Raffaele Pisu
Raffaele Pisu, nome d'arte di Guerrino Pisu (Bologna, 24 maggio 1925), è un attore, comico, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano.

Biografia
Fratello di Mario Pisu, esordì ai microfoni di Radio Bologna nell'immediato dopoguerra in trasmissioni di varietà (era, tra l'altro, "l'Uccellino della radio" che impartiva consigli e ammonizioni ai giovani ascoltatori all'interno della trasmissione per bambini Il grillo parlante), figurando nello stesso periodo tra i fondatori del teatro La Soffitta di Bologna.
Combattente partigiano, durante il conflitto fu internato in Germania per 15 mesi[1]. Dopo due stagioni nella compagnia di Memo Benassi (1947-49), sufficienti a fargli comprendere che la sua vera vocazione era il teatro comico, giunse a Radio Roma, dove entrò nella Compagnia di rivista della Rai prendendo parte a numerose commedie (come La serenata al vento di Carlo Veneziani del 1950) e allo spettacolo itinerante di Silvio Gigli il Giringiro.
Il successo in radio
L'attività radiofonica gli fruttò grande popolarità soprattutto grazie alla sua comicità sorniona e alle macchiette pensate e interpretate per i celebri varietà dell'epoca, come Zaccaria, fidanzato di Adalgisa (Liliana Feldmann) in Chicchirichì (1953) e Prospero in Rosso e nero (1955).
Negli stessi anni collaborò con la Compagnia di prosa di Radio Roma partecipando a diversi allestimenti come ...E la missione continua, radiodramma di Guido Guard (1950), e Le convivenze teatrali di Antonio Simon Sografi (1955).
La televisione
Quando comparve con Gino Bramieri e Marisa Del Frate nei "filmati" de L'amico del giaguaro (1961) il suo volto era già noto al pubblico; aveva infatti recitato in commedie brillanti all'italiana degli anni cinquanta, partecipato al varietà di Metz e Marchesi Lui, lei e gli altri (1956) e al teleromanzo-musical Valentina (1958). Accanto alla comicità "barzellettiera" e prevalentemente verbale di Bramieri, Pisu si distingueva nelle caricature dei personaggi allora in voga.
Da ricordare anche l'insolito (ma riuscito) ruolo drammatico nel film Italiani brava gente (1965) e la partecipazione a numerose riviste teatrali, come Sembra facile (1961) e Italiani si nasce (1964).
In seguito ha partecipato nel 1966 dapprima a Camera 22, una trasmissione di Gianfranco Bettetini, accanto al fratello Mario e a Luigi Silori[2], e poi a La trottola e nel 1968 a Vengo anch'io. Nella trasmissione Ma che domenica amici (1968) lanciò il personaggio di Provolino, un pupazzo che ebbe successo al punto da diventare protagonista di un disco per la RCA[3] e di alcuni album a fumetti.
Nel 1969 ha presentato i varietà televisivi Senza rete (programma televisivo) e La domenica è un'altra cosa e nel 1971 il varietà Come quando fuori piove. Nel 1974 ha condotto il programma Foto di gruppo, con la partecipazione di Gianfranco Funari e Tony Binarelli. Nel 1976 ha presentato insieme a Gianni Agus il programma Ma che scherziamo?
Pisu non interruppe mai, comunque, il suo rapporto con la radio, prendendo parte negli anni a numerosi programmi d'intrattenimento: tra gli altri, nel 1967 condusse con Grazia Maria Spina il gioco musicale a premi Le mille lire, mentre nel 1969 fu il mattatore del quiz dedicato allo sport automobilistico Indianapolis e nel 1971 presentò con Minnie Minoprio The Pupil, corso semiserio di lingua inglese.
Il ritorno
Dopo un lunghissimo periodo di silenzio (cominciato nel 1977 e interrotto solo dalla conduzione di Gran bazar sull'emittente televisiva locale Telecentro nel 1978), è tornato al suo pubblico nel 1989: alla radio con Radiouno '90 (varietà di musica e sport della domenica mattina) e in TV con Striscia la notizia, lo storico telegiornale satirico di Canale 5, in coppia con Ezio Greggio.
Tra le sue apparizioni più recenti, quelle nelle fiction televisive Non ho l'età (2001) e Non ho l'età 2 (2002), Una vita in regalo (2003), Ma chi l'avrebbe mai detto (2007) e Marameo (2008), Don Matteo 6 (2008). Da segnalare anche la partecipazione a diversi film, come Il trasformista (2002), Le conseguenze dell'amore (2004) e Non c'è più niente da fare. (2008). Infine, nel 2007 torna a teatro con Delitto perfetto di Frederick Knott per la regia di Geppy Gleijeses e successivamente nel 2011-2012 è in tournée teatrale con la commedia Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa per la regia di Gianluca Guidi[4].
Varietà radiofonici Rai
- Sotto il parapioggia, rivista settimanale di Dino Verde e Renzo Puntoni, regia di Riccardo Mantoni, trasmessa nel 1951-52.
- Indianapolis, quiz con testi di Paolini e Silvestri, regia di Gianni Casaliano, trasmesso nel 1970.
Filmografia
- Il padrone del vapore, regia di Mario Mattoli (1951)
- Fiorenzo, il terzo uomo, regia di Stefano Canzio (1951)
- Ridere! Ridere! Ridere!, regia di Edoardo Anton (1954)
- I pappagalli, regia di Bruno Paolinelli (1955)
- La voce che uccide, regia di Aldo Colombo (1956)
- Il cocco di mamma, regia di Mauro Morassi (1957)
- Padri e figli, regia di Mario Monicelli (1957)
- Susanna tutta panna, regia di Steno (1957)
- Carosello di canzoni, regia di Luigi Capuano (1958)
- Gli italiani sono matti, regia di Duilio Coletti (1958)
- Valeria ragazza poco seria, regia di Guido Malatesta (1958)
- Uomini e nobiluomini, regia di Giorgio Bianchi (1959)
- Agosto, donne mie non vi conosco, regia di Guido Malatesta (1959)
- Fantasmi e ladri, regia di Giorgio Simonelli (1959)
- Quel tesoro di papà, regia di Marino Girolami (1959)
- Le bellissime gambe di Sabrina, regia di Camillo Mastrocinque (1959)
- La cento chilometri, regia di Giulio Petroni (1959)
- Juke box - Urli d'amore, regia di Mauro Morassi (1959)
- Quanto sei bella Roma, regia di Marino Girolami (1959)
- Le ambiziose, regia di Antonio Amendola (1960)
- Caravan petrol, regia di Mario Amendola (1960)
- Caccia al marito, regia di Marino Girolami (1960)
- Ulisse contro Ercole, regia di Mario Caiano (1962)
- Italiani brava gente, regia di Giuseppe De Santis (1964)
- In ginocchio da te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1964)
- Se non avessi più te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1965)
- Non son degno di te, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1965)
- L'ombrellone, regia di Dino Risi (1966)
- Non stuzzicate la zanzara, regia di Lina Wertmüller (1967)
- Il trasformista, regia di Luca Barbareschi (2002)
- Le conseguenze dell'amore, regia di Paolo Sorrentino (2004)
- Terapia Roosevelt, regia di Vittorio Muscia (2006)
- Non c'è più niente da fare, regia di Emanuele Barresi (2007)
- SMS - Sotto mentite spoglie, regia di Vincenzo Salemme (2007)
- Par suite d'un arrêt de travail..., regia di Frédéric Andréi (2008)
- Tutta colpa della musica, regia di Ricky Tognazzi (2011)
- Il mio domani, regia di Marina Spada (2011)
- Nobili bugie, regia di Antonio Pisu (2017)
Doppiaggio
- Roberto Risso in Le signorine dello 04
- Eulalio González in La nave dei mostri
- L'omino coi baffi nello spot TV Bialetti Carosello
Note
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Raffaele Pisu, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Raffaele Pisu, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Raffaele Pisu, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Raffaele Pisu, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- Raffaele Pisu, su Movieplayer.it, NetAddiction s.r.l..
- (EN) Raffaele Pisu, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Raffaele Pisu, su AllMovie, All Media Network.
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