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Banana Yoshimoto 吉本 ばなな (Yoshimoto Banana?) (Tokyo, 24 Luglio 1964) è una scrittrice giapponese.

Biografia

Banana Yoshimoto è lo pseudonimo di Mahoko Yoshimoto, nata a Tokyo il 24 luglio 1964.[1] Il nome d'arte Banana deriva dal suo apprezzamento per i fiori del banano, oltre ad essere un nome facile da ricordare e da pronunciare in ogni lingua[2][3]. Per meglio complementare il suo nome d’arte, sceglie inoltre di scrivere il proprio cognome in hiragana, più facile da leggere rispetto ai corrispettivi kanji[2].

Fin da bambina Banana coltiva il sogno di diventare scrittrice[1]. Già a dieci anni scrive una specie di giallo, contagiata dalla passione per la scrittura degli altri membri della sua famiglia[3]. Il padre Yoshimoto Takaaki, infatti, è un critico letterario, poeta e filosofo giapponese famoso negli anni ’60, mentre la sorella Haruno Yoiko è una disegnatrice di anime e manga[2][4].

Consegue la laurea in arte e letteratura alla Nihon University[2].  

Banana debutta con la pubblicazione di Kitchen nel giornale Kaien nel 1987, proprio quando il Giappone sta sperimentando un declino politico ed economico a seguito dello scoppio della "baburu economy".[2][5]

Carriera Letteraria

Nonostante Banana alla fine degli anni 80 sia ancora solo una scrittrice emergente, i suoi romanzi, le sue raccolte di racconti e i suoi saggi hanno fin da subito successo. Infatti già nel 1990 i suoi romanzi contano milioni di copie vendute e sono già disponibili prima in inglese e poi in altre lingue, tra cui cinese, italiano, tedesco, francese e spagnolo, riscuotendo successo anche all’estero[6].

Molti critici e scrittori, Ōe Kenzaburō in primis, hanno messo in dubbio la qualità delle sue opere, giudicando il suo linguaggio infantile e il suo stile anonimo. Questo rifiuto a considerare seriamente le sue opere, è legato non solo alla tendenza dell’autrice di parlare, seppur in modo innocente e indiretto, di temi taboo per la società giapponese, ma anche al suo strano pseudonimo e alla similitudine nello stile e nelle trame con gli shōjo manga[7]. (ann 279-280; 293; mihn 7)

L’influenza dei manga per ragazze(shōjo manga) si nota in particolare nell’uso del linguaggio colloquiale, che spesso utilizza espressioni tratte dal linguaggio giovanile, nei personaggi che ricordano quelli dei fumetti e nel ribaltamento delle questioni di genere. (pelliccia 186)

In breve tempo, Banana Yoshimoto è diventata, nonostante le critiche ricevute, un fenomeno culturale, riscuotendo un incredibile successo all'estero e facendo entrare in contatto la parte più matura della società giapponese con la cultura shojo. (ann 282-283) Il suo successo, in particolare quello avuto al di fuori del Giappone, è dovuto al fatto che i suoi testi, pur avendo elementi spirituali, mitologici e psicologici, non hanno riferimenti culturali specifici e possono quindi essere letti e compresi da tutti.(ann 298) Inoltre, nei suoi romanzi Banana non crea mondi immaginari, ma si confronta con la realtà cercando di comprenderla e di renderla più semplice.(lee p 32)

Banana ha riscosso una risposta positiva tra i lettori, grazie alla sua prosa semplice e immediata, nello stile del diario, che, in quanto schietta e decisa, rappresenta una rottura rispetto alla tradizione letteraria giapponese. Anche il modo di apparire giapponese, il contatto diretto con il pubblico, l’atteggiamento libero e positivo e l’abilità di trasmettere il fluire delle sensazioni, sono tutti ingredienti che hanno portato allo stretto legame che Banana sembra avere con i propri lettori.

Il suo successo è dovuto inoltre al ‘mondo al femminile’ che descrive nei sui racconti, che altro non è se non la rappresentazione idealizzata della vita dei suoi lettori, dando loro la possibilità di immedesimarsi nei suoi personaggi(pelliccia p182-183; treat 360-361;minh 30). Nei suoi romanzi tratta infatti dello scontro tra modernità e tradizione e della realtà della quotidianità dei giovani in un Giappone ‘occidentalizzato’, in un mondo in cui i valori preesistenti sono decaduti, dove si fa fatica a trovare il proprio posto nella società.(mihn 7-8)

Caratteristica delle storie di Banana è che iniziano con un episodio destabilizzante per poi concentrarsi immediatamente sul ritmo lento della quotidianità. Raramente nei suoi romanzi l’autrice descrive esplicitamente sesso e violenza, preferendo un approccio indiretto, attraverso il quale tali eventi vengono narrati dai personaggi per sentito dire o vengono ricordati in un secondo momento, nel tentativo di riprendersi da questi fatti traumatici. Questo modo quasi terapeutico di trattare momenti difficili e la promessa di un recupero, di un processo di guarigione, è un altro motivo della popolarità di Banana, che riesce così a trasformare la vita di tutti i giorni in qualcosa di allettante (ann 294, ogawa 9)

Questo processo di guarigione spirituale, che caratterizza in particolare la prima parte della sua carriera, segue un pattern comune in tutti i suoi primi racconti. In un primo momento la protagonista vede la propria vita da un altro punto di vista, in una situazione di vita o di morte, arrivando a notare ciò che c'è di positivo nel suo quotidiano. Le protagoniste vengono dunque incoraggiate a ritrovare la propria energia vitale attraverso eventi fortuiti che sperimentano nella realtà di tutti i giorni. (ogawa 40-42)

Inizialmente, Banana rappresenta i suoi personaggi come gente di città, nata e cresciuta nell’area urbana, che grazie ad un contatto indiretto con la natura, spesso con acqua o cibo, riescono a creare legami con altre persone. Questi legami diventano il mezzo principale per la loro guarigione spirituale. (ogawa 54)

Per trasmettere questo senso di conforto sono fondamentali il linguaggio semplice utilizzato da Banana, la struttura della frase raramente complessa e il tono sempre pacato, calmo e disinvolto(lee 39-40). Inoltre, mentre nei suoi romanzi possiamo incontrare anche momenti di grande trasporto emotivo, l’autrice solitamente descrive i cambiamenti di spirito dei personaggi e le immediate conseguenze, con poche brevi frasi. Al lettore non viene permesso di immedesimarsi troppo in tali situazioni, in quanto la vita sentimentale non viene mai direttamente espressa, ma solo raccontata. È proprio questa atmosfera di alienazione e di simulazione che caratterizza i suoi romanzi che distingue l’opera di Banana dal resto del mondo della fiction per giovani e il minimalismo che la caratterizza è parte costituente della semplicità della scrittura dell’autrice, fortemente visiva e libera da pesanti e noiosi passaggi e da descrizioni sentimentali troppo poetiche.(p 407chilton realist) (371-372 treat)  Proprio grazie ad essa che Banana riesce a trasmettere un senso di speranza per il futuro anche quando vengono toccati temi come la perdita di una persona cara, l’amore, la morte, il suicidio, il difficile passaggio al mondo adulto, la solitudine, il tradimento, l’incesto, l’omosessualità.(pelliccia p 184)

Oltre a questi difficili temi, l’autrice tratta, con la stessa semplicità che la contraddistingue, la contrapposizione tra diversità all’interno della famiglia e affinità tra estranei, usando come espedienti la nostalgia verso gli estranei e l’erotismo tra i membri della famiglia. (postmodern 94)

Sin dalla pubblicazione di Kitchen ha parlato nei suoi testi di eventi che, pur essendo legati alla quotidianità dei personaggi, vanno oltre la consuetudine. La casa è il luogo della loro vita di tutti i giorni, ed i personaggi sperimentano due avvenimenti che si discostano dalle loro aspettative: la morte di una persona cara e l’incontro romantico con uno sconosciuto. Con tono colloquiale l’autrice racconta le reazioni emotive delle protagoniste di fronte alla morte e allo sbocciare del loro amore, in modo tale da far superare alle sue eroine l’ordinarietà della vita quotidiana. ( Ogawa 23) I suoi personaggi dimostrano quindi ottimismo nel guardare avanti e affrontare con nuovo slancio ogni giorno.(bienati p 37) Nel rendere la loro lotta interiore, Banana si avvale di vari artifici retorici quali: l’utilizzo della memoria, o meglio la sua mancanza, per enfatizzare l’io diviso tra passato e presente, tradizione e modernità; o l’analogia tra il fiume, lo scorrere inevitabile egli eventi, e la condizione umana, alla ricerca di stabilità nella vita e nelle relazioni con gli altri. (faith 104-106)

Caratterizzazione dei personaggi

Negli anni ’90, con la crisi economica, l’attacco alla metro da parte della setta Aum Shinrikyo e il terremoto di Kobe, si sente il bisogno di un ricovero spirituale che porta ad un crescente interesse verso pratiche come lo yoga, la meditazione, il karaoke. In questo periodo anche i romanzi di Banana, i cui personaggi affrontano periodi difficili per poi riscattarsi ed uscirne a testa alta, vengono considerati parte integrante dei prodotti legati a tale guarigione, in quanto fanno assumere non solo ai personaggi, ma anche ai lettori che in essi si impersonano, un punto di vista ottimista. (ogawa 3-4)Infatti i personaggi di tali racconti, non si lasciano toccare nel profondo dalle situazioni difficili che li circondano, siano queste incesto, suicidio, transessualità o altro. L’autrice protegge i suoi lettori dall’impatto che una diretta esperienza di tali situazioni avrebbe sulle protagoniste dei suoi libri, creando un narratore o un personaggio che susciti la simpatia del lettore, in cui esso si possa riconoscere, ma che sperimenti questo trauma in maniera indiretta. (ann 293)

Altri scrittori come lei hanno sostituito il personaggio più tradizionale della fanciulla con la shōjo. Non ancora donna matura, la shōjo si trova in una fase a metà tra la spensieratezza dell’adolescenza e le responsabilità dell’età adulta. I problemi giornalieri affrontati da questi personaggi rispecchiano la realtà delle giovani giapponesi, che si trovano, senza il supporto della società e della famiglia, a dover prendere scelte difficili senza una guida a cui affidarsi. (faith68-69) In generale, comunque, nelle opere di Banana possiamo notare il suo interesse per le persone in difficoltà, coloro le cui vite sono state devastate da violenze inaspettate, perdite, malattie o problemi familiari. Nonostante le situazioni difficili in cui i suoi personaggi si trovano, l’autrice crede nella possibilità che riescano a reintegrarsi nella società. (p. 279 ann sheriff 1999 Sherif, A. (1999). Japanese without apology: Yoshimoto Banana and healing. In S. Snyder & P. Gabriel (Eds.), Oe and Beyond: Fiction in Contemporary Japan. (282-283). Hawaii: University of Hawaii Press.)  Questa positività non viene però espressa in maniera diretta dalle protagoniste dei romanzi, che invece di mostrarsi piene di speranza e desiderio per una vita migliore, piangono in silenzio le loro perdite e ne sopportano la conseguente nostalgia. È proprio il lutto che le porta a farsi un esame di coscienza e a ritrovare la propria identità. (lee 35-36) Con l’assenza, dunque, di valide alternative e di modelli da seguire, i personaggi descritti da Banana e di riflesso i lettori, riescono a riscattarsi e a trovare il proprio scopo nella vita attraverso un percorso interiore.(lee 48, faith 66, 108-109)Nei suoi primi romanzi, le protagoniste superano questi momenti difficili grazie all’incontro con persone speciali, con le quali condividono momenti che cambiano loro la vita. Le storie, il cui effetto drammatico è dato appunto da una morte o da un evento traumatico, che impediscono alla protagonista di definire la propria individualità, si sviluppano con la sua ricerca di sé stessa.(54-57ogawa) Le eroine di Banana, dunque, cercano continuamente di creare nuove relazioni scambiando famiglia con estranei, amici con amanti e rivali di ambo i sessi.( postmodern93)Inoltre, nonostante nelle sue storie Banana cerchi di rappresentare una realtà vicina al suo pubblico e i suoi personaggi siano persone normali che vivono la loro vita, questi ultimi sono comunque dotati di talento e sono tutti indimenticabili, ciascuno a modo suo. (mihn 75)

Le donne di cui parla Banana sono quindi donne consapevoli della propria forza e che credono nell’uguaglianza dei diritti e delle opportunità. Solitamente single o divorziate, esse rappresentano una parte sempre più crescente della popolazione femminile giapponese, i cui pensieri e sentimenti sono rappresentati in maniera realistica dall’autrice, seppure simili in molti aspetti alle protagoniste dei manga per ragazze (mihn 16-19)Come queste, anch’esse sono giovani ragazze che stanno per iniziare o per finire l’università e che, nella maggior parte dei casi, hanno un lavoro part-time e vivono a Tokyo. La famiglia tradizionale sembra non esistere più e le protagoniste, vittime di un trauma, si trovano in una sorta di fase intermedia, lasciate sole in un mondo apparentemente instabile in cui cercano di trovare nuove strade. Queste donne giovani e indipendenti, spesso non seguono i dettami della tradizione, preferendo una vita e una famiglia non convenzionali, spesso prive di una figura maschile forte e stabile. (mihn 26-27) Esse fanno parte di una nuova generazione, il cui stile di vita si concentra più sul benessere personale che sul trovare un lavoro stabile e duraturo, obiettivo delle vecchie generazioni. (lee p 13-14)

Molte giovani protagoniste di Banana Yoshimoto ricorrono allo status socialmente stigmatizzato di amante mantenuta, in quanto offre la strada più facile verso la stabilità finanziaria, oltre ad un livello di indipendenza non possibile alle donne sposate. La maggior parte di queste giovani protagoniste, alla fine, esprime il proprio disincanto verso l’impossibilità di trovare la propria identità, una realizzazione personale e un genuino contatto umano all’interno dei ruoli prescritti dalla società,  in quanto nessun modello sociale in Giappone sembra offrire una strada verso la realizzazione di sé.(faith47).(faith58)Come le eroine di Banana insegnano, le giovani donne giapponesi si ritrovano ad affrontare la triste realtà per cui la ricerca del sé oltre il paletto dell’ideale femminile giapponese di moglie e madre attenta, finisce in fallimento. La conseguenza di questo è un forte sentimento di apatia disillusa(faith 65)

Temi

nostalgia, shojo, morte/suicidio, relazioni tra familiari,

Premi

Opere

Bibliografia

  • Bienati Luisa, Narrazioni Della Catastrofe Dopo Fukushima., in La Ricerca Folklorica, n. 66, 2012, pp. 31–39.
  • (EN) Carter Albert Howard, Banana Yoshimoto: "Kitchen" (Book Review), in Studies in Short Fiction, vol. 30, n. 4, 1993, p. 614.
  • (EN) Chilton Myles K., Realist Magic and the Invented Tokyos of Murakami Haruki and Yoshimoto Banana., in Journal of Narrative Theory, vol. 39, n. 3, 2009, pp. 391–415.
  • (EN) Faith Laura S., Rewriting Japanese women: Survivors, escapees, and defeatists in the fiction of Banana Yoshimoto, California State University, Dominguez Hills, 2008, OCLC 311875046.
  • (EN) Murakami Fuminobu, Postmodern, Feminist and Postcolonial Currents in Contemporary Japanese Culture : A Reading of Murakami Haruki, Yoshimoto Banana, Yoshimoto Takaaki and Karatani Kojin, London, Routledge, 2005, OCLC 699086815.
  • (EN) Lee Eunjeong, Transforming Japan—Banana Yoshimoto’s Amrita, Texas University, 2010, OCLC 797952915.
  • (EN) Mihm Gesa Doris, Shojo and Beyond: Depiction of the World of Women in Fictional Works of Banana Yoshimoto, University of Arizona, 1998, OCLC 879735305.
  • (EN) Ogawa Yuko, Spiritual recovery in Yoshimoto Banana's works, Ann Arbor, Purdue University, 2013, OCLC 894316055.
  • Carlo Pelliccia, Yoshimoto Banana: Le Idee, La Poetica E… L'italia., in Il Giappone, vol. 45, 2005, pp. 181-194.
  • (EN) Sherif Ann, Japanese without apology: Yoshimoto Banana and healing, in Stephen Snyder and Philip Gabriel (a cura di), Ōe and Beyond: Fiction in Contemporary Japan, Honolulu, University of Hawai'i Press, 1999, OCLC 793274974.
  • (EN) John Whittier Treat, Yoshimoto Banana Writes Home: Shojo Culture and the Nostalgic Subject, in The Journal of Japanese Studies, vol. 19, n. 2, 1993, pp. 353-387.

opere

Titles between parentheses are rough translations if the novel has not been translated.

Title Publish date
English
translation
Japanese Japanese English
translation
Moonlight Shadow ムーンライト・シャドウ 1986 1993 (included in most editions of Kitchen)
Kitchen キッチン 1988 1993
(Transient/Sanctuary) うたかた/サンクチュアリ 1988
(Sad premonition) 哀しい予感 1988
Goodbye Tsugumi TUGUMI 1989 2002
Asleep 白河夜船 1989 2000
N.P N・P 1990 1994
Lizard とかげ 1993 1995
Amrita アムリタ 1994 1997
(Marika's lengthy night, dreamlog in Bali) マリカの永い夜・バリ夢日記 1994
(Hachiko's last lover) ハチ公の最後の恋人 1994
Sly SLY 1996
(Honeymoon) ハネムーン 1997
Hardboiled & Hard Luck ハードボイルド/ハードラック 1999 2005
(Occult) Collection of essays selected by the author 1 オカルト 2000
(Love) Collection of essays selected by the author 2 ラブ 2000
(Death) Collection of essays selected by the author 3 デス 2001
(Life) Collection of essays selected by the author 4 ライフ 2001
(The body knows everything) 体は全部知っている 2000
Furin to Nanbei (Adultery and South America) 不倫と南米 2000
Daisy's Life ひな菊の人生 2000
(Kingdoms, first instalment, Andromeda Heights) 王国 その1 アンドロメダ・ハイツ 2002
(Rainbow) 2002
Argentine Hag (with drawings and pictures by Yoshitomo Nara) アルゼンチンババア 2002 2002 Also published in English by RockinOn
(Cloak of feathers) ハゴロモ 2003
(Memories of a dead end) デッドエンドの思い出 2003
(Don't worry, be happy) なんくるない 2004
(High and dry (first love)) High and dry (はつ恋) 2004
(Lid of the sea) 海のふた 2004
(Kingdoms, second instalment, the shadow of lost things, and ensuing magic) 王国 その2 痛み、失われたものの影、そして魔法 2004
(Kingdoms, third instalment, the secret flower garden) 王国 その3 ひみつの花園 2005
The Lake みずうみ 2005 2010
(Dolphin or Are you there?) イルカ 2006
(Salamander or The small shadow) ひとかげ 2006
(Chie and I) チエちゃんと私 2007
(Hawaii dreaming) まぼろしハワイ 2007
(South point) サウスポイント 2008
(About her or About my girlfriend) 彼女について 2008
Moshi-Moshi: A Novel もしもし下北沢 2010 2016
(The acorn sisters) どんぐり姉妹 2010
(Another world, Kingdoms, fourth instalment) アナザー・ワールド 王国 その4 2010
(Sizzle sizzle) ジュージュー 2010
(Sweet hereafter) スウィート・ヒアアフター 2011
(A night with Saki and friends) さきちゃんたちの夜 2013
(Hostess bar stumble) スナックちどり 2013
(Shall We Love?) 僕たち、恋愛しようか? 2013
(Take an afternoon nap on a bed of flowers) 花のベッドでひるねして 2013
(Birds) 鳥たち 2014
(Circus night) サーカスナイト 2015
(Funafuna Funabashi) ふなふな船橋 2015

Note

  1. ^ a b Treat, pp. 356-357
  2. ^ a b c d e Ogawa, pp. 1-2
  3. ^ a b Carlo Pelliccia, Yoshimoto Banana: Le Idee, La Poetica E… L'italia., in Il Giappone, vol. 45, 2005, pp. 181-194.
  4. ^ (EN) Mihm Gesa Doris, Shojo and Beyond: Depiction of the World of Women in Fictional Works of Banana Yoshimoto, University of Arizona, 1998, p. 5, OCLC 879735305.
  5. ^ (EN) Lee Eunjeong, Transforming Japan—Banana Yoshimoto’s Amrita, Texas University, 2010, pp. 2-7, OCLC 797952915.
  6. ^ Treat, pp. 357-358
  7. ^ Sherif Ann, Japanese without apology: Yoshimoto Banana and healing, in Stephen Snyder and Philip Gabriel (a cura di), Ōe and Beyond: Fiction in Contemporary Japan, University of Hawai'i Press, 1999, pp. 279-280, OCLC 793274974.


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