L'Intermediate eXperimental Vehicle (IXV) è un programma dell'Agenzia Spaziale Europea finalizzato alla costruzione di un veicolo spaziale sperimentale in grado di compiere un rientro atmosferico controllato da orbita terrestre bassa (circa Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.). Il veicolo ha effettuato il primo test di volo senza equipaggio nel febbraio 2015[1], superando i test principali di manovra di rientro in atmosfera e protezione termica.

Intermediate eXperimental Vehicle
Vista anteriore del modello usato per i test
Descrizione
Tipospazioplano
Data primo volo11 febbraio 2015
Esemplari1
Dimensioni e pesi
Lunghezza5 m

dati ricavati da sci.esa.int/juice/

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Storia del progetto

IXV è un progetto ESA che mira a convalidare le tecnologie di rientro atmosferico nell'ambito del programma FLPP. Questo programma di ricerca tecnologica si concentra sullo sviluppo di tecnologie per i futuri lanciatori europei. Il PPBM è all'origine del dimostratore rientro atmosferico atmosferica Rientro Demonstrator (ARD) lanciato nel 1998. L'IXV, attrezzato come un laboratorio volante assolve rientr[2], controllato aerodinamicamente in cui saranno salvati diversi dati.

Gli obiettivi dell'IXV sono sviluppare strumenti e processi implementati durante un rientro atmosferico:

  • strumentazione aerodinamica e aerotermodinamica;
  • protezioni termiche e strutture calde; l'IXV è dotato di una vasta gamma di sistemi di protezione termica (materiali, concetti) come compositi ceramici e materiali ablativi per misurare le loro prestazioni in condizioni di volo reali;
  • controllo di volo ipersonico: guida, navigazione e controllo, motori di controllo di assetto e superfici di controllo aerodinamico; l'IXV è il primo veicolo spaziale europeo controllato da una combinazione di flap e propulsori implementati utilizzando algoritmi di guida avanzati basati su dati inerziali e ricevitori GPS;
  • modellizzazione dei fenomeni aerodinamici e termici che si verificano durante il rientro atmosferico il cui controllo ridurrebbe i margini di sicurezza incorporati nel progetto di questo tipo di veicolo.

Lo sviluppo di IXV prende le mosse da precedenti studi, come quello della CNES (l'agenzia spaziale francese) chiamato Pre-X e lo stesso dell'ESA chiamato AREV (Atmospheric Reentry Experimental Vehicle). Le prime fasi dello sviluppo del veicolo sono state gestite dalla compagnia NGL Prime SpA, una joint venture di EADS SPACE (70%) e Finmeccanica (30%). La fase C (finalizzazione del design) è stata assegnate a Thales Alenia Space, nella sua sede di Torino.

Caratteristiche tecniche

 
Vista posteriore del modello usato per i test

L'IXV è un corpo portante senza ali ma con due Flap fissati nell'estensione della fusoliera per controllarne il volo durante il rientro atmosferico. Il rientro è condotto mantenendo il muso alto, esattamente come per lo Space Shuttle, mentre la fase finale della discesa è compiuta con una catena si paracadute espulsi dalla parte alta del veicolo. Il veicolo spaziale è lungo 5 m, alto 1,5 m e largo 2,2 m con una massa di 2 ton[3]. Per controllare il profilo di volo, l'IXV utilizza i suoi due flap e quattro motori a razzo da 400 N di spinta posizionati nella parte posteriore del corpo di trasporto. Questi propulsori sono già stati implementati ai piani superiori del lanciatore Ariane 5 e sono a propellente liquido (idrazina). Per soddisfare il suo scopo di dimostratore tecnologico, l'IXV è equipaggiato con quasi 250 sensori posizionati in diversi punti della superficie dello scafo: 37 sensori di pressione, 194 sensori di temperatura, 12 sensori di spostamento e 48 sensori che misurano le forze subite dallo scafo o altri dati come la telecamera a infrarossi posizionata sul retro. Questi sensori sono suddivisi in due sottoinsiemi: quelli utilizzati per analizzare l'aerodinamica del veicolo e quelli interessati a sforzi termici.[4]

Volo di test

 
IXV una volta atterrato

Il lancio, che è avvenuto utilizzando il nuovo lanciatore leggero europeo Vega, era stato inizialmente previsto entro il 2013[5] per essere poi stato eseguito con successo l'11 febbraio del 2015.[6] È partito da Korou alle 13:40, a 320 km di altezza la navicella si è staccata dal lanciarore e ha volato fino a 450 km ad una velocità di circa 7,5 km/s e ha iniziato a scendere verso l'Oceano Pacifico ad un'altezza di 120 km. Tutto il volo è durato 1 ora e 39 minuti, durante il quale sono stati raccolti numerosi dati sul volo e discesa.[7]

Progetti collegati

Parallelamente l'Agenzia Spaziale Europea sta portando avanti il progetto PRIDE[8], che prevede la costruzione di uno spazioplano sperimentale, l'ISV, che adotterà molte delle scelte tecniche usate nell'IXV e basato sui risultati ottenuti dal suo volo sperimentale.

Il Centro italiano ricerche aerospaziali e Thales Alenia Space stanno sviluppando il progetto Space Rider, un velivolo spaziale riutilizzabile, evoluzione dell'IXV, in grado di effettuare un rientro atmosferico a Terra.[9][10]

Note

  1. ^ (EN) ESA experimental spaceplane completes research flight., su esa.int, 11 febbraio 2015.
  2. ^ (FR) Altec : le centre de contrôle du Véhicule expérimental intermédiaire (IXV), su futura-sciences.com. URL consultato il 18 marzo 2018.
  3. ^ (EN) The Intermediate eXperimental Vehicle, su esa.int. URL consultato il 18 marzo 2018.
  4. ^ (EN) IXV – Intermediate Experimental Vehicle, su spaceflight.com. URL consultato il 18 marzo 2018.
  5. ^ Via libera all'astronave europea, su corriere.it, Corriere della Sera, 22 giugno 2011.
  6. ^ Conclusa la missione del mini-shuttle europeo Ixv, su ANSA.
  7. ^ (EN) IXV: panoramica, su esa.int.
  8. ^ (EN) IXV’s Pride: Europe’s spaceplane homecoming prelude to future goals, su nasaspaceflight.com.
  9. ^ Space Rider si presenta, su cira.it.
  10. ^ Spazio 4.0 con accento italiano, su asi.it.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni