Avatar - La leggenda di Aang

cartone animato statunitense

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Avatar - La leggenda di Aang
serie TV d'animazione
File:Avatar Logo.jpg
Immagine tratta dalla sigla della serie
Titolo orig.Avatar: The Last Airbender
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
AutoreMichael Dante DiMartino, Bryan Konietzko
RegiaAaron Ehasz, Lauren MacMullan (stagioni 1-2), Dave Filoni (stagione 1), Giancarlo Volpe, Anthony Lioi (stagione 1), Ethan Spaulding (stagioni 2-3), Michael Dante DiMartino (Il Regno della Terra è sconfitto), Joaquim Dos Santos (stagione 3)
SoggettoAaron Ehasz, Michael Dante DiMartino, John O'Bryan, Bryan Konietzko
Dir. artisticaBryan Konietzko
MusicheBenjamin Wynn, Jeremy Zuckerman
StudioNickelodeon Animation Studio, Nickelodeon Studios
1ª TV21 febbraio 2005 – 19 luglio 2008
Episodi61 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.23 min
Studio dopp. it.Multimedia Network
Dir. dopp. it.Enzo Bruno
Genereazione, avventura, Errore Lua: bad argument #1 to 'len' (string expected, got nil). fantasy
Seguito daLa leggenda di Korra

Avatar - La leggenda di Aang[1] (Avatar: The Last Airbender) è una serie televisiva animata statunitense creata da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko. Composta da tre stagioni e un film per la televisione conclusivo (La cometa di Sozin, finale della terza stagione), lo show è stato trasmesso tra il 2005 e il 2008 su Nickelodeon. In lingua italiana la serie è stata mandata in onda per la prima volta su Nickelodeon tra il 2008 e il 2010. All'interno della serie gli episodi vengono chiamati "capitoli", mentre le stagioni "libri". Le prime due stagioni sono entrambe composte da venti capitoli mentre la terza e ultima stagione è invece composta da ventuno.

La serie animata, ambientata in un mondo immaginario in cui la popolazione è divisa in quattro nazioni corrispondenti ai quattro elementi (acqua, terra, aria e fuoco), è caratterizzata da uno stile asiatico e arricchita da elementi fantastici. La trama segue le vicende di Aang, Avatar cui spetta il compito di riappacificare le quattro nazioni grazie alla sua abilità di destreggiare tutti e quattro gli elementi, e dei suoi amici, Katara, Sokka, Toph, che lo accompagnano nelle sue avventure.

Avatar ha avuto un grande successo commerciale ed è stata acclamata da pubblico e critica, i quali hanno elogiato la sua direzione artistica, umorismo, riferimenti culturali, personaggi e temi. ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ottime critiche in tutto il mondo, vincendo un Emmy Award (come miglior cartone dell'anno) in patria e classificandosi come il più seguito dei cartoni della Nickelodeon in Germania, Indonesia, Belgio e Colombia. Il merchandising della serie consiste in action figure, un gioco di carte collezionabili, tre videogiochi, peluche distribuiti da Paramount Parks e due set di LEGO. Esistono delle serie a fumetti (The Promise, The Search, The Rift e Smoke and Shadow) che proseguono la storia di Aang da dopo la fine della serie e che fungono in parte da ponte con La leggenda di Korra. Sono tutte inedite in Italia.

Nel 2010 è uscito L'ultimo dominatore dell'aria, basato parzialmente sulla prima stagione di Avatar, diretto da M. Night Shyamalan e considerato uno dei peggiori film mai realizzati. Dal 2012 al 2014 viene trasmesso su Nickelodeon La leggenda di Korra, sequel ambientato settant'anni dopo le vicende de La leggenda di Aang, che narra le avventure di Korra, l'Avatar succeduta ad Aang.[2] La serie completa è stata rilasciata su Blu-ray il 5 giugno 2018 per il decimo anniversario del finale della terza stagione.[3] Un nuovo remake live-action della serie, realizzato dai suoi creatori originali e prodotto da Netflix, è stato annunciato nel settembre 2018.[4]

Trama

File:GEOGRHY Avatar.jpg
Mappa delle quattro nazioni

Un secolo prima degli eventi narrati nella serie, Aang è un Dominatore dell'aria di 12 anni che vive nel Tempio dell'Aria del Sud dei Nomadi dell'Aria. Questa struttura è custodita da un ordine monastico i cui membri sono tutti Dominatori dell'aria. Un giorno, convocato dai monaci più anziani, viene a conoscenza della sua vera identità: lui è il nuovo Avatar. La tradizione voleva che l'Avatar scoprisse la sua natura solo dopo aver compiuto sedici anni, ma i monaci temevano che all'orizzonte si prospettasse una guerra fra le quattro nazioni e che bisognasse prevenire questa catastrofe: era necessario ricorrere all'Avatar affinché mantenesse l'equilibrio e l'ordine nel mondo.

Qualche giorno dopo, i monaci stabilirono che il giovane sarebbe stato separato dal suo maestro, il monaco Gyatso, e che sarebbe stato trasferito al Tempio Orientale dell'Aria per completare il suo addestramento. Confuso e sopraffatto da questi eventi e dalle sue nuove responsabilità come Avatar, Aang fuggì dal tempio sul suo bisonte volante, Appa.

Mentre viaggiava sopra l'oceano del sud, una tempesta improvvisa trascinò nel mare Appa, che in balia dei flutti scendeva con il suo passeggero nelle profondità fredde e buie dell'oceano. Aang perse conoscenza ed entrò in trance sprigionando il suo immenso potere, usando una combinazione di Dominio dell'aria e di Dominio dell'acqua per proteggere Appa e sé stesso. Congelando l'acqua intorno a sé creò un iceberg: in questo modo Aang si assicurò che lui e Appa potessero essere protetti dalla tempesta fino a che il temporale non si fosse dissipato. Tuttavia, la tempesta portò l'iceberg molto vicino al polo sud e, non potendo sciogliersi, mantenne i due in uno stato di prolungata animazione sospesa.

La serie ha inizio cento anni più tardi, con la Nazione del Fuoco a un passo dalla vittoria nella guerra imperialista che essa stessa ha scatenato. Tutti i Nomadi dell'Aria sono stati distrutti. Le Tribù dell'Acqua sono in grave crisi: gli ultimi guerrieri della Tribù dell'Acqua del Sud hanno lasciato le loro terre natie per andare in guerra e sabotare i piani degli invasori, mentre la Tribù dell'Acqua del Nord, benché in gran parte intatta, si è rifugiata in una città-fortezza rimanendo costantemente sulla difensiva. Il vasto Regno della Terra ora è l'unico ostacolo che si frappone tra la Nazione del Fuoco e il dominio del mondo, ma poiché i loro eserciti continuano ad avanzare e a conquistare intere province e ricche città, le speranze di un'improbabile vittoria si affievoliscono sempre più a ogni anno che passa.

È in questo clima di rassegnazione alla tirannia che due giovani fratelli della Tribù dell'Acqua del Sud, Katara e Sokka - rispettivamente una Dominatrice dell'acqua ed un guerriero della Tribù - scoprono e liberano Aang e Appa dall'iceberg. Il ragazzo presto apprende con suo orrore che, durante la sua assenza, è stata intrapresa una guerra secolare che rischia di incatenare il mondo ai piedi della Nazione del Fuoco. L'anno stesso in cui lui sparì, infatti, il Signore del Fuoco Sozin approfittò della sua assenza e del passaggio di una cometa mistica che avrebbe aumentato i poteri dei Dominatori del fuoco per dichiarare guerra alle altre nazioni. Inorridito, Aang scopre inoltre come la grande operazione che ha avviato le azioni belliche della Nazione del Fuoco sia consistita nel trucidare tutti i Nomadi dell'Aria. In pochi giorni i Templi dell'Aria erano stati distrutti e saccheggiati e i Dominatori dell'aria sterminati. Questo genocidio fu architettato nella speranza di uccidere il nuovo giovane Avatar e interrompere il ciclo delle reincarnazioni: Aang quindi è l'ultimo Dominatore dell'aria al mondo.

Come Avatar, il dovere di Aang è quello di ristabilire l'armonia e la pace tra le quattro nazioni. Con i suoi amici, Katara e Sokka, il suo bisonte volante Appa, il suo lemure volante Momo e successivamente la Dominatrice della terra cieca Toph, unitasi al gruppo nel secondo "libro", Aang viaggerà per il mondo cercando di acquistare la completa padronanza di tutti e quattro gli elementi. Durante la sua ricerca però dovrà evitare costantemente di essere catturato dal principe esiliato della Nazione del Fuoco Zuko e, successivamente, da sua sorella, la spietata principessa Azula.

In genere per acquistare il controllo di una singola arte del Dominio occorrono anni di addestramento, ma Aang dovrà essere padrone di tutti e quattro gli elementi entro l'inizio dell'estate e sconfiggere il Signore del Fuoco Ozai. È infatti previsto proprio per quell'estate il ritorno della cometa di Sozin che darà, come in passato, grandi poteri ai Dominatori del fuoco, che così avrebbero l'opportunità di vincere la guerra. Se questi eventi dovessero verificarsi neppure l'Avatar avrebbe la capacità di ristabilire l'equilibrio nel mondo. Acquisiti i Domini dell'acqua e della terra, ad Aang manca solo quello del fuoco, che gli verrà insegnato da Zuko, pentitosi di avergli dato la caccia. Negli ultimi capitoli del terzo libro mentre Zuko e Katara sono in lotta contro Azula, che sta per essere nominata nuova Signora del Fuoco, Aang combatte contro Ozai, a cui mancano pochissimi passi per dominare il mondo e diventare così il "Re Fenice". Azula verrà sconfitta, Aang priverà del suo Dominio Ozai, il quale verrà poi imprigionato. Zuko diventa il Signore del Fuoco mentre Aang e Katara si dichiarano finalmente il loro amore.

Episodi

La serie è composta da sessantuno episodi da tre stagioni ciascuna. La prima puntata dell'episodio, della durata di un'ora, è andata in onda il 21 febbraio 2005 su Nickelodeon.[5][6] La serie si è conclusa con un film televisivo di due ore trasmesso il 19 luglio 2008.[7] Ogni stagione della serie è conosciuta come un "libro", in cui ogni episodio viene denominato "capitolo". Ogni libro prende il nome da uno degli elementi che Aang, il protagonista, deve padroneggiare; acqua, terra e fuoco.[5] Le prime due stagioni dello spettacolo sono ciascuna di venti episodi e la terza stagione ne ha ventuno.

Stagione Libro Episodi Prima USA Prima Italia
Prima stagione Libro primo: Acqua 20 2005 2008
Seconda stagione Libro secondo: Terra 20 2006 2009
Terza stagione Libro terzo: Fuoco 21 2007-2008 2010

Personaggi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Avatar - La leggenda di Aang.

Personaggi principali

  • Aang: il protagonista della serie è un vivace ragazzino dall'apparente età di 12 anni; la sua età reale invece, è di 112 anni, che non ha potuto vivere avendone trascorso la maggior parte in animazione sospesa. È l'incarnazione attuale dell'Avatar e deve acquistare padronanza di tutti e quattro gli elementi per portare la pace al mondo intero, ristabilendo l'equilibrio fra le quattro nazioni. Aang ama viaggiare per il mondo, è sempre desideroso di imparare nuove cose ed è vegetariano. Come ogni ragazzo della sua età ama divertirsi e a volte antepone questo desiderio alle sue pesanti responsabilità. È innamorato di Katara, e nell'ultimo episodio i due si baciano dimostrando i propri sentimenti reciproci.
  • Katara: ha 13 anni ed è l'ultima Dominatrice dell'acqua della Tribù dell'Acqua del Sud. Katara, con suo fratello, Sokka, scopre Aang in un blocco di ghiaccio con Appa all'inizio della serie. Lei e Sokka lo accompagnano nella sua ricerca per sconfiggere il Signore del Fuoco e per portare la pace tra le 4 nazioni. Katara è matura e responsabile, per lei il benessere degli altri viene prima di qualsiasi altra cosa, e per questo motivo è il capo ideale nelle situazioni critiche. Tuttavia crede che le decisioni da lei prese siano sempre le migliori, anche quando si sono rivelate pessime. Malgrado la sua natura gentile, Katara, ha un temperamento suscettibile che, unito alle sue abilità di dominatrice, può essere abbastanza distruttivo. Dopo la morte della loro madre da parte delle mani della nazione del fuoco, Katara ha assunto nei confronti di suo fratello Sokka un ruolo materno, una natura che più successivamente ha ripreso nei confronti di Aang. È inoltre l'unica persona che può calmare Aang quando è nello stato di Avatar. Nel corso della serie si innamora di Aang.
  • Sokka: è un guerriero di 15 anni della Tribù dell'Acqua del Sud che, con la sorella Katara, accompagna Aang nel suo viaggio per sconfiggere il Signore del Fuoco. Sokka si descrive come "il ragazzo della carne e del sarcasmo" e, diversamente da sua sorella, non può dominare l'acqua. Tuttavia in diverse occasioni dimostra di possedere una grande ingegnosità, ereditata dal padre. L'orgoglio è il motore della sua forza, insieme alla scienza, là dove le arti mistiche e marziali falliscono. Il suo atteggiamento immaturo, però, induce spesso gli altri a sottovalutare il suo intelletto.
  • Toph: ha 12 anni, Dominatrice della terra cieca che scappa da una vita troppo agiata e dai genitori troppo protettivi per viaggiare insieme ad Aang nella seconda serie. Col soprannome di "La bandita cieca" diventa famosa, alle spalle dei genitori, nel tornei sotterranei per i Dominatori della terra venendo così notata da Aang che, al tempo, stava cercando un bravo Dominatore della terra come maestro. Anche se priva della vista, Toph è probabilmente la migliore dominatrice della terra in tutto il mondo, avendo sviluppato un acume sensoriale che, attraverso i piedi, le permette di sentire anche le vibrazioni più flebili del terreno.
  • Zuko: ha 16 anni ed è il Principe esiliato della Nazione del Fuoco. Zuko è ossessionato dalla ricerca dell'Avatar essendo la sua cattura l'unico modo di ristabilire il suo onore e riacquistarsi la fiducia di suo padre, il Signore del Fuoco Ozai. Si comporta spesso in modo brusco e scortese, tenendo le altre persone a distanza, ma si è rivelato essere una persona molto sensibile (una caratteristica che viene esibita quasi solamente in presenza di suo zio Iroh); Zuko possiede un radicato senso dell'onore e del dovere, la condizione di esiliato è per lui fonte di continua vergogna e sofferenza, e ciò lo porta ad assumere un atteggiamento aggressivo. Il suo carattere matura durante la ricerca, influenzato dall'esperienza dell'esilio. Ironia della sorte, nel corso del suo viaggio conosce e stringe legami di amicizia con la stessa gente che la sua nazione sta terrorizzando. Il suo aspetto è ben noto a causa dell'ustione sopra l'occhio sinistro che ha ricevuto, come punizione, durante un Agni Kai contro suo padre. Alla fine Zuko capirà che il suo destino è quello di aiutare l'Avatar a sconfiggere il Signore del Fuoco e diventerà il maestro di Aang affinché impari il Dominio del fuoco.
  • Iroh: è un generale in pensione della Nazione del Fuoco ed è lo zio del principe Zuko. Iroh è il fratello più anziano del Signore del Fuoco Ozai ed era l'erede originale al trono della Nazione del Fuoco. È un Dominatore del fuoco potente e la sua gente lo rispetta molto, nonostante il suo storico fallimento dell'assedio a Ba Sing Se. Iroh è un uomo anziano e gentile e passa il proprio tempo bevendo tè, giocando a Pai Sho e cantando o suonando. Considera Zuko un figlio più che un nipote, in particolare dopo la perdita del proprio figlio.
  • Azula: ha 15 anni ed è la Principessa della Nazione del Fuoco, sorella minore di Zuko, nipote di Iroh e figlia prediletta del Signore del Fuoco Ozai; fin da bambina ha dimostrato di essere una persona crudele e senza scrupoli. Azula ha una straordinaria abilità nel combattimento e nel Dominio del fuoco e la sua mente è indirizzata verso la guerra e il potere. Manipola gli altri, ingannando e torturando mentalmente anche suo fratello Zuko. Il padre le affida il duplice compito di imprigionare e portare in patria il fratello e lo zio, e di uccidere l'Avatar.

Personaggi secondari

  • Signore del Fuoco Ozai: è il sovrano assoluto della Nazione del Fuoco, padre di Zuko e di Azula e fratello minore di Iroh. Sta conducendo il suo paese in una guerra che coinvolge le altre nazioni e che, iniziata dal suo antenato Sozin, dura ormai da un secolo. Vuole fondare un Impero del Fuoco che riunisca sotto di sé tutte le quattro nazioni e attende con ansia l'arrivo della cometa di Sozin, in modo da poter scatenare il massimo potere dei Dominatori del fuoco e vincere così la guerra.
  • Ursa: è la moglie di Ozai esiliata da quest'ultimo per ragioni ignote nella serie animata (vengono rivelate nel fumetto inedito in Italia The Search).
  • June: è una cacciatrice di taglie che, sfruttando le capacità del chirchu, una specie di talpa gigante sensibilissima agli odori, in grado di rintracciare qualsiasi persona, animale od oggetto, riesce a dare la caccia a qualsiasi persona incassandone poi la taglia.
  • Joo Dee: diventa la guida di Sokka, Aang, Toph e Katara nella città di Ba Sing Se. Fa parte di un corpo speciale di molte altre Joo Dee: ragazze della città addestrate alle pubbliche relazioni e addirittura ipnotizzate per migliorarne affidabilità e cieca obbedienza. Devono occuparsi di spionaggio morbido, osservando il comportamento dei cittadini e blandendo con lusinghe e promesse chi non possono minacciare. Si occupano specialmente degli immigrati importanti appena arrivati in città essendo quelli che più facilmente possono turbare in qualche maniera l'ordine costituito, o peggio, cercare di avvicinarsi al re e fargli arrivare delle voci non gestite dalla corte su ciò che accade nel resto del mondo, soprattutto sulla guerra contro la Nazione del Fuoco.
  • Roku: era il predecessore di Aang, proveniente dalla Nazione del Fuoco. Durante la serie si presenta sotto forma di spirito che svolge la funzione di consigliere per aiutare Aang a diventare un vero Avatar; più avanti nella serie Iroh rivelerà a Zuko che sua madre era la nipote di Roku.
  • Kyoshi: era l'Avatar precedente a Roku, proveniente dal Regno della Terra. Viene citata più volte nella serie e si presenta spesso ad Aang per fornirgli consigli. La sua personalità è per alcuni tratti opposta a quella di Aang: dotata di un carattere molto deciso non esitava a ricorrere alla forza, anche letale, pur di proteggere il mondo.
  • Kuruk: era l'Avatar precedente a Kyoshi, proveniente dalla tribù dell'Acqua del Nord.
  • Yangchen: era l'Avatar precedente a Kuruk, proveniente dal Tempio dell'Aria dell'Ovest.
  • Hakoda: è il padre di Sokka e Katara. Vuole loro molto bene ai suoi figli ma ha dovuto lasciarli da piccoli a causa della guerra.
  • Mei: è una amica d'infanzia di Azula e Zuko, si fidanzerà con quest'ultimo. Il suo stile di lotta verte principalmente sull'uso di armi da lancio come gli stiletti. Proveniente da un'importante famiglia della Nazione del Fuoco, ha un carattere apatico ed annoiato, odia l'arancione.
  • Ty Lee: è una amica d'infanzia di Azula, Mei e Zuko; il suo stile è una lotta corpo a corpo a contatto pieno: con la sua notevole agilità la ragazza colpisce velocemente i punti di pressione dell'avversario rendendolo innocuo. È dotata inoltre di grandi capacità atletiche ed acrobatiche. Possiede un carattere spensierato e solare, ma è anche piena di complessi, sebbene sia molto bella.
  • Suki: è la leader delle Guerriere di Kyoshi, un gruppo di combattenti fondate e in passato allenate dalla stessa Kyoshi col compito di difendere l'isola di Kyoshi e i suoi abitanti da attacchi estranei. È un'abile guerriera, nonostante durante la serie venga catturata e imprigionata da Azula nella prigione della Nazione del Fuoco. Successivamente sarà salvata da Zuko e Sokka. Nel corso della serie intraprenderà una relazione con quest'ultimo.

Produzione

Concezione e sviluppo

Michael DiMartino e Bryan Konietzko, creatori della serie

La serie è stato co-creata e prodotta da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko presso Nickelodeon Animation Studios a Burbank, in California. La sua animazione è stata per lo più eseguita dagli studi sudcoreani JM Animation, DR Movie e MOI Animation. Secondo Konietzko, la serie fu concepita all'inizio del 2001 quando prese un vecchio schizzo di un uomo calvo e di mezza età e immaginò l'uomo da bambino. Disegnò il personaggio che cavalcava il bisonte nel cielo e mostrò lo schizzo a DiMartino, che stava guardando un documentario sugli esploratori intrappolati al Polo Sud. Konietzko descrisse così lo sviluppo della loro idea; "C'è un tizio dell'aria con queste persone dell'acqua intrappolate in una landa innevata... e forse alcuni popoli del fuoco stanno premendo su di loro".[8] I due co-creatori hanno lanciato con successo l'idea al vicepresidente e produttore esecutivo Nickelodeon, Eric Coleman, due settimane più tardi.[9]

Un episodio pilota della serie è stato realizzato nel 2003. È stato animato da Tin House, Inc., scritto da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko, e diretto da Dave Filoni. Mitchel Musso ha doppiato Aang in questo pilot, ma in seguito è stato sostituito da Zach Tyler Eisen quando lo show ha iniziato la produzione. Nell'episodio, Sokka e sua sorella Kya (nome con la quale era nota Katara ai tempi del pilot) devono viaggiare per il mondo per trovare maestri per Aang, che è l'Avatar; tuttavia, devono sfuggire da un nemico, il principe Zuko della Nazione del Fuoco, che vuole catturare Aang.

La serie è stata presentata al pubblico in un teaser trailer al Comic-Con 2004,[10] e ha debuttato il 21 febbraio 2005.[11] In un'intervista, Konietzko ha dichiarato: "Mike ed io eravamo veramente interessati ad altre epiche proprietà di "Legends & Lore", come Harry Potter e Il Signore degli Anelli, ma sapevamo che volevamo adottare un approccio diverso a quel tipo di genere. Il nostro amore per gli anime giapponesi, l'azione di Hong Kong e il cinema kung fu, lo yoga e le filosofie orientali ci hanno portato all'ispirazione iniziale di Avatar: The Last Airbender."[12]

Influenze culturali

Avatar - La leggenda di Aang attinge intensamente dall'arte e dalla mitologia asiatica per creare il proprio universo immaginario. I creatori della serie hanno chiesto aiuto ai consulenti culturali Edwin Zane e calligrafo Siu-Leung Lee per indirizzare la direzione artistica.[13][14] Escludendo lo stile grafico del cartone, che si ispira esplicitamente alle opere di Hayao Miyazaki e della Gainax, la serie agglomera filosofie, religioni, miti, costumi, tradizioni e arti marziali asiatiche. Le sue influenze culturali più esplicite riguardano l'arte e la storia della Cina, l'Induismo (l'Avatar è un concetto induista), il taoismo, il Buddismo e lo yoga.[13][15] Jeremy Zuckerman e Benjamin Wynn hanno realizzato la musica e il suono della serie; hanno sperimentato una vasta gamma di strumenti, tra cui il guzheng, il pipa e il duduk, per adattarsi all'ambientazione influenzata dall'Asia.[16]

 
Le ambientazioni fittizie presenti nello spettacolo, sono basate sull'architettura e sul design di luoghi reali. Ad esempio, i creatori hanno modellato la città di Ba Sing Se sulla Città Proibita in Cina

Lo stile artistico delle ___location fittizie utilizzate nella serie, si basa su quello dei luoghi reali in Asia. Siti come la Città Proibita e la Grande muraglia cinese a Pechino sono stati ispiratori della città di Ba Sing Se del Regno della Terra,[17] e le località di Tribù dell'Acqua erano basate sulle culture Inuit e Sireniki.[18] Secondo lo scrittore Aaron Ehasz, i primi progetti della Nazione del Fuoco erano interamente basati sulla cultura giapponese. Per evitare di fare accidentalmente riferimenti alla politica, hanno ridisegnato molte impostazioni e popoli per essere più "ampiamente ispirati".[19]

Si può inoltre notare che ogni popolazione del mondo di Avatar sia costituita da elementi culturali diversi: la Nazione del Fuoco rispecchia maggiormente quelli cinesi del periodo Tang e giapponesi (non facenti parte di essa sono alcuni Dominatori, i Guerrieri del Sole, incontrati nella terza stagione, di influenza nativo americana come Aztechi, Inca, Maya), il Regno della Terra (vasto e variegato al suo interno) quelli cinesi della dinastia Qing, giapponesi del periodo Heian e coreani, i Nomadi dell'Aria quelli tibetani e nepalesi, mentre le Tribù dell'Acqua si rifanno al popolo Inuit (con l'eccezione della Tribù della Palude Nebbiosa, incontrata nella seconda e terza stagione, di influenza amazzonica). Per i luoghi il lago Laogai, presente nella seconda stagione, è ripreso dallo storico Laogai.

Avatar

Il termine "Avatar" deriva dalla parola sanscrita Avatāra, (in lingua sanscrita: अवतार), che significa "disceso". Nell'Induismo gli dei si manifestano nell'Avatar per ristabilire l'equilibrio sulla terra, di solito durante un periodo di grande caos. I caratteri cinesi che appaiono ai margini dell'immagine di apertura del cartone significano "il mediatore divino che è disceso nel mondo mortale".

Quando Aang era un bambino, rivelò inconsciamente di essere l'Avatar quando scelse quattro precisi giocattoli fra migliaia di altri, ognuno dei quali era un giocattolo dei precedenti Avatar. Nel Buddismo tibetano c'è una prova simile per la reincarnazione dei Tulku. In accordo con il libro Magic and Mystery in Tibet di Alexandra David-Néel, "un numero di oggetti come rosari, suppellettili rituali, libri, tazze da tè, ecc. vengono riuniti assieme e il bambino deve scegliere quelli che appartenevano al passato tulku, mostrando così di riconoscere quelle cose che erano loro nelle loro vite passate". Il sito ufficiale della serie afferma "ci si aspetta che il successore mostri i segni del legame con il passato Avatar, essendo nato entro una settimana dalla morte di quest'ultimo".

Elementi

I quattro elementi naturali: acqua, terra, fuoco, aria

Avatar trae ispirazione dagli elementi classici, comuni alle più antiche filosofie (più che dai cinque elementi classici cinesi) per le sue arti del Dominio: acqua, terra, fuoco e aria. Sebbene ognuno abbia una sua variazione, in qualche modo le più antiche filosofie si accomunano per questi quattro elementi.

Nella sigla d'apertura, ogni elemento è accompagnato da due caratteri: un carattere in Cinese antico sulla sinistra, e uno in Cinese moderno sulla destra:

  • L'acqua () è associata con la benevolenza e l'adattabilità (Cinese: 善; Pinyin: shàn).
  • La terra () è associata con la forza (Cinese: 强; Pinyin: qiáng).
  • Il fuoco () è associato con l'intensità, la vita e la ferocia (Cinese: 烈; Pinyin: liè).
  • L'aria () è associata con la pace e l'armonia (Cinese: 和; Pinyin: hé).

Stili di combattimento

Gli stili di combattimento e le armi di lotta della serie derivano dalle arti marziali cinesi, tanto che i creatori della serie hanno assunto come consulente per i combattimenti Sifu Kisu della Harmonious Fist Chinese Athletic Association.[20] Il cinema asiatico ha influenzato pesantemente la presentazione di queste mosse di arti marziali.[8] Ognuna delle arti del Dominio corrisponde a un determinato stile del mondo reale:

  • il Tai Chi per il Dominio dell'acqua.
  • lo stile Hung Gar per il Dominio della terra.
  • lo stile Shaolin della Cina settentrionale per il Dominio del fuoco.
  • lo stile Ba Gua Zhang per il Dominio dell'aria.[21]

Per alcuni personaggi principali sono stati inoltre utilizzati degli stili più particolareggiati, che si adattavano meglio alle caratteristiche stesse del personaggio:

  • lo stile Chu Gar della Mantide Religiosa del Sud, che utilizza un particolare movimento dei piedi, viene utilizzato da Toph Bei Fong per compensare la sua cecità, contraddistinguendola con uno stile di Dominio della terra unico.[22]
  • lo stile Shequan (o "pugilato del serpente") viene invece utilizzato per le tecniche di combattimento della principessa Azula.

Ambientazione

Avatar - La leggenda di Aang è ambientato in un mondo fantastico, abitato da esseri umani, animali fantastici (di cui molti sono un misto tra due o più animali realmente esistenti) e creature soprannaturali. L'umanità è divisa in quattro nazioni:

All'interno di ogni nazione esiste un ordine di uomini e donne chiamati "Dominatori" che hanno la capacità di padroneggiare uno dei quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. Queste arti di Dominio scaturiscono dall'unione delle arti marziali con il misticismo elementale.

In ogni generazione nasce una persona capace di dominare tutti e quattro gli elementi: l'Avatar, lo spirito del pianeta manifestato in forma umana. Quando l'Avatar muore, lui o lei si reincarna in un neonato di una delle quattro nazioni secondo il Ciclo dell'Avatar. Il Ciclo determina in quale nazione l'Avatar rinascerà seguendo (come si scoprirà bene ne La leggenda di Korra) l'ordine nel quale il primo Avatar imparò il Dominio degli elementi, legato al momento dell'anno in cui questo accadde: fuoco (in estate), aria (in autunno), acqua (in inverno) e terra (in primavera). Sempre il Ciclo determina in che ordine l'Avatar debba acquistare padronanza degli elementi cominciando da quello natale, così da ottenere la forza di mantenere l'ordine e l'equilibrio tra i vari popoli.

L'Avatar inoltre possiede un potere unico, lo Stato dell'Avatar: una sorta di trance che inizialmente funziona da meccanismo di difesa incrementando vertiginosamente i suoi poteri, sfruttando le abilità e le conoscenze di tutti gli Avatar precedenti. Questo potere si attiva istintivamente nel momento in cui l'Avatar rischia di morire o quando viene sopraffatto da forti emozioni (come quando una persona a lui cara è in grave pericolo). Con la meditazione e l'introspezione, l'Avatar può anche imparare ad attivare volontariamente lo Stato dell'Avatar, mantenendo il raziocinio e sfruttando appieno il suo definitivo potere sugli elementi. Quando entra in questo stato, la bocca, gli occhi e (nel caso dei Dominatori dell'aria) i tatuaggi cominciano a emettere luce. L'incandescenza è la rappresentazione degli spiriti delle incarnazioni precedenti, che "accendono" la loro energia attraverso il suo corpo. Se l'Avatar venisse ucciso in questa condizione, tuttavia, il Ciclo sarebbe spezzato e cesserebbe di esistere.

Casting

La maggior parte dei personaggi principali dello show ha fatto il suo debutto nella maggior parte, se non tutti, nei primi episodi: Zach Tyler Eisen ha prestato la voce di Aang, Mae Whitman ha dato la voce di Katara, Jack DeSena ha doppiato Sokka,[23] Dante Basco nei panni di Zuko, Mako come la voce di Iroh,[23][24] e Dee Bradley Baker come le voci sia di Appa che di Momo.[25] Altri personaggi secondari includono l'Ammiraglio Zhao, doppiato da Jason Isaacs,[25][26] e Jet doppiato da Crawford Wilson.[25][27]

Per la seconda stagione, la maggior parte dei personaggi principali della prima stagione è rimasta invariata.[28][29] Entrano nel cast nuovi doppiatori: Jessie Flower come doppiatrice di Toph Beifong, Grey DeLisle nei panni di Azula, Cricket Leigh presta la voce a Mai, Olivia Hack e Clancy Brown nei panni rispettivamente di Ty Lee e Long Feng.[28] Mako Iwamatsu, doppiatore di Iroh, muore per cancro alla gola dopo che la produzione è stata completata.

Nella terza stagione si aggiunge al cast dei personaggi principali Mark Hamill per dare la voce al Signore del Fuoco Ozai, dopo aver avuto piccole apparizioni nella prima e seconda stagione,[28] mentre Greg Baldwin sostituisce ufficialmente Mako come doppiatore di Iroh anche in La leggena di Korra.[30]

Tematiche

La serie ha esplorato molti concetti raramente trattati negli spettacoli televisivi per bambini,[19] comprese le questioni relative alla guerra, al genocidio e all'imperialismo, alla discriminazione di genere e all'emancipazione femminile, alla marginalizzazione e all'oppressione e alle questioni filosofiche che riguardano destino e fato.

Lo spettacolo è ambientato in un periodo in cui il mondo intero è inghiottito da una guerra imperialista avviata dalla Nazione del Fuoco. Mentre la guerra è uno sfondo costante, lo spettacolo descrive questi effetti attraverso gli occhi delle persone comuni - i cittadini oppressi del Regno della Terra e gli scolari della Nazione del Fuoco sottoposti a lavaggio del cervello - per mostrare come la guerra faccia vittime a tutti.[19] E mentre la Nazione del Fuoco viene presentata come l'istigatore della violenza, lo spettacolo descrive anche la disuguaglianza sistemica vissuta dai residenti nella città della Terra Unito di Ba Sing Se, nonché le nefande attività della polizia segreta della città. Queste situazioni mostrano la natura corruttrice del potere e le sfumature del bene e del male.[19] Lo spettacolo introduce gli spettatori al genocidio all'inizio quando il protagonista Aang visita la sua ex casa nel Tempio dell'Aria Meridionale. Arriva a scoprire che il suo popolo è stato massacrato e gli permette di mostrare una gamma di emozioni, dalla rabbia alla perdita.[31]

Il personaggio Zuko e il suo rapporto con suo padre e lo zio Iroh rappresentano l'arco di redenzione principale della serie e rappresentano il messaggio dello show che il destino e il fato non sono vincolanti o stabiliti da altre persone, ma possono essere modificati.[32] Nella prima stagione, si sforza di conformarsi al destino e al percorso determinato da suo padre, ma Iroh lo incita chiedendo: "chi sei, cosa vuoi?" Lo spettacolo rappresenta anche un cast variegato di personaggi per affrontare il problema dell'emarginazione. Ad esempio, introducendo un personaggio cieco come Toph e un ragazzo paraplegico come Teo, lo spettacolo ha raffigurato personaggi con vulnerabilità che superano i loro limiti fisici e sociali.[19] Quest'aspetto è possibile riscontrarlo anche quando si tratta di personaggi femminili dello spettacolo. Ad esempio, la protagonista femminile Katara affronta il sessismo sistemico quando raggiunge la Tribù dell'Acqua del Nord per perfezionare il suo addestramento con l'acqua. In un altro caso, suo fratello, Sokka, inizialmente è sprezzante delle guerriere Kyoshi di sesso femminile, ma impara a rispettare e ad apprezzare le loro capacità.[19] Secondo Kirk Hamilton di Kotaku, questi temi rappresentano il messaggio dello show, e cioè che è più importante essere se stessi che non attenersi al ruolo che la società si aspetta da te."[33]

Distribuzione

In America la serie è nota come Avatar: The Last Airbender, mentre in alcuni paesi del mondo e in Italia è stata tradotta in Avatar - La leggenda di Aang (Avatar: The Legend of Aang).[1]

Doppiaggio

Personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano
Aang Zach Tyler Eisen Alessio De Filippis
Katara Mae Whitman Ilaria Latini
Sokka Jack De Sena Corrado Conforti (1ª stagione)
Marco Baroni (2 e 3ª stagione)
Toph Beifong Jessie Flower Letizia Ciampa
Principe Zuko Dante Basco Stefano Crescentini
Generale Iroh Mako (1 e 2ª stagione)
Greg Baldwin (3ª stagione)
Dario De Grassi
Ammiraglio Zhao Jason Isaacs Saverio Indrio
Principessa Azula Grey DeLisle Domitilla D'Amico
Ozai Mark Hamill Luca Biagini
Mai Cricket Leigh Perla Liberatori
Ty Lee Olivia Hack Eleonora Reti
Suki Jennie Kwan Federica De Bortoli
Re della Terra Phil LaMarr Teo Bellia
Long Feng Clancy Brown Luigi La Monica
Koh Erik Dellums Massimo Lodolo
Jet Crawford Wilson Simone Crisari
Avatar Roku James Garrett
Andrew Caldwell (bambino)
Dario Penne
Principessa Yue Johanna Braddy Emanuela D'Amico
Maestro Pakku Victor Brandt Giovanni Petrucci
Re Bumi Dee Bradley Baker (1ª stagione)
Richard Riehle (2ª stagione)
Sergio Tedesco
Il Duca Mitch Holleman (1ª stagione)
Nick Swoboda (3ª stagione)
Angelo Evangelista

Edizioni home video

Tra il 31 gennaio e il 19 settembre 2006, sono stati pubblicati cinque set di DVD della prima stagione della serie negli Stati Uniti, ciascuno contenente quattro episodi della stagione. Il 12 settembre 2006, Nickelodeon ha anche pubblicato il "Complete Book 1 Collection Box Set", che conteneva tutti gli episodi della stagione e un disco con i contenuti speciali.[34] Le versioni originali erano codificate come Regione 1, un tipo di DVD riprodotto solo nei lettori DVD nordamericani. Dal 2007 al 2009, Nickelodeon ha distribuito i DVD della Regione 2, che possono essere riprodotti in Europa.

Nickelodeon iniziò a pubblicare DVD per la seconda stagione il 23 gennaio 2007. Le prime quattro versioni di DVD contengono un disco composto da cinque episodi ciascuno. Il DVD finale della seconda stagione è il "Complete Book 2 Box Set", che contiene tutti gli episodi della stagione su quattro dischi, incluso un disco di contenuti speciali.[35]

Il primo DVD della terza stagione è stato pubblicato il 30 ottobre 2007 mentre il set completo il 16 settembre 2008. Ciascuno dei singoli DVD della terza stagione è inoltre completo di un fumetto esclusivo.[36] Il box set DVD di tutti gli episodi della terza stagione include i seguenti extra: Inside Sozin's Comet: esclusivo commento in quattro parti dei creatori, The Women of Avatar: The Last Airbender, test d'animazione finali sulla terza stagione e Into the Fire Nation al San Diego Comic-Con.[37] Il cofanetto è stato messo sul mercato il 1° febbraio 2010 nel Regno Unito.[38]

Il cofanetto DVD della serie, intitolato Avatar: The Last Airbender: The Complete Series e contenente tutti e tre i libri, è stato pubblicato in Nord America il 6 ottobre 2015. Il 5 giugno 2018, in occasione del decimo anniversario dal finale della serie, è stato pubblicato il Blu-ray contenente tutte e tre le stagioni.[3]

Accoglienza

Ascolti

 
Logo della serie

Avatar - La leggenda di Aang era la serie televisiva animata più quotata nella sua fascia demografica al momento della première,[39] con una media di 3.1 milioni di spettatori per ogni nuovo episodio.[39] Ha totalizzato un massimo di ascolti di 5.6 milioni di telespettatori, venendo molto apprezzato anche nella scaletta Nicktoons, al di là del suo target demografico da 6 a 11 anni.[40][41] Uno speciale di un'ora, The Secret of the Fire Nation, composto dagli episodi The Serpent's Pass e The Drill, andato in onda il 15 settembre 2006, ha totalizzato 5 milioni di spettatori. Secondo Nielsen Media Research, lo speciale è stato il programma televisivo via cavo con maggiori ascolti della settimana.[42] Nel 2007, Avatar - La leggenda di Aang è stato distribuito in più di 105 paesi ed è stato uno dei programmi migliori di Nickelodeon. La serie si è classificata al primo posto su Nickelodeon in Germania, Indonesia, Malesia, Paesi Bassi, Belgio e Colombia.[43]

Il finale in quattro parti della serie, Sozin's Comet, ha ottenuto gli ascolti più alti della serie. La sua prima messa in onda ha avuto una media di 5.6 milioni di telespettatori, il 95 percento in più di quanto abbia fatto Nickelodeon a metà luglio 2007.[44] Durante la settimana del 14 luglio, era il programma più visto dagli under-14.[45][46] La popolarità del finale si è riflessa sui media online; Rise of the Phoenix King, un gioco online di Nick.com basato su Sozin's Comet, ha avuto quasi 815.000 giocatori in tre giorni.[47]

Critica

La serie è stata lodata dalla critica. IGN ha inserito la serie al 35° posto tra le migliori 100 serie animate di tutti i tempi.[48] Max Nicholson di IGN lo definì un "must-watch" e lo definì come "una delle più grandi serie animate di tutti i tempi".[49] Nick Hartel di DVD Talk ha definito la serie un "notevole spettacolo per bambini" la cui eredità "dovrebbe durare per anni a venire".[32] Erik Amaya di Bleeding Cool ha descritto la serie "impressionante nella sua raffinatezza" e "fantastica".[50] Henry Glasheen di SLUG Magazine ha definito la serie "avventurosa ed eccitante", un "classico".[51] Secondo Brittany Lovely di Hypable, racconta storie "complesse e belle".[52] Joe Corey di Inside Pulse ha descritto la serie come un ibrido di anime-action.[53] Chris Mitchell di Popzara lo ha definito uno dei migliori spettacoli in onda su Nickelodeon, elogiando la musica di sottofondo e il doppiaggio della serie.[54] D.F. Smith di IGN lo ha raccomandato a spettatori che amano i cartoni animati di azione-avventura.[55]

Rob Keyes di Screen Rant definì la serie "una delle più grandi cartoni mai realizzati".[56] Mike Noyes di Inside Pulse lo ha consigliato agli spettatori che amano l'avventura "fantastica".[57] Gord Lacey di TVShowsonDVD.com ha definito la serie "uno dei migliori spettacoli animati di sempre".[58] Secondo Todd Douglass, Jr. di DVD Talk, gli adulti apprezzeranno la serie tanto quanto i bambini.[59] Joshua Miller di CHUD.com lo ha definito "fenomenale" e "uno dei programmi più ben animati (bambini o adulti) che la TV americana abbia mai avuto"; secondo Miller, la serie è fortemente influenzata dagli anime.[60] Tim Janson di Cinefantastique lo descrisse come "uno degli spettacoli animati più coinvolgenti prodotti".[61] Dennis Amith di J! ENT ha definito la serie "una delle migliori serie TV animate mostrate negli Stati Uniti dai creatori americani". Amith ha elogiato le sue sofisticate trame, nervosismo, umorismo e azione.[62] Franco "Cricket" Te of Nerd Society ha descritto La leggenda di Aang come "uno dei migliori cartoni animati" che abbia mai visto, raccomandando la serie per i suoi personaggi e la trama.[63] Scott Thill di Wired ha definito la serie coinvolgente e ambientata, influenzata dal mondo orientale, "fantastica".[64] Kirk Hamilton di Kotaku ha detto che la serie dovrebbe far parte dell'età d'oro della televisione e raccomandare "il sofisticato spettacolo per bambini" agli altri.[33]

La sceneggiatura e il tema dello spettacolo sono stati ampiamente elogiati dalla critica. Michael S. Mammano di Den of Geek ha definito la trama "scritta in modo intelligente" e ha elogiato l'animazione.[65] Nicole Clark, scrivendo per Vice News, ha scritto che la profondità narrativa dello show era "il suo più grande vantaggio" e ha elogiato "l'autenticità emotiva" della storia e come "esponeva [i] giovani spettatori a temi più oscuri, come il genocidio e l'autoritarismo, dando loro un quadro per la comprensione di queste storie".[18] A Jenifer Rosenberg di ComicMix è piaciuta l'enfasi del programma su famiglia, amici, comunità e istruzione.[66] Secondo Nick Hartel, la serie tocca temi di "genocidio e insicurezza" senza spaventare i bambini più piccoli; i personaggi canaglia sono riscattabili, inviando un importante messaggio che le persone possono cambiare e non sono legati al "destino".[32] Chris Mitchell ha definito la trama "fantastica".[54] D.F. Smith ha paragonato la trama della serie ai cartoni animati d'azione giapponesi, definendone il tono e il dialogo "molto americano" e lodando l'umorismo che ha fatto lievitare un tema drammatico epico adatto a tutte le età.[55] Rob Keyes ha anche elogiato l'umorismo della serie e la trama affettiva: "catturerà i tuoi cuori".[56]

Secondo Mike Noyes, la serie fonde elementi di "classici fantasy epici".[57] Todd Douglass, Jr. ha definito la trama coinvolgente, ben pensata e significativa. Il concetto della serie è "ben realizzato", con una storia coerente. Douglass ha scritto che i personaggi "[hanno] un vero senso di progressione" e hanno elogiato gli scrittori per il loro umorismo, il loro dramma e le loro emozioni.[59] Joshua Miller ha definito la serie sorprendentemente dark nonostante il suo tema "sciocco"; la trama è più vivace di quella di Lost e, analogamente a quest'ultimo spettacolo, enfatizza lo sviluppo del personaggio. Secondo Miller, la sua scrittura era "veri livelli di storytelling per adulti".[60] Tim Janson ha descritto la serie come qualcosa di più della fantasia e del supereroe, vedendo i personaggi come centrali e riconoscibili.[61] "Cricket" lodò l'uso della serie delle filosofie buddiste e la diversa presentazione dei suoi temi di coraggio e vita.[63] Kirk Hamiltion loda la serie per aver espresso nei confronti del proprio pubblico la propria identità e il suo silenzioso progressismo.[33]

I critici hanno inoltre elogiato Avatar: lo sviluppo dei personaggi, l'arte, l'animazione e la coreografia di La leggenda di Aang; Eric Amaya si è goduto l'animazione espressiva che completa la scrittura. Secondo Amaya, gli elementi sono stati influenzati da Hayao Miyazaki.[50] Todd Douglass, Jr. ha definito interessante lo sviluppo dei personaggi,[59] mentre Nicole Clark ha scritto che lo spettacolo "è riuscito a fare quello che così pochi spettacoli hanno ancora oggi: assemblare un cast di personaggi che descrivono il mondo così com'è, con una gamma di identità ed esperienze.[19] "Jenifer Rosenburg ha elogiato la serie di ritratti femminili come" forti, responsabili, [e] intelligenti".[66] Secondo Joshua Miller, l'uso dei piegatori per le attività quotidiane porta "profondità e credibilità" al mondo degli Avatar. Miller ha definito i progetti della serie "ricchi e coinvolgenti", con ogni nazione che ha il proprio aspetto dettagliato. Ha elogiato le scene d'azione come "ben reso", confrontando lo sviluppo del mondo degli avatar con quello di Il Signore degli Anelli, e la coreografia di combattimento come "meravigliosa nei suoi dettagli più piccoli".[60] D.F. Smith apprezzava gli sfondi faticosi della serie. "Cricket" ha elogiato la tavolozza dei colori di ogni episodio e la combinazione di arti marziali e magia della coreografia.[55] Nick Hartel ha criticato l'animazione, sebbene abbia trovato un miglioramento rispetto ai precedenti show di Nickelodeon. Chris Mitchell ha chiamato il fluido di animazione.[54] "Cricket" concordò, notando la sua influenza manga.[63] Secondo Brittany Lovely, i personaggi non dominatori in battaglia sono "oscurati" dalle loro controparti dominatori.[52] Joe Corey ha definito l'azione e gli ambienti dell'animazione un "grande risultato", e Rob Keyes ha elogiato la coreografia di combattimento della serie.[56] Secondo Kirk Hamilton, le sequenze d'azione della serie sono straordinarie pur essendo appropriate ai bambini ed eccitanti.[33]

Riconoscimenti

Anno Premio Categoria Destinatario Risultato
2005 Pulcinella Awards Miglior serie TV d'azione e d'avventura Avatar - La leggenda di Aang Vincitore/trice[67]
Miglior serie TV Avatar - La leggenda di Aang Vincitore/trice[67]
2006 33° Annie Awards Miglior produzione televisiva animata Avatar - La leggenda di Aang Candidato/a[68]
Storyboard in una produzione televisiva animata Lauren MacMullan per Il maestro del Dominio del fuoco Vincitore/trice[68]
Scrittura in una produzione televisiva animata Aaron Ehasz e John O'Bryan per L'indovina Candidato/a[68]
2007 Nickelodeon Australian Kids' Choice Awards 2007 Cartone preferito Avatar - La leggenda di Aang Candidato/a[69]
34° Annie Awards Animazione dei personaggi in una produzione televisiva animata Yu Jae Myung per La bandita cieca Vincitore/trice[70]
Regia in una produzione televisiva animata Giancarlo Volpe per Viaggio a Ba Sing Se (seconda parte) - La macchina infernale Vincitore/trice[70]
Genesis Awards Eccezionale programma per bambini Appa Vincitore/trice[71]
59° Primetime Emmy Awards Eccezionale programma animato La città dei segreti Candidato/a[72]
Eccezionale successo individuale nell'animazione Sang-Jin Kim per Il lago Laogai Vincitore/trice[73]
2008 Kids' Choice Awards 2008 Cartone favorito Avatar - La leggenda di Aang Vincitore/trice[74]
Annecy International Animated Film Festival Serie TV Joaquim Dos Santos per Il giorno del Sole nero (seconda parte) - L'eclissi Candidato/a[75]
Peabody Award N.D. Avatar - La leggenda di Aang Vincitore/trice[76]
13° Satellite Awards Miglior DVD per i giovani Book 3: Fire, Volume 4 Candidato/a[77]
2009 36° Annie Awards Miglior produzione televisiva animata per bambini Avatar - La leggenda di Aang Vincitore/trice[78]
Regia in una produzione televisiva animata Joaquim Dos Santos per La cometa di Sozin (terza parte) - Dentro l'inferno Vincitore/trice[78]
Golden Reel Awards Miglior montaggio sonoro: animazione televisiva La cometa di Sozin (quarta parte) - Un mondo nuovo Candidato/a[79]
Nickelodeon Australian Kids' Choice Awards 2009 Cartone preferito Avatar - La leggenda di Aang Vincitore/trice[80]
2010 Nickelodeon Australian Kids' Choice Awards 2010 Miglior cartone Avatar - La leggenda di Aang Candidato/a[81]

Casi mediatici

Anime o cartone

Il dibattito sul fatto che Avatar possa o non possa essere considerato un anime è molto controverso; un critico statunitense ha commentato: «Avatar rende confusa la linea di separazione fra i cartoni americani e gli anime giapponesi fino a farla diventare irrilevante».[82] I creatori della serie Bryan Konietzko e Michael Dante DiMartino hanno confermato una particolare influenza degli anime in un'intervista:

«I migliori anime bilanciano sequenze di grande azione con umorismo ed emozioni, qualcosa che noi abbiamo cercato di fare con Avatar. Adoriamo tutti i film di Hayao Miyazaki, specialmente La città incantata e Princess Mononoke. Entrambi i film affrontano la spiritualità e le tematiche ambientali in un modo piacevole e divertente. Inoltre, c'è un'ottima animazione.[8]»

Secondo un'intervista con gli artisti di Avatar, il bisonte volante Appa è stato disegnato basandosi sul personaggio di Catbus di Il mio vicino Totoro, avendo il peculiare compito di creare un mammifero con sei gambe.[83]

Avatar trae anche ispirazione dagli anime Cowboy Bebop e Samurai Champloo di Shinichiro Watanabe e dall'original anime video FLCL della Gainax.[84] Vi sono inoltre molti riferimenti a diverse altre produzioni di studi di animazione giapponesi come lo Studio Ghibli[85] (in particolare per le opere di Hayao Miyazaki), lo Studio 4°C e la Production I.G.

Per molti comunque, benché risulti pesantemente influenzata dagli anime, la serie non può essere considerata tale poiché originaria degli Stati Uniti.

Opere derivate

Videogiochi

È stata realizzata una trilogia di videogiochi basata sulla serie. Il videogioco Avatar: The Last Airbender è stato rilasciato il 10 ottobre 2006,[86] e Avatar: The Last Airbender - The Burning Earth è stato pubblicato il 16 ottobre 2007.[87] Avatar: The Last Airbender - Into the Inferno è stato pubblicato il 13 ottobre 2008.[88] Avatar: Legends of the Arena, un gioco di ruolo online (MMORPG) multiplayer per Microsoft Windows, è stato rilasciato il 15 settembre 2008 da Nickelodeon. I giocatori possono creare il proprio personaggio e interagire con altri giocatori in tutto il mondo.[89] Avatar: The Last Airbender è stato il gioco Nickelodeon più venduto di THQ nel 2006 ed è stato uno dei migliori videogiochi di Sony CEA.[90]

Graphic novel

Diversi libri basati sullo spettacolo sono stati pubblicati. Dark Horse Comics ha pubblicato un artbook intitolato Avatar: The Last Airbender - The Animated Series il 2 giugno 2010, con 184 pagine di opere originali della serie.[91] Diverse storie a fumetti sono state pubblicate su Nickelodeon Magazine, mentre Dark Horse il 15 giugno 2011 ha pubblicato Avatar: The Last Airbender - The Lost Adventures, una raccolta di racconti inediti ambientati durante la serie.[92]

Dark Horse ha pubblicato una serie di graphic novel di Gene Yang che continua la storia di Aang dopo la Guerra dei Cent'Anni. Avatar: The Last Airbender - The Promise, pubblicato in tre volumi nel 2012, il quale esplora il destino delle colonie della Nazione del Fuoco che diventano Città della Repubblica in La leggenda di Korra. Una seconda serie di tre fumetti, Avatar: The Last Airbender - The Search, si concentra su Zuko e Azula e sul destino della madre Ursa.[93] Il terzo volume, Avatar: The Last Airbender - The Rift, sposta l'attenzione su Aang, la creazione di Città della Repubblica e il rapporto di Toph con la sua famiglia.[94] The Rift è stata seguita da Avatar: The Last Airbender - Smoke and Shadow su una forza di resistenza nella Nazione del Fuoco contro il Signore del Fuoco Zuko, che alla fine della serie originale ha assunto il trono.[95] La quinta graphic novel è Avatar: The Last Airbender - North and South, che segue gli eventi di Smoke and Shadow e parla di Katara e Sokka che ritornano alla Tribù dell'Acqua per vedere i vari cambiamenti nella loro patria.[96] La graphic novel Imbalance verrà distribuita nel dicembre 2018. La serie esplora il conflitto emergente tra i dominatori e i bloccanti, che diventa il centro del conflitto nella prima stagione del sequel Leggenda di Korra. A differenza dei precedenti cinque libri, non sarà scritto da Gene Yang.[97]

Una serie di romanzi per adulti in due parti incentrati sull'Avatar Kyoshi sarà scritta da F.C. Yee e pubblicata da Abrams Children's Books. Il primo libro, The Rise of Kyoshi, sarà pubblicato a luglio 2019.[98]

Film

  Lo stesso argomento in dettaglio: L'ultimo dominatore dell'aria.

L'8 gennaio 2007 la Paramount Pictures ha annunciato di aver scritturato M. Night Shyamalan per scrivere, dirigere e produrre una trilogia di film d'azione basata sulla serie e che il primo film, L'ultimo dominatore dell'aria (uscito nel 2010), ripercorre i principali avvenimenti del Libro primo della serie stessa. L'accoglienza del film da parte della critica e dei fan della serie televisiva è stata assolutamente negativa; ha ottenuto un punteggio di approvazione del sei percento su Rotten Tomatoes e ha ricevuto cinque Razzie Award nell'edizione del 2010, incluso il peggior film.[99][100][101] Sebbene il film abbia in origine si chiamasse come la serie televisiva, la pellicola è stata intitolata L'ultimo dominatore dell'aria poiché i produttori temevano che sarebbe stato confuso con il film Avatar di James Cameron.[102] Il cast del film vede Noah Ringer nei panni di Aang, Nicola Peltz nel ruolo di Katara, Jackson Rathbone nel ruolo di Sokka, Dev Patel nel ruolo di Zuko e Shaun Toub nel ruolo di Iroh.[99]

Sequel

  Lo stesso argomento in dettaglio: La leggenda di Korra.

Il 14 aprile 2012 è uscito su Nickelodeon La leggenda di Korra, serie sequel di Avatar - La leggenda di Aang.[103] La serie è scritta e prodotta da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko, i creatori e i produttori della serie originale.[104] Lo show avrebbe dovuto inizialmente intitolarsi Avatar: Legend of Korra, poi The Last Airbender: Legend of Korra;[105] i suoi eventi accadono settant'anni dopo la fine di La leggenda di Aang. Il protagonista della serie è Korra, una ragazza di 17 anni della Tribù dell'Acqua del Sud, che è l'incarnazione dell'Avatar dopo la morte di Aang.[103]

Remake

Netflix ha annunciato nel settembre 2018 che un remake live-action di Avatar avrebbe dovuto iniziare la produzione nel 2019. I creatori originali della serie, DiMartino e Konietzko, saranno i produttori esecutivi e gli showrunner. I creatori di Avatar hanno detto che intendono adattare la serie "con un cast culturalmente appropriato, non whitewashing".[106] Anche uno dei compositori per lo spettacolo originale, Jeremy Zuckerman, tornerà a realizzare la colonna sonora per il remake.[107] L'uscita è prevista per il 2020.[108]

Note

  1. ^ a b (EN) Japanese animation creates a stir, su jamaica-gleaner.com, Jamaica Gleaner, 25 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2016).
  2. ^ (EN) ‘Legend of Korra’: The ‘Avatar’ Creators on the New Spinoff, su blogs.wsj.com. URL consultato il 27 giugno 2012.
  3. ^ a b (EN) Archived copy, su ign.com. URL consultato il 23 febbraio 2018 (archiviato il 23 febbraio 2018).
  4. ^ (EN) Avatar: The Last Airbender creators return for live-action Netflix remake, in Polygon. URL consultato il 18 settembre 2018.
  5. ^ a b (EN) The Boy in the Iceberg, su Avatar: The Last Airbender, IGN, 21 febbraio 2005. URL consultato il 21 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2013).
  6. ^ (EN) Avatar Sneak Peak, su nick.com, Nickelodeon. URL consultato il 29 maggio 2008 (archiviato il 18 ottobre 2007).
  7. ^ (EN) Sozin's Comet, su Avatar: The Last Airbender, TV Guide. URL consultato il 21 luglio 2008 (archiviato il 25 agosto 2013).
  8. ^ a b c (EN) Michael Dante DiMartino, Konietzko, Bryan, In Their Elements, in Nickelodeon Magazine, Winter 2006, 2006, p. 6.
  9. ^ (EN) Craig J. Clark, It's Elementary – Avatar: The Last Airbender, su awn.com, Animation World Magazine, Inc., 17 ottobre 2007 (archiviato il 20 gennaio 2008).
  10. ^ (EN) Sarah Baisley, Comic-Con International 2004 Report, su awn.com, Animation World Network, 9 settembre 2004 (archiviato il 3 marzo 2016).
  11. ^ (EN) Sarah Baisley, Nick Premieres Avatar in Hour Special Feb. 21, su awn.com, Animation World Network, 18 febbraio 2005 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
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  26. ^ Director: Lauren MacMullan; Writer: Michael Dante DiMartino, Avatar: The Last Airbender: episodio 1x3, The Southern Air Temple, Nickelodeon, February 25, 2005.
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Bibliografia

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