27ª Squadriglia
La 27ª Squadriglia fu costituita il 1º aprile 1913 presso il Distaccamento Aviatori di San Francesco al Campo (Torino) come 10ª Squadriglia Farman e divenuta il 15 aprile 1916, sul campo di Rozzampia, frazione di Thiene (VI),[1] 27ª Squadriglia aeroplani.
27ª Squadriglia | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1º aprile 1913 - 25 febbraio 1942 |
Nazione | ![]() |
Servizio | ![]() ![]() |
campo volo | Villaverla Chiasiellis Campoformido Chiasiellis Oleis di Manzano |
velivoli | Farman 14 S.P.3 (uno sviluppo del Savoia-Pomilio SP.2) |
Parte di | |
I Gruppo II Gruppo (poi 2º Gruppo) | |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
Storia
Il reparto venne istituito il 1º aprile 1913 ed equipaggiato con i bombardieri Farman MF.11 appena questi furono disponibili.
Prima guerra mondiale
Durante la prima guerra mondiale prese parte a numerose operazioni belliche di ricognizione e bombardamento eseguendo oltre 900 voli di guerra. Il 13 settembre 1915 passa sotto il I Gruppo.
L'8 aprile 1916 il Comando Supremo dispose che fosse riformata l'organizzazione dell'aeronautica militare italiana. I numeri da 1 a 24 furono riservati alle squadriglie da bombardamento, da 25 a 40 a quelle da ricognizione, da 41 a 69 a quelle in cooperazione con l'artiglieria, e da 70 in poi riservate alla caccia. Nell'ambito di questa ordinanza in tale data la 10ª Squadriglia da ricognizione e combattimento Farman venne ridesignata 27ª Squadriglia Farman, con sede a Villaverla, e posta ale dipendenze del I Gruppo; comandata dal capitano Amedeo Ferraro risultava equipaggiata con 9 velivoli, dei quali 6 risultavano efficienti.[2][3]
Il 7 maggio 4 Farman bombardano Mattarello ed il 3 luglio attaccano Cima Portule. Il 15 agosto il reparto passa sotto il II Gruppo (poi 2º Gruppo) e si sposta a Chiasiellis. Ferraro viene trasferito, il comandante interinale Cap. Filippo Mattioli viene abbattuto il 22 agosto rimanendo prigioniero ed il comando passa al Cap. Ferdinando Giorgi. Il 25 settembre l'unità si sposta a Campoformido con 10 piloti e 6 osservatori ed in ottobre arriva il Caporale Giannino Ancillotto. Il 25 ottobre il comando passa al Cap. Alberto De Bernardi. Nel 1916 il reparto esegue quasi 300 voli di guerra.
Il 1° gennaio 1917 l'unità riceve altri due piloti ed all'inizio di marzo un osservatore. La squadriglia viene sciolta il 4 luglio per la vetustà dei Farman dopo aver effettuato nel 1917 122 voli di guerra. Il 20 luglio rinasce la 27ª Bis a Chiasiellis su S.P.3 (uno sviluppo del Savoia-Pomilio SP.2) comandata dal Cap. osservatore Ottorino Mutti inquadrata dal 29 luglio nel II Gruppo per la 2^ Armata. In estate riceve dalla 45ª Squadriglia i Farman con motore Colombo al posto dei suoi S.P.3 oltre allo scambio di piloti ed il 28 settembre si sposta ad Oleis di Manzano.[4]
Sciolta il 29 novembre 1918, il suo stemma del cavallo alato che regge una torcia è presente nello stemma dell'Aeronautica Militare (Italia).[5]
Periodo interbellico
La squadriglia veniva ricostituita attorno al 1923; nel 1925 entrava a far parte del 20º Stormo da ricognizione dell'Aviazione Ausiliaria per l'Esercito ed equipaggiata con i IMAM Ro.37bis.
Seconda guerra mondiale
All'inizio della seconda guerra mondiale la squadriglia era equipaggiata con i ricognitori IMAM Ro.37 e aveva sede in Piemonte, a Casabianca; prese in seguito parte alle operazioni belliche trasferendosi successivamente a Bologna e a Jesi, passando dal 20º al 19º, al 22º e di nuovo al 20º Stormo.
In data 25 febbraio 1942 la 10ª Squadriglia Farman veniva definitivamente sciolta.[6]
Note
- ^ Stato Maggiore Aeronautica - Ufficio Storico "Stemma della Aeronautica Militare", Roma 1973.
- ^ Basilio Di Martino. Ali sugli altipiani. Storia Militare N.186, marzo 2009, pag. 53.
- ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999 pag. 157
- ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999 pagg. 158-159
- ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999 pag. 161
- ^ Stormi d'Italia, Giulio Lazzati, 1975, Mursia, p.11.
Bibliografia
- Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana. Mursia, 1975.
- I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999
Voci correlate
- Aeronautica Militare Italiana
- IMAM Ro.37
- Armoriale dell'Aeronautica Militare italiana
- Servizio Aeronautico