Corinaldo
Corinaldo è un comune italiano di 4 927[1] abitanti della provincia di Ancona.
| Corinaldo comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Matteo Principi (lista civica) dal 7-5-2012 |
| Territorio | |
| Coordinate | 43°38′56.04″N 13°02′52.44″E |
| Altitudine | 203 m s.l.m. |
| Superficie | 49,28 km² |
| Abitanti | 4 949[1] (31-12-2017) |
| Densità | 100,43 ab./km² |
| Frazioni | Madonna del Piano, Nevola, San Bartolo, San Domenico, Sant'Apollonia, Santa Maria, Sant'Isidoro, San Vincenzo, Ville |
| Comuni confinanti | Castelleone di Suasa, Mondavio (PU), Monte Porzio (PU), Ostra, Ostra Vetere, San Lorenzo in Campo (PU), Trecastelli |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 60013 |
| Prefisso | 071 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 042015 |
| Cod. catastale | D007 |
| Targa | AN |
| Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
| Cl. climatica | zona D, 1 903 GG[3] |
| Nome abitanti | corinaldesi |
| Patrono | sant'Anna |
| Giorno festivo | 26 luglio |
| Motto | Cineribus orta combusta revixi "Sorta dalle ceneri, bruciata, tornai a vivere" |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
«Sorta dalle ceneri, bruciata, tornai a vivere»
È terra vinicola (noto il suo Verdicchio). Ha una ben mantenuta cinta muraria risalente al XIV secolo. Qui è nata santa Maria Goretti. Corinaldo, già da tempo inserito nel club "I borghi più belli d'Italia",[4] è stato ufficialmente denominato il Borgo più bello d'Italia nel 2007.
Geografia fisica
Corinaldo è situato nell'entroterra di Senigallia, e sorge alla sommità di un colle sulla riva sinistra del fiume Nevola.
Origini del nome
Il nome di Corinaldo deriva probabilmente da "Curia di Rinaldo", antico nome Longobardo che il primo nucleo abitato doveva avere in epoca altomedievale. Quest'ipotesi è stata avanzata solo recentemente, precedentemente si credeva che il nome Corinaldo derivasse da "Corri in alto", ipotetica esclamazione che i cittadini romani superstiti dell'antica città romana di Suasa avrebbero pronunciato al momento di abbandonare la città romana distrutta, che si trova a fondovalle, per salire in una delle vicine colline, militarmente più difendibili, su cui poi avrebbero edificato il paese di Corinaldo. Altra ipotesi sull'origine del nome diffusa è che il nome derivi da "Cor in alto". Queste due ipotesi, seppur suggestive, sono attualmente ritenute fantasiose e infondate.
Storia
Origini
«Arsa e distrutta dall'empio Alarico, la bella e famosa città di Suasa, l'anno della nostra salute 409, come fu scritto, quelli che dagli incendi avanzarono per salvarsi, fuggirono verso il vento Cecias dentro i vicini colli, l'anno del parto della Vergine 411 diedero principio a fabbricare una città formata con regole e disegno di architettura la chiamarono Corinaldo, quasi curre in altum»
Così scriveva a proposito delle origini di Corinaldo nei primi anni del secolo XVII Vincenzo Maria Cimarelli, frate domenicano, insigne storico, maestro di umane lettere, inquisitore del Santo Uffizio.
Storia e leggenda si alternano e si fondono nella "cronaca" del Cimarelli, desideroso di nobilitare la nascita della sua città dalle rovine della romana Suasa Senonum. Con tutta probabilità la città di Corinaldo è sorta agli inizi del secondo millennio, in seguito al diffuso fenomeno dell'incastellamento.
Libertà e dominazioni
Arroccata tra i fiumi Cesano e Misa, tra Marca di Ancona e Stato di Urbino, si costituisce in Libero comune alla fine del XII secolo. Nel corso del Duecento vive alterne vicende nella lotta fra Guelfi e ghibellini. Per la sua posizione strategica, diviene presto un ambito avamposto conteso dai comuni limitrofi. Nel 1219 combatte contro Cagli, ma nel 1248 è costretta a sottomettersi alla potente vicina Città Regia di Jesi, entrando a far parte dei suoi Castelli.[5]
Nel 1291 le viene di nuovo riconosciuta l'autonomia comunale da papa Nicolò IV. Dunque Guelfa fino ai primi del '300, Corinaldo subisce il fascino e poi la tirannia di un suo nobile concittadino di parte ghibellina, Nicolò Boscareto, vicario imperiale per nomina di Ludovico il Bavaro. La riconquista papale fu pesante, l'esercito pontificio di Innocenzo VI, guidato da Galeotto I Malatesta, la rade al suolo il 18 agosto 1360.
Nuove mura, nuovi assedi
Corinaldo viene ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, in seguito all'autorizzazione concessa da papa Urbano V, con l'attuale cinta muraria, nella quale figurano elementi fortificativi attribuiti al genio del celeberrimo architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini. Ai Malatesta succedono gli Sforza, e agli Sforza i Della Rovere, che lo spodestato duca di Urbino, Francesco Maria, tenta nel 1517 di annettere Corinaldo e le terre limitrofe al suo diretto dominio. Ma in quell'epoca è scritta una delle pagine storiche più belle ed esaltanti della comunità corinaldese. Dopo ventitré giorni di assedio i corinaldesi costringono il duca alla ritirata e il papa dell'epoca, Leone X, per la fedeltà mostrata, eleva Corinaldo al rango di città. Dignità confermata con breve del 20 giugno 1786 da papa Pio VI.
Tempi moderni
Ma è nel '600 che Corinaldo si ingentilisce nelle forme architettoniche e nel costume, arricchendosi dell'opera e dell'ingegno di pregevoli artisti. Le famiglie nobili erigono nuove ed eleganti dimore, segno di un accresciuto e diffuso benessere. Si sviluppano le arti e i mestieri, si stringono nuovi rapporti economici, politici e culturali. Ma non sono solamente i palazzi gentilizi a contrassegnare l'ordito architettonico della città, e in particolare del centro storico: vedono progressivamente la luce anche monumentali edifici civili e religiosi, ancora oggi visibili e perfettamente conservati, quali fra gli altri la chiesa del Suffragio dalla caratteristica pianta ottagonale, eretta sul vecchio mastio, la chiesa dell'Addolorata, quella di Sant'Anna (patrona di Corinaldo) e il santuario ora intestato a Santa Maria Goretti, che in questa città nacque il 16 ottobre 1890.
Palazzi e chiese, splendidi esempi di architettura civile e religiosa, costituiscono invitanti e preziosi contenitori di apprezzabili opere d'arte. Il Seicento e il Settecento, in particolare, sono secoli di intenso sviluppo artistico della città, grazie alla presenza e all'opera di ingegni quali fra gli altri il pittore Claudio Ridolfi che a Corinaldo visse lungamente e vi morì, l'organista Gaetano Callido che sempre a Corinaldo ha lasciato due strumenti di eccezionale fattura, uno dei quali funzionante e il secondo in restauro, dono del Callido alla figlia monaca di clausura proprio a Corinaldo, in quegli stessi ambienti che oggi accolgono la civica pinacoteca.
Stemma
Lo stemma della città contiene una corona turrita, le chiavi incrociate di San Pietro e i sei colli. Su di esso è posta la frase Cineribus orta combusta revixi.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Mura di Corinaldo sono riconosciute come le più intatte, imponenti, fortificate e lunghe (912 m ininterrotti) della regione Marche e tra le meglio conservate di tutto il centro Italia. Di per sé costituiscono già un monumento della città di Corinaldo e una delle bellezze storico-architettoniche più visitate delle Marche.
- Palazzo Comunale, ricostruito nella seconda metà del XVIII secolo al posto del primitivo edificio rinascimentale, opera dell'architetto F. M. Ciaraffoni di Fano, con grandioso porticato e torre;
- Chiesa già di Sant'Agostino (attuale Santuario di Santa Maria Goretti) ed ex convento, complesso del XVII-XVIII secolo dominante il nucleo cittadino; l'alto campanile ha la cuspide ispirata al campanile della chiesa del Santissimo Sacramento di Ancona, a loro volta mutuate dalla borrominiana lanterna di Sant'Ivo alla Sapienza di Roma;
- Teatro Comunale "Carlo Goldoni" (sec. XIX);
- Palazzo Cesarini-Romualdi, (sec. XVII), con cantonali e mostre delle finestre in arenaria, purtroppo in stato di avanzato degrado;
- Campanile della demolita chiesa di San Pietro (rimaneggiato nel XVIII secolo);
- Chiesa parrocchiale di San Francesco (XVIII secolo), architetto Andrea Vici, fuori dal nucleo murato: facciata incompiuta, interno con cappelle laterali e cupola, due dipinti del veronese Claudio Ridolfi;
- Chiesa del Suffragio, eretta sul Cassero Sforzesco della Rocca, interno a pianta ellittica e dipinto di Claudio Ridolfi all'altare principale;
- Chiesa dell'Addolorata, a pochi metri dalla precedente, con facciata rifatta nel 1925 e sottostante cripta dedicata alla nativa santa Maria Goretti;
- Chiesa di Madonna del Piano, nella località omonima: l'antico monastero di Santa Maria in Portuno
- Casa natale di Santa Maria Goretti
Palazzo Comunale
Sorge sul luogo dove originariamente era situato un palazzo dalle medesime funzioni in stile rinascimentale. Realizzato da FRancesco Maria Ciaraffoni tra il 1784 e il 1791 in mattoni e pietra d’Istria, è un edificio a due piani dalla disarmante semplicità, indice del volgere dell’epoca Barocca verso le chiare forme del Neoclassicismo: contraddistinto da sottili e vertiginose lesene, queste inquadrano tredici arcate, ognuna della medesima ampiezza, a cui sono sovrapposte finestre poggiate su piedistalli. Come le imposte degli archi, sagomate solamente da massicce gole rovesce e corone, anche la fascia marcapiano dal disegno d’un architrave a due fasce si propone con energica robustezza quasi minimalista. Gli architravi delle finestre sono perlopiù lisci, mentre sottili controarchitravi salgono senza interruzione verso le cornici a coronamento prive di frontoni. Elemento di spicco sono delle targhe modanate e con gocce, poste sopra gli architravi, che inclinandosi leggermente in avanti sembrano quasi rovesciarsi sulla strada; queste forme sono una personalissima citazione dell’architetto, che riprende così il pregevole motivo vanvitelliano che adorna l’attico dell’Arco Clementino ad Ancona. Il cantonale, composto di un quarto di lesena, e le scattanti lesene avanzate ai lati, rientrano in questa poetica spigolosa. La partitura dell’esterno risulta assai piacevole e ben ritmata e mostra, nonostante le offensive del Neoclassicismo, ormai diffusissimo nel tardo Settecento, ancora potenti effetti chiaroscurali.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[6]

Cultura
Musei
- Civica raccolta d'arte Claudio Ridolfi: è dedicata al pittore secentesco di origine veneta Claudio Ridolfi che trascorse a Corinaldo gran parte della sua vita, fino alla morte.
- Sala del costume e delle tradizioni popolari: vi sono custoditi i migliori e i più maestosi abiti che sono realizzati ogni anno dalle sartorie dell'associazione, appositamente ed annualmente per la rievocazione storica "Contesa del Pozzo della Polenta", che si tiene il terzo fine settimana di luglio, e rappresentano i Duchi di Urbino venuti in visita a Corinaldo nel 1517 per premiare questa cittadina per aver resistito ad un assedio durato 21 giorni - ne parla anche il Guicciardini - che ha visto sconfitto e costretto ad andarsene lo spodestato duca di Urbino Francesco Maria I Della Rovere.
Manifestazioni
Contesa del pozzo della polenta
Il noto pozzo che si trova a metà della scalinata di 109 gradini nel centro del borgo è detto "Pozzo della Polenta" in ricordo di una leggenda che narra di un contadino che si sedette sul bordo del pozzo per riposarsi durante la dura salita e inavvertitamente cadde al suo interno. Il sacco di farina che trasportava si mescolò all'acqua e il contadino disperato gridò aiuto a gran voce facendo accorrere numerose persone che, dall'alto del pozzo, gli dissero di non disperare e di preparare una bella polenta che tutti successivamente mangiarono facendo gran festa.
La "Contesa del pozzo della polenta" è la più antica rievocazione storica della Provincia di Ancona, rievoca la vittoria riportata dai corinaldesi nel 1517 contro l'esercito dello spodestato Duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere che, per venti giorni, aveva assediato senza successo la fortificazione di Corinaldo (il Guicciardini nella sua famosa opera "Storia d'Italia" dice che "...solo Ascoli Piceno e Corinaldo resistettero all'esercito di Francesco Maria...").
Nella suggestiva cornice del centro storico perfettamente conservato (Corinaldo ha le mura di difesa meglio conservate delle Marche), tra antichi palazzi, vie e piazze, centinaia di figuranti (con costumi d'epoca realizzati dalle abili sartorie locali), dame e giocolieri, fattucchiere e armigeri, combattenti e saltimbanchi, giocolieri e artigiani, sbandieratori, tamburini, chiarine, arcieri e danzatrici fanno da supporto alla rappresentazione che culmina nella consegna dell'ambito "Palio" (opera di artisti di chiara fama) assegnato al Rione vincitore delle diverse gare quali: il gioco della campana, il palio degli arcieri, la giostra dei cavalieri e altre gare rionali.
La colonna portante dell'Associazione, e dunque della stessa manifestazione (che tradizionalmente cade il terzo fine settimana di luglio, ormai da più di 30 anni) è il "Gruppo storico città di Corinaldo COMBUSTA REVIXI", composto da oltre 70 elementi tra sbandieratori, tamburini, chiarine, arcieri e danzatrici che rappresentano leggende, storie, racconti e fiabe della tradizione locale o tratte da famose opere letterarie: grazie agli sbandieratori, alle coreografie appositamente studiate e ai ritmi dei tamburi e delle chiarine, ai delicati passi delle danzatrici e alla spettacolarità e precisione delle frecce e dei dardi infuocati degli arcieri riesce ad intrigare sia i bimbi che gli adulti in un alternarsi di scene drammatiche, di combattimenti con le bandiere, di lotte contro il male e di amori immortali.
Halloween - La Festa delle Streghe
Manifestazione che dal 1998 si tiene dal fine settimana precedente fino al giorno di Halloween (31 ottobre) per le suggestive vie del centro storico che per l'occasione si trasformano in "stile horror" riservando alle migliaia di visitatori che ogni anno accorrono una settimana di paura, divertimento ma soprattutto di festa a misura di famiglia e che guarda ad un turismo di qualità.
L'enorme successo di spettatori oltre che la bellezza del luogo e il risalto che la manifestazione ha avuto sui media ha portato Corinaldo ad essere definita la "Capitale Italiana di Halloween" (2003, Il sole 24 ore).
Oltre alle numerose taverne (anch'esse allestite rigorosamente a tema) dove è possibile gustare piatti e vini tipici del territorio, sono da ricordare le numerose attrazioni presenti: due palchi "principali" (La piaggia e Piazza del Terreno) in cui si alternano spettacoli di vario genere, Casa degli Spiriti, Tunnel della Paura, Torre delle Trasformazioni, Zucchino, il mercatino degli artigiani, il laboratorio "Costruendo la Paura", gli artisti di strada, il corpo di ballo Dark Angel, i fuochi d'artificio e il concorso di "Miss Strega" che ogni anno mira ad eleggere la "Strega del III Millennio".
Halloween - La Festa delle Streghe - è organizzata dalla Pro Loco di Corinaldo con il patrocinio del Comune e grazie alla fantasia e alla voglia di fare di circa 700 volontari che per tutto il mese di ottobre contribuiscono all'allestimento e alla buona riuscita della manifestazione.
Economia
In data 23 ottobre 2009 è stato presentato il progetto per la realizzazione nel Comune di Corinaldo di una centrale elettrica turbogas. Il progetto è stato definitivamente archiviato il 18 maggio 2012.
Amministrazione
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 15 settembre 1860 | 31 dicembre 1861 | Giovanbattista Orlandi | Sindaco | ||
| 1º gennaio 1862 | 23 luglio 1864 | Trifone Pasqualini | Sindaco | ||
| 8 febbraio 1867 | 6 agosto 1870 | Giovanbattista Orlandi | Sindaco | ||
| 1º novembre 1871 | 15 luglio 1879 | cav. Mario Rossi | Sindaco | ||
| 23 settembre 1880 | 4 novembre 1889 | Filippo Berardi | Sindaco | ||
| 1º febbraio 1890 | 22 agosto 1890 | Giacomo Cesarini | Sindaco | ||
| 18 novembre 1890 | 29 marzo 1896 | conte cav. Pompeo Perozzi | Sindaco | ||
| 29 agosto 1896 | 22 luglio 1902 | cav. Italiano Angeloni | Sindaco | ||
| 26 marzo 1903 | 7 gennaio 1904 | ing. Luca Cesarini | Sindaco | ||
| 7 luglio 1904 | 9 maggio 1906 | Clemente Rossi Ricci | Sindaco | ||
| 15 novembre 1906 | 28 luglio 1908 | Giacomo Amati | Sindaco | ||
| 28 luglio 1908 | 25 maggio 1914 | cav. Italiano Angeloni | Sindaco | ||
| 4 agosto 1914 | 19 ottobre 1915 | Cesare Cesarini | Sindaco | ||
| 4 novembre 1915 | 12 dicembre 1922 | cav. Adriano Sandreani | Sindaco | ||
| 1º luglio 1923 | 19 giugno 1924 | Leone Torelli | Sindaco | ||
| 22 giugno 1924 | 3 febbraio 1926 | gen. Attilio Mattioli | Sindaco | ||
| 3 febbraio 1926 | 9 dicembre 1926 | conte Alessandro Cesarini Duranti | Sindaco | ||
| 27 marzo 1928 | 15 febbraio 1930 | Corrado Brunori | Podestà | ||
| 23 maggio 1930 | 15 ottobre 1931 | cav. Adriano Sandreani | Podestà | ||
| 13 febbraio 1932 | 13 febbraio 1936 | cav. geom. Antonio Loccarini | Podestà | ||
| 27 maggio 1936 | 26 febbraio 1938 | dott. ing. Luigi Venturoli | Podestà | ||
| 26 febbraio 1938 | 25 febbraio 1942 | ten. col. conte cav. Gino Augusti | Podestà | ||
| 1º gennaio 1943 | 10 agosto 1943 | conte Alessandro Cesarini Duranti | Podestà | ||
| 14 agosto 1944 | 25 novembre 1944 | avv. Arnaldo Ciani | Sindaco | ||
| 25 novembre 1944 | 14 novembre 1945 | prof. arch. Antonio Dominici | Sindaco | ||
| 14 novembre 1945 | 18 marzo 1946 | Domenico Battistini | Sindaco | ||
| 18 marzo 1946 | 7 giugno 1951 | comm. rag. Domenico Cacciani | Sindaco | ||
| 7 giugno 1951 | 11 giugno 1956 | cav. Dino Poeta | Sindaco | ||
| 11 giugno 1956 | 30 giugno 1958 | prof. Sergio Mineo | Sindaco | ||
| 30 giugno 1958 | 23 novembre 1960 | cav. Giovanni Sartini | Sindaco | ||
| 23 novembre 1960 | 7 agosto 1975 | cav. Giuseppe Scattolini | Sindaco | ||
| 8 agosto 1975 | 16 febbraio 1981 | dott. Fabio Ciceroni | Sindaco | ||
| 16 febbraio 1981 | 22 novembre 1982 | dott. Ennio Lenci | Sindaco | ||
| 23 novembre 1982 | 22 luglio 1985 | dott. Fabio Ciceroni | Sindaco | ||
| 23 luglio 1985 | 6 dicembre 1988 | Erminio Giancamilli | Sindaco | ||
| 24 dicembre 1988 | 28 marzo 1989 | Ilario Taus | Sindaco | ||
| 29 marzo 1989 | 18 luglio 1989 | dott. Fabio Costantini | Sindaco | ||
| 19 luglio 1989 | 12 giugno 1994 | Stefano Fabrizi | Sindaco | ||
| 13 giugno 1994 | 26 giugno 2002 | dott. Luciano Antonietti | Sindaco | ||
| 27 giugno 2002 | 26 maggio 2012 | rag. Livio Scattolini | Sindaco | ||
| 7 maggio 2012 | in corso | Matteo Principi | Sindaco | ||
Gemellaggi
- Arcore per il sottotenente Alfonso Casati, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, sepolto nel Mausoleo della sua nobile Famiglia in Muggiò (Monza e Brianza).
- Nettuno per Santa Maria Goretti.
- San Benedetto dei Marsi
Sport
Calcio
La squadra locale disputa attualmente il campionato di Prima Categoria ed è il Corinaldo calcio dai colori sociali bianco e azzurro.
Calcio a 5
A Corinaldo è presente una squadra di calcio a 5 che gioca nella palestra della scuola elementare. L'Asd Calcio a 5 milita nel campionato di Calcio a 5 nazionale B.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Sito ufficiale
- ^ Mauro Tedeschini: Atlante Marchigiano", Ed. Il Resto del Carlino e Regione Marche, 1992
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Bibliografia
- Giuseppe Lepore (a cura di), Santa Maria in Portuno nella valle del Cesano, ed. Ante Quem, 2006, ISBN 88-7849-016-4
- Paola Polverari, Testimoni di pietra. Le epigrafi di Corinaldo dall'evo antico al secolo XVII, 2005, edito dal Comune di Corinaldo
- Fabio Ciceroni, Corinaldo storia di una terra marchigiana, 2011
Voci correlate
Altri progetti
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Corinaldo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corinaldo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Corinaldo
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 125638507 · SBN UMCL000125 · LCCN (EN) n93083765 · GND (DE) 4314516-4 · J9U (EN, HE) 987007535452205171 |
|---|

