Umma (islam)
Umma ( أمّ [umm], madre; أمّة [umma], comunità, nazione, etnia) è un termine arabo che significa letteralmente "Comunità di fedeli". Designa la comunità dei musulmani al di la della loro nazionalità e della parcellizzazione dei poteri politici che li governano. Con questo nome si indicò fin dall'inizio la prima organizzazione politica dei fedeli musulmani che a Medina (all'epoca Yathrib) vide nel 622 d. C. la luce grazie all'azione del profeta islamico Muhammad. La nozione di umma, tuttavia, non sempre arriva a trascendere le divisioni dovute alle eterodossie e alle rivalità etniche e politiche. La prima rottura dell'Umma risale al 910 quando il fatimida `Ubayd Allah al-Mahdi si proclamò califfo contro il califfo abbassida di Bagdad. La conseguenza fu l'opposizione di due logiche di successione: da un lato, presso i fatimidi, il califfo doveva essere discendente di Alì e di Fâtima; dall'altro, vi erano coloro che volevano un califfo discendente dal clan Quraychite. Questa divisione ricopre esattamente la rottura più antica tra sciiti e sunniti che si verificò al momento di designare il quarto califfo: da un lato 'Ali, cugino e genero del profeta Maometto, appartenente come lui al clan dei Banu Hashim; dall'altro Muhawiya, appartenente al clan rivale dei Banu Omeyya e dal quale trarrà inizio la dinastia Omeyyade. Durante questa disputa i Kharigiti rifiutarono il carattere dinastico del titolo di califfo, dovendo costui essere scelto come il migliore tra i musulmani.
Il califfato è rimasto in vita, sotto forma del califfato ottomano, fino al 1924, anno in cui Mustafa Kemal Atatürk lo dissolse. Questo califfato turco era mal tollerato dagli arabi, ma riusciva a mantenere un'unità di facciata nel mondo musulmano.