Utente:Cristiano64/Sandbox
Progetto: Illyricum e limes danubiano
Riformattare, riorganizzare e ampliare le province dell'intero Limes danubiano. Vedi anche:
Alto Danubio
Medio Danubio (Illyricum)
- Illyricum (vedi anche le voci della Wiki inglese e Wiki tedesca)
- Pannonia (provincia romana)
- Dalmazia (provincia romana)
- Macedonia (provincia romana)
Principali guerre (per periodo) e altro
- Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.)
- Campagne dalmato-illiriche (13-9 a.C.)
- Rivolta dalmato-pannonica del 6-9
- Riforma augustea dell'esercito romano
- Dislocazione delle legioni romane
- Cognomina ex virtute
- Colonia romana
Personaggi vari approfonditi per guerre Illiricum
- Gaio Asinio Pollione
- Publio Vatinio
- Publio Sulpicio Rufo (pretore 48 a.C.)
- Marco Vinicio (console 19 a.C.)
- Lucio Elio Lamia
- Sesto Appuleio (console 29 a.C.)
- Lucio Tampio Flaviano
- Messalla Vipstano Gallo
- Gneo Cornelio Lentulo l'Augure
- fonti principali del periodo
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana (Ῥωμαϊκά), vol.. (traduzione inglese).
- (LA) Ottaviano Augusto, Res gestae divi Augusti. (testo latino e traduzione inglese ).
- (GRC) Dione Cassio, Storia romana. (testo greco e traduzione inglese).
- (LA) Fasti triumphales. (Iscrizione latina AE 1930, 60 e traduzione inglese).
- (LA) Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC libri duo. (testo latino e traduzione inglese).
- (LA) Livio, Periochae ab Urbe condita. (testo latino ).
- (LA) Plinio il Vecchio, Naturalis historia. (testo latino e versione inglese).
- (GRC) Strabone, Geografia, vol.. (traduzione inglese).
- (LA) Svetonio, De vita Caesarum libri VIII. (testo latino e traduzione italiana).
Basso Danubio
Appunti vari
Città
- Senia (la moderna Senj in Croazia), era un porto della Liburnia, trasformato dopo la conquista romana in piccolo centro del litorale adriatico,[1] che potrebbe aver ottenuto lo status di colonia romana.[2] Qui erano presenti dei sacerdoti Augustales. Era una città di confine.[3]. Molti dei coloni installati in quest cittadina provenivano dalle gens italiche dei Gavii, Gessii, Verridii.
- Metulum (la moderna Cakovac vicino a Ogulin, in Croazia) era la capitale degli illiri Iapodi. Fu distrutta nel 35 a.C. da Ottaviano durante le campagne militari del 35-33 a.C..[4]
- Iader (la moderna Zara in Croazia) fu fondata dal popolo illirico dei Liburni nell'età del ferro. Divenne col tempo, sotto la dominazione romana, una delle più importanti città della Liburnia nella provincia di Dalmazia.[5] Gli abitanti combatterono al fianco di Gaio Giulio Cesare durante la guerra civile contro Gneo Pompeo Magno.[6] Divenne colonia romana probabilmente già sotto Cesare (colonia Iulia[7]).
- Siscia da approfondire
Salona da approfondireFatto- Narona approfondire
- Epidaurum
- Scodra
- Lissus
- Burnum viene creata una prima fortezza dopo le guerre di Ottaviano del 35-33 a.C. [1]
- Promona viene creata una fortezza lungo il nuovo limes dopo le guerre di Ottaviano del 35-33 a.C.
- Note
- ^ Plinio il Vecchio, III, 140.
- ^ Tacito, Historiae, IV, 45.
- ^ CIL III, 3016 e ss.
- ^ Appiano, Guerre illiriche, 19-21; Cassio Dione, XLIX, 35.2-4). Durante il periodo romano ottenne poi lo status di municipium (CIL III, 10060.
- ^ Plinio il Vecchio, III, 140).
- ^ Bellum Alexandrinum, 42.
- ^ Plinio il Vecchio, III, 141 e 152; CIL III, 2925
Popolazioni
en:List of ancient tribes in Illyria (per ampliare Lista delle tribù illiriche e Pannoni) e en:List of ancient cities in Illyria.
- Perthoneatae, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1] Da non confondere con i Parthini, come sembra invece fare lo Swoboda.[2] Erano al contrario una popolazione minore del sud dell'Illyria.[3]
- Bathiatae, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1] Popolazione sconosciuta in altre fonti antiche.[3]
- Taulantii, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1] Potente popolo che sembra si trovasse attorno alla città di Apollonia, anche se in questo caso potrebbe trattarsi di un ramo di questa popolazione che confinava invece con i Delmatae più a nord.[4] Insieme ad altri popoli costituiva un gruppo compatto nella parte dell'estremo sud-ovest dell'Illyricum. Alcuni di loro sopravvissero anche in seguito, come comunità del Conventus iuridicus di Narona. Erano pertanto insediate tra i fiumi Narenta e Drilo e risulterebbe menzionata anche da Plinio il Vecchio.[5]
- Cambaei, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Cinambri, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Meromenni, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Pyrissaei o Pyraei, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Docleatae, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1] Abitavano la regione attorno alla città di Doclea.[6]
- Interphrurini, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Naresii, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Glintidiones, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Hippasini, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Meliteni (isola della Croazia), , popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Corcyreans (isola della Croazia), , popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Liburni, popolazione menzionata da Appiano di Alessandria nel corso delle campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.).[1]
- Note
Governatori
Creare Governatori romani della Gallia Comata
Lista dei Governatori romani dell'Gallia Comata | ||||
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Anno
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In the tumultuous period following Caesar's death, during the ascendancy of the Second Triumvirate, Gaul was acted upon by various commanders, until M. Vipsanius Agrippa arrived as proconsul in 39 to quell unrest. Scholars have paid relatively scant attention to the question of why Gaul failed to take advantage of Rome's disarray during the civil wars of the 40s and 30s to revolt in toto; it is sometimes assumed that the population was too decimated to take a stand, but the numbers in so far as they are known make this unlikely.
In 44 BC, Antony was the proconsul assigned to both Cisalpina and Transalpina; his ability to come to an understanding with the Gauls, as demonstrated by his arrangements with Commius, is further indicated by the willingness of a Sequanian leader to execute Decimus Brutus at his behest. This Brutus[7] had served in Gaul under Caesar from 56 (or earlier). Although his experience in Gallic relations exceeded that of his peer Antony, whose earliest appearance in Caesar's account of the war is around the time of the Battle of Alesia, Celtic antipathy may have been spurred by Brutus's betrayal of Caesar, given the high value Celts placed on loyalty to their sworn leaders.[8]
Broughton lists no Gallic governors after Agrippa through 31, the year with which The Magistrates of the Roman Republic concludes. Augustus began to reorganize Transalpine Gaul with its newly conquered territories into administrative regions in 27 BC.[9]
- Note
- ^ A Cesare fu assegnata con la Lex Vatinia per cinque anni, rinnovata poi nel 55 a.C. con la Lex Pompeia Licinia, ma si rifiutò poi di restituire tutte le province che aveva nel 49 a.C., uno dei motivi per cui scoppiò la guerra civile.
- ^ Enobarbo fu catturato da Cesare dopo lo scoppio delle guerra civile, cfr. MRR2 pp. 261–262.
- ^ Messo da Cesare forse come legatus pro praetore; nel 46 a.C. Bruto fermò una rivolta tra i Bellovaci nella Gallia Belgica, che non era ancora formalmente organizzata come provincia in questo periodo; Bruto si distinse anche nella conquista della Gallia sotto Cesare (Livio, Periochae, 114; Appiano, Guerre civili.
- ^ Cicero, Ad Atticum 14.9.3 (dated 17 April 44); MRR2 p. 309.
- ^ Inviato da Gaio Giulio Cesare come proconsole, ad esclusione della Gallia Narbonensis; cfr.Cicero, Philippics 3.38, Ad Atticum 15.29.1, e Ad familiares 10.1–5; MRR2 p. 329.
- ^ Proconsole come stabilito per legge il 1 giugno del 44 a.C., probabilmente per 5 anni; cfr. MRR2 pp. 342–343, 360.
- ^ Decimus Brutus should not be confused with his more famous cousin Marcus, who never served under Caesar during the Gallic Wars, but who was a governor in Cisalpina during Caesar's dictatorship.
- ^ Raimund Karl, “*butacos, *uossos, *geistlos, *ambaχtos: Celtic Socio-economic Organisation in the European Iron Age,” Studia Celtica 40 (2006).
- ^ Woolf, Becoming Roman, p. 39.