli scienziati a concludere che l'animale disponesse di sole due dita.[9] Tuttavia, il fossile scoperto in seguito in Francia ha rivelato che la mano possedeva in realtà tre dita,[10] coerentemente con quanto osservato in altri generi di compsognathidi. Si scoprì infatti che la fossilizzazione dell'esemplare tedesco non era riuscita a conservare completamente le mani del campione. All'epoca del ritrovamento, Bidar supponeva che il campione francese avesse le mani palmate, che in vita sarebbero somigliate a delle pinne.[11] Nel libro The Evolution and Ecology of the Dinosaurs (1975), LB Halstead descrive l'animale come un dinosauro anfibio in grado di cacciare prede acquatiche e nuotare al di fuori della portata di predatori più grandi.[12] In seguito, Ostrom demolì questa ipotesi[9] dimostrando conclusivamente che il campione francese era quasi identico a quello tedesco sotto ogni aspetto, tranne che per le dimensioni. Alla fine Peyer ha confermato queste conclusioni.[13]
Tegumenti
Alcuni parenti del Compsognathus, come Sinosauropteryx e Sinocalliopteryx, sono noti per preservare nei loro fossili tracce e/o impressioni di piume semplici che ricoprono il corpo,[14] facendo supporre agli scienziati che anche il Compsognathus possedesse simili strutture.[15] Di conseguenza, molte rappresentazioni di Compsognathus mostrano questo animale con un rivestimento di proto-piume. Tuttavia, nessuno dei due esemplari di Compsognathus conservano tracce di piume, in contrasto con i fossili di Archaeopteryx, che invece è noto per avere lunghe penne e piume. Karin Peyer (2006) ha riportato la scoperta di impressioni di pelle conservate su un lato della coda partendo dalla 13esima vertebra caudale. Le impressioni mostravano piccoli tubercoli sconnessi, simili alle scaglie ritrovavate sulla coda e sugli arti posteriori di Juravenator.[16] Scaglie aggiuntive sono state ritrovate da Von Huene (1901), nella regione addominale del campione tedesco di Compsognathus, ma Ostrom in seguito ha negato questa interpretazione;[9][17] Nel 2012, Achim Reisdorf ha riconosciuto queste impressioni come macchie di adipocera, o cera di cadavere.[8]
Come Compsognathus, e diversamente da Sinosauropteryx, impressioni di pelle su parte della coda è stata ritrovata anche in Juravenator, sebbene in quest'ultimo siano state ritrovate anche impressioni di piume.[18] Ciò indicherebbe che la copertura di piume in questi animali era perlopiù parziale, e le squame coprivano solo parte del corpo, come la coda e gli arti posteriori, mentre il dorso era coperto di proto-piume.[19]
Classificazione
Per molti anni dopo la sua scoperta, avvenuta nel 1859, il compsognato è stato l'unico piccolo dinosauro teropode davvero ben conosciuto, e quindi l'unico che venisse paragonato all'uccello primitivo Archaeopteryx, proveniente tra l'altro dagli stessi sedimenti. Il suo status di "dinosauro antenato degli uccelli" è stato superato dalle successive scoperte di molti altri dinosauri maggiormente imparentati con gli uccelli, come quelli appartenenti al gruppo dei maniraptora (tra cui Segnosaurus, Oviraptor, Deinonychus e Troodon).
Paleobiologia
Dieta
Compsognathus era un dinosauro teropode celurosauro di minuscole dimensioni, dal collo lungo e dalle membra sottili, che si cibava di piccoli animali che catturava lungo il litorale della laguna in cui viveva. Dotato di grandi occhi, Compsognathus aveva inoltre strani arti anteriori muniti di sole due dita. All'interno della regione del ventre dell'esemplare tedesco è visibile lo scheletro di una piccola lucertola dalla lunga coda (Bavarisaurus), ovvero l'ultimo pasto di questo animale. Il reperto francese, invece, è stato per anni identificato come una specie a sé stante (Compsognathus corallestris) dotata di pinne agli arti anteriori. In realtà le "pinne" sono frutto di una cattiva conservazione delle zampe dell'esemplare, e le differenze con il fossile tedesco non giustificherebbero l'assegnazione a un'altra specie.
Nella cultura di massa
Il Compsognathus ha rapidamente acquistato fama di "dinosauro più piccolo in assoluto" dopo la sua scoperta. Compare in Il mondo perduto - Jurassic Park e Jurassic Park 3, oltre che in diversi fumetti e videogiochi tratti dai film. Tuttavia nel secondo film della saga viene chiamato "Compsognathus triassicus", in riferimento al Procompsognathus triassicus, presente nei romanzi originali di Michael Crichton.
Note
- ^ "Compsognathus", Oxford English Dictionary, Second Edition
- ^ Henry George Liddell e Robert Scott, A Greek-English Lexicon, abridged, Oxford, United Kingdom, Oxford University Press, 1980 [1871], ISBN 0-19-910207-4.
- ^ F. Therrien e Henderson, D.M., [108:MTIBTY2.0.CO;2 My theropod is bigger than yours...or not: estimating body size from skull length in theropods], in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 27, n. 1, 2007, pp. 108–115, DOI:10.1671/0272-4634(2007)27[108:MTIBTY]2.0.CO;2.
- ^ F. Seebacher, [0051:ANMTCA2.0.CO;2 A new method to calculate allometric length-mass relationships of dinosaurs], in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 21, n. 1, 2001, pp. 51–60, DOI:10.1671/0272-4634(2001)021[0051:ANMTCA]2.0.CO;2.
- ^ a b David Lambert, The Ultimate Dinosaur Book, New York, Dorling Kindersley, 1993, pp. 38–81, ISBN 1-56458-304-X.
- ^ Stromer, E., 1934, "Die Zähne des Compsognathus und Bemerkungen über das Gebiss der Theropoda", Zentralblatt für Mineralalogie, Geologie und Paläontologie, Abteilung B, Jahrgang 1934: 74–85
- ^ P. Chen, Dong, Z. e Zhen, S., An exceptionally well-preserved theropod dinosaur from the Yixian Formation of China, in Nature, vol. 391, n. 6663, 1998, pp. 147–152, Bibcode:1998Natur.391..147C, DOI:10.1038/34356.
- ^ a b A.G. Reisdorf e M. Wuttke, Re-evaluating Moodie's Opisthotonic-Posture Hypothesis in fossil vertebrates. Part I: Reptiles - The taphonomy of the bipedal dinosaurs Compsognathus longipes and Juravenator starki from the Solnhofen Archipelago (Jurassic, Germany), in Palaeobiodiversity and Palaeoenvironments, vol. 92, n. 1, 2012, pp. 119–168, DOI:10.1007/s12549-011-0068-y.
- ^ a b c J.H. Ostrom, The osteology of Compsognathus longipes, in Zitteliana, vol. 4, 1978, pp. 73–118.
- ^ J. Gauthier e Gishlick A.D., Re-examination of the manus of Compsognathus and its relevance to the original morphology of the Coelurosaur manus, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 20, 3, Supplement, 2000, pp. 43A, DOI:10.1080/02724634.2000.10010765.
- ^ A. Bidar, Demay L. e Thomel G., Compsognathus corallestris, une nouvelle espèce de dinosaurien théropode du Portlandien de Canjuers (Sud-Est de la France), in Annales du Muséum d'Histoire Naturelle de Nice, vol. 1, 1972, pp. 9–40.
- ^ Halstead L.B., The evolution and ecology of the dinosaurs, Eurobook, 1975, ISBN 0-85654-018-8.
- ^ K. Peyer, A Reconsideration Of Compsognathus From The Upper Tithonian Of Canjuers, Southeastern France, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 26, n. 4, 2006, pp. 879–896, DOI:10.1671/0272-4634(2006)26[879:AROCFT]2.0.CO;2.
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- ^ K. Peyer, [879:AROCFT2.0.CO;2 A reconsideration of Compsognathus from the Upper Tithonian of Canjuers, southeastern France], in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 26, n. 4, 2006, pp. 879–896, DOI:10.1671/0272-4634(2006)26[879:AROCFT]2.0.CO;2.
- ^ F. von Huene, Der vermuthliche Hautpanzer des "Compsognathus longipes" Wagner, in Neues Jahrbuch für Mineralogie, Geologie and Palaeontologie, vol. 1, 1901, pp. 157–160.
- ^ U.B. Goehlich, H. Tischlinger e L.M. Chiappe, Juraventaor starki (Reptilia, Theropoda) ein nuer Raubdinosaurier aus dem Oberjura der Suedlichen Frankenalb (Sueddeutschland): Skelettanatomie und Wiechteilbefunde, in Archaeopteryx, vol. 24, 2006, pp. 1–26.
- ^ Xing Xu, Palaeontology: Scales, feathers and dinosaurs, in Nature, vol. 440, n. 7082, 2006, pp. 287–8, Bibcode:2006Natur.440..287X, DOI:10.1038/440287a, PMID 16541058.
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