Carmen Jones è un film del 1954 diretto da Otto Preminger e interpretato da Dorothy Dandridge e Harry Belafonte, trasposizione del musical omonimo del 1943 scritto da Oscar Hammerstein II e basato a sua volta sull'opera Carmen di Georges Bizet. Così come nel musical, anche nel film l'ambientazione è spostata da fine ottocento al periodo della seconda guerra mondiale.

Nel 1955 è stato proiettato ai festival di Cannes e Berlino e si è aggiudicato due Golden Globes e due candidature ai Premi Oscar, tra cui quello a Dorothy Dandridge che è stata la prima attrice afro-americana a ricevere la nomination come migliore attrice.[1]

Nel 1992 è stato inserito tra i film conservati nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti in quanto giudicato "di rilevante significato estetico, culturale e storico".[2]

Trama

Carmen Jones è un'operaia che lavora in una fabbrica di paracaduti della Carolina del Nord presidiata dall'aviazione americana. Dopo aver danneggiato un paracadute, durante un litigio con una collega, viene arrestata ma nel tragitto verso la prigione di Jacksonville riesce a sedurre il caporale Joe e a far perdere le sue tracce. Joe viene messo agli arresti per averla lasciata scappare e una volta libero incontra di nuovo la donna, che lo spinge ad abbandonare la caserma e fuggire con lei a Chicago.

La nuova vita si rivela particolarmente dura e le difficoltà dell'esistenza a fianco del fuggiasco Joe inducono Carmen ad abbandonarlo per diventare l'amante del campione di pugilato Husky Miller. Braccato dalla polizia militare, Joe va in cerca di Carmen che sta assistendo ad un incontro della sua nuova fiamma e la scongiura invano di tornare da lui. Folle di gelosia, Joe la uccide ed attende l'arrivo della polizia.

Produzione

Quando Otto Preminger vide il musical prodotto da Billy Rose, andato in scena a Broadway dal 2 dicembre 1943, lo liquidò come una serie di «sketch parodistici liberamente ispirati all'opera» e con una partitura «semplificata e modificata in modo che potessero cantarla artisti senza una formazione operistica».[3] Ciò che il regista voleva fare era realizzare «un film drammatico con la musica piuttosto che un film musicale convenzionale»,[4] così decise di tornare alla novella originale di Prosper Mérimée e assunse lo sceneggiatore Harry Kleiner per espandere la storia oltre i limiti dell'opera di Bizet e della successiva interpretazione di Hammerstein.[5]

[[File:Darryl F. Zanuck-1950.jpg|upright=0.85|thumb|left|Il produttore Darryl F. Zanuck. Consapevole che nessuno dei grandi studios avrebbe finanziato un film operistico con un cast "all-black", Preminger decise di produrlo in modo indipendente e cercò di coinvolgere Arthur B. Krim e Robert S. Benjamin della United Artists, che un anno prima lo avevano sostenuto nella battaglia contro la censura di La vergine sotto il tetto, ma i due dirigenti rinunciarono a investire nel progetto.[6]

Con grande sorpresa di Preminger fu invece il produttore Darryl F. Zanuck, vicepresidente della 20th Century Fox, che si offrì di finanziare Carmen Jones con 750.000 dollari permettendogli di lavorare in modo completamente indipendente, nonostante il regista avesse appena pagato 150.000 dollari per annullare il suo contratto con la major.[7][8] Nel dicembre del 1953 iniziò il periodo di pre-produzione, furono ingaggiati Sam Leavitt come direttore della fotografia, Herschel Burke Gilbert come direttore musicale e il futuro regista Herbert Ross come coreografo.[9]

Il 14 aprile 1954, sei settimane prima dell'inizio delle riprese, Preminger fu contattato da Joseph Breen della Motion Picture Association of America, con il quale si era scontrato nel periodo di La vergine sotto il tetto e che era ancora contrariato dal successo ottenuto dal film uscito senza il marchio di approvazione del Production Code. Breen evidenziò la «eccessiva enfasi sulla lussuria» e la mancanza di «un giudizio di condanna sulla completa mancanza di etica di Carmen», così che il regista accettò di apportare alcune modifiche minori allo script e girò persino due versioni di alcune scene che il censore aveva ritenuto discutibili.[10][11] Su suggerimento di Zanuck, per evitare problemi riguardanti la rappresentazione razziale la sceneggiatura fu sottoposta anche al segretario esecutivo della National Association for the Advancement of Colored People Walter Francis White, che non ebbe nulla da obiettare.[12]

Il cast

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Nel 1954 Harry Belafonte era un giovane artista con al suo attivo una canzone (Matilda) e un film di scarso successo (Bright Road), ma aveva appena vinto il Tony Award e il Theatre World Award per la sua performance in John Murray Anderson's Almanac e Preminger decise di affidargli il ruolo di Joe.[13][14] La parte di Frankie fu assegnata a Pearl Bailey, cantante e attrice nota per le apparizioni in alcuni varietà televisivi, quello di Husky Miller a Joe Adams, disc jockey di Los Angeles senza esperienza di recitazione, mentre la modella Diahann Carroll fece un provino per il ruolo principale, ma era così terrorizzata che riuscì a malapena a concentrarsi sulla scena e Preminger gli affidò il ruolo secondario di Myrt.[15][16]

Lo stesso Preminger conosceva bene Dorothy Dandridge, cantante e attrice con molti film già al suo attivo, ma riteneva che non avesse il sex appeal richiesto dal ruolo di Carmen, in particolare dopo averla vista come schiva insegnante in Bright Road, a fianco di Belafonte.[17] Nel loro primo incontro il regista le disse che era "adorabile" e sembrava una "modella" e "una bellissima farfalla" ma non Carmen, e le suggerì di fare un'audizione per il ruolo di Cindy Lou.[18] L'attrice prese la sceneggiatura e nell'incontro successivo si presentò con un aspetto e un atteggiamento totalmente diversi, esattamente come Preminger immaginava la protagonista. Il regista rimase impressionato da questa "trasformazione" e programmò un provino per la metà di maggio, affidando nel frattempo il ruolo di Cindy Lou alla sconosciuta Olga James.[19]

Il 21 maggio 1954 Preminger annunciò che Dorothy Dandridge sarebbe stata la protagonista del film. Inizialmente entusiasta di interpretare uno dei migliori ruoli cinematografici mai offerti a una donna afroamericana, l'attrice iniziò però a dubitare della sua capacità di rendere giustizia al personaggio e dopo alcuni giorni comunicò che voleva ritirarsi dal progetto. Il regista si recò nel suo appartamento per rassicurarla e non solo riuscì a convincerla, ma tra i due iniziò anche un'appassionata relazione che sarebbe durata quattro anni.[20][21]

In precedenza, altre cantanti/attrici avevano sostenuto un provino per interpretare la protagonista, tra cui Joyce Bryant e Eartha Kitt era stato offerto il ruolo di Carmen, ma lo studio voleva che la sua voce cantata venisse doppiata, in modo che il suo personaggio avesse una voce operistica. La stessa offerta è stata fatta a Harry Belafonte e Diahann Carroll che hanno accettato, ma Kitt ha rifiutato. Il doppiaggio non era richiesto per Pearl Bailey, la cui voce era considerata adatta.(imdb.trivia)

Anche se Dandridge e Belafonte erano cantanti, nessuno dei due era in grado di cantare la partitura operistica, quindi Marilyn Horne e LeVern Hutcherson furono ingaggiati per registrare la loro voce, e la registrazione della colonna sonora iniziò il 18 giugno. La Horne più tardi ricordò: "Anche se a quel tempo ero una soprano molto modesta, ho fatto tutto il possibile per imitare la voce di Dorothy Dandridge. Ho passato molte ore con lei. In effetti, una delle ragioni per cui sono stata scelta per questo doppiaggio era il fatto che riuscivo ad imitare la sua voce nel registro corretto".[18]

Riprese

Le riprese iniziarono il 30 giugno. Preminger ha scelto di rimanere in California per le riprese, con El Monte scelto per gli esterni del South Carolina e gli interni di Chicago girati ai Culver Studios. Le riprese principali sono state completate all'inizio di agosto, e Preminger e lo studio pubblicitario della Fox hanno iniziato a promuovere sia il film che la sua stella. La Dandridge apparve su Ebony e sulla copertina di Life ed è apparsa in una trasmissione televisiva dal vivo il 24 ottobre, quattro giorni prima della premiere, per cantare due canzoni del film.[19]

I titoli di apertura furono i primi creati da Saul Bass e segnarono l'inizio della lunga relazione professionale con Preminger. Bass ha anche disegnato i poster del film.

Le voci cantanti di Harry Belafonte e Dorothy Dandridge sono state doppiate rispettivamente da LeVern Hutcherson e Marilyn Horne, anche se Belafonte e Dandridge erano entrambi cantanti affermati. Tuttavia, nessuno dei due aveva la formazione e la gamma per interpretare ruoli operistici. Katherine E. Hilgenberg, solista con il Roger Wagner Chorale (divenuto poi Los Angeles Master Chorale), fu originariamente scritturata per cantare il ruolo di Carmen, e un certo numero di arie erano già state registrate, quando il comportamento dispotico del regista Otto Preminger divennero troppo per lei e rinunciò. Marilyn Horne era una studentessa di musica di 19 anni nella vicina USC. Ha fatto un'audizione per la parte ed è stata immediatamente assunta per $300 ed ha ri-registrato ciò che Hilgenberg aveva già cantato.(imdb.trivia)

Leontyne Price era stata originariamente prevista per doppiare la voce di Dorothy Dandridge, ma si ammalò e fu sostituita da Marilyn Horne.(imdb.trivia)

Le riprese sono iniziate il 30 giugno 1954 e chiuse ai primi di agosto. La colonna sonora del film è stata registrata ai 20th Century Fox Studios a partire dal 18 giugno 1954 e proseguita per diverse settimane.(imdb.trivia)

La storia ha luogo intorno al 1944, ma gli abiti e le acconciature femminili sono rigorosamente del 1954. Quando Carmen e Frankie parlano al di fuori del Chicago Pawn Shop, le automobili degli anni '50 che passavano possono essere chiaramente viste nella vetrina.(imdb.goofs)

Brani

Musiche di Georges Bizet, testi di Oscar Hammerstein II.

  • Send Them Along – Coro
  • Lift 'Em Up an' Put 'Em Down – Coro
  • Dat LoveDorothy Dandridge (Marilyn Horne) – Sulla base di Habanera
  • You Talk Jus' Like My MawHarry Belafonte (LeVern Hutcherson), Olga James
  • You Go For Me – Dorothy Dandridge (M. Horne)
  • Carmen Jones is Going to Jail – Coro
  • There's a Cafe on the Corner – Dorothy Dandridge (M. Horne) – Sulla base di Séguedille
  • Dis Flower – Harry Belafonte (L. Hutcherson) – Sulla base di Flower Song
  • Beat Out Dat Rhythm on a DrumPearl BaileySulla base di Gypsy Song
  • Stan' Up an' Fight – Joe Adams (Marvin Hayes) – Sulla base di Toreador Song
  • Whizzin' Away Along de Track – Dorothy Dandridge (M. Horne), Nick Stewart (Joseph E. Crawford), Diahann Carroll (Bernice Peterson), Roy Glenn (Brock Peters), Pearl Bailey – Sulla base di Quintet
  • There's a Man I'm Crazy For – Dorothy Dandridge (M. Horne)
  • Card Song – Dorothy Dandridge (M. Horne), Pearl Bailey, coro
  • My Joe – Olga James – Sulla base di Micaela's Air
  • He Got His Self Another Woman – Olga James
  • Final Duet – Harry Belafonte (L. Hutcherson), Dorothy Dandridge (M. Horne) – Sulla base di Duet and Final Chorus
  • String Me High on a Tree – Harry Belafonte (L. Hutcherson), Dorothy Dandridge (M. Horne) – Sulla base di Duet and Final Chorus

Note: After the intro of the "Gypsy Song", there is a drum solo played by a drummer named Max and as the crowd hears it, they yell, "Go, Max!" The drummer is jazz percussionist Max Roach.

Distribuzione

La première di Carmen Jones si tenne il 28 ottobre 1954 al Rivoli Theatre di New York e il 1º novembre il film fu proiettato a Los Angeles.[22][23] Nel 1955 fu presentato in concorso al Festival di Cannes e alla 5ª edizione del Festival di Berlino, dove fu premiato dal pubblico con l'Oro di bronzo.[1]

Quella di Cannes fu peraltro l'unica occasione in cui i francesi ebbero la possibilità di vedere il film, dal momento che gli eredi dei librettisti dell'opera originale, Henri Meilhac e Ludovic Halévy, avevano citato la 20th Century Fox per aver utilizzato testi differenti sulla musica di Bizet impedendo la distribuzione nelle sale.[24] A causa di questa controversia legale, in Francia i cinema sono stati autorizzati a mostrare il film solo nel 1981, oltre 25 anni dopo.

Negli anni successivi è stato proiettato altre due volte al Festival di Berlino: nel 1993, nella retrospettiva dedicata ai film girati con il sistema CinemaScope,[25] e nel 1999 in quella dedicata a Otto Preminger.[26]

Nel 2002 è stato distribuito in DVD dalla 20th Century Fox e nel 2004 è uscita un'edizione del British Film Institute, con le biografie di Otto Preminger, Dorothy Dandridge, Harry Belafonte e Saul Bass come extras.[27]

Date di uscita

Accoglienza

Incassi

Realizzato con un budget di circa 750.000 dollari, il film si rivelò un grande successo al box office riportando un incasso di 9,8 milioni di dollari.[28][29]

Critica

Il sito Rotten Tomatoes riporta il 75% di recensioni con un giudizio positivo, con un voto medio di 6,1 su 10.[30]

La rivista Variety scrisse che Preminger aveva trasferito il musical sul grande schermo «con gusto e immaginazione in una produzione opulenta» e diretto il film «con un tocco abile, mescolando senza difficoltà la commedia e la tragedia»,[31] mentre sul New York Times il critico Bosley Crowther lo definì «un melodramma sessuale con musica intellettuale e un folle agglomerato di numeri bizzarri... la storia non è tanto intensa quanto piuttosto lurida e leggermente farsesca, con i personaggi negri presentati da Preminger come semiseri devoti del sesso... Non c'è niente di sbagliato nella musica, tranne che non si adatta ai personaggi né alle parole».[22]

Lo storico del cinema Georges Sadoul trovò la sceneggiatura «non sempre convincente rispetto al testo dell'opera, perché la progressione vi è meno drammatica», pur elogiando le interpretazioni e la regia «efficace, benché alquanto fredda».[32]

Riconoscimenti

Note

  1. ^ a b Carmen Jones - Awards, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 17 agosto 2018.
  2. ^ Complete National Film Registry Listing, su loc.gov, www.loc.gov. URL consultato il 17 agosto 2018.
  3. ^ Carmen Jones, su ibdb.com, www.ibdb.com. URL consultato il 17 agosto 2018.
  4. ^ Preminger (1977), p. 133
  5. ^ Hirsch (2007), p. 211
  6. ^ Preminger (1977), p. 134
  7. ^ Hirsch (2007), p. 207
  8. ^ Preminger (1977), p. 132
  9. ^ Hirsch (2007), p. 212
  10. ^ Bogle (1998), p. 266
  11. ^ Hirsch (2007), p. 212-213
  12. ^ Bogle (1998), p. 268
  13. ^ Tony Award - Past Winners, su tonyawards.com, www.tonyawards.com. URL consultato il 17 agosto 2018.
  14. ^ Theatre World Award Recipients, su theatreworldawards.org, www.theatreworldawards.org. URL consultato il 17 agosto 2018.
  15. ^ Hirsch (2007), p. 213
  16. ^ Carroll & Firestone (1986), p. 50
  17. ^ (EN) James Bacon, Dandridge Belies Sexy Movie Roles, in Milwaukee Sentinel, 7 dicembre 1958.
  18. ^ Dandrige & Conrad (2000), p. 156
  19. ^ Hirsch (2007), p. 215-218
  20. ^ Hirsch (2007), p. 218-219
  21. ^ Dandrige & Conrad (2000), p. 158
  22. ^ a b Up-dated Translation of Bizet Work Bows, su nytimes.com, www.nytimes.com. URL consultato il 29 luglio 2017.
  23. ^ Carmen Jones (1955) - Details, su catalog.afi.com, www.catalog.afi.com. URL consultato il 29 luglio 2017.
  24. ^ Carmen Jones - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 luglio 2017.
  25. ^ Programme 1993, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  26. ^ Programme 1999 - Retrospective, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 29 luglio 2017.
  27. ^ Carmen Jones (1954) - Releases, su allmovie.com, www.allmovie.com. URL consultato il 29 luglio 2017.
  28. ^ Carmen Jones budget, su google.it, www.google.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
  29. ^ Carmen Jones box office, su google.it, www.google.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
  30. ^ Carmen Jones (1954), su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  31. ^ Carmen Jones, su variety.com, www.variety.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  32. ^ Carmen Jones - Rassegna stampa, su mymovies.it, www.mymovies.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
  33. ^ Ex aequo con George Nader per I desperados della frontiera e Jeff Richards per Sette spose per sette fratelli.
  34. ^ Ex aequo con Il buon soldato Svejk di Jiří Trnka.

Bibliografia

Voci correlate

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