Utente:Lucazuccaro/Sandbox
Stazione della | metropolitana di Londra |
---|---|
Gestore | Transport for London |
Inaugurazione | 1948 (1856, 1865, 1940 National Rail) |
Stato | In uso |
Linea | Central Line |
Localizzazione | Loughton |
Tipologia | Stazione di superficie |
Interscambio | vedi sotto |
Flusso passeggeri | 2010 ![]() 2011 ![]() 2012 ![]() 2013 ![]() 2014 ![]() |
Metropolitane del mondo | |
Loughton è una stazione della metropolitana di Londra situata a Loughton, nel distretto di Epping Forest in Essex. Si trova sul ramo di Epping della Central line, tra le stazioni di Buckhurst Hill e di Debden, nella sesta zona tariffaria della metropolitana londinese. A oggi Roding Valley è la stazione meno usata dell'intera rete metropolitana londinese.
Storia
La stazione originale è stata aperta (come capolinea) dalla Eastern Counties Railway (ECR) nell'agosto del 1856 in Loughton High Road, presso la Lopping Hall, nel punto in cui oggi sorge il Cafe Rouge[2][3]. Fino al 1865 la stazione comprendeva anche binari merci e banchine di carico e scarico del carbone, nonché una stazione turistica per le migliaia di escursionisti che usavano Loughton come base per visitare la vicina Epping Forest. L'edificio della stazione turistica, a un piano di mattoni, è durato fino agli anni '40 per essere sostituito da una stazione merci poi chiusa negli anni '90. La stazione di Loughton è stata rilocata circa 500 metri più a sud nell'aprile del 1865 in occasione del prolungamento della linea fino a Epping ed Ongar, mentre la stazione attuale è stata aperta nell'aprile del 1940 per i treni della London Underground, che ha cominciato il servizio nel 1948 sostituendo la British Railways - Eastern Region. La stazione merci è stata chiusa nel 1966[4].
Notevole dal punto di vista architettonico, la stazione odierna è stata progettata da John Murray Easton[5]; a maggio 1994 l'edificio della stazione è diventato un Monumento classificato di grado II[6].
Interscambi
Per la stazione passano i bus n. 20, 167, 397, 549 e 677[7].
Note
- ^ a b c d e (EN) Multi-year station entry-and-exit figures (XLS), in London Underground station passenger usage data, Transport for London, 2017. URL consultato il 30 ottobre 2018.
- ^ HW Paar, Loughton's First Railway Station 1856-1865, Loughton & District Historical Society, 1996.
- ^ Chris Pond, Ian Strugnell e Ted Martin, The Loughton Railway 150 Years on: The Leyton-Woodford-Loughton Railway from Eastern Counties to Central Line, Loughton & District Historical Society, 2006.
- ^ Brian Hardy, How it used to be - freight on The Underground 50 years ago, in Underground News, n. 591, London Underground Railway Society, Marzo 2011, pp. 175–183.
- ^ David Lawrence, Underground Architecture, Capital Transport, 1994.
- ^ (EN) Loughton London Regional Transport underground station with associated shops and platforms, su historicengland.org.uk, National Heritage List for England. URL consultato il 30 ottobre 2018.
- ^ (EN) Buses nearby Loughton Underground Station, su tfl.gov.uk. URL consultato il 30 ottobre 2018.
Bibliografia
- (EN) Douglas Rose, The London Underground, A Diagrammatic History, 7ª ed., Douglas Rose/Capital Transport, 1999 [1980], ISBN 1-85414-219-4.
- (EN) J.E. Connor, London's Disused Underground Stations, 2ª ed., Capital Transport, 2006 [1999], ISBN 1-85414-250-X.
- (EN) John R. Day, John Reed, The Story of London's Underground, 11ª ed., Capital Transport, 2010 [1963], ISBN 978-1-85414-341-9.
- (EN) Edwin Course, London railways, B. T. Batsford, 1962.
- (EN) Alan Jackson, London's Termini, Londra, David & Charles, 1984 [1969], ISBN 0-330-02747-6.</ref>.
- (EN) R Davies e MD Grant, London and its railways, Londra, David & Charles, 1983, ISBN 0-7153-8107-5.
- (EN) David Maidment, A Privileged Journey: From Enthusiast to Professional Railwayman, Pen and Sword, 2015, ISBN 978-1-473-85949-4.
Galleria d'immagini
-
Il binario nord
-
I binari
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lucazuccaro/Sandbox
Collegamenti esterni
- Loughton nell'archivio fotografico del London Transport Museum, su ltmuseum.co.uk.