Rai

ente radiotelevisivo pubblico italiano
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«URI, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d'onda, metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari. Il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto "Opera 7", I e II tempo”.»
«Rai, Radiotelevisione italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive»

La RAI Radiotelevisione Italiana è la radio e televisione di Stato italiana, cioè la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. È una delle più grandi aziende di comunicazione d'Europa: opera oltre che nel settore televisivo e radiofonico in quello editoriale e cinematografico.

Come radio e televisione di Stato la RAI ha degli obblighi di legge consistenti nel produrre trasmissioni di servizio e di pubblica utilità in una percentuale oraria prefissata. La RAI ha inoltre la funzione di riscossione, attraverso l'URAR (che opera in modo affine ad un ente esattoriale), del "canone televisivo", una molto discussa tassa sul mero possesso di apparecchi radiotelevisivi che molti si rifiutano di pagare ritenendola in contrasto coi principi della costituzione italiana.

Delle tv pubbliche europee, è quella con lo share maggiore (45%) per due motivi: la presenza di tre reti e il fatto che l'unico serio concorrente (pure con tre reti) è Mediaset, che ha all'incirca lo stesso share.

Storia

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Logo della RAI in uso fino al 2000

La nascita dell'azienda è legata ad un provvedimento normativo: il Regio Decreto 1067/1923 affidava allo Stato l'esclusiva sulle trasmissioni radiofoniche da esercitare tramite società concessionarie. È così che nel 1924 nasce l'azienda che oggi conosciamo come RAI Radiotelevisione Italiana, sotto il nome di URI (Unione Radiofonica Italiana), dalla fusione tra la società Radiofono di Guglielmo Marconi e la SIRAC, creata per volontà del primo Ministro delle Comunicazioni d'Italia Costanzo Ciano.

Quattro anni dopo, nel 1928, l'URI viene trasformata in EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche). Il 26 ottobre 1944, l'EIAR assume la nuova denominazione di RAI (Radio Audizioni Italiane), passando alle dipendenze del Ministero delle Poste. Dopo l'introduzione in Italia della televisione, il 3 gennaio 1954, l'ente si trasforma definitivamente in RAI Radiotelevisione Italiana.

Cronologia

1924 Nace l'URI (Unione Radiofonica Italiana) che quattro anni dopo si trasformerà in EIAR (Ente Italiano audizioni Radiofoniche)

1931 Inaugurato il centro di produzione radiofonica di via Asiago 10 a Roma. Il palazzo in cui si è fatta la storia della radio, viene tutt'oggi utilizzato per la messa in onda dei programmi di radio RAI (come Viva Radio 2 con Fiorello e Baldini).

1944 L'EIAR cambia nome in R.A.I. Radio Audizioni Italia.

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Via Teulada 66, 00195 Roma

1954 Domenica 3 gennaio inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a Roma, Milano e Torino. Il 10 aprile la R.A.I. (Radio Audizioni Italia) diventa RAI Radiotelevisione Italiana. In quella domenica prende anche il via la "Domenica Sportiva", il programma più longevo della televisione italiana ancora oggi in onda. Tra le famose trasmissioni della RAI passate alla storia si ricorda "90° minuto", "Lascia o raddoppia?" con Mike Bongiorno, Il Musichiere con Mario Riva, fino al più recente "Studio Uno".

1957 Va in onda il primo numero di Carosello e inaugurato il centro TV di via Teulada 66 a Roma. Tre anni dopo debutterà "Tutto il calcio minuto per minuto", programma storico di Radio RAI popolarissimo ancora oggi nonostante la diretta televisiva delle partite sulle Pay TV.

1961 entra in funzione la Seconda rete televisiva

1977 La RAI inizia ufficialmente le trasmissioni a colori

1979 Nasce la Terza rete televisiva progettata e realizzata per la diffusione di programmi su base regionale.

1990 È inaugurato a Roma il Centro tecnico di produzione Radio TV di Saxa Rubra inizialmente destinato come centro servizi TV per i Mondiali di calcio di Italia '90. Attualmente da Saxa Rubra vanno in onda i telegiornali della RAI.

1996 La RAI inaugura le trasmissioni via satellite in digitale sul satellite Hotbird

2000 Cambia il logo RAI il vecchio logo è stato sostituito con una farfalla bianca.

2004 In occasione dei 50 anni della RAI prendono il via ufficialmente le trasmissioni in digitale terrestre. Viene inoltre effettuato un restyling grafico, novità anche per le "signorine buonasera" che vengono sostituite con delle nuove ragazze. Nella stessa giornata, va in onda una grande festa TV condotta da Pippo Baudo per festeggiare i 50 anni della RAI.

Ordinamento

La RAI è governata da nove membri del Consiglio d'Amministrazione: sette consiglieri vengono eletti dalla Commissione parlamentare di vigilanza, due consiglieri vengono indicati dal Ministero del Tesoro che è il maggiore azionista della RAI. I membri del Consiglio d'Amministrazione hanno un termine di mandato di tre anni anche se possono essere nominati di nuovo.

Tra i consiglieri di sua nomina, il Ministero del Tesoro indica il Presidente del Consiglio d'Amministrazione. Per insediarsi il Presidente deve ottenere un voto di gradimento da almeno due terzi dei membri della Commissione parlamentare di vigilanza.

Il Consiglio d'Amministrazione vota il Direttore Generale, che ha sempre un mandato di tre anni rinnovabile, ed è di nomina del Ministro del Tesoro.

La televisione pubblica italiana è quindi sotto il completo controllo dei politici (parlamento e governo), e quindi strutturalmente non assicura una informazione indipendente e libera da essi, come invece vorrebbe la moderna teoria della separazione dei poteri. Molti critici hanno spesso evidenziato questo fatto accusando la RAI di mancare di pluralismo dell'informazione, di censurare professionisti meritevoli ma scomodi per i politici e di essere "lottizzata" da persone raccomandate dai partiti e asservite ad essi.

In molti altri paesi europei sono in atto leggi che svincolano almeno parzialmente le televisioni pubbliche dal controllo dei politici. La proposta principale che viene avanzata per risolvere questo problema è quella di lasciare la RAI totalmente in mano a professionisti del settore e di effettuare le nomine attraverso concorsi pubblici, mezzo che anche la Costituzione vede come garanzia di indipendenza nel caso ad esempio della magistratura.

Presidenti

nome dal al
Arturo Carlo Jemolo 20 aprile 1945 9 agosto 1946
Giuseppe Spataro 9 agosto 1946 17 maggio 1951
Cristiano Ridomi 17 maggio 1951 11 marzo 1954
Antonio Carrelli 3 giugno 1954 4 gennaio 1961
Novello Papafava 4 gennaio 1961 25 marzo 1964
Pietro Quaroni 29 maggio 1964 12 aprile 1969
Aldo Sandulli 23 aprile 1969 18 febbraio 1970
Umberto delle Fave 24 marzo 1970 22 aprile 1975
Beniamino Finocchiaro 23 maggio 1975 20 gennaio 1977
Paolo Grassi 20 gennaio 1977 12 giugno 1980
Sergio Zavoli 12 giugno 1980 23 ottobre 1986
Enrico Manca 23 ottobre 1986 19 febbraio 1992
Walter Pedullà 19 febbraio 1992 13 luglio 1993
Claudio Demattè 13 luglio 1993 12 luglio 1994
Letizia Moratti 12 luglio, 1994 24 aprile 1996
Giuseppe Morello 24 aprile 1996 10 luglio 1996
Vincenzo Siciliano 10 luglio 1996 21 gennaio 1998
Roberto Zaccaria 3 febbraio, 1998 16 febbraio 2002
Vittorio Emiliani (Consigliere anziano - facente funzioni) 16 febbraio 2002 22 febbraio 2002
Antonio Baldassarre 5 marzo 2002 26 febbraio 2003
Paolo Mieli (Nominato dai Presidenti delle Camere ma mai entrato in funzione) 7 marzo 2003 13 marzo 2003
Lucia Annunziata 13 marzo 2003 4 maggio 2004
Francesco Alberoni (Consigliere anziano - facente funzioni) maggio 2004 maggio 2005
Sandro Curzi (Consigliere anziano - facente funzioni) 1° giugno 2005 30 luglio 2005
Claudio Petruccioli 31 luglio 2005 in carica

Direttori Generali

nome dal al
Salvino Sernesi 1949 1953
Giovan Battista Vicentini 1954 1955
Rodolfo Arata 1956 1960
Ettore Bernabei 5 gennaio 1961 18 settembre 1974
Michele Principe 23 maggio 1975 25 gennaio 1977
Giuseppe Glisenti 26 gennaio 1977 17 giugno 1977
Pierantonino Bertè 12 luglio 1977 18 giugno 1980
Villy De Luca 19 giugno 1980 21 luglio 1982
Biagio Agnes 29 luglio 1982 1° febbraio 1990
Gianni Pasquarelli 5 febbraio 1990 23 luglio 1993
Gianni Locatelli 23 luglio 1993 3 agosto 1994
Gianni Billia 3 agosto 1994 31 dicembre 1994
Raffaele Minicucci 16 gennaio 1995 28 febbraio 1996
Aldo Materia; 6 marzo 1996 15 luglio 1996
Franco Iseppi 15 luglio 1996 8 febbraio 1998
Pier Luigi Celli 9 febbraio 1998 9 febbraio 2001
Claudio Cappon 9 febbraio 2001 19 marzo 2002
Agostino Saccà 19 marzo 2002 27 marzo 2003
Flavio Cattaneo 27 marzo 2003 5 agosto 2005
Alfredo Meocci 5 agosto 2005 20 giugno 2006
Claudio Cappon 22 giugno 2006 in carica

Offerta

I principali canali televisivi che la RAI trasmette in analogico terrestre, digitale terrestre e sul satellite (con alcune trasmissioni codificate) sono:

Oltre a questi esistono numerosi canali che vengono trasmessi in chiaro in digitale terrestre e sul satellite di cui uno di informazioni All news, Rai News 24, uno sportivo Rai Sport Satellite, uno di informazioni per il cittadino Rai Utile e uno dedicato ai bambini Rai Gulp. Esistono inoltre due canali Rai Edu che si occupano di educazione e due canali Rai Nettuno Sat che si occupano di formazione. Infine Rai Med, dedicato al Mediterraneo, solo sul satellite.

Esistono anche 5 canali televisivi satellitari criptati prodotti da Rai Sat e offerti con il bouquet di SKY: RaiSat Extra, RaiSat Premium, RaiSat Cinema World, RaiSat Ragazzi e RaiSat Gambero Rosso.

La RAI realizza inoltre tre canali radiofonici principali che vengono trasmessi in analogico, sul satellite e via streaming sul web:

Oltre a questi esistono canali di servizio trasmessi su analogico terrestre: GR Parlamento dedicato alle sedute parlamentari e Isoradio dedicato ai viaggi in autostrada. Il IV Canale (classica) e il V Canale (leggera) della filodiffusione vengono trasmessi solo via cavo.

Le testate giornalistiche principali sono:

La TGR, Testata Giornalistica Regionale, si occupa appunto dell'informazione regionale, su Rai Tre con tre telegiornali al giorno, un settimanale al sabato e speciali tutele per le zone bilingue in Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, e Valle d'Aosta e sulle radio RAI con giornali radio locali. Rai Sport segue gli eventi sportivi con notiziari sui tre canali televisivi, i tre canali radiofonici e un canale satellitare dedicato: Rai Sport Satellite.

Rai Educational è una struttura che si occupa di programmi educativi sulle tre reti televisive e dispone di due canali satellitari dedicati: vedi Rai Edu. Rai International è una struttura che produce e trasmette programmi televisivi e radiofonici per gli italiani nel mondo attraverso tre canali televisivi satellitari e un canale radiofonico chiamato Satelradio. Gestisce inoltre Italica un portale web dedicato alla promozione della lingua italiana.

Altre testate giornalistiche sono il Televideo, trasmesso in teletext sulle tre reti televisive, Rai Net News, notizie per il portale web prodotte da Rai Net, Rai Click che propone sui suoi 7 canali i migliori programmi TV della Rai in visione on demand sia attraverso il suo portale web, sia attraverso la piattaforma TV di FASTWEB.

Rai Teche conserva il preziosissimo archivio audiovisivo italiano. Nel campo dell'editoria è presente con RAI ERI e concede i suoi diritti all'estero tramite Rai Trade.

Oltre al mondo televisivo, la Rai si è specializzata negli ultimi anni anche nelle produzioni cinematografiche (Rai Fiction e Rai Cinema, con la quale è spesso presente in prestigiosi concorsi cinematografici internazionali con altrettanto prestigiose coproduzioni) e in produzioni tematiche quali, Rai Vaticano (in collaborazione con il CTV Centro Televisivo Vaticano, con il quale concedono in esclusiva alle televisioni di tutto il mondo le immagini degli importanti avvenimenti della Santa Sede) e Rai Quirinale.

Rai Way è la società in cui la RAI ha trasferito la sua rete di trasmissione, mentre Rai Corporation è la struttura RAI negli Stati Uniti.

Le minoranze etnico-linguistiche e le regioni autonome

La RAI consente la trasmissione da parte di alcune sedi regionali di una programmazione più vicina alle popolazioni e alle realtà locali. Ciò avviene soprattutto nelle tre regioni autonome dell'Italia settentrionale.

Alto Adige

  Lo stesso argomento in dettaglio: RAI Alto Adige Südtirol.

L'esempio più importante di programmazione regionale è forse rappresentato dalla sede RAI di Bolzano. La sede RAI del capoluogo altoatesino - patria, peraltro, dell'hockey su ghiaccio italiano via etere - ha infatti la possibilità di trasmettere tre tipi di programmazione per i tre gruppi linguistici tedesco, italiano e ladino.

Oltre al quotidiano TGR e al TGR-Settimanale del sabato in lingua italiana trasmesso per il Trentino-Alto Adige insieme in parte da Bolzano e in parte da Trento, ogni domenica mattina nella fascia oraria 09:45-10:55 e alternativamente da Bolzano e da Trento, sempre in questa lingua, vengono trasmessi dei programmi riguardanti la realtà locale (ambiente, economia, tradizioni...), ai cittadini (Puntopiù -a cura del centro consumatori-) o le realtà simili (minoranze linguistiche, realtà culturali simili in Italia e in Europa), tra cui vi è "Alpe Adria" (prodotto dalla RAI di Trieste, ma con la collaborazione di Bolzano e Trento).

Il gruppo linguistico tedesco ha la possibilità di contare su un proprio canale generalista, chiamato RAI-Sender Bozen ("Trasmissioni Rai da Bolzano"), il cui orario di trasmissione varia quotidianamente (il lunedì le trasmissioni iniziano alle 18 e terminano alle 22:30). Questa emittente trasmette programmi dedicati ai bambini (Karamela, Die Abenteuer der Maus auf dem Mars), agli adolescenti e studenti (Klick-das Jugend Info-Magazin), agli anziani (Regenbogen), all'agricoltura (Landwirtschaft), all'economia e alla società (Trend, Pluspunkt), alla cultura, alla storia, all'attualità (Pro und Kontra) e allo sport (Sport am Sonntag).

Sender Bozen è anche inserita, in quanto parte della RAI, nel circuito dell'EBU (Eurovisione) e produce il popolarissimo concorso canoro della "Volksmusik" (musica popolare, Grand Prix der Volksmusik) insieme a tre colleghe germanofone: la tedesca ZDF, l'austriaca ORF e svizzero-tedesca SF DRS; questa trasmissione viene prodotta ogni anno in un luogo diverso e nel 2002 ha avuto luogo a Merano ed è stato organizzato da Sender Bozen. Sender Bozen trasmette in diretta ogni anno il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni e le selezioni per il "Grand Prix der Volksmusik", nonché edizioni speciali a cura della redazione giornalistica in casi di avvenimenti elettorali.

Ogni giorno vengono trasmessi due notiziari della durata di circa 20 minuti alle 20:00 (Tagesschau) e alle 22:10 (Tagesschau um 10 nach 10) che trattano di argomenti locali, nazionali e internazionali. Da Bolzano vengono trasmessi anche i programmi in lingua ladina, tra cui il notiziario locale stretto fra TGR e Tagesschau alle 19:55 della durata di 5 minuti e chiamato TRAIL (Televijiun RAI Ladina), nonché un programma settimanale chiamato "Paladina" e della durata di circa 40 minuti. I programmi in ladino vengono diffusi su tutto il territorio altoatesino, in Val di Fassa (Trentino) e, grazie ad impianti privati, nell'Ampezzano.

Friuli-Venezia Giulia

La RAI di Trieste, che ha tre redazioni periferiche a Udine, a Pordenone e a Gorizia, ha la possibilità di trasmettere dei programmi a carattere regionale alla domenica mattina.

Oltre alle tre edizioni giornaliere del TGR in italiano (l'edizione delle 14:00 viene trasmessa da Trieste con un collegamento da Udine), viene trasmessa un'edizione in sloveno dello stesso (TDD Furlanija-Julijska Krajina), che per quanto riguarda la grafica e la sigla è identico (al contrario del Tagesschau dell'Alto Adige) e tratta principalmente notizie locali.

Lo stesso programma viene ripetuto in differita sull'emittente pubblica slovena in lingua italiana RTV Capodistria-Koper (che completa così l'informazione interregionale transfrontaliera insieme al notiziario italiano proprio "Tuttoggi" e quello regionale sloveno "Primorska Kronika"). Vi è il progetto in futuro di estendere questa collaborazione al fine di creare una vera e propria televisione transfrontaliera. Ad oggi viene cooprodotto il magazine settimanale Lynx.

Le programmazioni radiofoniche in lingua slovena vengono diffuse su tutto il territorio giuliano (Trieste e Gorizia) e in Friuli nell'area slavofona (Valli del Natisone, Val di Resia), attraverso un canale interamente dedicato:Radio Trst A. Tale canale trasmette dalla prima mattina fino alle 19:35.

Attualmente (gennaio 2006) la RAI garantisce 6 ore di programmazione televisiva e 24 ore di programmazione radiofonica anche in lingua friulana, a settimana.

Ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 16.30, dalle stazioni in AM di Venezia, viene trasmessa da Trieste "L'Ora della Venezia Giulia". La storica trasmissione radiofonica comprende 15 minuti di notiziario nazionale e regionale, e 45 minuti di trasmissioni, intitolate Itinerari dell'Adriatico e in genere condotte da Graziano D'Andrea. Negli anni settanta ebbe un certo riscontro Discodedica, programma di Orio Di Brazzano, a tutt'oggi collaboratore della sede regionale. La domenica "L'Ora della Venezia Giulia" inizia alle 14.30 e propone anche spazi dedicati alla prosa e alla religione.

Valle d'Aosta

Da Aosta vengono diffusi quotidianamente programmi regionali sia in italiano che in francese alle ore 20 (la domenica al mattino).

Tuttavia qui manca un notiziario vero e proprio in lingua francese: nel TGR delle 19:35 solitamente viene proposto un servizio in lingua francese realizzato o dalla sede regionale rodano-alpina di France 3 o dalla sede aostana della RAI.

Fonti di finanziamento

Le fonti di finanziamento della RAI sono la pubblicità, le sponsorizzazioni, i finanziamenti pubblici e un canone annuale.

Il canone è stato istituito con una legge del 1938 e anche in altri Paesi d'Europa è corrisposto alle solo emittenti radio e TV nazionali per la loro funzione di servizio pubblico, mentre non è percepito da quelle private che si autofinanziano esclusivamente con la pubblicità.

In compensazione di questa entrata, chi svolge il servizio pubblico deve rispettare un contratto di servizio con lo Stato italiano, pena una eventuale revoca della concessione annuale. La televisione pubblica svolge una funzione di servizio universale di pubblica utilità, ed è interesata da una particolare diciplina rispetto alle emittenti commerciali.

Il contratto di servizio comporta delle fasce orarie protette da video a carattere osceno o violento, obblighi di informazione e di trasmissione di un certo numero di ore di sport, documentari, formazione a distanza, la messa in onda di specifici canali tematici, il finanziamento della fiction e cinematografia nazionale, la trasmissione di eventi culturali che hanno minore audience e introiti pubblicitari, come spettacoli teatrali o di musica classica.

Nel febbraio 2007 il Ministro delle Telecomunicazioni Paolo Gentiloni ha firmato il rinnovo del contratto di concessone, inserendo un articolo che pone sotto licenza creative commons una considerevole parte dell'archivio RAI e dispone la stessa misura per future produzioni come spettacoli teatrali e musicali, telegiornali, documentari e programmi educativi, rendendoli gratuitamente consultabili e riproducibili dal sito Internet. La prima emittente pubblica ad adottare un'inizativa simile fu la BBC nel 2005.

La BBC inglese segue un particolare modello di autofinanziamento, interamente basato sul canone. Fra i più alti in Europa, consente di avere canali privi di pubblicità e una maggiore autonomia delle TV nazionali dal potere politico, in particolare il settore dell'informazione, poiché questa non riceve finanziamenti pubblici.

Analoga indipendenza esiste nei confronti di aziende private: in altri casi gli inserzionisti pubblicitari annullano la trasmissione e il pagamento degli spot, se la stampa diffonde notizie negative per l'immagine della società o del prodotto, anche perché pochi minuti di un sevizio giornalistico trasmesso nell'ora di punta potrebbero vanificare investimenti miliardari di marketing.

Al pagamento del canone è tenuta ogni famiglia che possiede un televisore, dal momento che da questo può visualizzare i canali RAI e fruirne il servizio. Il pagamento del canone non si applica a quanti possiedono una radio (e possono ascoltare le emittenti radio RAI), ma non un televisore.

Nei primi anni '80, la registrazione degli abbonati avveniva al momento dell'acquisto del televisore. Ora, l'abbonato è tenuto a fornire i propri dati per regolarizzare il pagamento.

Speaker

Dal 2006 allo speaker ufficiale della rete si sono affiancati alcuni dei doppiatori più rappresentativi del nostro paese.

Registi

Annunciatrici

Annunciatori storici

Voci correlate

Referendum abrogativi del 1995

Canali televisivi

Canali radiofonici

Testate giornalistiche

Strutture

Altri

° Rai-Educazione

Loghi e sigle

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sigle Rai pre e post pubblicità.

Nei suoi primi anni di vita, la Rai operava in condizione di monopolio e non aveva bisogno di un logo per distinguersi dalla concorrenza. Con la nascita delle televisioni private, la Rai adotta un logo identificativo, che modificherà in seguito diverse volte:

  • Dal 1978 al 1984 i loghi erano bianchi e scorrevano da un lato all'altro. Per l'occasione venivano scritti da una titolatrice elettronica.
  • Dal 1985 al 1986 i loghi erano ben visibili e contornati. Il meccanismo era lo stesso.
  • Dal 1986 all'inizio del 1988 i loghi subirono delle modifiche. Venivano rimpiccioliti e collocati fissi alla destra del teleschermo.
  • Dal 1988 al 1993 ai loghi delle tre reti venivano inseriti i cosiddetti numeri di rete. Nel 1991 i loghi diventarono bianchi.
  • Dal 1993 al 2000 venivano cambiati i loghi. Questi diventavano nuovi con caratteri che riportavano a quello classico.
  • Dal 2000 in poi è stata adottato un nuovo logo bianco a forma di farfalla, con la dicitura del nome di rete.
  • La notte del 21 settembre 2003 il logo "a farfalla" è stato modificato e diversificato secondo i colori di rete.

Colonna sonora

Collegamenti esterni

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