Henry Vane il Giovane

politico e teologo inglese

Sir Henry Vane, noto anche con lo pseudonimo di Il Giovane per essere distinto da Sir Henry Vane il Vecchio (Debden, ... – Tower Hill, 14 giugno 1662), è stato un politico e teologo inglese, fu per breve tempo Governatore della Colonia della Massachusetts Bay ed in questa veste promotore della creazione della Colonia di Rhode Island e delle Piantagioni di Providence e del College di Harvard.
Durante la Guerra civile inglese fu un sostenitore del Parlamento e fu membro del Consiglio di Stato Inglese dopo l'esecuzione di Carlo I d'Inghilterra. Fervido fautore della tolleranza religiosa, fu membro dell'Assemblea di Westminster per restaurare la riorganizzazione della Chiesa anglicana.

Henry Vane il Giovane
Ritratto di Peter Lely

6° Governatore della Colonia della Massachusetts Bay
Durata mandato25 maggio 1636 –
17 maggio 1637
PredecessoreJohn Haynes
SuccessoreJohn Winthrop

Dati generali
FirmaFirma di Henry Vane il Giovane

Nascita e formazione

Henry Vane venne battezzato il 26 maggio 1613 a Debden nell'Essex[1]; egli era il figlio maggiore di Henry Vane il Vecchio, un importante esponente della gentry terriera, e di sua moglie Frances Darcy proveniente dalla piccola nobiltà[2] Facendo uso delle risorse economiche familiari, Henry Vane il Vecchio riuscì ad ottenere un discreta posizione a corte, e nel 1629 assurse alla carica di Comptroller of the Household. Il giovane Vane venne educato alla Westminster School, dove conobbe nella sua stessa classe di studi Arthur Haselrig e Thomas Scot, due future figure politiche inglesi molto importanti nella politica dell'epoca[3]. L'amico e biografo di Vane, George Sikes, scrive che all'epoca il giovane Vane fosse ignorante di Dio ed aveva un temperamento tale da "renderlo affabile con quelli che chiamava i suoi buoni amici", tuttavia all'età di 14 o 15, ebbe una improvvisa illuminazione religiosa che lo resero "inviso ai suoi precedenti amici di bisbocce"[4]. Il giovane Vane si iscrisse poi alla Magdalen Hall di Oxford dove riuscì a studiare nonostante il suo rifiuto di giurare nella cerimonia di immatricolazione. In seguito compì diversi viaggi in Europa, in particolare a Leida e forse in Francia ed a Ginevra.
Il padre di Vane si dimostrò piuttosto preoccupato del fatto che il giovane Henry avesse abbracciato il punto di vista puritano, temendo che questo gli avrebbe impedito la carriera a corte. Per questo motivo nel 1631 lo fece allontanare dall'Inghilterra, inviandolo a Vienna come assistente dell'ambasciatore inglese Robert Anstruther. Dalle missive inviate da Vane il giovane durante questa esperienza, sembra che il suo ruolo fosse piuttosto importante, dal momento che alcune di queste lettere sono scritte in lingua francese ed altre in linguaggio cifrato. Nel frattempo Vane il Vecchio fu inviato a negoziare con il re svedese Gustavo Adolfo di Svezia per stringere un'alleanza con l'Inghilterra, tuttavia lo scarso appoggio dato da Re Carlo a questa iniziativa rese vano ogni tentativo[5]. Dopo il suo ritorno da Vienna, il giovane Vane fu introdotto a corte ed incoraggiato dal padre a trovare un posizione nella Privy chamber. Tuttavia il giovane Vane mostrò scarse propensioni ad adeguarsi ai cerimoniali di corte, in parte a causa della sua avversione al laudanesimo, corrente religiosa sorta all'interno della Chiesa anglicana e che rifiutava la dottrina della predestinazione e all'epoca imperante nella corte inglese. Dopo i numerosi tentativi da parte del padre a fargli abbandonare il suo punto di vista religioso nonconformista, per poter continuare a professare liberamente la sua fede religiosa, Henry Vane il Giovane decise di partire per le Americhe, unendosi alla migrazione puritana verso il New England[6], ricevendo per questo una licenza dallo stesso Carlo I di restare nella colonia per un periodo di tre anni.

L'esperienza nel New England

Vane partì per raggiungere la Colonia della Massachusetts Bay arrivando a Boston nell'ottobre del 1635 sulla stessa nave che trasportava John Winthrop il Giovane e Hugh Peter. John Winthrop descrisse Vane come "un giovane gentiluomo di belle parti", ed il mese successivo egli era stato già ammesso come uomo libero nella Colonia. Vane entrò a far parte della macchina giudiziaria della Colonia, con l'incarico di stabilire se le cause giudiziarie avessero o meno dignità sufficiente per essere ammesse in una corte di tribunale[7]. In questa veste fu molto utile per dirimere una disputa tra John Winthrop e Thomas Dudley proprio in materia di condotta giudiziale. Nella primavera del 1637 Vane venne eletto Governatore della Colonia della Massachusetts Bay come successore di John Haynes, ereditando una situazione con problematiche di carattere religioso, politico e militare piuttosto complesse.

 
Stampa di Edwin Austin Abbey del 1901 che rappresenta Anne Hutchinson durante il suo processo.

La Colonia era divisa in particolare sulle azioni e gli insegnamenti di Anne Hutchinson, una predicatrice puritana che diede vita alla cosiddetta controversia antinomiana. La Hutchinson era giunta nella Colonia con suo marito ed i figli nel 1634, iniziando a tenere in casa riunioni dove si discuteva sulla Bibbia, guadagnando presto un vasto uditorio che iniziò a condividere il suo punto di vista secondo il quale le leggi e le pratiche osservate all'interno della Colonia non fossero affatto necessarie per la salvezza. La sua posizione venne definita dai capi della Colonia con il termine di antinomianismo[8]. Mentre la vecchia leadership della Colonia, che comprendeva Dudley e Winthrop, era orientata ad una posizione più ortodossa, ovvero più legalistica, quella di Vane, così come dell'influente pastore John Cotton, era più favorevole alla Hutchinson e fu il fronte che si unì a lui su questa posizione ad eleggerlo nuovo Governatore della Colonia nel maggio 1636.
Dopo la sua elezione, tuttavia, Vane perse molto del suo seguito a causa della controversia sorta dopo il suo ordine di sbandierare la bandiera inglese sui bastioni di Fort Independence a Boston. La bandiera era già stata oggetto di controversia dal momento che la sua rappresentazione della Croce di San Giorgio era stata interpretata da molti coloni come un simbolo del papato, e per questo motivo John Endecott l'aveva fatta togliere dalla bandiera della milizia di Salem. La popolarità di Vane in qualità di Governatore diminuì ulteriormente quando nel Dicembre del 1636, avendo appreso che era richiesta la sua presenza in madrepatria, Vane decise di rassegnare le dimissioni, ma, sebbene i suoi collaboratori le avessero accettate, tuttavia decise di ritirarle su richiesta della Congregazione della Chiesa di Boston.
Nel 1637 si verificò un tragico evento che segnò in maniera definitiva la carriera di Governatore di Vane: la guerra pequot. Nel 1636 il corpo di un colono di nome John Oldham venne trovato nella sua canoa nei pressi di Block Island e l'omicidio venne imputato ai nativi americani della tribù dei Narragansett, tuttavia lo stesso capo tribù dei Narragansett sostenne che gli esecutori materiali dell'omicidio era nativi appartenenti alla tribù dei Pequot. I Pequot avevano la caratteristica di essere molto aggressivi con le tribù confinanti, ma fino a quel momento si erano dimostrati piuttosto pacifici con le popolazioni puritane delle Colonie; tuttavia essi si erano già resi responsabili di un precedente omicidio di un altro colono nei pressi del fiume Connecticut, ciò fu sufficiente affinché le autorità della Colonia della Massachusetts Bay decidessero di passare all'azione. A dispetto del fatto che Roger Williams sostenesse una più probabile colpevolezza dei Narragansett per l'omicidio del colono Oldham, il Governatore Vane ordinò nell'agosto del 1636 una spedizione di 90 miliziani guidati da John Endecott per reclamare giustizia dai Pequot.

Note

  1. ^ Firth, Charles Harding (1885–1900). "Vane, Henry (1613-1662)". Dictionary of National Biography, Londra, Smith, Elder & Co.
  2. ^ Ireland, William, The Life of Sir Henry Vane the Younger: With a History of the Events of his Time, Londra, E. Nash, 1905, OCLC 226127.
  3. ^ Ireland, p.36
  4. ^ Ireland, p.37
  5. ^ Adamson, J. H; Folland, H. F, Sir Harry Vane: His Life and Times (1613–1662), Boston, Gambit. ISBN 978-0-87645-064-2. OCLC 503439406, 1973, p.35
  6. ^ Ireland, p.54
  7. ^ Adamson e Folland, pp.65–66
  8. ^ Anderson, Robert C., The Great Migration, Immigrants to New England 1634–1635, Vol. III, G-H. Boston. New England Historic Genealogical Society, 2003, ISBN 0-88082-158-2., pp. 477,482