Via Gallica
La Via Gallica collegava i municipi romani della pianura padana. Si diramava dalla via Annia che proseguiva nella pianura veneta, nei pressi di Grado e collegava le attuali Verona, Brescia (Brixia), Bergamo, Milano (Mediolanum) e Torino (Augusta Taurinorum). È attualmente ricalcata dalla strada statale 11 Padana Superiore.
| Via Gallica Via Gallica | |
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| Localizzazione | |
| Stato attuale | |
| Regione | |
| Informazioni generali | |
| Tipo | strada romana |
| Inizio costruzione | 40 d.C. |
| Condizione attuale | Non più esistente |
| Lunghezza | circa 290 miglia romane |
| Inizio | Gradum (Grado) |
| Fine | Augusta Taurinorum (Torino) |
| Informazioni militari | |
| Utilizzatore | |
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Percorso
Il percorso iniziava da Gradum (Grado) per poi proseguire verso Portus Gruarius (Portogruaro), Mestracum (Mestre), dove intersecava la via Annia e la via Popilia, continuando verso Rubianum (Rubano), Patavium (Padova), dove incrociava la via Annia, proseguendo poi verso Vicetia (Vicenza), dove intersecava la via Postumia.
Da qui si dirigeva verso Verona, dove incrociava via Postumia e la via Claudia Augusta, per poi continuare verso Arilica (Peschiera del Garda), Decentianum (Desenzano del Garda), Reciatum (Rezzato), Brixia (Brescia), dove incrociava la via Cassanese, continuando verso Rovatum (Rovato), Palatium (Palazzolo sull'Oglio), Bergomum (Bergamo), dove incrociava la via Marzia, proseguendo poi verso Almina (Dalmine), Vaprium (Vaprio d'Adda), Biliciagum (Bellinzago Lombardo), Argentia Nova (Gorgonzola), Cisnusculum Asinarium (Cernusco sul Naviglio), Vicus Modronus (Vimodrone), Mediolanum, dove intersecava la via Emilia, la via Severiana Augusta, la via Regina, la via Giovia, la via Cassanese e la via Varesina.
La via Gallica continuava verso Abiate (Abbiategrasso), Vercellae (Vercelli), Clevasium (Chivasso), Ad Septimum Lapidem (Settimo Torinese) terminando il suo percorso ad Augusta Taurinorum (Torino). A Mediolanum la via Gallica entrava e usciva da Porta Aurea e da Porta Vercellina.
Storia
Lunga circa 290 miglia romane, fu realizzata a partire dal 40 d.C. durante il principato dell'imperatore Claudio. La Via Gallica lambiva il Lago di Garda e serviva i centri romani posizionati sul lago: Peschiera del Garda (Arilica), Desenzano, Sirmione, Lonato. L'andamento di percorso fra il Benaco e Brescia è ancora incerto perché oggetto di ipotesi basate sui miliari conosciuti, mai rinvenuti nel luogo di provenienza ma come reimpieghi in costruzioni successive del circondario. Da Mediolanum entrava e usciva da Porta Aurea e da Porta Vercellina.
Ugualmente poco si sa delle stazioni di sosta lungo la strada, riportate nell'Itinerarium Burdigalense e nell'Itinerarium Antonini con nomi e distanze non sempre concordanti fra loro. La mansio Ad Flexum è stata variamente identificata con Pontenove, Rivoltella o Sirmione, mentre pare certo che la Mansio Beneventum corrisponda alla località Ara di Decima vicino a Sona (il cui nome richiama la effettiva distanza in miglia da Verona).
Lungo il percorso della Via Gallica si sono conservati anche alcuni ponti antichi, come quello di Palazzolo sull'Oglio o il Ponte San Giacomo a Brescia. Importante il ruolo della via per Verona, al suo inizio, nella zona dell'attuale San Zeno, era posizionata la parte principale della necropoli. Una necropoli fatta di tombe di terra e monumenti, era perfino abitata. Fu praticamente un secondo centro della città, dove nacque nella necropoli pagana il Cristianesimo a Verona e fino al 370 circa fu la sede vescovile.
