Danilo Toninelli

politico italiano (1974-)

Danilo Toninelli (Soresina, 2 agosto 1974) è un politico italiano, dal 1º giugno 2018 Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del Governo Conte.

Danilo Toninelli

Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
In carica
Inizio mandato1º giugno 2018
PresidenteGiuseppe Conte
PredecessoreGraziano Delrio
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
Movimento 5 Stelle
CircoscrizioneLombardia
Incarichi parlamentari
  • XVIII
    • membro della giunta per il Regolamento (dal 3 aprile 2018)
    • membro della XII commissione Igiene e Sanità (dal 3 luglio 2018)
    • capogruppo del M5S (27 marzo 2018 - 5 giugno 2018)
    • membro della III commissione permanente Affari Esteri ed Emigrazione (21 giugno 2018 - 2 luglio 2018)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
Movimento 5 Stelle
CircoscrizioneLombardia 3
Incarichi parlamentari
  • XVII
    • vice-Presidente della I commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio ed Interni (7 maggio 2013 - 20 luglio 2015)
    • membro della I commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio ed Interni (7 maggio 2013 - 22 marzo 2018)
    • membro della giunta per il Regolamento (2 aprile 2013 - 22 marzo 2018)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMovimento 5 Stelle
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Brescia
ProfessioneImpiegato assicurativo

Prima della nomina ministeriale è stato deputato nella XVII legislatura e senatore, nonché capogruppo del M5S al Senato, nella XVIII.[1]

Biografia

Nato a Soresina nel 1974, vive a Castelleone con la moglie ed i due figli.[2]

Conclusi gli studi al Liceo scientifico "Pascal" di Manerbio, nel 1994 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Brescia, dove si laurea nel 1999.[2]

Dal 1999 al 2002 è Ufficiale di Complemento dell'Arma dei Carabinieri.[2] Prima di essere eletto deputato, è stato impiegato come liquidatore sinistri ed ispettore tecnico presso una compagnia assicurativa.

Carriera politica

 
Toninelli nel 2013

Aderisce al Movimento 5 Stelle fin dal 2009, fondandone il gruppo meetup cremasco.[2] Alle regionali 2010 lombarde si candida consigliere regionale per la Provincia di Cremona, ottenendo 84 preferenze e non venendo eletto.

Alle amministrative 2012 si candida consigliere comunale a Crema, ma ottiene 9 preferenze e non viene pertanto eletto.[3]

Elezione a deputato e senatore

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto Deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione V Lombardia 4 per il Movimento 5 Stelle, insieme col capolista Alberto Zolezzi.

Dal 7 maggio 2013 al 20 luglio 2015 è stato vicepresidente della I Commissione (Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni) della Camera dei Deputati e successivamente membro del "Comitato permanente dei pareri" e della giunta per il regolamento della Camera.

Alle elezioni politiche del 2018 è invece candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Cremona e come capolista nel collegio plurinominale Lombardia-1.[4] Viene eletto nella quota proporzionale.

Il 27 marzo 2018 viene eletto capogruppo per il M5S al Senato.[5]

Attività parlamentare

 
Toninelli con Luigi Di Maio e Giulia Grillo alle consultazioni presidenziali nel 2018

Il 14 maggio 2013 viene depositata una proposta di legge costituzionale in merito all'abolizione delle province, a prima firma Toninelli[6].

In occasione del "Decreto Scuola", il 22 ottobre 2013 presenta un emendamento[7] (poi approvato), che introduce il plurilinguismo nelle scuole dell'infanzia a partire dall'anno scolastico 2014/2015.

Il 4 ottobre 2013 deposita, come primo firmatario, una proposta di legge elettorale.[8]

Il 12 marzo 2014, durante la dichiarazione di voto per l'"Italicum", accusa il sistema partitico e la legge elettorale che andavano ad approvare, parlando di "dittatura di un capo".[9]

Il 25 giugno 2014 ha fatto parte della delegazione del Movimento 5 Stelle nell'incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al quale ha illustrato il funzionamento del "Democratellum".

Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

 
Il Governo Conte il 1° giugno 2018, giorno dell'insediamento: Toninelli è il quarto da sinistra della fila posteriore, visibile tra Giuseppe Conte e Sergio Mattarella

Il 31 maggio viene indicato da Giuseppe Conte come Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel suo Governo (ruolo inizialmente destinato a Mauro Coltorti), giurando il giorno dopo.[10] Tra i suoi obiettivi dichiarati vi sono il rilancio dell'edilizia esistente, la riqualificazione economica degli edifici, l'analisi della problematica della TAV e l'inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone alla guida.[1][11][12][13][14]

Tra i suoi primi atti si segnala la "chiusura dei porti" alle navi delle ONG, perpetrata in simbiosi con il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, con l'intento di ridurre i flussi migratori dal Nord Africa: la prima imbarcazione fermata è, l'11 giugno, l'Aquarius (con a bordo 629 migranti), successivamente sbarcata in Spagna.[15][16]

Il 25 luglio firma la decadenza dell'intero consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane ed in particolare del suo AD Renato Mazzoncini,[17] rinviato a giudizio per truffa il mese precedente e sostituito da Gianfranco Castelli.[18] La decisione arriva a pochi giorni dall'annuncio del probabile annullamento della fusione tra FS ed ANAS, attuatasi a gennaio e ritenuta "certamente sbagliata perché è stata fatta senza capire perché".[19]

Il crollo del Ponte Morandi di Genova

  Lo stesso argomento in dettaglio: Viadotto Polcevera § Il crollo parziale.

Da Ministro si trova anche ad affrontare il crollo del "Ponte Morandi" di Genova (14 agosto), che causa 43 morti, oltre 600 sfollati e gravi problemi infrastrutturali nel capoluogo ligure.[20] A seguito di ciò, Toninelli annuncia l'intenzione di revocare la concessione autostradale ad Autostrade per l'Italia (richiedendone anche le dimissioni dei vertici)[21] e di nazionalizzare la compagnia.[22]

Il 4 settembre, nella relazione alla Camera, denuncia "pressioni" subite da parte di AISCAT per non pubblicare "i contratti di concessione delle autostrade e tutti i relativi allegati", con l'opposizione che lo invita a maggior chiarezza;[23] due giorni dopo presenta i documenti incriminati, che risultano però essere dei mesi di gennaio e marzo e rivolti al suo predecessore Graziano Delrio.[24]

Note

  1. ^ a b Manuela Perrone, Toninelli, ex-carabiniere e dimaiano: la carta M5S per arginare Salvini, su Il Sole 24 ORE, 11 giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  2. ^ a b c d Manuela Perrone, Toninelli, dall'Arma alla Camera sognando il ministero delle Riforme, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 ORE, 5 giugno 2017. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato il 5 giugno 2017).
  3. ^ Elezioni comunali del 6/5/2012: Movimento 5 Stelle, su Comune di Crema.
  4. ^ M5s: Toninelli corre per il Senato. Nella lista per la Camera Domenica Maravigna - Cremaoggi, in Cremaoggi, 22 gennaio 2018. URL consultato il 22 gennaio 2018.
  5. ^ M5S, Toninelli e Giulia Grillo capigruppo, su adnkronos.com.
  6. ^ C. 939 "Modifiche agli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione, in materia di abolizione delle province, e disposizioni per la destinazione delle risorse rese disponibili al finanziamento di opere per la messa in sicurezza degli edifici scolastici", su camera.it, 14 maggio 2013.
  7. ^ C. 1717 "Modifica all'articolo 1 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e disposizioni concernenti l'acquisizione di nozioni fondamentali della lingua inglese nella scuola dell'infanzia", su camera.it, 22 ottobre 2013.
  8. ^ C. 1657 "Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica", su camera.it, 4 ottobre 2013.
  9. ^ Dichiarazione di voto del deputato Toninelli in merito all'"Italicum", su beppegrillo.it, 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  10. ^ Quirinale, i Ministri hanno giurato: al via il governo Conte. Salvini: "Savona al posto giusto per ricontrattare regole UE", su la Repubblica, 1° giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  11. ^ Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture: la sfida della Tav negli equilibri M5s-Lega, su la Repubblica, 31 maggio 2018. URL consultato il 1º giugno 2018.
  12. ^ Rossella Calabrese, Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture, cosa lo attende?, su EdilPortale.com, 1° giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  13. ^ Redazione ANSA, Toninelli, con smartphone alla guida possibile ritiro della patente, su ANSA, 12 agosto 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  14. ^ Giorgio Santilli, Il Ministro Toninelli: «Non voglio azzerare tutto, le infrastrutture sono un volàno per l’economia», su Il Sole 24 ORE, 6 giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  15. ^ Redazione TPI, Salvini chiude i porti italiani alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo: “Li accolga Malta”. Che risponde: “Non è nostra competenza”, su TPI, 11 giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  16. ^ Andrea Carli e Nicola Barone, Salvini: niente Italia per le due navi ONG. Toninelli: l’Olanda le richiami, su Il Sole 24 ORE, 16 giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  17. ^ F.Q., Ferrovie dello Stato, il governo azzera i vertici. Toninelli: “Chiudiamo col passato. Priorità a treni regionali e pendolari”, su il Fatto Quotidiano, 25 luglio 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  18. ^ F.Q., Ferrovie dello Stato, Toninelli annuncia le nomine: “Battisti AD e Castelli Presidente. Scelti due manager interni”, su il Fatto Quotidiano, 30 luglio 2018. URL consultato il 1° agosto 2018.
  19. ^ F.Q., Anas-Ferrovie, il ministro Danilo Toninelli: “La fusione è certamente sbagliata. Fatta senza capire perché”, su il Fatto Quotidiano, 23 luglio 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  20. ^ AA.VV., Genova, crolla ponte Morandi: «Ci sono 31 morti e 15 feriti», su Il Secolo XIX, 14 agosto 2018. URL consultato il 9 settembre 2018.
  21. ^ Di Maio: Autostrade responsabile del crollo. Toninelli: revoca della concessione, su Rai News, 15 agosto 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  22. ^ Enrico Marro, Autostrade, Toninelli: «Nazionalizzare conviene: più sicurezza con i pedaggi allo Stato», su Corriere della Sera, 19 agosto 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  23. ^ F.Q., Ponte Morandi, Toninelli: “Trasparenza nonostante pressioni interne ed esterne”. Il Pd: “Faccia i nomi. E verbale ai pm”, su il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  24. ^ Autostrade, Toninelli pubblica le carte sulle "pressioni", ma sono di gennaio, su la Repubblica, 6 settembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.

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