Benedetto Cacciatori

scultore e docente italiano

Benedetto Cacciatori (Carrara, 1794ivi, 25 settembre 1871) è stato uno scultore italiano.

Benedetto Cacciatori

Biografia

Nacque a Carrara da una famiglia di scultori. Fu allievo dello scultore neoclassico Lorenzo Bartolini presso l'Accademia di belle Arti di Carrara, e successivamente di Camillo Pacetti presso l'Accademia di Brera.

Al seguito del padre si trasferì nel 1810 a Milano, dove collaborò alla realizzazione dell'Arco della Pace, e successivamente della decorazione scultorea del Duomo di Milano.

Fra le sue opere si segnala la decorazione scultorea delle tombe dei Savoia (1826). Suo il monumento marmoreo a Luigi Cagnola (1849) nel cortile dell'Accademia di Brera a Milano. Inoltre, collaborò attivamente alla costruzione della chiesa dei santi Protasio e Gervasio di Gorgonzola scolpendo e modellando tutte le dodici sculture in pietra poste nelle nicchie delle pareti (dottori della Chiesa, evangelisti, profeti), i due angeli in marmo di Carrara dell'altare maggiore e i bassorilievi con gli episodi del Vangelo.


Il Cacciatori riposa al Cimitero Monumentale di Milano in una imponente tomba decorata da una grande scultura bronzea da egli stesso composta e raffigurante la Pietà[1].


La prima attività in Lombardia

Nel 1820 Benedetto Cacciatori realizza quelle che sono con ogni probabilità le sue prime opere al di fuori dell'ambito degli studi: i due Angeli per l'altare dei Santi Gervaso e Protaso a Gorgonzola.

Onorificenze

Note

  1. ^ Sulla base del suo monumento funebre è scolpita la seguente dedica: A BENEDETTO CACCIATORI SCULTORE
     
    Tomba di Benedetteo Cacciatori al Cimitero Monumentale di Milano

    Morto in Carrara sua diletta patria nel 1871 d’anni 77 eletto gentiluomo devoto alla religione alla famiglia all’arte illustrò l’Italia con opere ammirate.

    Ufficiale dell’Ordine Mauriziano professore emerito dell’Accademia Braidense vi educò al bello la gioventù con severi precetti

    La moglie i figli dolenti qui raccolte le care spoglie posero quest’effigie della PIETA’ che egli stesso scolpiva pel domestico sepolcro.

    Camillo figlio di Benedetto Cacciatori e di Mariani Gioia - Pacetti

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