Direttività
Nell'elettromagnetismo, la direttività viene riferita solitamente ad un'antenna.

Definizione descrittiva
La direttività di un'antenna in una certa direzione è definita come il rapporto tra l'intensità di radiazione irradiata in tale direzione (la sua emissione più forte) e la potenza totale irradiata uniformemente in tutte le direzioni (radiatore isotropico ideale). La differenza con il guadagno è che quest'ultimo al denominatore presenta la potenza totale in ingresso all'antenna che è solo in parte irradiata e in parte dissipata dal conduttore dell'antenna stessa. Come per il guadagno anche la direttività è definita come una funzione della direzione di osservazione e con il solo termine direttività si intende comunemente il valore massimo di tale funzione in corrispondenza della direzione di massimo. La direttività di un'antenna reale può variare da 1,76 dBi per un piccolo dipolo, a ben 50 dBi per una grande antenna parabolica.[1]
Definizione matematica
La direttività D di un'antenna è il valore massimo del suo guadagno in direttiva. Il guadagno direttiva è rappresentato da e mette a confronto l'intensità radiante (potenza per angolo solido unità) che crea una antenna in una particolare direzione sul valore medio su tutte le direzioni:[2]
Note
- ^ Antenna Tutorial
- ^ Institute of Electrical and Electronics Engineers, “The IEEE standard dictionary of electrical and electronics terms”; 6th ed. New York, N.Y., Institute of Electrical and Electronics Engineers, c1997. IEEE Std 100-1996. ISBN 1-55937-833-6 [ed. Standards Coordinating Committee 10, Terms and Definitions; Jane Radatz, (chair)]
Bibliografia
- Christopher Coleman, Basic Concepts, in An Introduction to Radio Frequency Engineering, Cambridge University Press, 2004, ISBN 0-521-83481-3.