DoNext
Italfondiario è la società del Fortress Group che opera sul mercato italiano della gestione dei crediti in sofferenza acquisiti dai maggiori gruppi bancari italiani come ad esempio Banca Intesa. Gestisce anche, per conto terzi, operazioni di cartolarizzazione.
Italfondiario S.p.A. | |
---|---|
![]() | |
Stato | ![]() |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1891 |
Sede principale | Roma |
Gruppo | doBank |
Persone chiave |
|
Settore | Bancario |
Sito web | www.italfondiario.com/ita/ |
Presenta attività per nominali 26 miliardi di euro.
Storia dell'istituto
L'Istituto Italiano di Credito Fondiario s.p.a, fondato nel 1891 e per ottant'anni di proprietà della Banca d'Italia, era un istituto di credito speciale con sede a Roma e filiale a Milano. Originariamente svolgeva la funzione di credito per l'edilizia; successivamente ebbe funzioni di istituto di credito a medio termine delle Banche popolari[senza fonte]. La banca fu quotata alla borsa di Milano dal 1896 al 1906[1].
Nel 2001 con un O.P.A. furono acquisite[da chi?] le quote di minoranza ancora in circolazione e mutò il proprio oggetto sociale in attività finanziaria.
È stata poi utilizzato da uno dei maggiori gruppi finanziari nord americani[non chiaro] per gestire i crediti in sofferenza, specialmente se assistiti da garanzie ipotecarie.[2] Tra i crediti acquisiti vi sono, però anche altre partite estremamente importanti.[3]
Mercato secondario
Secondo una metodologia ancora inusuale in Italia Italfondiario mette in vendita, al migliore offerente, non solo gli immobili acquisiti nel corso dei recuperi crediti, ma anche gli stessi crediti assistiti da ipoteca.
Le critiche
Ben prima che scoppiasse negli Stati Uniti la bolla speculativa dei mutui ipotecari, il Wall Street Journal aveva avanzato avvisaglie sulla pericolosità di un sistema economico eccessivamente esposto alle fluttuazioni di mercato.[4]
Note
- ^ Alessandro Aleotti, Borsa e industria. 1861-1989: cento anni di rapporti difficili, Milano, Comunità, 1990, pag. 49
- ^ L'acquisizione da Banca Intesa dei crediti in sofferenza ha comportato anche il trasferimento di centinaia di impiegati addetti al settore recupero crediti, con un giudizio molto cauto dei relativi sindacati Comunicato sindacale Archiviato il 12 maggio 2006 in Internet Archive.
- ^ tra i crediti acquisiti da Banca Intesa vi sono anche i crediti verso le grandi procedure concorsuali, come ad esempio Federconsorzi
- ^ l'intero gruppo Fortress è indicato come un [1] hedge fund
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su italfondiario.it.