Isola della Scala dista 19 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione sud. Fa parte del bacino idrografico del Tartaro
Curiosità
Nel periodo romano le paludi del fiume Tartaro, che occupavano la parte meridionale del territorio, che rimaneve così "isolato" dalle regioni circostanti. Di qui il nome di Insula Cenensis.
Storia
I primi insediamenti risalgono all'età del Bronzo, che si sono ampliati durante la dominazione romana e con la costruzione della via Claudio-Augusta. Nel periodo medievale si registra l'insediamento di monasteri benedettini, che lavorarono alla bonifica del territorio agricolo. In epoca comunale il territorio appartenne quasi interamente ai conti Bonifacio di Verona e fu chiamato "Isola dei Conti".
Nel XIII secolo il paese venne assoggettato dagli Scaligeri, i quali rafforzarono le difese sul fiume Tartaro. Con gli Scaligeri il territorio assunse il nome definitivo di "Isola della Scala".
Con la conquista della Serenissima ci fu l'insediamento di molte famiglie veneziane, che provvidero alla costruzione di opere di idraulica e d'arte. Le paludi furono bonificate e dal XVII secolo fu introdotta la coltivazione del Riso. Durante il periodo napoleonico, Isola della Scala perse la sua autonomia, a favore del distretto di Villafranca, ma tornò ad un ruolo di primo piano con la dominazione Austriaca.
Un documento, il più antico, parla della pieve in data 20 luglio1011. Un nuovo riferimento è nella bolla di papa Eugenio III del 1145 che la indica fra le pievi alla diretta dipendenza del vescovo di Verona, chiamandola plebem Azanensis
Il titolo di abate per il rettore della chiesa è del 1672 in un breve del papa Clemente X. Al 25 luglio1619 risale la consacrazione della attuale chiesa e la nomina a compatrono per San Giacomo. Nel 1968 vi fu una ristrutturazione che riportò all'aspetto antico la chiesa che durò fino al 1997 in cui si terminò la ricostruzione dell'ala del cinquecentesco Oratorio parrocchiale.